di Alessandra Pierini
Ancora un imprevisto per l’impianto natatorio di Fontescodella. Dopo la sorpresa geologica che, come ha sottolineato Giuseppe Bommarito su Cronache Maceratesi, tanto imprevedibile non era (leggi l’articolo) oggi l’operazione polo natatorio si è arenata in commissione Urbanistica, riunita per votare l’atto di indirizzo per la riconfigurazione del progetto delle piscine. Questa volta la mossa dell’opposizione non era così difficile da indovinare visto che nessuno ha ancora visto il nuovo progetto. «Che senso ha votare una delibera – ha tuonato l’opposizione rappresentata da Claudio carbonari e Francesco Luciani del Pdl e da Massimo Pizzichini dell’Udc – che detta le linee guida del progetto esecutivo quando il progetto esecutivo è stato già depositato? Tra l’altro a noi non l’hanno ancora fatto vedere». Così la riunione di questa sera è stata sospesa e rinviata a domani «senza ulteriore esborso di gettoni di presenza» hanno sottolineato i commissari, come richiesto da Deborah Pantana del Pdl. «Dopo 6 anni – ha commentato Pizzichini – tutto quello che riescono a portarci è una delibera di indirizzo quando sappiamo benissimo che il progetto è stato ridimensionato». I punti che più hanno riscaldato la discussione sono infatti il ridimensionamento della piscina di 34 metri che sarebbe nel nuovo progetto ridimensionata a 25 metri e l’aumento della superficie commerciale. «Non possiamo scherzare con i soldi dei maceratesi – ha commentato Claudio Carbonari – le ditte private hanno imposto il loro modo di ragionare al Comune». Dello stesso avviso Guido Garudi (Idv) il quale ha parlato di una delibera che rientra nel modo di fare le cose in Italia: «Qui non c’è nessuno che non vuole le piscine ma questa delibera rientra nella categoria di quegli atti che potrei intitolare “salvo imprevisti” in cui le ditte assaltano le amministrazioni e gradualmente aumentano le pretese. Ormai la devo votare ma non è questo il giusto modo di fare. Sono deluso dal fatto che ha vinto la ditta».
Voci fuori dal coro quelle di Antonio Carlini di Pensare Macerata e di Daniele Staffolani del Pd, pronti a votare la delibera di indirizzo. «L’amministrazione ha perseguito la via dell’accordo con il consorzio di aziende, era una delle strade indicate dalla mozione Carbonari. Ora siamo ad un passo dalla realizzazione dell’opera e non c’è nessun ulteriore esborso di denaro perciò possiamo votare». Così anche l’assessore Luciano Pantanetti: «Questa delibera non ha nulla a che vedere col progetto».
In ogni caso domani in Commissione dovrebbe arrivare finalmente il progetto di cui tutti parlano ma che ancora pochi fortunati hanno potuto vedere.
le linee che indica la delibera di indirizzo, comunque, prevedono la riconfigurazione del complesso natatorio di tre vasche, due coperte e una scoperta che non dovrà prevedere nessun aumento dell’importo complessivo già previsto nel contratto stipulato, da corrispondere da parte del Comune e dell’Università al soggetto aggiudicatario dell’opera e che dovrà invece riconfigurare l’opera in maniera equilibrata tra la parte della struttura destinata ad uso sportivo e quella destinata ad uso commerciale realizzando un impianto meno impattante. La delibera recita anche che «il progetto dovrà garantire una gestione della struttura con piano tariffario attento e calibrato e non dovrà costituire alterazione sostanziale del bando di gara».
Domani “salvo imprevisti” il progetto sarà noto alla cittadinanza.
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Avete capito l’antifona? Secondo la maggioranza, visto il punto a cui è arrivata la faccenda, per “senso di responsabilità” bisogna votare questo palese inganno ai danni della città di Macerata e a favore della società concessionaria! Sì – dicono – è vero, la sorpresa geologica è una bufala, però le nuove piscine sono un’esigenza indilazionabile e a questo punto bisogna comunque andare avanti nel progetto, che comunque è stato rimodulato, è carino, è funzionale, i biglietti di ingresso costeranno poco, bla, bla, bla……
Sì, lo stesso “senso di responsabilità” che martedì in Consiglio Regionale ha visto i consiglieri PD Sciapichetti, Giannini, Comi (sul quale stendiamo un velo pietoso), nonchè l’UDC Marconi, votare in favore della biotruffa o fare in modo che comunque non passasse la sospensione degli impianti a biogas già autorizzati.
