La variante presentata dalla Fontescodella Piscine s.p.a. nel settembre 2012, concordata l’anno scorso in piena estate con il Sindaco Carancini e posta alla base di un ingiustificato e consistente regalino di circa un milione e mezzo di euro (sotto forma, a parità di prezzo, di più ridotti costi di costruzione per minori superfici e minori volumi), poggiava, come è ormai noto, su due argomentazioni: in primo luogo, la cosiddetta sorpresa geologica e l’esigenza di riprogettare le strutture per le sopraggiunte nuove Norme Tecniche per le Costruzioni; in secondo luogo, la diminuzione del bacino di utenza – e quindi una imprevista riduzione dei potenziali ricavi per la società concessionaria, legittimata non solo alla realizzazione, ma anche alla futura gestione per oltre trenta anni del nuovo agognato polo natatorio – a causa della sopravvenuta apertura di una nuova piscina a Piediripa.
Sulla fantomatica sorpresa geologica, detta anche bufala geologica, si è già detto, scritto e riso molto, e non è quindi il caso di ritornarci ulteriormente. Così come (sia pure qui entrando nel campo delle stime, che sono sempre opinabili) si è anche detto, sulla base di quantificazioni effettuate da chi se ne intende di lavori pubblici, che l’adeguamento delle strutture del progetto alla nuova normativa avrebbe potuto portare ad un incremento dei costi di costruzione non superiore a 100.000/150.000 euro, molto di meno, cioè, di quanto calcolato dalla Fontescodella Piscine s.p.a..
Ma se qualcuno pensava che il massimo della presa in giro per la collettività maceratese in questa vicenda stesse nella bufala geologica, ebbene, si sbagliava, perché aveva omesso di considerare la magica invenzione della seconda piscina nella frazione di Piediripa, sin qui colpevolmente sottovalutata dai tanti, me compreso, che hanno scritto in lungo ed in largo sull’assurdo (per come è stato gestito e condotto) sogno meschiniano-caranciniano del nuovo polo natatorio.
In realtà – come si vede dalle foto a corredo dell’articolo e come risulta anche dallo stesso sito del Comune – tale nuova piscina, inaugurata nell’ottobre 2009 a Piediripa, in via Volturno, consiste solamente in una piccola vasca coperta e seminterrata di forma strana, tra l’ovale e il semicircolare, della dimensione di circa 70 metri quadrati, in cui, per la configurazione e l’esigua metratura, nemmeno si può nuotare, ma solo fare un po’ di acquagym e di ginnastica di gruppo, con una presenza contemporanea in acqua di pochissime persone. La struttura, peraltro ottimamente gestita da una società denominata “I ludi di Apollo”, fa parte di un centro sportivo polivalente con un ambito sostanzialmente di quartiere, o poco più, e ovviamente nulla ha a che spartire con l’indebito utilizzo che la Fontescodella Piscine s.p.a. ne ha fatto per sostenere la propria variante del settembre 2012, fondata anche, come si é visto, sulla patetica scusa dei minori ricavi per una presunta nuova attività concorrenziale nel frattempo sorta nell’ambito dello stesso territorio comunale.
In buona sostanza – ora distogliete gli occhi dalle foto e leggete attentamente – secondo le argomentazioni della Fontescodella Piscine s.p.a., e di chi ha fatto finta di crederci, la realizzazione nel 2009 di tale minuscola vasca di quartiere, nemmeno destinata al nuoto (ma solo all’acquagym), avrebbe alterato, con un prevedibile significativo minor bacino di utenza nelle nuove piscine da edificare, addirittura l’equilibrio del Piano Economico Finanziario previsto per il megapolo natatorio di Fontescodella, nato e progettato con tanto di vasche di livello olimpionico, omologabili e destinate ad ospitare, secondo i dettami del CONI e delle Federazioni interessate, competizioni agonistiche nelle discipline del nuoto e della pallanuoto (e forse dimentico qualcos’altro, credo il nuoto sincronizzato)! Incredibile, ma purtroppo è tutto vero, messo nero su bianco dalla Fontescodella Piscine s.p.a. e avallato senza arrossire da chi avrebbe dovuto controllare e verificare.
