di Giuseppe Bommarito
Certo che nell’allucinante vicenda del nuovo fantomatico polo natatorio le sorprese, una più negativa dell’altra, non finiscono mai, come se si trattasse di un pozzo senza fondo dal quale ogni giorno emergono nuovo sconcertanti particolari.
Non è possibile qui riportare per l’ennesima volta – sarebbe troppo noioso per i lettori, visto che di questa vicenda, che definire opaca è un eufemismo, abbiamo parlato in molte occasioni – l’intero campionario di falsità, di forzature, di bufale geologiche, di piscine concorrenziali letteralmente inventate, di regali inspiegabili fatti alla società aggiudicataria Fontescodella Piscine s.p.a., di termini inderogabili fatti scadere e continuamente prorogati, di soldi pubblici buttati via per consulenze inutili, di centinaia di migliaia di euro di interessi pagati a vuoto per un’opera pubblica inesistente, e chi più ne ha più ne metta. Concentriamoci quindi solamente sugli ultimi sviluppi e sulle ultime novità, che a dire il vero sono abbastanza clamorose.
C’è innanzi tutto da rilevare a Macerata la nuova figura del Sindaco piazzista, del Sindaco che, nei riguardi un ente pubblico, l’Istituto per il Credito Sportivo, si fa, nel corso di un recente incontro romano, sostegno e garante morale di una società privata, l’ormai famosa Fontescodella Piscine s.p.a., impegnata nell’affannosa e disperata ricerca di un grosso mutuo, sinora negato dalle banche operanti sulla piazza di Macerata, ma indispensabile per iniziare (ma quando mai?) i lavori di realizzazione del nuovo polo natatorio e per poterli poi completare con un ragionevole margine di certezza.
Diciamo però la verità: non bisogna scandalizzarsi più di tanto per questo aiuto morale di Carancini nei riguardi della Fontescodella Piscine s.p.a.. Prima o poi – ne siamo certi – il nostro Sindaco accompagnerà presso le varie banche della città e della regione tutte quelle imprese private che, benchè abbiano i conti sostanzialmente in regola, trovano però insuperabili difficoltà nell’accedere al credito bancario, e lì, davanti ai riottosi funzionari di turno, farà valere tutta la “moral suasion” di cui è capace un primo cittadino.
Battute a parte, è chiaro come il sole che l’interessamento di Romano Carancini per le sorti della Fontescodella Piscine s.p.a. e per l’opera che essa dovrebbe realizzare non scaturisce solamente da un eccesso di disponibilità. Anche le pietre ormai sanno, infatti, che sulla questione del nuovo polo natatorio, la priorità delle priorità a detta dello stesso Sindaco, la grande opera che nei giovanili sogni del buon Romano avrebbe dovuto contrassegnare in positivo il suo mandato quinquennale e garantirne la rielezione, e che, al contrario, in ipotesi di mancata realizzazione avrebbe finito per segnare la conclusione della sua parabola politica (ipse dixit: mandatemi a casa se non realizzerò a Macerata le nuove piscine), si sta giocando una partita decisiva, anche e soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative previste a Macerata tra circa un anno.
Tanto decisiva che, per bloccare una deriva sempre più evidente e sia pure per finalità opposte, si stanno muovendo quasi di concerto l’opposizione (il consigliere Sacchi ha prodotto sul nuovo polo natatorio un’infinità di interrogazioni ed un’altra risulta essere già stata depositata o in arrivo) ed il gruppo consiliare dello stesso Pd, che, dopo diverse coraggiose prese di distanza, finalmente è riuscito ad imporre al Sindaco un vero e proprio ultimatum scadente il prossimo 30 giugno, al fine di chiudere una volta per tutte l’inutile farsa del nuovo polo natatorio che si sta rivelando una catastrofe per l’intero schieramento di centrosinistra.
Ma il sindaco ostinatamente non molla ed è sempre più impegnato a dimostrare contro tutto e contro tutti, e principalmente contro gli interessi della stessa città di Macerata, che lui riuscirà a risolvere il problema delle nuove piscine, costi quel che costi. E così, essendosi evidentemente convinto che a lui riuscirebbe anche di risolvere l’impossibile problema matematico della quadratura del cerchio, Carancini sulla questione del nuovo polo natatorio sta andando avanti come un camion senza freni in una strada in discesa, rischiando di travolgere nella sua insensata corsa qualsiasi cosa possa incontrare nel suo percorso.
