Gli auguri dal Palazzo
a suon di piscine e urbanistica,
accuse di immobilismo e promesse

MACERATA - I comunicati di fine anno dell'Amministrazione e dei capigruppo in Consiglio comunale. Carancini: "Nel 2014 inizieranno i lavori per il polo natatorio". Netti (Pd) plaude "l'urbanistica creativa", duri attacchi dall'opposizione con Pistarelli, Menghi, Ballesi e D'Alessandro. Tacconi parla di sogni, Carbonari se la prende con la stampa

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macerata in comune

di Alessandra Pierini

Le festività natalizie sono arrivate anche per la politica maceratese che conosce qualche giorno di tregua al termine di un anno intenso, infiammato negli ultimi mesi dalle vicende urbanistiche e dalle indagini che hanno interessato Guido Garufi e Luigi Carelli. 
Il sindaco e i capigruppo hanno affidato i loro pensieri e auguri al bollettino comunale che è stato consegnato in questi giorni nelle case dei maceratesi.
Negli interventi alcuni temi ricorrono sistematicamente. Il polo natatorio di Fontescodella, sul quale probabilmente si giocherà anche il futuro politico del sindaco Carancini, è utilizzato dai componenti dell’amministrazione e parte della maggioranza per dare speranza, mentre l’opposizione ne fa il simbolo dell’immobilismo amministrativo. C’è poi qualche eccezione come Stefano Blanchi dei Comunisti italiani che pur facendo parte della maggioranza contesta la scarsa adesione della Giunta al programma proposto. Moltissimi gli interventi sull’urbanistica. E anche qui sono diversi i fronti. Si va da Pistarelli (Forza Italia) che parla di “gestione opaca”, a Carbonari (Fratelli d’Italia, vicepresidente della Commissione urbanistica) che accusa la stampa di essere “perniciosa e di insinuare sospetti”, da Luciano Borgiani (Federazione della Sinistra) che definisce quella sull’urbanistica una sterile polemica, per concludere con il capogruppo del Pd Andrea Netti che propone Macerata come “città dell’urbanistica innovativa”. La Giunta, intanto, ha convocato la tradizionale conferenza stampa di fine anno per venerdì mattina.

Il sindaco di Macerata, Romano Carancini

Il sindaco di Macerata, Romano Carancini

CARANCINI GUARDA AL 2014 CON FIDUCIA: “L’ANNO DELLE PISCINE, DEL BUONACCORSI E DELL’OROLOGIO SULLA TORRE” –   Il 18 luglio del 2014 si aprirà la 50^ edizione del Macerata Opera Festival che, insieme al Festival Off, farà vivere emozioni per quasi un mese allo Sferisterio ma anche nelle piazze di Macerata, invasa da concerti, mostre ed incontri da raccontare. Il Macerata Opera Festival porta con sè uno dei cambiamenti più significativi della storia di questa amministrazione attraverso la scelta del talento di Francesco Micheli, e poi per la prima volta un bilancio in utile nella stagione 2012 e più complessivamente un imponente risanamento economico ai conti della associazione Sferisterio. Il 2014, il 21 giugno, sarà anche il compleanno di Musicultura che festeggia le 25 edizioni e che a Macerata, negli ultimi anni, ha raffinato la propria identità accostando alla poesia ed alla musica d’autore, l’approfondimento della “Controra” durante l’intera settimana che precede il week end delle serate finali.
Ma tra i giorni più attesi da questa amministrazione nel 2014 c’è quella per l’apertura della pinacoteca a Palazzo Buonaccorsi: un dono, che nessuno potrà cancellare, per accrescere il fascino culturale della nostra straordinaria città sempre più visitata e riconosciuta, e per i nostri figli ai quali vogliamo restituire la ricchezza del bello attraverso la riscoperta della memoria fin qui nascosta. Abbiamo scelto una stagione non casuale per riaprire il portone del Piano nobile di Palazzo Buonaccorsi: in primavera perché crediamo possa testimoniare la speranza per un futuro migliore. Non solo Sferisterio Musicultura e Palazzo Buonaccorsi: Unifestival, la Festa della Musica, la Festa dell’Europa, Macerata Racconta, Recina Live, il Festival del Folclore, Artemigrante, Overtime – festival del racconto e dell’etica sportiva – Macerata Ospitale, i Concerti di Appassionata e molte altre iniziative ed eventi sono la trama di un consapevole progetto culturale alimentato dalla preziosa e fondamentale linfa delle tante associazioni di questa città. E il 2014 sarà anche l’anno in cui inizieranno i lavori per le piscine, per l’orologio sulla torre civica e per il nuovo impianto di calcio a Villa Potenza, tutti progetti che dialogano con la qualità della vita di tutti noi. Tra il recente passato e l’anno che verrà ci sono conquiste storiche di questa amministrazione che già sono patrimonio inalienabile della comunità maceratese: la chiusura definitiva dell’inceneritore del Cosmari e l’accordo tra quest’ultimo e la Smea rispondono al diritto di respirare aria pulita dopo decenni e al diritto dei cittadini di migliorare ancor di più il servizio di raccolta differenziata, già oggi prossima al 60%, ma che potrebbe raggiungere livelli di eccellenza assoluta rispettoal territorio nazionale. Il mantenimento delle tariffe sulle mense e sugli asili nido, già oggi tra più bassi d’Italia, coniugati con un alto livello qualitativo dell’offerta alimentare e formativa per i nostri figli, resteranno nel 2014 l’obiettivo che leghiamo ad alcune risposte che dobbiamo alle famiglie. Con il nostro bilancio 2014 destineremo prevalentemente le risorse economiche disponibili per migliorare strade e marciapiedi, nella piena comprensione che oggi il livello di questo servizio è insufficiente. “Aspettiamo che ritorni la luce, di sentire una voce, aspettiamo senza avere paura, domani”. Così finisce la canzone di Lucio Dalla che guarda al futuro con fiducia. La stessa fiducia con la quale noi affronteremo il 2014 per dare le risposte che i maceratesi si aspettano. Auguro a tutte le famiglie un sereno Natale ed un Felice Anno Nuovo con le parole di Papa Francesco: “L’orizzonte della speranza! Quello è l’orizzonte per fare un buon cammino”.