Per questa classe politica del PD e dintorni il “senso di responsabilità” significa solo una cosa: mettersi a disposizione delle peggiori speculazioni private fatte ai danni delle collettività amministrate. Utilizzano le maggioranze numeriche di cui dispongono nelle assemblee consiliari per soddisfare le aspettative dei potentati economici, ai quali sfacciatamente e palesemente consentono di dirigere la danza in lungo e in largo.
Se vogliamo usare un linguaggio d’annata, questi pidiellini falsi e ipocriti sono proprio i nuovi servi dei padroni! L’importante è saperlo, e ormai a Macerata e nelle Marche l’hanno capito tutti!
P.S.: caro Guido (nel senso di Garufi), ti ricordi quando per mesi e mesi hai vomitato veleno sulle piscine e sull’indecente regalo che l’Amministrazione Com.le stava facendo alla Fontescodella Piscine s.p.a.?
pori sordi nostri…
Salvo imprevisti, la prossima volta non andrò a votare. Salvo l’imprevisto di un candidato schiacciasassi che si circondi di assessori schiacciasassi come lui e li dichiari prima del voto. Siccome la grazia di questo imprevisto non ci verrà data, speriamo almeno che – salvo imprevisti – ci tolgano la provincia.
Mi meraviglio anche io di tanta accondiscendenza del filosofo Garufi !!! Non partecipo molto alla vita politica della mia città’, ma gradirei sapere da parte di qualcuno se l’IDV fa parte della Giunta. Comunque una cosa e’ certa: l’unico personaggio veramente serio rimane l’Avv. Bommarito,che ammirò molto per i suoi interventi di carattere politico. Lo vedrei bene a fare il Sindaco , anche se per il momento io è tutta la mia famiglia non andremo a votare, salvo che per l’eliminazione della Provincia e di questa maleodorante Giunta Com/le!!
In tutta questa vicenda ho cercato di mettermi dalla parte del cittadino maceratese, non ho seguito nessun condizionamento. Anche per questo ho una vita politica difficile, a differenza di molti altri che preferiscono fare politica per una carriera, spesso lasciando in secondo piano il bene della città.
Del progetto delle piscine ho valutato due aspetti:
la qualità del progetto iniziale;
la qualità del progetto finale.
Secondo il mio modesto punto di vista il progetto iniziale era sbagliato. Era un progetto
con piscine di dimensioni che permettevano praticare la pallanuoto e nuoto sincronizzato
ha livello internazionale perché erano di dimensioni olimpiche. Ma non era stato valutato che la federazione non avrebbe mai permesso certe gare perché la capienza per il pubblico era del tutto insufficiente. (C’è stato un dirigente della federazione che ha attestato questo) Inoltre non si era valutato che se questa doveva essere la finalità, questo avrebbe creato grossi problemi di gestione per il fatto che in particolari periodi per fare certe gare non sarebbero state potute utilizzare per i cittadini maceratesi e normalmente sarebbe stata una fruizione della federazione a carico della collettività, perché così funziona. Un aspetto assurdo è che prevedeva solo un posteggio di 35 auto, assolutamente insufficiente anche nell’ordinario utilizzo. Avrebbe avuto anche un impatto di cemento sul territorio assolutamente spropositato. Inoltre per utilizzarlo per il nuoto ci sarebbe voluta una barriera mobile per ridurle alla misura di 25 mt. Anche quì questo dirigente della federazione avrebbe detto che non sarebbe stata regolare per le gare di nuoto in vasca corta. Inoltre la gestione presentava dei costi che probabilmente il piano di fattibilità fatto presentava diversi buchi neri, sopratutto per quanto riguarda il numero di utenti ipotizzati che erano di un numero spropositato per Macerata. A tutto questo andando a valutare la piscina esterna c’è da dire che era piccolissima e poco adatta all’utilizzo per le famiglie in cui ci sono i bambini e per gli anziani. Questo era un altro punto a sfavore sulla gestione.
Il progetto finale rimodulato ha posto rimedio a tutti questi svantaggi, rendendo adatta la piscina per tutte la gare a livello nazionale di tutti gli sport anche della pallanuoto e nuoto sincronizzato. Non può avere un utilizzo internazionale ( ma questo anche il primo progetto per i motivi sopra esposti). Inoltre i posteggi sono più che raddoppiati e l’impatto di cementificazione molto inferiore . La piscina esterna è raddoppiata e modulata ad un utilizzo più adatto ai bambini ed agli anziani, prevedendo spazi appositi. Ad una riduzione delle piscine interne meno del 30% si è avuto un raddoppio della piscina esterna. La parte commerciale ha avuto una riduzione di circa un 10%. La cosa importante è che la gestione non dovrebbe avere nessun problema di sostenibilità, con costi agli utenti vantaggiosi (questo visto il realistico piano di gestione sia negli ingressi ipotizzati che nelle spese che ne garantirebbe la sostenibilità con un buon margine).