E qui, nell’ambito e a causa di questa galoppata senza più freni, si inserisce la seconda brutta novità, non ancora emersa ma comunque in fase di emersione, alla quale facevo prima cenno: la sempre più evidente incompatibilità del presidente dell’Apm Francesco Pallotta (leggi l’articolo), che presumibilmente lo stesso Carancini ha voluto coinvolgere nella vicenda delle piscine nella veste di consulente della Fontescodella Piscine s.p.a. e che ormai, almeno a mio avviso, è destinato a fare la fine del suo predecessore Rolando Angeletti, costretto per molto meno alle dimissioni nel luglio 2011 (leggi l’articolo).
Il ruolo di Pallotta nella vicenda delle piscine – come si ricorderà – è emerso anche pubblicamente in occasione dell’incontro a Roma con il Credito Sportivo, e già allora molti si chiesero come potesse questo giovane e brillante commercialista, di certo uomo di stretta fiducia del Sindaco, assistere una società privata, la Fontescodella Piscine s.p.a., che sicuramente aveva dei rapporti di dare ed avere con l’Apm.
Ma adesso la situazione dei reciproci rapporti di debito e credito tra l’Apm e la Fontescodella Piscine s.p.a. si sta ulteriormente precisando, al punto che sin d’ora, per una situazione di incompatibilità ormai conclamata, appare francamente impossibile che Francesco Pallotta possa mantenere il suo incarico di presidente Apm.
Per far ben comprendere la situazione, giova qui ricordare che dal 2009 la Fontescodella Piscine s.p.a. gestisce per conto del Comune anche la vecchia piscina comunale di viale don Bosco. Bisognerebbe pure su tale aspetto rivangare un’altra serie di sconcertanti vicende, in parte già scritte, che però adesso non rilevano. Sta di fatto che questa vecchia piscina, per quanto sia poco più grande di una bagnarola, consuma e comporta delle utenze, che però, per mancanza di volturazione, sono rimaste intestate all’ente proprietario. Il comune quindi paga le utenze del gas, dell’energia elettrica e dell’acqua (quest’ultima di competenza APM) e poi se le fa rimborsare, o, meglio, se le dovrebbe far rimborsare dalla Fontescodella Piscine s.p.a..
Se le dovrebbe far rimborsare, visto che la Fontescodella Piscine s.p.a. ad oggi ha un debito verso il comune di Macerata per un importo che, per il solo triennio 2010/2012 supera i 500mila euro e che, calcolando anche gli anni successivi, presumibilmente arriverà ad una cifra vicina o forse anche superiore ai 700mila euro (il tutto Iva compresa).
Ora, è vero che la Fontescodella Piscine s.p.a. circa un anno fa aveva tentato di difendersi avanzando una generica contestazione riguardante peraltro la sola utenza dell’energia elettrica, che incide solamente per circa il 20% del totale dovuto. Ma poi la cosa è rimasta del tutto sprovvista di documentazione a supporto, e comunque il resto del debito, tuttora non solo esistente ma anche in fase di continua lievitazione, non risulta essere mai stato contestato dalla Fontescodella Piscine s.p.a., né tanto meno pagato.
Sicché a questo punto sorgono spontanee due domande. La prima riguarda il Comune: come può il sindaco Carancini, in relazione al nuovo polo natatorio di Fontescodella, il polo olimpico che non c’è e che mai ci sarà, un’opera pubblica di grandi dimensioni dal costo complessivo di circa 11-12 milioni, continuare ad appoggiare (sino a sponsorizzarla dinanzi al Credito Sportivo), nonché a fare affidamento e sinergia con una società, la Fontescodella Piscine s.p.a., che non riesce a far fronte ai costi di una vecchia bagnarola e che comunque è già fortemente indebitata nei riguardi dello stesso Comune?
La seconda domanda riguarda invece il presidente Apm Francesco Pallotta. Prima però si impone una precisazione: sarà pur vero che l’utenza dell’acqua relativa alla vecchia piscina di viale don Bosco è formalmente intestata al Comune (e quindi per tale utenza non c’è un rapporto diretto tra l’Apm e la Fontescodella Piscine s.p.a.), ma, come abbiamo visto, si tratta solo di una partita di giro, visto che il Comune dovrebbe pagare l’Apm con i soldi (quelli che non riceve) della Fontescodella Piscine s.p.a..