 

L’assessore Stefania Monteverde

L’assessore Stefania Monteverde

MONTEVERDE: “CULTURA, TURISMO E GIUDICI DI PACE A PALAZZO TREVI – SENIGALLIA –   Qual è la nostra idea di città? Una città che cresce con cultura e turismo. Perchè crediamo che siano queste la leve dello sviluppo? Perchè lo dice lo straordinario posto conquistato nella classifica de Il Sole 24 ore appena pubblicata: Macerata è ottava su 107 province italiane per qualità della vita, e lo scorso anno era 21°, prima nelle Marche. Abbiamo un patrimonio di bellezza e qualità su cui investire per fare del nostro territorio un distretto culturale che sviluppi economia e lavoro. Il centro storico della città ha un ruolo centrale per l’identità della città. Quali sono gli indirizzi del nostro percorso? In sintesi, aumentare le isole pedonali: poter passeggiare è un segno di qualità, per i turisti, per le famiglie, i bambini, i residenti che chiedono meno traffico, per i giovani che usano la rete wi-fi, per chi deve fare acquisti, per i tavolini dei bar. Anche piazza della Libertà è una piazza che può offrire tutto questo. Un centro storico ridotto a un parcheggio fa perdere valore all’intera città. Aumentare i servizi di accesso: deve essere facile andare in centro! Abbiamo aperto i parcheggi pubblici, Garibaldi e Sferisterio, giorno e notte, con l’ascensore sempre in funzione, e abbiamo aperto trattative con i parcheggi privati di via Armaroli e ParkSi, per aumentare i servizi di apertura anche dell’ascensore dei Giardini. L’Apm aumenterà il trasporto pubblico e sarà definita un’area di sosta veloce per chi ha bisogno di veloci commissioni. Ma basta parcheggi selvaggi, giorno e notte. La legalità e il rispetto delle regole sono un segno di civiltà: le telecamere, i controlli e le multe sono gli strumenti per garantire il rispetto di tutti. Favorire la residenzialità, il lavoro, gli studenti, il commercio: Il numero dei residenti del centro è all’incirca quello di 10 anni fa. Vivere in centro è una scelta di vita che sarà sempre più interessante, meno sosta disordinata, posti auto gratuiti, meno oneri per le ristrutturazioni edilizie, una scelta ambientalista che abbiamo fatto per favorire il recupero. Cambiamo la politica del decentramento degli uffici: trasferire i giudici di pace nel bellissimo palazzo Trevi-Senigallia è il primo tassello.

 

L'assessore Enzo Valentini

L’assessore Enzo Valentini

VALENTINI E LA NUOVA FASE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI  – Sono stati raggiunti risultati importanti che creano le condizioni  per proseguire in un percorso per portare il nostro territorio  ad essere un’eccellenza a livello nazionale. Al momento dell’insediamento dell’attuale amministrazione, la gestione dei rifiuti a livello comunale e provinciale era contraddistinta da almeno quattro grandi problemi: raccolta differenziata troppo bassa nel capoluogo, frammentazione della gestione a livello provinciale a causa del dualismo Smea/Cosmari, mancanza di una discarica di appoggio, inceneritore in funzione. A poco più di un anno dalla fine del mandato, possiamo affermare che è  stato raggiunta, anche grazie alla collaborazione dei sindaci di tutta la provincia e della Provincia stessa, l’aggregazione tra Smea e Cosmari con affidamento ad un unico gestore pubblico del ciclo integrato dei rifiuti. La gestione pubblica dei rifiuti è fondamentale perché si tratta di un settore delicato e soggetto, se affidato a privati, anche a distorsioni di tipo malavitoso. A questo proposito, è importante sottolineare che l’affidamento “in-house” ad un gestore pubblico è stato possibile grazie alla vittoria del “sì” nel referendum del giugno 2011, fortemente sostenuto dall’amministrazione; l’inceneritore è stato disattivato, significa sicurezza e attenzione alla salute pubblica;  la raccolta differenziata a Macerata ha raggiunto il 57% mentre nel 2010 era al 39,04%.
Sono risultati importantissimi che creano le  condizioni per proseguire in un percorso che  può portare la provincia di Macerata ad essere  un’eccellenza a livello nazionale nel campo  della gestione dei rifiuti. Ma bisogna andare  avanti.  La raccolta differenziata deve crescere ancora  Ad inizio del 2014 partirà in città il servizio  del Cosmari, orientato al “porta a porta”  spinto, seppur con le dovute modifiche per  tener conto di alcune specifictà del capoluogo.  I cittadini in questi anni hanno subito  cambiamenti del metodo di raccolta e  potrebbero, a breve, dover adattarsi di nuovo  a differenti modalità.  Il raggiungimento degli obiettivi elencati  precedentemente ha comportato un percorso  difficile, a volte tortuoso, e fatto wdi  accelerazioni e frenate. Pensiamo però che  i disagi eventualmente subiti dai cittadini  possano essere sopportabili, a fronte  dell’importanza degli obiettivi da raggiungere. Si deve ridurre la quantità di rifiuti prodotti. Il progetto Trashware, che consiste nel recupero  di pc usati e altrimenti destinati a divenire  rifiuti, comincia a dare i suoi frutti. La Giunta  comunale ha da tempo deliberato e finanziato  l’attivazione di un Centro del Riuso pEr il  recupero di tutto ciò che ha ancora un ciclo  di vita. Sempre nell’ottica della riduzione della  quantità dei rifiuti, è importante sottolineare  che il Comune ha previsto riduzioni sulla Tares  per incentivare comportamenti virtuosi dei  cittadini come gli sgravi per compostaggio  e/o uso di pannolini lavabili e delle attività  commerciali con l’esonero per le aree destinate  alla vendita di prodotti sfusi. Devono essere eliminati del tutto i cattivi odori  provenienti dall’impianto di compostaggio.  Il fenomeno si è notevolmente ridotto rispetto  al passato con gli investimenti effettuati dal  Cosmari, anche su pressione dei comuni di  Macerata e Pollenza. Altri interventi previsti  sugli impianti, definiti anche in sede di rinnovo  della autorizzazione ambientale, miglioreranno  ulteriormente la situazione. Nella gestione dei  rifiuti siamo in una nuova fase: un tempo di  cambiamenti importante per una città sempre  più sostenibile.

 