Di tale esilarante argomentazione, a dire il vero, non si è preoccupata nemmeno la PCQ s.r.l., la società anconetana incaricata di validare il progetto di variante e la sua conformità al progetto posto a base di gara. Nei giorni scorsi i contenuti della relazione, per adesso solo parziale, della PCQ sono usciti sulla stampa, e per l’Amministrazione in verità non sono stati zuccherini: si è parlato infatti di documentazione fornita a puntate, e solo dietro diverse sollecitazioni, sia dal Comune di Macerata che dalla Fontescodella Piscine s.p.a.; di una ulteriore variante decisa d’ufficio in corso di validazione, precisamente nell’aprile 2013, dallo stesso Sindaco Carancini, oramai ingegnere oltre che avvocato; del mancato esame, per omissioni della società concessionaria nella messa a disposizione dei documenti utili, dei progetti degli impianti idrici, meccanici ed antincendio (in sostanza, il cuore della struttura natatoria); di anomalie e di errori riscontrati sia nel progetto a base di gara che nel progetto esecutivo presentato dalla Fontescodella Piscine s.p.a.; di un contributo regionale di 300.000 euro inizialmente non previsto (elemento che, in quanto non prevedibile, pure ha alterato il bando di gara); di raffronti di costi basati su prezziari riferiti ad anni diversi, e quindi non omogenei; di una conclusione finale che, con un apparente gioco di parole, pur sostenendo che le variazioni al progetto iniziale non presentano caratteristiche delle varianti non essenziali (e quindi, in poche parole, sono essenziali, cioè tali, ad avviso mio e di molti, da richiedere una nuova gara), lascia in sospeso il giudizio definitivo, comunque non dimenticandosi di invitare l’Amministrazione a valutare in sede di autotutela l’opportunità di una risoluzione del contratto.
Molto, quindi, e di notevole rilievo per chi volesse realmente ascoltare, nella relazione della PCQ, ma niente sulla cosiddetta piscina di Piediripa, presa per buona come tale (cioè come impianto in grado di svolgere concorrenza alle pompose piscine olimpioniche previste a Fontescodella) da tutti, anche da coloro, in primo luogo l’Amministrazione Comunale, consiglieri comunali vari e l’Ufficio Tecnico, che ben avrebbero dovuto conoscerne le reali caratteristiche. Se non altro perché il nuovo impianto di Piediripa non è spuntato dal nulla come un fungo dopo un giorno di pioggia, ma è stato realizzato a seguito di uno specifico accordo pubblico-privato proprio con il Comune di Macerata e con il contributo di quest’ultimo, che mise a disposizione per tale struttura sportiva polivalente di quartiere il terreno edificabile e poi, nella persona dell’allora Sindaco Meschini, il 21 ottobre 2009 presenziò alla festosa inaugurazione, con tanto di successiva partita a calcetto tra consiglieri comunali di varia estrazione politica (suppongo – anche se non ero presente – con Carancini, all’epoca capogruppo del PD, in campo e Meschini in veste di arbitro).
Insomma, nella tragicomica vicenda del polo natatorio si sta disinvoltamente passando di bufala in bufala, nel mentre il tempo passa correndo dietro alle assurde pretese della società concessionaria (il cantiere sarebbe dovuto partire nell’estate del 2009) e i cittadini maceratesi sempre più arrabbiati ancora aspettano che si concretizzi il miraggio sempre più lontano delle nuove piscine; nel mentre la ditta capofila delle varie imprese confluite nella Fontescodella Piscine s.p.a., la Sielpa, peraltro l’unica del raggruppamento titolare della necessaria attestazione SOA, ha di recente presentato un’istanza di concordato preventivo e probabilmente adesso è in tutt’altre faccende affaccendata (anche perché il freschissimo decreto del “fare” del governo Letta ha reso più complicata e restrittiva tale procedura concorsuale); e nel mentre non si sa quale banca potrà finanziare l’opera, arrivata a costare quasi tredici milioni di euro, e chi potrà fornire la relativa fideiussione.