Viene quindi spontaneo chiedersi: come può Francesco Pallotta rappresentare contemporaneamente l’Apm ed una società privata, appunto la Fontescodella Piscine s.p.a., che, sia pure per interposta persona, è l’utente per il consumo di acqua che probabilmente fa registrare la morosità più elevata in città?
Ricordiamoci tutti – e qui chiudo – che il predecessore di Pallotta, Rolando Angeletti, anche lui valente commercialista, fu costretto nel luglio 2011 a dimettersi dalla presidenza dell’APM per un presunto conflitto di interessi, in quanto durante il suo mandato aveva conferito una consulenza (peraltro per un’operazione che teoricamente poteva tornare utile alla stessa città di Macerata) per la misera somma di 19.000 euro alla Focus SGR s.p.a., una società appartenente al gruppo Banca delle Marche e di cui lo stesso Angeletti era al contempo vice presidente.
Allora fu un “apriti cielo”. Ora, sebbene stiano aumentando sempre di più, sia a destra che a sinistra, le voci contrarie all’assurda gestione di Carancini sulla vicenda del nuovo polo natatorio, sembra che di questa ben più grave ed evidente incompatibilità nessuno, né in maggioranza né all’opposizione, abbia voglia di parlare. Tutto ciò mentre in contrada Fontescodella, nella triste ed impotente attesa delle nuove piscine olimpiche, ancora crescono l’erba cipollina ed altre sterpaglie.
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Vai Carancini costruisci qualche altro palazzo inutile o qualche strada! Queste cattedrali nel deserto che piacciono tanto ai Maceratesi così ti rivotano!
Che ci frega se poi le strade nuove le usiamo per portare i ragazzi a nuotare a Tolentino 😉
Vai alla grande che vincete pure nel 2015!
Sottoscrivo in pieno il lucido intervento di Bommarito, al punto che – nemmeno a farlo apposta – alle 17.09 di oggi (ovvero pochi minuti orsono) – ho provveduto al deposito di una dettagliata e penetrante interrogazione a risposta scritta su tutti i temi di inopportunità/incompatibilità puntualmente sottolineati nell’articolo di cui sopra. Evidentemente, “i nodi stanno venendo al pettine” e non eravamo tanto lontani dal vero quando sostenevamo che la vicenda stava assumendo contorni sempre più “sinistri”. Evidentemente, “qualcuno” dall’opposizione vuol “fare chiarezza”!. Al riguardo preannuncio che – di qui a breve ed ove i mezzi di informazione saranno interessati ad approfondire la delicatissima questione – inoltrerò il testo della predetta interrogazione (fresca di deposito) ispirata dall’unico intento di cercare di chiarire tutte le spinose questioni sollevate nel sopra riportato articolo.
Quella del conflitto di interessi e’ una questione centrale della nostra, come di qualunque altra democrazia. Ed e’ bene cercare di spiegare di cosa si parla.
La principale questione morale riguarda il conflitto di interessi dilagante, fonte di opacità amministrativa e di una gestione dissennata delle risorse pubbliche.
Questa e’ la situazione apparentemente “legale” in cui viene a trovarsi un governante, un amministratore, un banchiere, un politico o un giudice il quale, anziche’ fare l’interesse pubblico nella sua attivita’ istituzionale, cura il suo interesse privato o quello di amici e prestanomi.
Questo viola l’articolo 97 della Costituzione che impone alla pubblica amministrazione di agire rispettando i principi del buon andamento e della imparzialita’.
Il conflitto di interessi e’ un cancro che affligge la politica del Governo (vedi le recenti nomine di Renzi) e le nostre istituzioni regionali e locali da decenni.
E che si aggrava nonostante le denunzie e le accuse che fioccano per gli scandali ricorrenti.
Che interessano varie categorie di persone: governanti, amministratori, governatori, banchieri, imprenditori, consulenti, magistrati, soggetti nei quali spesso si uniscono le funzioni di controllori e controllati. Con il permesso o nell’assenza della legge.
Io penso che gli amministratori pubblici a Macerata e in tutta Italia anziché amministrare “DISAMMINISTRANO” , a parte la competenza o meno dei “CHIAMATI” non si possono spiegare diversamente certe situazioni.