Il presidente Romano Mari

Il presidente Romano Mari

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MARI: “MENO SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE” – 2013 un anno difficile tra incertezza ed imprevedibilità. Si sta chiudendo un anno veramente difficile per la nostra Amministrazione; a me non compete fare un bilancio di fine anno, farò solamente alcune considerazioni. Abbiamo vissuto il corrente anno, nell’assoluta incertezza normativa e finanziaria, basti pensare al rapporto tra Comuni e Governo circa la tassa sugli immobili. Certamente vi è stato il rischio di una crisi di nervi per la schizofrenia di dover applicare dapprima l’I.M.U., poi la TARES, la TRISE, la TASI, la TARI, poi la TUC ed ora forse la IUC. Serve chiarezza, poi equità fiscale, quindi, sostenibilità per le famiglie! Macerata è un Comune virtuoso. Di fronte a concrete difficoltà nonostante le sensibili riduzioni dei trasferimenti statali, si è approvato il Bilancio di Previsione per il 2013 entro luglio, e contenendo i costi per il personale, le spese per gli organi istituzionali e quelle di gestione generale si è continuato a garantire ai cittadini buoni servizi sociali ed educativi. Ci troviamo però in difficoltà soprattutto per quanto riguarda i lavori che per il “patto di stabilità” non si possono realizzare. Abbiamo manutenzioni ferme e cantieri che tardano o non possono essere avviati. Ci aspettiamo quanto prima una revisione del patto di stabilità,si avrebbe così un effetto positivo “ricostituente” sul rilancio della nostra economia e sull’occupazione. Circa l’attività del Consiglio Comunale le sedute effettuate nel corso del 2013 sono state in totale 29 (33 previste per fine anno). Si sono prodotte 97 deliberazioni tra cui 18 interrogazioni, 7 interpellanze, 11 mozioni, 14 ordini del giorno. Due sono stati i consigli Comunali aperti: uno sulla Sanità maceratese e l’altro sul Centro Storico. Le conferenze dei capigruppo in totale sono state 22 e 60 sono state le riunioni delle commissioni consiliari permanenti . Dal 2011 vi è stata una costante riduzione delle sedute di Consiglio (48 nel 2011, 43 nel 2012 e 33 nel 2013), conseguentemente vi è stato un progressivo contenimento delle spese. Posso assicurare che ogni consigliere comunale indipendentemente dal gruppo di appartanenza ha dimostrato impegno e dedizione. Concludendo questa mia riflessione per l’ “annus horribilis” non posso non pensare soprattutto a coloro che hanno perso il lavoro, ai tanti ragazzi e ragazze che non riescono a trovarlo, a tutte le famiglie che quotidianamente si sforzano per sbarcare il lunario. Penso agli imprenditori che stanno facendo di tutto per salvare le loro aziende ed i posti di lavoro che hanno creato, penso ai tanti cittadini onesti della nostra città che con la loro preziosa collaborazione nei vari aspetti sociali si augurano una Macerata diversa e migliore. A tutti il mio più sincero augurio: che l’Italia torni a crescere, che le giovani generazioni abbiano un futuro più dignitoso!, che il 2014 sia un anno migliore.

Anna Menghi

Anna Menghi

ANNA MENGHI (COMITATO MEGHI): “URBANISTICA GESTITA IN MODO SPARTITORIO E TRASVERSALE”  –  Care e cari maceratesi che avete ancora voglia di leggere di politica: sono trascorsi 13 anni nei quali la nostra lista civica, prima costituita in città, ha cercato di svolgere il proprio ruolo di opposizione in modo non preconcetto e sempre in maniera costruttiva. Sono stati anni difficili nei quali abbiamo combattuto da soli un trasversalismo tra destra e sinistra, consumatosi nella gestione della città soprattutto sui temi ambientali e dell’urbanistica. D’altronde perché stupirsi se il giorno in cui veniva posto fine alla amministrazione da me guidata parlavo di mafia.  Che cosa è successo in questi anni, come è stata amministrata la città ? Beh credo che sia una domanda retorica e che il risultato sia sotto gli occhi di tutti. Noi all’inizio dell’amministrazione di centro sinistra 13 anni fa, avevamo detto che non c’era un progetto per la città, un’idea da realizzare, che si navigava a vista. Non c’era alcun interesse per il “bene comune”, c’era semplicemente l’interesse di stare sulla poltrona occupandosi semplicemente di cio’ che poteva interessare qualcuno. Da qui il forte interesse per l’urbanistica gestita in modo spartitorio, accontentando tutti quelli che volevano essere accontentati. Il risultato: tutti zitti, tranne quelli del comitato Anna Menghi che sbraitavano, ma tanto prima o poi si sarebbero stancati! I progetti che avevamo lasciato sono stati portati avanti, ma rimaneggiandoli in maniera che qualche “amico” ne potesse trarre vantaggio! Qualche esempio? Uno per tutti la cittadella dello sport a Fonte scodella, si è voluto fare tre piscine, anziché due, più impianti con il risultato che dopo 13 anni siamo rimasti con le stesse strutture sportive, e nel frattempo abbiamo pagato più di 400.000 euro di interessi per un mutuo senza che si sia vista un’opera. Che senso ha ancora parlare del passato, voi mi direte? Nessuno se non quello di imparare da questo passato e decidere cosa vogliamo fare “da grandi”, perché è chiaro che adesso a Macerata oltre la crisi internazionale, ci sono tutti i problemi che in questi anni non sono stati governati, ma sono stati lasciati incancrenire.  I problemi del centro storico, sono i problemi di tutta la città. L’amministrazione deve riuscire a sviluppare le potenzialità che la nostra città ha, e ne ha tante. Macerata ha bisogno di idee, di progetti che dopo discussioni le più ampie possibili, possano essere realizzati. Ha bisogno che dalle parole ci sia la volontà di passare ai fatti.  Ha bisogno che la tradizione possa innescarsi con l’innovazione, ha bisogno che ogni categoria faccia la sua parte, ha bisogno di cittadini attenti che non pensino che protestare sia peccato, ha bisogno di una politica che sappia decidere per costruire un futuro per i nostri giovani. Solo così potremo sperare di invertire una rotta che a Macerata, come a livello nazionale, pare ormai segnata.  Consentitemi però di confidare nell’aiuto di Dio per la nostra città, consacrata più di 61 anni fa alla Madonna.

Il consigliere Stefano Blanchi

Stefano Blanchi dei Comunisti Italiani (il capogruppo è Michele Lattanzi)

STEFANO BLANCHI (COMUNISTI ITALIANI) CRITICA L’AMMINISTRAZIONE : “HA FATTO TROPPO POCO” – Ogni considerazione possibile sull’attività amministrativa del Comune di Macerata non può prescindere dal fatto che il mandato quinquennale dato dai maceratesi alla presente amministrazione si stia avviando verso la sua fase conclusiva e, pur non essendo ancora tempo di bilanci, non va sottovalutato il fatto che resta all’amministrazione Carancini soltanto un anno e mezzo di tempo per portare a termine alcuni punti programmatici qualificanti. Nel lasso di tempo in questione il gruppo consiliare dei Comunisti Italiani continuerà a svolgere il proprio ruolo di controllo e di stimolo dell’attività amministrativa con il consueto senso critico che lo ha contraddistinto in questi tre anni di mandato, con il programma amministrativo del 2010 come parametro di riferimento per la valutazione dell’attività dell’amministrazione comunale. Da questo punto di vista purtroppo, anche a causa della crisi economica sempre più stringente, bisogna ravvisare che troppo poco di tale programma è stato portato a termine dall’amministrazione ed è questo il motivo per cui c’è bisogno di un ulteriore sforzo per il rilancio dell’attività di governo della città. Il gruppo dei Comunisti Italiani dunque, nel definire le proprie priorità, sottolinea l’importanza di alcuni punti che non esita a definire prioritari e sui quali si impegnerà al massimo. Nella presente situazione di crisi economica sempre più drammatica che attanaglia anche il nostro territorio, e da cui la nostra città non è stata certo risparmiata, la massima attenzione possibile deve essere rivolta al mantenimento degli attuali standard qualitativi dei servizi sociali e, se possibile, alla loro ulteriore implementazione, anche se tale proposito potrebbe significare minori risorse riservate ad altri settori. Le scelte non saranno certo facili ma agire sul fronte del sostegno alle classi sociali più svantaggiate rappresenta per noi la scelta assolutamente prioritaria. Per quanto riguarda invece lo sviluppo futuro della città, continueremo a sollecitare l’amministrazione, come abbiamo più volte fatto dall’inizio del mandato elettorale, per cercare di coinvolgere più soggetti possibili e reperire le necessarie risorse per poter finalmente procedere con la realizzazione della strada via Mattei-Pieve, un opera che non va intesa soltanto come fondamentale asse viario di una città con una viabilità da troppo tempo superata, ma che rappresenta anche un impegno preciso assunto in campagna elettorale dal centro sinistra e sul quale l’amministrazione comunale, in questi oltre tre anni di mandato, sembra non aver creduto abbastanza. Sullo stesso fronte, quello delle opere pubbliche, c’è un’altra questione, pure importante, su cui il Comune si è già impegnato finanziariamente ed è la realizzazione del polo natatorio a Fontescodella; le piscine in questione dovranno essere portate a termine entro la fine della legislatura, perché è un’opera che i Maceratesi stanno attendendo da anni e perché per la sua realizzazione il Comune ha acceso un mutuo. Lo sviluppo di Macerata tuttavia non è legato soltanto alla realizzazione delle suddette grandi opere, un contributo importante alla nostra idea di città sarà dato anche dall’impegno che l’amministrazione profonderà nella cultura, un settore a cui da sempre Macerata è naturalmente vocata e da un serio impegno per la rivitalizzazione, anche residenziale, del centro storico, punto nevralgico e “vetrina” della città, da troppo tempo penalizzato anche da dinamiche economiche e politiche che hanno favorito il sorgere di grandi complessi commerciali lontano dai centri cittadini. Queste le importanti sfide che attendono il centro sinistra in vista del 2015.