A questo punto il progetto andrebbe costruito con gli ultimi standard antisimici senza un incremento di spesa a carico sia del Comune che dell’Università. Tutto questo con un incremento di spesa a carico della ditta costruttrice di circa 3 mil/euro. Sicuramente non credo proprio che la ditta costruttrice non ci guadagni, ma in base al bando iniziale credo che questo progetto vale la pena portarlo a termine perché lo ritengo onestamente la cosa più equilibrata e migliore per tutti.
Non sono sceso nel pantano della sorpresa geologica, perché la mia analisi parte da considerazioni che superano questa considerazione. Invece faccio considerazioni che maggiormente interessano la città.
Con tutta onestà sono convinto che questa sia la cosa migliore e darò il mio assenso alla delibera di indirizzo che recepisce tutto questo, ottenuto con un proficuo confronto tra il Sindaco e la maggioranza, per farlo accettare all’impresa costruttrice.
Caro Giuliano, il tuo ragionamento fa acqua (e qui il sostantivo ci sta bene, visto che parliamo di piscine) su un punto centrale della vicenda: la rimodulazione del progetto, prevalentemente a favore del privato, che consentirà alla società concessionaria di risparmiare un milione e mezzo di euro, poggia solo ed esclusivamente sulla “bufala” geologica.
Se non l’hai già fatto, dovresti leggere per esteso la delibera di giunta di fine agosto e l’atto di impegno dei vertici della burocrazia comunale dei primi di agosto, lòaddove la situazione è spiegata per filo e per segno.
Ciò detto, non puoi quindi sostenere in alcun modo che “non ti impantani nella sorpresa geologica” e che la società concessionaria non riceverà questo regalo da € 1.500.000,00 da parte del Comune.
Se vogliamo essere onesti – e tu sei una persona onesta – devi riconoscere che questa è la verità, questa è la realtà, e che ti appresti a dare il tuo voto favorevole ad una soluzione finale che è semplicemente vergognosa.
Tutto il resto costituisce solo un espediente per giustificare la pessima conclusione di una vicenda nata male e finita peggio, da sempre condotta nella opacità più assoluta da parte dell’Amministrazione Comunale, costantemente schierata dalla parte della società concessionaria e mai dalla parte dei cittadini.
Non riesco a capire. Forse dico una stupidata, ma se il primo progetto era per piscine a livello internazionale, e mancavano solo i posti per gare internazionali, con quei soldi in più non era meglio aumentare i posti? Non vorrei che poi succedesse come per il palazzetto e la Lube, una squadra campione d’Italia che non ha un palazzetto idoneo a contenere un numero di spettatori sufficente al livello agonistico raggiunto. Visto mai che fra 10 anni ci sarà una squadra di pallanuoto o di nuoto a Macerata che ha bisogno di tanto spazio? E allora che facciamo? Costruiamo un altro polo natatorio? Scusate è un peccato che Macerata si faccia conoscere internazionalmente anche a livello sportivo? O vogliamo sempre restare nascosti? (Macerata? E dove è?..spesso ci si sente dire!).
Ripeto forse ho detto una stupidata, ma penso che sviluppare di più sia meglio!
Tutti discorsi belli ed interessanti, ma dobbiamo renderci conto delle capacità economiche del nostro Comune. È’ pur vero che Macerata era conosciuta come città’ universitaria, quella dei futuri centomila abitanti tanto sognata da un nostro parlamentare !!! Tre piscine olimpioniche con annesso polo commerciale, ma ci rendiamo conto di quale eredita’ lasceremo ai nostri figli, se, mi auguro, riusciranno a ricordarle ??? Andrà’ a finire che ci ritroveremo con una piscinetta , nella quale potranno nuotare le papere che poi serviranno per la Festa di San Giuliano. In parole povere…. Un’altra OPERA INCOMPIUTA !!!!!!
Visto che è questo l’approccio con cui il Consigliere Meschini ( e non solo lui) , s’appresta a votare tale delibera, a questo punto consiglierei allo stesso di proporre alla sua maggioranza per il futuro una rimodulazione anche delle norme con cui si danno gli appalti pubblici, saltando a pié pari sia il bando di gara che la convenzione, così risparmiando tempo e denaro, se tanto, sia quanto è scritto nel bando di gara che nella convenzione, non hanno carattere vincolante per l’impresa aggiudicataria.