C’è un incompetenza e menefreghismo in ogni settore, ma questi grandi signori del’ economia e del potere non scendono mai dalla giostra, tutti sono bravi a giudicare e criticare poi una volta saliti sulla giostra fanno uguale, se non peggio, ma la giostra sta per rompersi e dopo cosa studieranno? Molti si stanno nascondendo dietro ad associazioni e cooperative onlus che dicono che sono no profit e prendono appalti come ditte normali anzi sono avvantaggiati perché si coprono dietro chi sta male veramente ma nessuno vede nulla o dice nulla come mai? Questi giochi sporchi hanno distrutto una nazione e tolgono lavoro e sopratutto sfruttano le situazioni disperate della gente come l’immigrazione.. sarà ora di dire basta!
Come sempre dati puntuali e circostanziati riportati dall’ avv. Bommarito. Fatti molto gravi sono riportati nell’articolo , chissà se qualcuno rispondera’.
La piscina di viale don bosco ,che per fortuna è ben tenuta e fatta girare a pieno regime da operatori seri, teniamocela da conto ,finche’ dura…
Ricordo ancora con molta tristezza che grazie all ‘ex sindaco meschini per anni Macerata non ebbe neanche la vecchia cara bagnarola e fummo costretti ad andare a nuotare a tolentino e san severino.
Penso sia il caso di trovare una soluzione seria e alternativa alle bugie che ci stanno raccontando da una quindicina di anni.
C’è una soluzione serissima, signora Santucci: le urne dell’anno prossimo.
Ma quali grandi signori dell’economia e del potere?! Magari fossero Grandi Signori…
Questi sono “borghesi piccoli piccoli” poverini che arrabattano su le cose alla meno peggio cercando di fare le cose come si sono sempre fatte a macerata (e in Italia in generale).
Ci fosse una cosa che il comune compra/fa fare al prezzo di mercato come fosse un soggetto economico singolo come tutti gli altri.
Io cittadino compro una mela la pago 30centesimi. Se ci va Carancini col tutto il carrozzone, giustamente il prezzo della mela diventa 7 euro! perchè ognuno deve mangiare un pezzetto di mela!
Poi i borghesi piccoli piccoli che fanno?
“Ci mettono la faccia”, che vergogna.
Ha messo la faccia davanti al Credito Sportivo con una società nata anni fa che succhia soldi (il debito non sarà mai ripagato illusi!), ha messo la faccia davanti la Lega volley per un palazzetto dello sport che non sarebbe mai stato fatto o messo a posto, e lo sapeva benissimo prima di andare a bologna a metterci la faccia!
Sarebbe ora di fare un bel comizio aperto alla cittadinanza in cui ci mette la faccia o ha intenzione di trascinarsi moribondo fino al 2015?
che vergogna…
Ah scusi dimenticavo i parcheggi di rampa zara mai fatti, con un progetto pronto da 20 anni.
Mettiamoci la faccia pure lì sindaco! Quando la apriamo una bella società fittizia in cui buttare i soldi per quei parcheggi che non ci saranno mai?? Ce la può fare! Io credo in lei!!
Ho letto l’articolo che chiama in causa il Dott. Francesco Pallotta, stimatissimo professionista e persona di indubbia serietà. E mi chiedo come sia possibile fare confusione tirandolo in ballo su ruoli distinti di Presidente di Apm con quello professionale di consulente della Fontescodella. In Fontescodella il Dott. Pallotta non riveste il ruolo di amministratore, non ha poteri gestori, ma soltanto di consulente e quindi non vedo di che incompatibilità si possa parlare.
E’ quasi imbarazzante leggere un articolo di questo genere che con enfasi prende lucciole per lanterne e crea solo disinformazione assoluta.
LE PISCINE…….MA MI FACCIA IL PIACERE !!!!
Questo e’ il lascito di 11000 maceratesi; quello che mi sconforta e mi ratrittsta e’ che l’anno prossimo me lo lasceranno di nuovo
Carancì lasciali criticà….co li pupi de lo Maestro Gorla e l’orolojo de piazza sai quanti voti rcuperi??? Concentrete su li pupi, damme retta!!!
@sandro palombini
incommentabile
uno che è consulente di una s.p.a. che ha debiti guarda caso con una azienda di cui è presidente. Naturalmente una azienda municipalizzata.
E per lei sono due cose totalmente distinte.