Luciano Borgiani

Luciano Borgiani

LUCIANO BORGIANI (FEDERAZIONE DELLA SINISTRA): “SULL’URBANISTICA STERILE POLEMICA”  – In questi ultimi anni, i Comuni e il loro sistema di welfare hanno pesantemente subito l’impatto della crisi economico finanziaria, sia in termini di aumento dei bisogni dei cittadini, sia in relazione alle continue diminuzioni delle risorse. Mentre gli effetti diretti sulla vita quotidiana dei cittadini sono sempre più tangibili, l’accesso ai servizi sociali rischia di essere compromesso dai tagli impartiti dalle manovre finanziarie che si sono succedute in questi anni, a partire dal governo del condannato Berlusconi fino alla macelleria sociale dei governi della Banca Centrale Europea dei vari Monti e Letta, sostenuti questi ultimi dall’ammucchiata PD – PDL. La conseguenza di queste politiche si traduce in un aumento vertiginoso della domanda di servizi sociali determinata dall’aumento delle povertà e dalla scomparsa della classe media. I comuni a questo punto debbono fare necessariamente delle scelte, e il comune di Macerata, essendo governato dal centro sinistra ha fatto saggiamente la scelta di privilegiare i servizi sociali, infatti, a fronte di una diminuzione in 5 anni di 10.000.000 di Euro di trasferimenti da parte dello Stato, l’amministrazione ha scelto di aumentare addirittura le risorse da destinare alla classi più disagiate, attraverso i buoni lavoro, che danno dignità a chi ne usufruisce e soprattutto allontana dal mero e umiliante concetto di elemosina. Sono aumentati gli stanziamenti per integrare gli affitti alle famiglie che hanno perso il lavoro, oltre all’aumento di tutti gli altri servizi assistenziali per gli anziani, i bambini, gli handicappati ed i più deboli in generale. Nell’ultimo bilancio approvato si sono inoltre stanziate importanti somme da destinare alle manutenzioni stradali, da effettuarsi anche nella strada di scorrimento del quartiere di Santa Lucia, dove oltretutto, grazie ad un Ordine del Giorno presentato dal sottoscritto e votato dal Consiglio Comunale, verrà eliminato il traffico pesante da via S-Francesco. È un piccolo passo in attesa della bretella Via Mattei Pieve, che rimane un altro obiettivo da raggiungere a breve. Intanto possiamo dire che questa Amministrazione ha conseguito importanti risultati anche sul piano delle strutture pubbliche. Il polo natatorio che sembrava irrealizzabile, ora sembra essere vicino alla meta, tanto che si presume un possibile inizio lavori per la prossima primavera, nonostante i numerosi ostacoli che tutti conoscono, non ultimo la crisi finanziaria che ha colpito alcune aziende facenti parte della Società costruttrice. Per il Centro Storico, dopo la chiusura alle auto di Corso Matteotti ci si avvia verso la totale pedonalizzazione, in modo che i cittadini possano godere delle moltissime iniziative che si svolgono, sia nella stagione estiva che nella stagione invernale. Occorre fare accordi con i gestori dei parcheggi coperti per poterne usufruire anche di notte e soprattutto per i residenti. Per quanto riguarda l’urbanistica, occorre che i cittadini sappiano che questa Amministrazione non ha deliberato nessuna variante, ma si stanno attuando le decisioni assunte nel decennio precedente, Questi progetti sono stati deliberati e votati in perfetta buona fede e sempre in nome del pubblico interesse. Chi fosse detentore di altre verità, anziché fare illazioni sulla stampa, dovrebbe recarsi dagli organi competenti e denunciare fatti, atti o circostanze che permettono di parlare di comitati di affari per l’urbanistica. La sterile polemica genera un pessimo servizio alla città ed alla politica. I comunisti, in ossequio alla questione morale sollevata a suo tempo da Enrico Berlinguer, hanno sempre agito e sempre agiranno in nome del pubblico interesse e del bene comune.

Claudio Carbonari

Claudio Carbonari

CLAUDIO CARBONARI (FRATELLI D’ITALIA): “CASO GARUFI, LA STAMPA INSINUA PREGIUDIZI E SOSPETTI” – In questo comunicato non è possibile non citare le vicende che  hanno visto protagonista il consigliere di maggioranza Garufi. In molti hanno gridato a “dagli all’untore” e lanciato invettive nelle  più svariate direzioni chiedendo, o di unirsi al linciaggio mediatico,  o di prendere posizione a favore di posizioni più garantiste sempre  comunque stigmatizzando il presunto “silenzio” dell’opposizione. Ritengo tutte queste “spinte” fuorvianti e lontane dall’applicazione  delle democratiche regole di giustizia. La situazione è ovviamente da trattare con molta prudenza e tatto,  e questo non per vigliaccheria o, peggio, omertà, bensì proprio per  le dolorose vicende che hanno colpito la famiglia del consigliere da  un lato e, soprattutto, perché persistendo la fiducia negli inquirenti,  si deve attendere a che venga svolto con attenzione ed imparzialità  il lavoro a questi demandati, ricordando che in Italia vige ancora il  principio di innocenza, troppo spesso dimenticato dai “titoli” degli  organi di informazione in nome del diritto all’informazione. Diritto all’informazione che, forse troppo perniciosamente, fa  pubblicare in maniera affatto trasparente atti d’indagine riservati  alla magistratura ed ai difensori, insinuando nel lettore (pre)giudizi  e sospetti congetturali. Tutto questo fa ovviamente gioco all’amministrazione comunale,  sempre più inadeguata, per coprire tutto quello che non sta  facendo e le tante promesse non mantenute, nascondendo  situazioni assai gravi come (solo per citarne alcune) lo stato della  piscina di Fontescodella, lo stato della trattativa Smea-Cosmari  ed il destino dei lavoratori, la moria delle attività imprenditoriali di  Macerata a partire dal centro storico, lo stato di totale incuria della  città, partendo dai “cancelli” per finire allo stato delle frazioni. Su  tutto questo prima si cerca di “sviare” la discussione e poi si tace,  organi di informazione inclusi.