Credo sia del tutto inutile ormai per certe orecchie, ribadire che se il primo progetto era starato rispetto le previste finalità dell’opera, essendo un bando di gara integrato con tanto di progetto ed offerta, ogni altra soluzione proposta tra questo e il definitivo, in termini economici doveva essere a carico dell’impresa costruttrice. Invece no, qui gli è stato concesso di tutto e di più a spese e a scapito della collettività. Tra l’altro, un aumento a commerciale così rilevante comporterà anche una variante al PRG per quell’area dove si prevedono impianti sportivi ?
Per Bommarito
“L’intelligenza non avrà mai peso, mai, nel giudizio di questa pubblica opinione. Neppure sul sangue dei lager tu otterrai, da una dei milioni d’anime della nostra nazione un giudizio netto, interamente indignato”.
e
Io so i nomi….
“Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero. Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell’istinto del mio mestiere.Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere….”.
Pier Paolo Pasolini, Scritti Corsari, 1974-’75
Dilettanti allo sbaraglio
L’atto di indirizzo della Commissione non mi e’ chiaro e lo dico senza vena polemica per cercare di capire.
Agli atti esistono tutti i passaggi consiliari che hanno portato al bando, al progetto, all’aggiudicazione ed all’accensione del mutuo tanto che i lavori potevano già essere iniziati e completati. Ora si rende necessario un ulteriore passaggio in Consiglio per approvare la “variante” che si e’ detto non sostanziale a tal punto da non determinare la necessita’ di una nuova gara.
Alla Commissione, pero’, si chiede di deliberare un atto di indirizzo senza aver prima visionato il nuovo progetto…perché? Perché la delibera non avrebbe alcun collegamento con il progetto come sostenuto da Carlini e Staffolani?
In altri termini, occorre che la Commissione dica che la città avrebbe bisogno di una nuova piscina comunale (!) affinché, poi, il Consiglio approvi il nuovo progetto?
Ma non e’ che così facendo si va a dire che l’iter amministrativo e’ regredito alla fase pre-aggiudicazione con ogni ovvia conseguenza in termini di legittimità della stessa?
La I Commissione ha funzione di controllo della trasparenza delle procedure amministrative e degli atti delle altre Commissioni; varrebbe la pena verificare se nell’atto di indirizzo richiesto vi sia stata correttezza e trasparenza procedurale in difetto del progetto che si dice “regolarmente depositato” ma non ancora “disponibile per la consultazione”.
Credo, nella mia incompetenza legale, che l’Avv. Marchiori con le sue riflessioni e interrogativi abbia messo esattamente il dito nel bel mezzo dell’ultimo bubbone spuntato sulla vicenda.
Nel merito del progetto concordo in toto con il Consigliere Meschini. Il suo scritto, a parte qualche acca di troppo, non fa una piega. E’ ora di stabilire se le piscine servono a Macerata (io credo di si) oppure non servono, a prescindere dalla compagine amministrativa che riuscirà a dare questa infrastruttura alla città. Per quanto riguarda l’atto di indirizzo del Consiglio, sarei propenso a stendere un velo pietoso, in quanto non riesco a capire a che serve un atto di indirizzo postumo, cioè dato dopo che il progetto è stato completamente definito.
Sempre a fare i pederasti con il cul.. degli altri…
Rileggendo il Consigliere Meschini, trovo che nel suo intervento ha citato quegli aspetti oggetto delle due domande che ho posto prima e allora chiedo a lui direttamente che sembra ben documentato:
In definitiva quindi, quanti sarebbero i posti auto previsti per la fruizione dell’impianto natatorio?
Ci si è posti però il problema, qualora adesso siano sufficenti per il progetto specifico, in caso di gara nazionale di nuoto o pallanuoto, che come probabilmente sarà va a cadere di domenica, non continua a sussistere il problema parcheggi in zona Fontescodella, quando nel Palazzetto gioca contemporaneamente la Lube Volley ? E’ stato cioè valutato il numero necessario di posteggi complessivo che comportano le due strutture sportive nella stessa zona o finisce che il carico di una va a ricadere sull’altra con un segno algebrico ancora una volta negativo in termini di parcheggi?
– il Coni ha preso visione di questa nuova soluzione, ha dato il suo parere positivo, c’è un suo parere allegato al progetto presentato ieri alla Prima Commissione ,o sono state fatte modifiche senza consultarlo nuovamente, solo quindi sulla scorta di quanto prima non avrebbe approvato stante quanto ci ha riferito ?
Grazie anticipate.