di Claudio Ricci
“Voglio affrontare la questione seriamente, pretendendo da parte degli iterlocutori passati, presenti e futuri onestà intellettuale sul tema “. E’ una premessa metodica ed etica chiara, quella del sindaco Romano Carancini, che risponde alla proposta lanciata ieri dal presidente della società Filarmonica Alfonso Cacchiarelli, sull’opportunità di far entrare soggetti pubblici, come il Comune, nella realizzazione delle nuove piscine di via Valenti (leggi l’articolo) che entra prepotentemente nel dibattito pubblico come alternativa al progetto del polo natatorio di Fontescodella, inseguito da anni dall’amministrazione comunale. Carancini valuta l’offerta ma non può fare a meno di porre a Cacchiarelli alcuni controinterrogativi .
«Numero uno: Cacchiarelli dice “ce lo chiede la città”, risponda allora alla città, in sua totale coscienza, se le piscine della Filarmonica potrebbero veramente costituire un’alternativa valida al progetto di più ampio respiro, su cui l’amministrazione comunale ha preso un impegno serio con la città. Vorrei, in ogni caso, ringraziare il presidente della proposta che potrebbe rappresentare un’integrazione al nostro disegno. Numero due: che cosa intende Cacchiarelli quando invita soggetti pubblici, come, nella fattispecie, il Comune? Vuol dire che l’amministrazione dovrebbe investire denaro pubblico per una struttura che ancora non esiste? Perchè se così fosse, il Comune è già dotato di un impianto del tutto assimilabile per dimensione e funzionalità alle piscine di via Valenti, che è ovviamente quello di viale Don Bosco, il quale dispone di uno spazio retrostante utilizzabile per un eventuale ampliamento e per di più molto vicino al centro cittadino. Ma siccome questo, il direttivo della Filarmonica già lo sa, presumo che si chieda al Comune di investire soldi pubblici in un’opera privata, che non sopperirebbe ad una reale necessità della città, già ovviata da quella struttura. Numero tre: la società Filarmonica sa benissimo che le piscine hanno bisogno, per potersi sostenere, di un corollario di attività sinergiche correlate, ad esempio a carattere ristorativo o ricreativo, che alimentino un volume di affari, da reinvestire nella gestione dell’impianto stesso. A questo punto, visto che, come si evince anche dall’articolo pubblicato da Cronache Maceratesi le attività collaterali del centro di via Valenti sono già state assegnate a privati, mi sembra poco appropriato, se non addirittura sfacciato, chiedere un intervento finanziario dell’amministrazione per la realizzazione di un’opera nella quale poi il Comune non sarebbe una delle parti sinergiche protagoniste. In merito vorrei sollevare un’altra questione: nel 2009 la Filarmonica, intraprese lo stesso tipo di discorso, indicando precisi soggetti privati che avrebbero preso in gestione la totalità del centro per un periodo di 25 anni, ma poi a due giorni dalla chiusura della trattativa la società si tirò indietro. Alla luce di quei fatti e del déjà vu a cui oggi assistiamo, posso esprimere solo forti perplessità al riguardo».
Tre interrogativi che gettano le basi per la dichiarazione di intenti di Carancini. «Declino la proposta di Cacchiarelli perchè quello che stiamo provando ad inseguire come amministrazione comunale è un progetto con tre aree dislocate ed attrezzate diversamente e più all’avanguardia. Anzitutto parliamo di un’opera pubblica che rimarrà al pubblico, con la garanza di un equilibrio economico che non sia sbilanciato verso il profitto. Dico stiamo provando ad inseguire perchè – e qui Carancini si concede una riflessione personale- prendo atto di tre particolari coincidenze che dovrebbero far riflettere sulla volontà da parte di certi personaggi ben identificabili di voler sabotare il progetto piscine. Prima di tutto mi stupisce la tempestività quasi scientifica della proposta di Cacchiarelli, che arriva (come nel 2009) a nove mesi dalle elezioni comunali. La seconda coincidenza se così vogliamo chiamarla, è la condivisione da parte di certe figure politiche di voler destinare finanziamenti comunali ad un progetto privato, e mi riferisco a chi ha commentato l’articolo su Cronache Maceratesi. Voglio ricordare che fra i detrattori del nostro progetto piscine ci sono persone, che hanno governato la città per 40 anni e che avrebbero avuto tempo e modo di poter realizzare il polo in tempi di ben altra ricchezza economica. Terzo e ultima strana concomitanza il fatto che qualche mese fa Cacchiarelli mi fece questa stessa proposta di persona, dicendo: “Tanto le piscine grandi non te le faranno fare“, come se fosse al corrente di un piano già ordito e da attuare nelle sedi opportune, per far cadere il nostro progetto piscine».