Il Consigliere Idv Giuliano Meschini.

Giuliano Meschini

GIULIANO MESCHINI (ITALIA DEI VALORI) TRA AMBIENTE, STATUA MASSONICA E GIOCO D’AZZARDO  – Il gruppo consigliare dell’Italia dei Valori si è impegnato all’interno  della maggioranza per un’azione incisiva nel promuovere “il  bene comune” della città. Con una particolare attenzione alla  sostenibilità economica, ambientale e sociale. La mozione, presentata al Consiglio Comunale ed approvata alla  quasi unanimità, dell’adesione di Macerata all’Associazione dei  comuni virtuosi, con lo scopo di una politica partecipata sui rifiuti  ad impatto zero, sulle energie rinnovabili, sullo sviluppo sostenibile  del nostro territorio e della salvaguardia dell’ambiente, impegna  l’Amministrazione ad un percorso ecosostenibile. In questa logica, s’inserisce la mozione, presentata al Consiglio  Comunale ed approvata alla quasi unanimità, del servizio del  trasporto pubblico urbano gratuito nei giorni festivi e già reso  operativo. È un significativo incentivo all’uso del trasporto pubblico  rispetto a quello privato, causa di un forte inquinamento da polveri  sottili dannose alla salute e per abbassare il caotico traffico  urbano. Anche l’ordine del giorno, presentato al Consiglio Comunale ed  approvato alla quasi unanimità, di indirizzo dell’amministrazione per  la creazione di una società, a partecipazione diffusa dei cittadini,  per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per abbattere il conto  energetico dei cittadini e del Comune. Un contributo al dialogo politico è stato il dibattito pubblico svoltosi  all’hotel Claudiani di Macerata, martedì 15 ottobre c.a., sul tema  “Acquisizione, sì o no, del monumento massonico per i 150 anni  dell’unità d’Italia, da parte del Comune di Macerata”, affinché le  scelte sulla città avvengano con un ampio consenso dei cittadini,  e no per favorire logiche lobbistiche. Un altro contributo al dialogo sullo sviluppo sostenibile ed il lavoro  è stato il dibattito pubblico svoltosi all’hotel Claudiani di Macerata,  mercoledì 27 novembre c.a., sul tema “L’economia locale motore  di un nuovo sviluppo che ci renda protagonisti della nostra storia”. La qualità degli interventi sono stati utili contributi per  l’amministrazione pubblica, imprenditori e cittadini su come  uscire da questa crisi epocale per un nuovo modello di sviluppo  sostenibile. In questo mese abbiamo concluso la raccolta firme per una  proposta di legge di iniziativa popolare, da presentare al  parlamento, per l’abrogazione del gioco d’azzardo autorizzato dallo  stato, che sta rappresentando una vera piaga sociale.  Ecco alcuni dati impressionanti: 400.000 slot-machines, 6.181  locali ed agenzie autorizzate, 15 milioni di giocatori abituali, circa  800.000 i giocatori affetti da ludopatia, da 2 a 3 milioni a rischio  patologico, 5-6 miliardi di euro l’anno necessari per curare i  dipendenti da gioco patologico, oltre le altre spese indotte, che  compongono un costo sociale altissimo. Uno “stato-biscattiere” a  dispetto dei drammi sociali che ne derivano. La forte adesione dei  cittadini maceratesi dimostra che il problema è molto sentito e che  c’è la volontà al cambiamento. Con le nostre iniziative sopra citate, insieme a tante altre, vogliamo  chiedere sempre più sostegno ai cittadini per una partecipazione  attiva alla politica della nostra città.

Pierpaolo Tartabini, capogruppo di Sel

Pierpaolo Tartabini

PIERPAOLO TARTABINI(SINISTRA PER MACERATA): “RIPARTIAMO DAI FONDAMENTALI” -MU, TIA, TARSU, TARES, TRISE, TASI e in ultimo IUC, più vicina ad un’ipotetica sintesi tra uno “Yuuuu” di esclamazione isterica ed un “Hic” figlio dell’ubriacatura generale a cui siamo sottoposti costantemente, piuttosto che l’acronimo di una nuova tassa con cui ci dovremo confrontare presto. Se i nostri legislatori continuano a confonderci in un infinito gioco delle tre carte dove alla fine si ottiene sempre un solo risultato, ovvero la sconfitta del giocatore involontario nei confronti di un mazziere incapace di definire strategie serie per il futuro, i cittadini seguitano a combattere un’impari lotta contro una crisi epocale che tocca nel vivo la testa e il cuore di tutti. I dati continuano a peggiorare, le imprese a chiudere, i lavoratori a perdere le speranze di uscire dal vortice della disoccupazione; portando il panico nelle famiglie e facendo assistere ad esclamazioni come: “Mamma, ma siamo diventati poveri?”. Come si può rimanere indifferenti e continuare ad anteporre interessi personali o, peggio ancora, rimborsi spese equivoci come vediamo ancora riempire le pagine dei giornali? Mentre lottiamo giornalmente, delle richieste fatte per ottenere qualcosa di concreto nella riduzione della burocrazia e degli sprechi come l’eliminazione delle province, la riduzione dei parlamentari e la rivisitazione dei rimborsi elettorali, otteniamo solo rinvii e promesse che continuano a confonderci, a nascondere ai nostri occhi l’incapacità di avere una visione diversa e più equa della società. Certo, non è sufficiente additare chi ci governa per eludere le responsabilità, anche se molto diverse, che abbiamo come amministratori locali. Nonostante le continue azioni per erodere le risorse economiche a disposizione dei Comuni, o di metterli sempre più in difficoltà nell’attribuire agli enti locali il ruolo di front office della tassazione, abbiamo l’obbligo e il dovere di provare ad invertire l’inerzia di un disagio sociale sempre maggiore con bilanci sempre più magri. Sembra un’operazione impossibile, ma se la politica non ha la capacità di sviluppare una visione e delle soluzioni ai problemi, non ha ragione di esistere.  Ripartire dai fondamentali, utilizzando un gergo sportivo ed economico, è e deve essere la soluzione per avviare un processo locale che dia risultati concreti per arrivare alla fine del mese, al di là di migliorare le classifiche sulla qualità della vita, che spesso rafforzano solo lo distanza tra la realtà e gli annunci sulle carte patinate. Ecco allora che investire su Palazzo Buonaccorsi, come l’orologio della torre civica, diventano strumenti per rafforzare il settore del turismo nella nostra città, con prevedibili ricadute sull’offerta di nuovi posti di lavoro; agire sul regolamento edilizio comunale per abbassare gli oneri delle ristrutturazioni, unico ambito dell’edilizia a manifestare flebili segnali positivi, non resta solo un’operazione da addetti ai lavori nel vituperato mondo dell’urbanistica, ma diventa supporto essenziale per un settore in profonda crisi. Mantenere forti le voci di bilancio dei servizi sociali, per limitare il fenomeno della povertà sempre più dilagante e quindi trattenere singoli e famiglie dal passo verso la disperazione, è responsabile. Ed infine investire su un Centro Storico per innovare e ridefinire l’utilizzo di questo bene comune, diventa traino di una comunità che vuole essere protagonista del proprio futuro.