Che dire, quindi? Solo parolacce qui non trascrivibili per motivi di pudore e la sentita preghiera al Sindaco Romano Carancini – più volte invero già da noi inutilmente avanzata – di abbandonare una volta per tutte lo scivoloso sentiero nel quale, a proprio rischio e pericolo, si è da tempo testardamente incamminato e di raccogliere i velati inviti della PCQ s.r.l. e quelli ben più espliciti e ad anche ben motivati venuti nei giorni scorsi dal capogruppo del PD Andrea Netti e ancora prima dal consigliere comunale PDL Riccardo Sacchi (caso più unico che raro di esplicita, sia pure involontaria, convergenza di vedute tra maggioranza e opposizione consiliare) a risolvere il contratto con la Fontescodella Piscine s.p.a., a girare finalmente pagina e a cominciare a pensare in maniera seria al modo di dotare la città di Macerata di nuove dignitose piscine. Non sarebbe ormai ora?
(Foto-servizio di Lucrezia Benfatto)
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Occhi e orecchi aperti ai consigli comunali estivi…sono sempre stati quelli in cui la nostra amministrazione, approfittando dell’assenza e/o spensieratezza dei cittadini, ha deliberato le peggiori schifezze!!!
Ancora una volta bravo avvocato… Lei è l’unico in grado di fare il sindaco di questa città oramai allo stremo. Ma una domanda l’ha voglio fare… Ma queste indagini non sarebbero di competenza della opposizione in consiglio comunale?.
MMMmmmmmmm…..
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E per fortuna che non si sono accorti che, con l’interramento del canale del Parco di Fonte Scodella, adesso dalle parti del sito del polo nartatorio ogni volta che piove ci sono diverse gratuite piscine naturali con annesse cascatelle…
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E per fortuna che non hanno considerato che con la Galleria delle Acque Perenni anche li si possono trovare, tutto l’anno, delle gratuite piscine naturali….
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….. Altrimenti chissà quali altre modifiche (in diminuzione di volumi natatori e di aumento di volumi commerciali) avrebbero avanzato per il pollo natatorio di Fonte Scodella
Da che ho memoria la più grossa portata per il Kulo ai maceratesi degli ultimi 30 anni, se non da sempre….. nessuno che abbia il coraggio delle proprie azioni, ma tutti ad aspettare il pretesto per dichiarare l’irrealizzabilità di un progetto che sappiano essere già da anni irrealizzabile….. ridicoli!
Bommarito, il futuro sarà meraviglioso, il marchio Mozzarella di Bufala Maceratese ha tutte le carte in regola per diventare la milleunesima eccellenza.
Per Gigioxxmc
Hai perfettamente ragione. Da molto tempo si sa che il progetto è irrealizzabile e che, se mai fosse realizzato, il nuovo polo natatorio non avrebbe la sostenibilità economica per la futura gestione.
Nel frattempo questo scherzetto, tra pareri legali sostanzialmente inutili per i quesiti posti, validazioni richieste anziché all’Ufficio Tecnico a società esterne (la PCQ s.r.l.), interessi pagati a vuoto da anni su un mutuo ad hoc rimasto inutilizzato, anticipazioni che pure da anni il Comune sta facendo rispetto alla quota parte di mutuo che graverebbe sull’Università di Macerata, è costato ai cittadini maceratesi una cifra che ormai supera i 500.000 euro. E questa cifra, che grida vendetta, è senza dubbio uno scandalo ulteriore nello scandalo più grande del polo natatorio rimasto nel mondo dei sogni nonostante le tante promesse e le tante belle parole.