A questo punto la domanda sorge spontanea, sindaco rispetterà quindi il 30 giugno posto come termine ultimo per l’inizio dei lavori?
«Il 30 giugno è per noi il limite temporale di un impegno politico e non di un vincolo contrattuale. Noi continuiamo a lavorare e a seguire passo passo questa vicenda, nella speranza che tutte le parti in causa impieghino al riguardo la nostra stessa onestà intellettuale e che entro quella data si potrà finalmente vedere posata la prima pietra. Se così non sarà, valuteremo le azioni da intraprendere perchè questo avvenga nel minor tempo possibile».
***
Commenta la questione anche il consigliere comunale e coordinatore cittadino di Forza Italia Riccardo Sacchi:
«Ora il sindaco vada a spiegare ai maceratesi i motivi per cui sarebbe meglio spendere milioni e milioni di euro pubblici anzichè agevolare ed adoperarsi per soluzioni più economiche e facilmente realizzabili come quella, intelligente, proposta dalla società. I gravi ritardi, le “spese pazze”, le promesse e gli impegni sempre disattesi dal sindaco non si contano più. Per fortuna le bugie hanno le gambe corte e, per continuare con le metafore, tutti i nodi di questa triste – e a tratti torbida vicenda – stanno “venendo al pettine”. Mezzo milione di interessi passivi per il mutuo per un opera che non si realizzerà mai, 800.000 euro di debiti della Fontescodella S.p.A. con il Comune per utenze “anticipate” dall’Ente ed a questo non ancora pagate dalla medesima Società per la gestione dell’impianto di viale Don Bosco, 380.000 euro anticipati per la quota parte di mutuo dell’Università, oltre ad ‘allegre’ consulenze e ad altre “varie ed eventuali”, portano alla esorbitante somma di circa 1.800.000 i denari pubblici buttati dalla finestra dal sindaco! Quante cose importanti potevano realizzarsi con una somma del genere? Possibile che il sindaco non abbia alcun rimpianto? Non è arrivata l’ora – come più volte abbiamo esortato sindaco e maggioranza a fare – di ragionare concretamente su una costruttiva sinergia con il privato? Se questa era definita dal sindaco la ‘priorità delle priorità’ immaginiamo come vengono affrontate le altre problematiche di Macerata. Certo, i maceratesi sono tolleranti, pazienti, ma di sicuro tra 10 mesi terranno nel debito conto questa assurda vicenda. Per il resto, se Carancini ha deciso di “affogare” la sua carriera politica sulle piscine faccia pure, noi non gli permetteremo certo di fare altrettanto con la città».
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“vuol dire che l’amministrazione dovrebbe investire denaro pubblico per una struttura che ancora non esiste?”
quasi 2 milioni di euro spesi per le piscine fantasma di fontescodella.
Ma chi lo fa parlare a questo signore? Chi lo allena?! Cambi allenatore se ne ha uno, oppure si ritiri a vita privata per favore e lasci spazio a qualcuno di competente.
Vedremo chi alla fine ci permetterà di andare a nuotare e metterà la parola fine e questa tristissima vicenda. Non si tratta di mettere il cappello su una promessa da marinai; si tratterebbe di dotare Macerata di una struttura degna. Se ciò è impossibile lo si dica senza continuare a nascondersi in ridicole ipotesi complottistiche.
Chi è senza peccato posi la prima pietra.
Al peggio non c’è mai fine: ora Carancini è passato alla teoria berlusconiana del complotto!
Meglio una piscina comunale…..che una privata e piccola a gestione massonica
Su un punto Carancini ha ragione: investire denaro pubblico su una struttura privata? Mi sembrerebbe quantomeno inopportuno… A meno che si voglia procedere con il solito metodo tutto italiano dei profitti ai privati e delle perdite ripianate dal pubblico…. Magari anche no dai….