Giorgio Ballesi

Giorgio Ballesi

GIORGIO BALLESI (LISTA BALLESI): “I TRE ANNI DI IMMOBILISMO DELL’AMMINISTRAZIONE” –  Ancora una volta è necessario denunciare l’immobilismo della  nostra amministrazione comunale che dovrebbe capire che  non sono più consentiti rinvii. Dimostri la maggioranza, se ne è  capace, di essere in grado di porre in essere quell’impegno che  la situazione, sia nazionale che locale, richiede affinché la città  possa essere meglio e bene amministrata. Non è più possibile  “navigare a vista”, come più volte hanno dichiarato di fare, in  sede di discussione in tema di bilancio, sia l’Assessore Blunno  che il sindaco Carancini. La maggioranza ponga fine agli scontri  interni tra i suoi gruppi e si adoperi finalmente per governare  davvero. Mi trovo dunque a ripetere quanto già denunciato in  passato: nessuna situazione contingente, per quanto difficile, può  esonerare chi amministra dall’obbligo di costruire per il futuro. Le sedute consiliari vengono convocate per discutere ordini  del giorno, interrogazioni o mozioni, per lo più presentate da  esponenti della minoranza. La latitanza di argomenti qualificanti  portati dalla maggioranza o dalla giunta è sotto gli occhi di tutti, a  dimostrazione di una preoccupante e perdurante mancanza di seri  obiettivi. Chi amministra deve saper svolgere il proprio compito:  amministrare il presente quale strumento per progettare anche il  futuro. Sono ormai decorsi oltre tre anni dall’insediamento della  Giunta Carancini e non si è visto nulla (ad es. in tema di viabilità,  cultura, centro storico, urbanistica, servizi, ecc.; l’elencazione è  puramente esemplificativa) che abbai dato un concreto segnale  di sostanziale inversione di rotta rispetto all’immobilismo che  penalizza il quadro politico cittadino.  In definitiva, la maggioranza è sempre impegnata (a parte una  ben recitata coesione di facciata) ad affrontare i conflitti interni  (ultimo in ordine di tempo quello scaturito dalla indagine della  locale Procura della Repubblica in materia urbanistica) più che i  veri problemi della città. Con il che Macerata è privata del suo futuro.

Francesca D'Alessandro

Francesca D’Alessandro

FRANCESCA D’ALESSANDRO (MACERATA E’ NEL CUORE): “COSA HA DONATO L’AMMINISTRAZIONE? SOLO CHIACCHIERE” –Pochi giorni fa, in piazza Libertà, la Fondazione Carima ha donato al territorio maceratese 36 mezzi di pubblica utilità, tra ambulanze e veicoli di Protezione Civile. Un dono vero, senza do ut des, che ha per ritorno solamente il sapere di aver operato bene per la collettività. Poi sul palco è salito il Sindaco Carancini che ha argomentato sul termine “dono”. È stata la dimostrazione di come le belle teorie non collimino con i fatti reali, di come i discorsi per fare bella figura, se non supportati da certezze, siano solo chiacchiere. Che cosa l’Amministrazione guidata dal Sindaco Carancini ha donato alla città? Quali bisogni dei suoi concittadini ha soddisfatto? Macerata, capoluogo di provincia e città universitaria, non ha ancora una degna struttura sportiva a uso degli studenti, la cosiddetta “cittadella dello sport”: il progetto, partito dal “Piano Regolatore Piccinato”, è stato buttato alle ortiche. I maceratesi nuotano in una tinozza rimediata in qualche modo anni fa e un progetto lungamente atteso, il polo natatorio, per cui è stato attivato un mutuo che la città sta pagando senza che la nuova struttura sia nata, è defunto prima dell’inizio dei lavori. La vicenda del Palazzetto dello Sport ci ha reso ridicoli davanti all’Italia intera: lo alzeremo! lo allungheremo! lo faremo… e la Lube che faceva convergere a Macerata migliaia di sportivi andrà a giocare a Civitanova. La città si è stancata di chiedere a gran voce e con raccolte multiple di firme il parcheggio detto di “rampa Zara”, anche qui il Sindaco, dopo sparate positive, nulla ha fatto e sta facendo, e anche la proposta del privato di realizzare un progetto futuristico, non decollata, oggi appare quasi come una mano tesa all’Amministrazione e cioè: “Io dico di farlo, così ti scarico dalla responsabilità di realizzarlo tu, poi se non lo farò il problema non sarà tuo”. E il parcheggio, vitale per il Centro Storico, non c’è. Ma andiamo a vedere realizzazioni di più modesta portata economica ma dal grande valore aggiunto e “vedere” è un eufemismo perché, purtroppo, nulla c’è da vedere. La nostra città, grazie al “dono” vero e reale, dei maceratesi del ‘500 possiede un unicum mondiale, un orologio meraviglioso realizzato dai fratelli Ranieri che ha tra le sue peculiarità un carosello di angeli e re magi che omaggiano la Madonna. Se fosse rimesso al suo posto nella torre civica sarebbe una attrazione turistica determinante per la ripresa di Macerata eppure… è sempre la solita storia del dire e del non fare: chiacchiere. Noi di “Macerata è nel Cuore” abbiamo chiesto e ottenuto da tutto il Consiglio comunale la messa a norma del sottopasso di piazza Garibaldi, la cui fruizione è impedita a tanti dalle barriere architettoniche. Cosa si è fatto? Nulla! Tutto è rimasto sulla carta. Le strade del centro storico e non solo quelle sono in uno stato di degrado pietoso, costellate di buche e affossamenti: perché non vengono riparate? La solita scusa: “non ci sono soldi” non incanta più. Anche in questo anno l’Apm ha fatto un utile quasi milionario, e ci pagherà sopra un congruo gruzzolo di euro. Perché regalare tanti soldi a uno Stato che poi non ce li restituisce ma anzi li sperpera? Perché non obbligare l’Apm, che è proprietà praticamente totale del Comune, a non spendere i suoi utili sulla manutenzione della città? Occorre parlare meno di doni. Serve farli, i doni.