E’ come se lei fosse consulente per una azienda che non la paga da 3 anni….tutto normale?
bho una cosa del genere uno o non ci arriva veramente a comprenderla (e quindi mi farei delle domande) oppure sta in mala fede e non vuole capire
Anche perché secondo lei se uno non sta in nell’amministrazione non ha nessun potere.
Negli effetti si…
Ma allora che sta a fare come consulente? evidentemente se ci sta qualcosa consiglierà questo consulente!! mi sembra evidente che ci siano dei poteri che influiscono anche al di fuori dei ristretti consigli di amministrazione!
“l’amministrazione Meschini si deve rimproverare essenzialmente che la costruzione del complesso natatorio a Fontescodella inizierà a gennaio 2010, quindi in ritardo rispetto a quanto promesso. Ma questo ed altro può giustificare la propaganda politica fatta di continue offese alla città, ai cittadini maceratesi attuata dal PDL senza chiedersi se Macerata abbia fatto passi avanti in questi dieci anni?”
(dichiarazione del Capogruppo Carancini scritta nel volume presentato a fine mandato 2000-2010 dal titolo “una città che cambia”)
Quella attuale e’ ancora propaganda politica?
https://www.youtube.com/watch?v=Kp0YgYX0Aew
minuto 1:20 il giornalista Lorenzo Moroni (evidentemente del Nord) chiede imbarazzato al sindaco di Macerata: “Sono da 2 anni a Macerata, è così difficile costruire una piscina?”
ahahahha
che vergogna Carancini! presi in giro da chiunque venga da fuori provincia
Per il dott. Sandro Palombini
Apprezzo il fatto che Lei, per quanto concerne la posizione di incompatibilità da me rilevata del dott. Francesco Pallotta, abbia avanzato critiche (peraltro sempre legittime) firmandosi con nome e cognome. Tuttavia Le faccio notare che, a mio modesto avviso, avrebbe anche dovuto precisare, per motivi di correttezza, che Lei è “leggermente” di parte, in quanto membro del Collegio Sindacale della Fontescodella Piscine s.p.a..
Nel merito della vicenda, non posso che confermare che intravedo un palese conflitto di interessi nella doppia posizione assunta in questa vicenda dal dott. Francesco Pallotta, il quale, in buona sostanza, sta rappresentando contemporaneamente l’APM ed un sostanziale debitore della stessa.
Smettiamola di esser così provincialotti…
E cerchiamo di essere un pò più sofisticati ed internazionali
Mayor go home, now
La questione si sta trasformando da vergognosa a comica…. e la sensazione di essere presi in giro è sempre più crescente! uno schifo…. sono convinto che la “politica” di mandare avanti gli “amici degli amici” ha portato ai posti di comando personaggi incapaci e incompetenti che hanno fatto (e faranno) il male della comunità! e questo capita sia a livello locale che nazionale… siamo governati da personaggi che non hanno nemmeno il coraggio di ammettere l’evidenza dei fatti. Segnalo (a corredo!) che qualche anno fa, l’APM mi staccò l’acqua a casa perchè non risultava pagata a loro una vecchia fattura del’importo lordo di € 21… nemmeno un documento per consumei effettivi, ma una fattura emessa per “Acconto consumi” poi stornata sui documenti emessi successivamente… il tutto senza nemmeno una raccomandata di preavviso o una comunicazione di sollecito pagamento (dopo infinite richieste alla stessa apm scoprii che le raccomandate che mi avevano inviato erano tornato indietro per “indirizzo errato”)…
L’erba cipollina non è da disprezzare, anche perché possiede molte proprietà terapeutiche: ricca di vitamine (A, B1, B2 e C), antisettica, callifuga, ipoglicemizzante, cardiotonica, cicatrizzante e vermifuga.
Io mi terrei quella.
… Però non posso evitare di riflettere che l’accostamento tra la posizione del Dott. Rolando Angeletti e quella del Dott. Pallotta sono veramente ed oggettivamente diverse (concordo con il sig. Palombini).
Una questione è rappresentare (legalmente) una società essendone amministratore ed un’altra cosa è esserne consulente (senza alcun potere di rappresentanza). Semmai parlerei di opportunità, ma assolutamente non di incompatibilità (sono cose ben diverse). Tra l’altro non mi pare che la consulenza del dott. Pallotta abbia portato alla riduzione del debito nei confronti del Comune. Immagino che sia servita per perorare la causa, davanti al Credito Sportivo, della costruzione (su cui nutro anch’io “seri” dubbi) del polo natatorio.