Ci vuole coraggio a parlare da parte dell’amministrazione, perchè sulle piscine di fontescodella non cè un rapporto pubblico privato??? Andate a casa dilettanti
È possibile che da queste parti si passi da una politica di pubblico sperpero e rischio su soggetti privati (tipo quella di Civitanova) ad una di assoluto rigore e prudenza che rasenta l’immobilismo (tipo quella di Macerata)? E soprattutto, entrambe cogitate da soggetti appartenenti alla stessa parte politica? Lasciamo perdere i discorsi di Sacchi che sono nettamente di parte opposta e che, a prescindere dai numeri tutti da verificare, non avrebbero nessuna potenziale fattibilità (sempre a livello politico, perchè se qualcosa andasse poi storto, le conseguenze sarebbero gravissime). Potrebbe essere che i soggetti privati, proprietari o locatari delle strutture (anche ricettive) si impegnino a realizzare l’investimento ed il Comune sottoscriva un contratto (utile anche a rappresentare una garanzia per le banche finanziatrici l’impresa), in cui venga corrisposto un importo annuale e per un tot numero di anni, per la messa a disposizione della struttura ai fini di un suo parziale utilizzo pubblico?
Continuo a tenermi lontano dall’ entrare nel merito del polo di Fontescodella non conoscendone tutti i risvolti , ma vorrei tanto scoprire il Mistero Glorioso per cui, secondo il consigliere Sacchi, una amministrazione che avesse speso 3 milioni di € per costruire un palas ad esclusivo uso e consumo di una società con alle spalle una azienda multi-milionaria era da santificare, mentre una amminstrazione che , seppur in maniera un pò maldestra, cerca di realizzare un impiando natatorio pubblico ( almeno in massima parte) degno di una città come Macerata con meno di due milioni di €, è una amministrazione che ” butta via” i soldi dei contribuenti……..
Sacchi , me lo spieghi: nel caso della Lube i soldi li avrebbe messi ……..Babbo Natale????
Davvero, davvero abbiamo tutti anello al naso e sveglia al collo????
si puo’ anche investire denaro pubblico in una struttura privata…. a patto che non superi il 20% (ad esempio) dell ammontare dei lavori e che per I prox trenta anni I residenti della citta’ paghino la meta’ degli altri per l uso( e ovviamente che scuole e gruppi sportivi della citta’ abbiano uno spazio preferenziale)….che e’ quello che si fa in tutto il mondo….
C’è un complotto ordito dalle forze del male … anzi no è colpa delle scie chimiche!!!
Capisco che carancini sia ormai alla disperazione sulle piscine e forse non si rende nemmeno piu’ conto di quello che dice. Sostenere che il comune dovrebbe investire soldi per un’opera che ancora non c’e’ dopo aver speso centinaia di migliaia di euro in interessi passivi per un mutuo, l’acquisto di un campo di patate e consulenze varie per un’opera che veramente non c’e’ e probabilmente mai ci sara’ e’ varamente risibile. Ma il massimo della comicita’ si raggiunge con la puntata contro il “bieco profittatore privato” quando tutta la fontescodella ruotava intorno ad una operazione con un privato e che a causa di un errore di previsione dei futuri profitti dello stesso il Carancini ha accettato il ridimensionamento dell’opera per cui la gara era stata aggiudicata( ma e’ legale tutto cio’?) senza contare che tutte le famose altre attivita’ che ne sostenessero la profittevolezza (spazi commerciali ristorante bar) erano previsti proprio ad appannaggio del privato. Rimarcabile inoltre il conflitto di interesse di proporzione gigantesche emerso tra Apm e Fontescodella spa che spero la cittadinanza sapra’ giudicare a suo tempo se non lo fara’ la magistratura. Infine la teoria complottistica cui si aggrappa il sindaco la dice lunga sullo stato di lucidita’ dello stesso. Magari rileggendosi il profluvio di articoli pubblicati su CM potra’ avere le idee piu’ chiare sul pasticcio e sul disastro (l’ennesimo) della sua diciamo “amministrazione”.