Andrea Netti

Andrea Netti

ANDREA NETTI (PD): “VIA TRENTO, PIANO CASA E  ITACA RENDONO MACERATA CITTA’ DELL’URBANISTICA INNOVATIVA “- Macerata è spesso e volentieri fra le prime città in termini di qualità della vita. Al di là delle polemiche Macerata è una città nella quale si vive bene e nella quale i servizi alla persona sono resi molto al di sopra degli standard medi nazionali. Da diverso tempo però mi chiedo in che cosa Macerata potrebbe eccellere e diventare così motivo di attrazione scientifica e turistica. Guardando alla storia urbanistica della città di questi ultimi anni, mi sento di poter affermare che Macerata abbia più volte meritato il primo premio (Nazionale) rispetto ad intuizioni urbanistiche che poi nel tempo sono state replicate da altre Amministrazioni Nazionali. Ne sono un esempio, la Società di Via Trento, che fuor dalle polemiche cittadine – spesso alimentate da male informati – si è trattato di una prima esperienza nazionale di partnership pubblico privata. Penso al Piano Casa, i cui risultati arrivano piano piano a compimento a causa della tremenda crisi del settore, ma che ha consentito alla città di creare nuovi alloggi popolari. Penso all’applicazione del protocollo ITACA che impone di realizzare case più efficienti sul piano energetico. Penso al Ponte Pertini che fu realizzato con procedure urbanistiche straordinarie e consegnato alla città il week end precedente l’apertura delle scuole. Tutto questo in una città di poco più di 40.000 abitanti. E allora perché non proclamare Macerata città dell’urbanistica innovativa e su questo proclama costruire un progetto di riqualificazione del tessuto partendo da un settore. A mio avviso si potrebbe partire dal settore del patrimonio scolastico. Spesso tèma di cronaca nera nazionale e quindi di grande interesse. Utilizzare quel patrimonio dislocato in più punti della città in questo modo : si potrebbe conferire l’intero patrimonio in una Società di Trasformazione Urbana, si potrebbe trasformare la destinazione urbanistica del patrimonio per costruire – nel rispetto del patrimonio storico – nuove strutture recettive, espositive, abitative e commerciali (non centri commerciali ma negozi per allargare il tessuto del commercio al dettaglio), ponendo regole e standard di riqualificazione tali da consentire di poter iniziare a pubblicizzare Macerata come prima città in Italia ad emissioni zer0. Contro la disponibilità resa all’investitore privato del patrimonio scolastico si creerebbero una/tre nuove strutture scolastiche per bambini che vanno dalla scuola dell’infanzia, primaria alle scuole medie. Strutture costruite ex novo in uno/tre punti nevralgici della città, totalmente autosufficienti da un punto di vista energetico, con orti e percorsi pratici educativi, con mense scolastiche a chilometro zero e produttori selezionati della Provincia. Macerata diventerebbe un esempio Nazionale di riuso del patrimonio scolastico ed il nuovo patrimonio scolastico, a sua volta costruito nel rispetto massimo dell’uomo, dell’ambiente e della natura diventerebbe un esempio per le nostre future generazioni.

Massimiliano Sport Bianchini

Massimiliano Sport Bianchini

LA RASSEGNAZIONE DI MASSIMILIAMO BIANCHINI(PENSARE MACERATA) –  L’Associazione Pensare Macerata ha organizzato nel mese di novembre 3 incontri pubblici avente ad oggetto gli spazi per le associazioni, il rapporto del mondo giovanile con la città e quale progettualità e identità per Macerata . Noi continuiamo a sollecitare un dibattito su queste tematiche che interessano i cittadini ma sinceramente troviamo molte difficoltà a porre domande alla politica . Per il 2014 altri incontri sono già in programmazione e avranno ad oggetto i servizi pubblici e erogati dal nostro comune e la questione dolorosa, oggi più che mai attuale, inerente il lavoro . Ci piacerebbe che Macerata diventasse una città sempre più capoluogo di un territorio ma ci pare che questo obbiettivo sia molto lontano dall’essere conseguito.

Fabio Pistarelli

Fabio Pistarelli

FABIO PISTARELLI(FORZA ITALIA ): “UN 2013 AMARO E UN’AMMINISTRAZIONE STANTIA” – Dicembre è tempo di bilanci e di propositi per il futuro. Per Macerata il bilancio del 2013 è amaro e negativo: l’anno si chiude con una Amministrazione comunale di centro sinistra a guida PD che continua a non realizzare nulla per la città ed anzi a far perdere a Macerata anche quel poco di eccellenze che aveva. Se ne va la Lube , dopo che per quasi venti anni era stato promesso alla squadra ma soprattutto alla città che il Palazzetto dello Sport sarebbe stato al più presto ampliato e riqualificato. Nulla di tutto ciò, malgrado gli impegni presi solennemente anche da quest’ultimo Sindaco, in particolare nel 2011 presso la sede della Federazione Nazionale di Pallavolo: non solo l’impianto non sarà ampliato ma la Lube ha annunciato che dall’anno prossimo non disputerà più il suo campionato a Macerata, trasferendosi a Civitanova. Se ne va il buon governo amministrativo: è in corso una indagine penale da parte della Procura della Repubblica su questioni legate all’urbanistica, settore questo attraversato da continui conflitti e al centro di una gestione quanto meno opaca da parte della attuale Giunta Comunale. Ad oggi infatti non c’è ancora un Dirigente alla guida del settore e il Comune è privo anche della figura del segretario Comunale che ne svolgeva provvisoriamente le funzioni. Quest’ultima figura, la terza in poco più di tre anni, ha anch’essa lasciato il ruolo e si è trasferita in altra sede. L’urbanistica inoltre, caso più unico che raro, è materia rimasta per due anni nelle mani del Sindaco, non essendo stato nominato inizialmente alcun assessore con tale delega. Il quadro è sconfortante, così come le condizioni di quella che è e dovrebbe essere l’immagine simbolo di una città, il suo centro storico. Esso ha perso valore e funzione a causa, anche qui, di non-scelte o scelte sbagliate, come quella della chiusura al traffico di Via Matteotti che , sola e non accompagnata da alcun progetto complessivo di riqualificazione, ha dato ancor più l’idea di un centro chiuso e inarrivabile, il contrario del messaggio che una città e chi la amministra deve dare all’esterno, soprattutto oggi che si vive una crisi economica e sociale molto forti e dopo che per anni (si legga “telecamere” e mancata realizzazione del parcheggio a Nord, cosiddetto di Rampa Zara) vi erano state politiche “respingenti” dal centro storico e dalla città. Abbiamo detto che l’anno che si chiude è tempo anche dei propositi per il futuro. Essi sono presto detti: ci auguriamo e auguriamo a tutti i maceratesi che questo indecoroso quadro venga al più presto cambiato. C’è bisogno di una nuova stagione,e di una nuova dirigenza, che superi la chiusura e l’autoreferenzialità di questa attuale, condizionata da pochi e da un Pd da tempo logorato e in declino. Il vecchio e una volta “nobile” Palazzo Municipale deve aprire le sue finestre e far circolare aria nuova e fresca, quella delle idee e delle tante intelligenze e professionalità che ci sono in città, mai messe nelle condizioni di dare il proprio apporto e contributo alla propria Comunità. Al contrario decadrà sempre di più, così chiuso e stantìo.Che già il 2014 ci porti i segni di questa nuova stagione.

