I debiti accumulati dalla Fontescodella s.p.a, società che dovrà realizzare l’impianto natatorio di Macerata, per la gestione della piscina di viale Don Bosco (leggi l’articolo), continuano a far discutere.
Il Pd ha già chiesto nella riunione della scorsa settimana di accertare la posizione della società e si rincontrerà la prossima settimana, dopo le elezioni, per valutare in completezza, la questione del polo natatorio (leggi l’articolo). Sono emersi nel frattempo dei crediti che la Fontescodella spa vanterebbe nei confronti del Comune per lavori di manutenzione alla piscina di viale Don Bosco. Questo però non può , secondo il segretario del Pd Paolo Micozzi, esimere la società dal pagamento dei debiti accumulati che sfiorano quota 800mila euro. «Venga coperta almeno la quota non soggetta a contestazioni – sottolinea il segretario- Il Comune per correttezza e rispetto della legge deve chiedere assolutamente la quota che gli spetta per il pagamento delle utenze. Se c’è un problema di contestazioni per una parte, quello che è dovuto venga riscosso, per il restante vengano fatte le valutazioni necessarie». L’ipotesi che si sta facendo strada nel Pd è quella della compensazione tra crediti e debiti.
Contro questa ipotesi si è scagliato già nei giorni scorsi Graziano Pambianchi: «L’unica soluzione è che la Fontescodella Piscine S.p.a. versi immediatamente al Comune le somme dovute. Il classico “coniglio” che esce dal cilindro e cioè una “partita” in compensazione dovrebbe innanzitutto avere tutti i “crismi” di legge (certezza, liquidità ed esigibilità), oltre tutte le forme e le cautele volute quando l’eccezione viene mossa nei confronti della Pubblica Amministrazione, non è una strada percorribile».
Pambianchi annuncia inoltre: «Una notizia dell’ultimo momento che, se confermata, rafforzerebbe i dubbi che non pochi hanno circa la fragilità del “partner” Fontescodella Piscine S.p.a. che dovrebbe realizzare e gestire l’impianto. La Fitnessbest S.r.l., socia della S.p.a. e vocata alla gestione, non ha partecipato alla gara per la gestione delle piscine di Viale Don Bosco, essendo scadutoil 31 dicembre 2013 il termine della “concessione”. Alla gara ha partecipato la sola associazione sportiva dilettantistica Macerata Sporting Club che peraltro risulta essersi classificata quasi in coda alla graduatoria, quindi senza speranza alcuna.
Dove è finito il partner strategico entrato nella S.p.a. Fontescodella Piscine, senza avere partecipato alla gara d’appalto vinta dal raggruppamento temporaneo di imprese?
Chi è l’associazione sportiva dilettantistica Macerata Sporting Club? che ruolo ha avuto quanto alla gestione, ivi compreso l’onere delle utenze? ha forse beneficiato del contributo di 90.000 euro versato per 3 (tre) anni dal Comune.
Per il momento una sola conclusione. In questa storia sul palcoscenico è apparso un po’ di tutto: un Raggruppamento Temporaneo di imprese, una S.p.a. in cui è presente un socio (Fitnessbest S.r.l.) che non era nel RTI, una S.P.A. titolare della gestione di una piscina che non gestisce, una s.r.l. cui viene affidata la gestione di una piscina che non gestisce, una Associazione che forse gestisce la piscina insieme alla S.r.l. forse no, ma partecipa alla gara per la futura gestione della piscina di Viale Don Bosco, quando più o meno tutti si aspettavano che partecipasse la Fitnessbest S.r.l. La confusione regna sovrana, ma qualcuno troverà il modo di dire che la colpa è di chi la nota e la denuncia, non di chi ha fatto e fa tutto il possibile per aumentarla. A questo punto non sarebbe sbagliato incaricare qualcuno, non a pagamento, di emettere un “parere pro veritate”»
(a. p.)
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SE CHI DEVE PAGA’ NON PAGA…CE VUTTIMO PER TERRA E CE SPURCHIMO TUTTI !!!!!!
Strano a dirsi, ma Paolo Micozzi, segretario cittadino del PD, comincia a svegliarsi e ad uscire dal letargo in cui è stato sino ad oggi. Prudente come è, si è però limitato ad agitare solo un ditino, senza aggiungere, come tutti ormai hanno ben compreso, che tutta questa faccenda delle piscine è una farsa memorabile, una tragedia per il centrosinistra maceratese, una colossale presa in giro per tutti i cittadini di Macerata, una storiaccia condita non solo da tanta insipienza, ma anche da una serie di favoritismi e di illegalità paurose, che hanno avuto come protagoniste (e non come vittime) dapprima la Giunta Meschini ed in seguito la Giunta Carancini.
Chissà, forse queste cose il buon Paolo Micozzi ce le dirà nell’assemblea pubblica sulle principali vicende urbanistiche cittadine, promessa, con grande strombazzamento sulla stampa, mesi e mesi fa, che doveva tenersi, se non vado errato, a febbraio di quest’anno.
Comunque, Paolo, prenditela calma, non ti agitare troppo, ti potrebbe venire un po’ di fiatone!
Dialogo immaginario tra un venditore di almanacchi e un amministratore, da Operette Immorali
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Per la ristrutturazione ci sono delle spese aggiuntive da fare….
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Vai vai, non ti preoccupare che poi i soldi che spendi in più, per la pescolla, te li facciamo recuperare con gli interessi quando faremo il pollo natatorio
Dall’eterno manuale italico del Manzoni:
«Pedro, adelante con juicio.»
Andate a leggere gli articoli 4 e 9 del contratto di gestione della Piscina di viale Don Bosco…..e tutto sarå chiaro !!!
Ma se invece di spendere tempo e soldi in amenità quali piscine nuovi palazzetti dello sport ecc. solo per dare appalti ai soliti noti, ci decidessimo a risolvere il problema della viabilità liberando Macerata dal traffico di solo transito e sopratutto il quartiere S.Lucia? Si potrebbe completare il percorso previsto a suo tempo per le incompiute di Longarini, I viadotti sono già costruiti, basterebbe la galleria sotto le Fosse e, insieme alla galleria già realizzata si potrebbero collegare tutte e tre le frazioni lasciando indenne la città senza stravolgere la vita a qualcuno come agli abitanti di S.Lucia che da un luogo tranquillo si sono ritrovati in un gran casino, sacrificati all’interesse collettivo, il quale interesse però, per il resto della collettività è a costo zero.