Ma allora perché – dirà qualcuno – il nostro Sindaco Carancini insiste tanto su questa allucinante faccenda? Sostanzialmente perché in maniera molto incauta ci ha messo la faccia sin dalla sua elezione nel 2010, ed ora vuol far vedere che, se il progetto salterà, non sarà per colpa sua, ma per colpa delle imprese che prima o poi si tireranno indietro. E poi perché proprio sulle nuove piscine è in atto uno scontro molto duro tutto interno al PD che porta alle prossime primarie del centrosinistra ed all’eventuale ricandidatura di Carancini.
In realtà, non credo che a Carancini delle nuove piscine in quanto tali importi poi molto, perché se così fosse stato, avrebbe da qualche anno risolto il contratto con la Fontescodella Piscine s.p.a. (quando aveva il coltello dalla parte del manico per palesi e gravi inadempienze della società concessionaria) ed avrebbe avviato una seria e facile trattativa con la Filarmonica per intervenire con un paio di nuove piscine nella struttura di quest’ultima in via Valenti. Se l’avesse fatto, in questi caldi giorni di estate saremmo stati in molti a fare il bagno e a rinfrescarci nei nuovi impianti sulla “lunga” di Villa Potenza, che sarebbero stati già realizzati ad un costo pari ad 1/3 circa di quanto potrebbe occorrere per le fantomatiche piscine olimpioniche di Fontescodella.
Bene ancora ha fatto Bommarito ad affrontare in maniera penetrante l’ormai “kafkiana” vicenda delle piscine. Ormai il campionario di errori, superficialità, sciatteria amministrativa e politica, dell’amministrazione Carancini è vastissimo, anche se questa non è la sede per ripercorrerlo integralmente. Ogni argomentazione politico-amministrativa per spiegare al Sindaco che la strada imboccata non appare più percorribile è stata tentata, ma ancora nulla! Il Sindaco si ostina, da un lato, a provare a convincere la sua maggioranza e la città dell’impossibile, ovvero del fatto che i lavori stanno per iniziare, dall’altro, a non prendere nemmeno in considerazione le ponderate osservazioni che giungono dall’opposizione, e, ultimamente, persino dalla sua stessa maggioranza, si vedano in proposito quelle politicamente significative formulate dall’Avv. Pambianchi, nonché dal capogruppo del PD Netti, che, con diverse sfumature, invitano chiaramente la Giunta a voler considerare un progetto più “abbordabile”. Ormai il Sindaco appare “imbarcato” (vocabolo che almeno consente un associazione ad un corso d’acqua) in una guerra tutta personale che – ad avviso di chi scrive – vedrà soltanto sconfitti, tra cui, in primis, i maceratesi, che perderanno anche questo treno e, francamente, non credo lo meritino. Guerra personale che, però, avrà anche delle precise responsabilità e determinati responsabili, con particolare riferimento all’argomento – ad avviso di chi scrive – più rilevante, ovverosia, l’enorme esborso di denaro pubblico sinora disinvoltamente avvenuto senza alcun risultato pratico per circa € 800.000,00 (interessi passivi sul mutuo con CDP: 420.000; quota parte anticipata per il partner Università: 300.000; costo validazione: 38.500+Iva; parere legale sulla c.d. “sorpresa geologica”: 20.000, ecc.). Noi, come sempre, staremo ancora “sul pezzo”, perseverando nel tentativo di stimolare una soluzione più percorribile. Peraltro, l’involontaria, spontanea e forte sinergia venutasi a creare sull’argomento tra varie “sensibilità” della città non potrà che portare buoni frutti nell’ottica della miglior soluzione della problematica.
Chiedo al sempre attento, e preciso Avv Bommarito se ha avuto modo di visionare i progetti inerenti gli impianti idrici, meccanici ed antincendio, visto che neanche la PCQ s.r.l. , a quanto pare, ha avuto modo di valutarli. Lo chiedo perchè sarebbe interessante sapere che tipo di tecnologia intendono utilizzare per tali impianti. Mi viene in mente una nuova tecnologia, molto in uso in questo periodo e sempre più efficiente nella sua applicazione, il geotermico per entalpia, che sarebbe ottima per una struttura natatoria di quelle dimensioni. L’Avv Bommarito ha riscontrato l’utilizzo di tale tecnologia in questo progetto?