Sostenere che il dott. Angeletti è stato costretto a dimettersi “per molto meno”……. è oggettivamente sbagliato.
Bene approfondire le questioni, ma…. in questo caso eviterei di sostenere l’incompatibilità.
Egregio Avvocato Bommarito,
nessun problema sul ruolo rivestito da parte mia. E’ anche grazie a questo ruolo che conosco la correttezza ed il livello professionale del dott. Pallotta.
Onestamente mi è sembrato eccessivo l’attacco frontale alla persona.
A mio avviso il professionista va valutato per quello che fa e mi sembra (pur non essendo maceratese) di aver letto che alla APM stia svolgendo nel migliore dei modi il suo ruolo.
In Fontescodella svolge la funzione di commercialista, come in molte altre realtà (credo viva con questo).
Tutto qui! E’ che quando si parla di persone ci vorrebbe un pò più di cautela, forse anche da parte sua.
La saluto comunque e ringrazio per avermi consentito di meglio spiegare il mio intervento.
Per il dott. Sandro Palombini
Se Lei rileggerà il mio articolo, vedrà che esso non contiene alcun attacco, tanto meno frontale, alla persona ed alla professionalità del dott. Francesco Pallotta, che ho definito, senza la benché minima intenzione ironica, “giovane e brillante commercialista”. Tra l’altro, Le dirò che convengo con Lei sul fatto che, per quanto mi consta, il dott. Pallotta stia operando abbastanza bene nell’APM.
Mi sono rilevato a scrivere, e qui lo confermo, che il doppio ruolo da lui rivestito in questa vicenda (a mio avviso, in quanto sollecitato dal Sindaco Carancini), lo pone oggettivamente in una situazione di incompatibilità.
Per Magozurlì
Io ritengo che la situazione di conflitto di interessi vi sia comunque, anche se, per la Fontescodella Piscine s.p.a., il dott. Francesco Pallotta svolge la funzione di mero consulente.
Per farLe un esempio, mi chiedo se il dott. Francesco Pallotta, nella sua veste di consulente della Fontescodella Piscine s.p.a., ben conoscendo le difficoltà economiche in cui essa versa (tant’è che non riesce nemmeno a pagare le utenze per la piccola piscina che gestisce dal 2009), consiglierà o no quest’ultima società a rimborsare al Comune di Macerata l’importo delle bollette dell’acqua che lo stesso Comune deve rigirare all’APM, di cui lo stesso Pallotta è Presidente.
Insomma, si tratta di una classica situazione in cui l’imparzialità richiesta a chi riveste un ruolo istituzionale viene meno, o rischia ad ogni passo di venire meno.
Come diceva il buon Flaiano, la situazione è grave ma non è seria…
Per Bommarito
Beh, lei va un po’ troppo oltre…. Nel senso che non occorre un consulente, se la società è in difficoltà, per decidere se pagare o meno i propri debiti. L’informazione (almeno quella in mio “possesso”) che il dott. Pallotta è il consulente della società Fontescodella è legata al reperimento del finanziamento presso il credito sportivo.
Lei conosce il contenuto dell’incarico di consulenza tra la società ed il dott. Pallotta ?? Immagino di no. E allora come fa a dire che tale incarico venga svolto (seppur solo in ipotesi) anche per evitare di pagare il debito ?
L’APM ha firmato una transazione per ridurre l’importo dovuto dalla Fontescodella (o dal Comune) ???? Credo di no o, comunque, non è riportato così nel suo articolo.
Seguo sempre le sue inchieste che ritengo ben fatte ed approfondite, ma ribadisco: questa volta piuttosto che di un conflitto di interessi avrebbe dovuto parlare (al massimo) di inopportunità.
Le sue ulteriori specificazioni non mi convincono. Anzi !