Ivano Tacconi

Ivano Tacconi

I SOGNI DI IVANO TACCONI (UDC)  – “Ho un sogno”. Iniziava cosi un famoso discorso di Martin Luther King nel lontano 1963. Oggi dopo cinquant’anni, con le dovute proporzioni, anche io voglio dire “Ho un sogno. Ho un sogno per il futuro di Macerata…anzi più di uno”. É importante avere dei sogni, rincorrerli e con passione ed ostinazione tentare di realizzarli. Vorrei vedere realizzato a Sforzacosta, nella zona dell’ex campo di concentramento, un teatro con annesso un laboratorio dove si potranno tenere dei corsi, realizzare delle scenografie e offrire a tutti l’opportunità di potersi esprimersi. Vorrei vedere realizzato un parco fluviale tra Sforzacosta e Piediripa con annessi un giardino botanico, una pista ciclabile e un percorso salute dove si potranno organizzare delle visite guidate ed offrire a tutti l’opportunità di vivere e, in particolar modo ai giovani, di comprendere la natura. Vorrei vedere realizzato un parco storico-fluviale a Villa Potenza risanando l’antico teatro romano di Helvia Recina e l’area ad esso adiacente ed offrire a tutti l’opportunità di vivere la natura e comprendere gli albori della storia della nostra città. Vorrei vedere realizzato il centro fiere di Villa Potenza. Un centro con vocazione agricola con annesso un centro di educazione ambientale gestito dalla Coltivatori Diretti ed offrire opportunità di lavoro e di sviluppo del territorio. Vorrei vedere realizzato un piano di ristrutturazione dei palazzi vuoti del centro storico convertendoli in case popolari ed offrire ai cittadini l’opportunità di poter usufruire di alloggi a prezzi calmierati e rivitalizzare cosi l’area incrementando il numero degli abitanti. Per realizzare tutto ciò, tenendo conto delle scarse risorse a disposizione, bisogna partire da una base solida, paziente e volenterosa. Gli amministratori devono aprirsi ai cittadini, non isolarli ma renderli parte attiva di un progetto comune, confrontandosi con loro migliorando la comunicazione e coinvolgendoli nella vita politica del Comune. I cittadini rappresentano una risorsa preziosa e sarebbe un delitto non utilizzarla. Sono tempi difficili, ma non dobbiamo mai perdere la speranza di riuscire a realizzare i nostri sogni. Non dobbiamo mai lasciare nulla di intentato e vivere poi con il rimpianto di non averci almeno provato. Sono proprio questi i momenti in cui dobbiamo essere uniti ed insieme tentare di raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati. Macerata é una città viva e ricca di potenzialità sotto molti aspetti. Si può e si deve fare meglio, allargando le nostre vedute, senza piangersi addosso e senza pretendere sempre di essere supportati da enti o da sponsor locali. Di questi tempi i finanziamenti locali sono piuttosto ridotti e nel breve medio periodo, molto probabilmente, lo saranno ancora di più. É fondamentale avere delle idee valide e non dobbiamo essere timorosi di mostrarle e di tentare di realizzarle. Dobbiamo proporre dei progetti di sviluppo interessanti e se non sarà possibile avere finanziamenti in loco, non dobbiamo chiuderci in noi stessi ma dobbiamo aprirci ed essere pronti, capaci e coraggiosi di andare anche lontano a prenderci quello di cui abbiamo bisogno attingendo alle linee di finanziamento europee e se non sarà sufficiente andare anche oltre. La globalizzazione ha ridotto le distanze, dobbiamo quindi adeguarci ed agire di conseguenza.

Gabriella Ciarlantini

Gabriella Ciarlantini

GABRIELLA CIARLANTINI (VERDI): “MACERATA SEMPRE PIU’ SOSTENIBILE” – Quando nel nostro paese si continua ancora a rispondere alle problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti attraverso l’incenerimento, a Macerata, il mese di settembre 2013 sarà ricordato per uno storico traguardo: dopo 16 anni di attività chiude l’inceneritore. Un risultato ottenuto grazie all’azione costante di associazioni, movimenti e semplici cittadini che non si sono arresi di fronte alla minaccia per la salute e al degrado ambientale. La linea di incenerimento entrò in funzione nel 1997 tra le accese proteste della cittadinanza del maceratese e tra sforamenti di diossine e furani, ed è rimasta di fatto operativa fino allo scorso settembre. La costante pressione di chi si è opposto negli anni all’inceneritore ha permesso di tenere sempre alta l’attenzione sull’impianto e le sue criticità. Questo in un territorio che alla determinazione nella protesta ha saputo affiancare la rivendicazione di buone pratiche in materia di conferimento dei rifiuti, rispondendo positivamente alle sperimentazioni di raccolta differenziata spinta introdotte negli ultimi anni. Un territorio che ha ottenuto la riapertura del registro dei tumori nei comuni circostanti l’impianto, grazie ai risarcimenti per i danni ambientali versati alle amministrazioni e investiti nelle indagini epidemiologiche commissionate per monitorare l’impatto dell’inceneritore. Il definitivo spegnimento del camino rappresenta una vittoria di quanti si sono battuti nella lotta per la salvaguardia ambientale e la tutela della salute. Pur tardiva, una piena legittimazione del diritto delle popolazioni a decidere sul futuro del proprio territorio. Una battaglia di autodeterminazione che ha trovato riconoscimento da parte del Comune di Macerata che ha risposto concretamente a radicali istanze di democrazia dal basso. Ed è anche grazie a questa sinergia tra Amministrazione e movimenti locali che, negli ultimi tre anni nella nostra città si sono prodotti risultati importanti che hanno fatto di Macerata una delle città italiane più rispettose dell’ambiente, come risulta dalla lettura delle classifiche elaborate nell’annuale Rapporto Ecosistema Urbano, realizzato da Legambiente e Ambiente Italia in collaborazione con il quotidiano Il Sole 24 Ore, in cui Macerata si colloca all’undicesimo posto tra i piccoli Comuni. Un risultato che nasce da una scelta politica precisa, fatta di partecipazione reale e non di facciata, che vuole tradurre le buone pratiche di sostenibilità ambientale in azioni amministrative concrete. Pensiamo alla battaglia per evitare la costruzione dell’impianto fotovoltaico su Boschetto Ricci, il no alla Suap Giorgini, alla gestione delle risorse idriche – l’acqua nella nostra città è ancora pubblica, di ottima qualità e con una percentuale di dispersione tra le più basse d’italia- ma anche alle scelte in materia di mobilità alternativa, alla fruibilità verde, alla educazione ambientale. Interventi concreti con un obiettivo condiviso, quello di rendere la nostra città sempre più sostenibile, che devono necessariamente aumentare; una politica che darà i suoi frutti solo se si proseguirà nel percorso già segnato delle battaglie dei movimenti e delle associazioni che hanno a cuore il diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente.



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