Grazie per la cortese risposta, sin d’ora e grazie per tutte le inchieste che ci ha regalato e ci regala, sempre documentate, argute e puntuali.
Per Wolf Macerata
Non so se nel frattempo la PCQ abbia avuto modo di visionare i progetti inerenti gli impianti idrici, meccanici ed antincendio, inizialmente non messi a disposizione dalla Fontescodella Piscine s.p.a.. Probabilmente sì.
Io sicuramente non li ho visionati e non sarei nemmeno in grado di comprenderli nel loro significato tecnico. Forse ci potrebbe riuscire l’ing. Carancini.
Non sarà che Carancini, pur sapendo benissimo lui per primo che le piscine non si faranno, e ben conscio che sull’argomento si è politicamente giocato l’osso del collo, sta cercando di gettare fumo negli già “affumicati” occhi dei maceratesi dando loro a credere che il suo impegno (meglio sarebbe dire l’ammuina) è totale e alla fine, la mancata realizzazione (di cui lui è già da tempo matematicamente certo) non dipende da lui!!?? Spero di sbagliare perché se così fosse sarebbe la spia di un modo di amministrare assai poco chiaro. Comunque, manca oramai solo qualche mese per soddisfare questa curiosità.
onore al merito al futuro sindaco di Mc. ( o no ? )
L’avv. Bommarito non sa o non ricorda che Carancini,prima di essere avvocato e, di recente fresco di nomina ingegnere,ha conseguito in gioventù il diploma di ragioniere.
Quindi i conti se non li sa fare lui…………..
Sempre complimenti per l’accuratezza delle ricostruzioni. Due notazioni: la prima che Carancini sarà difficile riesca a dire che la mancata realizzazione delle piscine non sarà stata colpa sua; le responsabilità politiche si pagano e per quanto fumo negli occhi ci voglia buttare, dubito che la realtà non appaia per come semplicemente è.La seconda è una domanda che pongo: ma tutti questi incredibili magheggi possibile non integrino neanche un illecito amministrativo, contabile o penale? Possibile? Se no, chi ha il compito di eccepirli?
Ma in tutto ciò dov’è la magistratura? Dove sono gli organi di vigilanza sulla spesa pubblica? dei dovrebbe punire chi sperpera il denaro pubblico in fumose consulenze che portano al solito nulla di fatto che ormai da tempo contraddistingue l’operato Delle amministrazioni maceratesi !!!
Scusate, ma in fondo che cosa chiede il Sindaco Carancini con la palese ostinazione sulle piscine? Semplice! Vuole dalla sua maggioranza lo stesso trattamento fiduciario che la medesima maggioranza aveva riservato al precedente Sindaco Meschini, in almeno due occasioni analoghe.
Quella relativa all’appalto della galleria “due fonti”, con tanto di “beneficio geologico” (da 11 a 24 milioni), e quella relativa alla vicenda IRCER-ITALAPPALTI, con una perdita per l’Ente di oltre 7 milioni.
Perchè a Meschini il PD e suoi alleati ha detto sempre si e a Carancini, invece, dice sempre no?
In fondo si tratta sempre di “beneficio geologico” (1,5 milioni) e di un contributo regionale di 300 mila €.
Questo progetto fa acqua da tutte le parti…
Negli ultimi 20 annni, a torto o ragione, al momento di tirare le somme dell’azione amministrativa si è sempre considerato che, valutando i pro e i contro, l’ultimo Sindaco avesse fatto un pò rimpiangere il precedente.
Probabilmente in parte questa considerazione è dovuta al fatto del “lamento” che noi maceratesi abbiamo nel nostro Dna.
In parte è dovuta al fatto che facendo i raffronti, il precedente Sindaco si collocava un quarto di gradino sopra il suo successore….
Ebbene abbiamo un ulteriore record: mai nessuno era riuscito a farli rimpiagere tutti assieme e Carancini, su questo, credo meriti la medaglia d’oro…