A mio avviso il dott. Bommarito ha sollevato un legittimo dubbio di opportunità…. se poi vogliamo essere “formali” sino in fondo, probabilmente non si contravviene ad alcuna normativa con queste “consulenze” esterne. non credo venga messa in discussione la professionalità o serietà della persona, tuttavia la domanda che mi pongo é: in una realtà piccola come Macerata in cui ci sono centinaia di professionisti, non c’era nessun altro a cui affidare questa consulenza proprio per evitare tale “sovrapposizione di ruoli”? Poi è normale che le persone possono anche pensare male a sentire sempre gli stessi nomi….. soprattutto quando emergono tutte le difficoltà e criticità di situazioni come questa delle piscine…
@magozurlì
Chi non si indigna davanti a certi di modi di mettere in pratica il potere politico mi lascia perplesso. Invece di vedere o cercare di vedere l’essenza delle cose (nessuno ha la verità assoluta in tasca è vero) , si resta in superficie facendo i pignoli sui termini usati: “conflitto di interessi”, °opportunità”, “inopportunità”.
Ma è un gioco fra ragazzini del liceo oppure vogliamo capire che semplicemente il giornalista ha indicato un tipo di rapporto evidentemente discutibile fra uno che fa il consulente commercialista per una s.p.a. che deve dei soldi ad una azienda di cui lui stesso è presidente?
Ma ce la smettiamo di fare i Sofisti?: “no ma il commercialista consulente non sta mica in amministrazione”. Ma stiamo fra parrucchiere o fra persone adulte?
Bommarito denuncia morosità mancati pagamenti a danno della collettività nell ambito di una intricata vicenda che da quindici anni impedisce a questa città di avere una piscina all’ altezza.Lo fa mettendoci la faccia e ponendo interrogativi che riguardano i vertici del comune e di apm. Per ora i diretti interessati tacciono, ma chi prende le loro difese? Mago Zurli’.
Per Santucci
Guardi che non sto prendendo le difese di nessuno. Uso la mia testa e ragiono. Poi se invece qualcuno vuole gridare allo scandalo anche quando lo scandalo non c’è… faccia pure.
Se c’è incompatibilità o fatti più gravi sono il primo a rilevarlo e ad arrabbiarmi. Ma credo che questo non faccia parte dell’insieme degli “scandali”.
Lei gridi pure su tutto, è libera di farlo.
Tre mesi per rifare 200 mt di strada a santa Lucia, tra un po’ è ora di rifarla perché consumata .. la piscina si fa prima a farla a Civitanova Marche… portandoci l’acqua da Macerata naturalmente che ne abbiamo tanta, per lo Sferisterio si stanno attrezzando… Cambiare significa azione e non parole… o parole che si traformano in fatti. Bel argomento…
Il sospetto che la sinistra (ed in particolare il PD) locale abbia utilizzato le cariche nelle partecipate e nelle società di scopo, oltre che conferito incarichi professionali, privilegiando i propri iscritti, e’ forte.
Dalla cultura del sospetto nascono teorie e teoremi sulle incompatibilità e inopportunità, con il rischio di offendere, strumentalizzare, ma anche di colpire nel segno.
Un esempio: l’Apm gestisce il trasporto pubblico locale e se deve stipulare un accordo programmatico per gestire alcune tratte, e’ logico che lo faccia con un partner locale, magari con la Contram. Ovvio, conveniente, forse inevitabile. Se però il Presidente del CdA dell’una e’ anche Presidente del Collegio Sindacale dell’altra, può sorgere quel sospetto.
Un altro esempio: il CdA conferisce, per norma statutaria, gli incarichi professionali in via diretta con compensi inferiori ad € 20.000,00 con l’impegno di rispettare il criterio della competenza e della rotazione. Ora, se il CdA e’ fortemente politicizzato ed i professionisti incaricati sono pure loro legati al partito, pur essendoci il rispetto dei criteri generali, sorge quel sospetto.
Alla fine se non paga la Fontescodella S.p.A. le utenze della ‘bagnarola’ di viale Don Bosco, quel tantum ce lo ritroveremo noi utenti comuni sul groppone. Un normale cittadino moroso viene subito staccato dalle utenze. Anche a me piacerebbe avere qualcuno che mi paga le bollette e che neanche mi mette fretta nel rimborsarlo. Anomalia tutta italiana.
Sindaco, la maiuscola è accidentale perché sono a inizio paragrafo, mi tornerebbe più simpatico, se avesse la dignità di lasciare la sua poltrona. Ne guadagnerebbe in simpatia e stima. Merce rara tra i politici al giorno d’oggi.
Caro Peppe Bommarito,
come sempre – sa va sans dir… – i tuoi detrattori hanno nomi di fantasia. Chissà perché?
😉