Tale e quale al suo predecessore, Meschini, che anni or sono lo stesso rispose alla Quadrilatero : no grazie, il collegamento La Pieve – Mattei LO FACCIAMO NOI . Passano gli anni, si passano il testimone, ma per poter vedere i loro risultati occorre ancora entrare nelle loro teste. Nulla di tutto quanto. Viene da chiedersi, quanti mandati ancora vi servono per attuare il vostro programma, che tutto sommato, non era così ambizioso per una città capoluogo, visto anche che il progetto piscine è pure stato avviato con un finanziamento. Ho letto tutto quanto rilasciato dal Sindaco, ma non commento il resto , mi fermo all’introduzione. Fossi in lui, avrei evitato parole come, pretendere, onestà intellettuale. La prima, perchè innanzitutto se c’è qualcuno che può pretendere qualcosa sono i maceratesi verso lei, che come Sindaco ha la responsabilità politica di portare a termine il suo programma. Si è impegnato lei a farlo hè, ( come di ampliare il Palas) e prima di lei il suo compagno di Partito,di cui lei era capogruppo in Consiglio comunale. La seconda, perchè non trovo in tutto quanto ha detto una sola nota autocritica per poter fare appello a un’onestà intellettuale a terzi soggetti che entrano ( o tornano, secondo la sua dichiarazione) in scena, solo per la sua incapacità di portare a termine quello che si è impegnato a realizzare.
Che io ricordi, è dal 2010, dal suo insediamento, che insiste sullo stesso punto nel dire che lei non riesce a fare quanto dovrebbe perchè c’è chi le rema sempre contro. Può essere. Ma allora perchè si ripresenta ancora come candidato sindaco alle primarie di centrosinistra? Pensa forse che nel 2015 cambierà ,da così a così , la sua maggioranza in Consiglio, cioè che spariranno gli stessi che finora l’hanno contrastata in tutto ? Buon per lei, se è così ottimista. Ma da come l’ha dipinta, che ha sempre tutti contro, allo stato dei fatti, e con buona dose di realismo, nel caso venisse rieletto, spero si renda conto che i costi economici e sociali del suo intestardimento ricadranno ancora sulla città, destinata a subire altri anni di completa paralisi amministrativa per quanto riguarda le opere pubbliche, più che mai necessarie. Sia chiaro, non penso affatto sia facile amministrare per chiunque, gliene do atto, ma certo è, che al primo cittadino spettino oneri e onori del suo operato. Osservandola in questi anni in tutte le situazioni pubbliche e occasioni di confronto , a me sembra però che lei gli onori se li voglia prendere tutti, mentre gli oneri scaricarli sempre su qualcun altro. Come anche fa in questo caso, quando addebita il suo insuccesso a quei detrattori del polo natatorio Fontescodella che hanno governato per 40 anni Macerata e che, potendo fare allora in ben altra ricchezza economica , non hanno fatto.
Ma , senza entrare nella gestione del progetto di cui siamo abbastanza informati per capire che non è stata proprio condotta in modo ineccepibile, non lo sapeva fino a ieri che le condizioni economiche non sono più le stesse, ma no da 60 anni a questa parte, già nel 2010, e ancora peggiorate ? Se lo sapeva, tanto valeva non impegnarsi , legare il suo mandato alle piscine, ma fare quel che si poteva con le strutture esistenti, gli interlocutori e i mezzi disponibili. Ciò detto, a me Carancini sta anche fin troppo simpatico, ma come sindaco, una calamità . Auguri.
meglio così, altrimenti anzichè un anno (anche se ci credo poco), ci avrebbero messo un decennio (vedi il progetto attuale per le piscine)
Tutti a nuotare a Tolentino! O a Civitanova! O a Fermo! O a Sambucheto! O a San Ginesio! O direttamente al mare!
Un’azione amministrativa cominciata male che sta andando a finire sempre peggio…
Se la maggioranza comunale avesse veramente a cuore le sorti della città lo avrebbe dovuto sfiduciare già da un pezzo….
Questa storia fa acqua da tutte le parti.
Non so se gli altri italiani provano piacere nel vedere i loro soldi spesi inutilmente.
Io francamente no. ….. e sopratutto basta spendere e poi chiedere soldi con gabelle di varia natura.
Non so se avete visto la TASI.
A conti fatti con l’IMU non pagavo 1 euro per la mia abitazione avendo dei figli a carico, ora ringrazio tutto il sistema politico che si fotte i miei soldi che mi sono guadagnato e sudato onestamente (non come alcuni che li ruba……).
Sopratutto mi meraviglio di tutti gli elettori che avvallano questo sistema ……
Mi sa che devo emigrare ….. e cambiare cittadinanza….
Una volta si diceva meglio un uovo oggi……….. Francamente non vedo l’ora di nuotare dentro le piscine
di FONTESCODELLA…………diciamo nel 3000 ????? 😀