Due importanti notizie in questi giorni per i cittadini maceratesi, una buona e una cattiva.
Cominciamo dalla prima, che è anche uno scoop e sicuramente porterà sollievo in tutto il circondario: la verifica politica di maggioranza originariamente prevista per la metà del mandato Carancini, ed ora rilanciata da Massimiliano Bianchini, capogruppo di Pensare Macerata, sull’onda del recentissimo buco di bilancio di 800 milioni di euro (leggi l’articolo), difficilmente avrà luogo. Oppure sarà condotta in maniera molto amabile e comunque riservata, perché ciò che si doveva discutere è stato già discusso e perché la realpolitik, gli equilibri politici, il senso di responsabilità, i vincoli di mandato, la voglia di non tornare tutti a casa anticipatamente (come peraltro sarebbe proprio giusto) e altre amenità del genere, impongono ormai al centrosinistra di sopportare di tutto e di più, e quindi anche i sempre più clamorosi difetti di informazione e di condivisione dei problemi da parte del Sindaco.
Dico la verità, questa appena esposta non è una notizia in senso tecnico, è solo una mia idea, ma tutto porta a ritenere che questa volta sarà evitato quel ridicolo ed estenuante braccio di ferro di un anno fa tra Romano Carancini e i suoi fieri oppositori interni, che non portò a nulla e non ebbe né capo né coda. La verifica vera, infatti, senza che nessuno se ne sia accorto e comunque in maniera molto più costruttiva (chiaramente non a favore della città di Macerata, ma solo nell’ottica dei grandi manovratori pidiellini), si è già svolta in queste ultimissime settimane all’interno del PD.
In questo periodo il Sindaco Carancini, che in realtà – come si è visto – aveva ben altre emergenze sociali e finanziarie alle quali porre attenzione (ma non poteva farlo, perché, se avesse subito evidenziato il buco di bilancio, ben maggiori nella sua maggioranza sarebbero state le resistenze alla decisione di regalare un milione e mezzo di euro alla Fontescodella Piscine s.p.a.), ha evidentemente preteso ed ottenuto dalla sua riottosa maggioranza di centrosinistra, dietro adeguato contraccambio, la piena adesione alla rimodulazione dello strano affare del polo natatorio, nonostante i nasi tappati per la puzza proveniente dalla zona di Fontescodella (qui infatti è stata segnalata la carcassa di una bufala geologica, tuttora da rimuovere), gli ipocriti ripensamenti, i falsi distinguo, i brontolii nemmeno troppo celati, le assenze strategiche in Consiglio Comunale al momento del voto dell’atto di indirizzo.
Le contropartite – ovviamente non esplicitate – di questa ritrovata unità di intenti, impensabile sino a pochi mesi fa (e tale per cui, volenti o nolenti, amici e compagni dovranno mandar giù anche il non casuale silenzio caranciniano sino all’ultimo minuto utile sul buco di bilancio, in realtà già conosciuto da qualche settimana), arriveranno a breve e riguarderanno con ogni probabilità la scelta del nuovo dirigente dei Servizi Tecnici del Comune (l’ing. Cesare Spuri, ormai in vista della scadenza del suo contratto, considerato sino all’altro ieri ostacolo abbastanza insormontabile per la sinistra del mattone cittadina e al tempo stesso una pedina inamovibile per Romano Carancini, emigrerà a breve verso altri lidi), lo sblocco della megalottizzazione Valleverde, un rinnovato impegno del Comune per lo svincolo di San Claudio e, chissà, forse anche la prosecuzione di quella strada compresa tra via Mattei e via Cincinelli, vicino alla nuova rotatoria, che tanto interessa alcuni maggiorenti del nostro PD.
Ecco quindi che la verifica silenziosa di queste ultime settimane ha segnato il pieno e totale ricompattamento della nuova storia caranciniana con la vecchia storia meschiniana, ricompattamento immortalato plasticamente dagli sforzi acrobatici del capogruppo PD Narciso Ricotta, già strenuo oppositore di Carancini dalla sua elezione in poi e più volte in guerra aperta con il Sindaco proprio sulle nuove piscine, di motivare e sostenere fantasiosi emendamenti al già fantasioso atto di indirizzo per la riconfigurazione dell’imbroglio natatorio. Ed ecco che questa verifica svolta sottotraccia, nelle segrete stanze, nel mentre ha reso evidente a tutti anche lo strapotere consiliare del PD e la conseguente totale insignificanza dei vari partitini alleati dell’estrema sinistra (da SEL a Pensare Macerata, passando per la Federazione della Sinistra e per i Verdi, ed includendo pure l’IDV in questa elencazione di palese irrilevanza), ridotti al rango di utili vassalli, ha pure trasformato Romano Carancini da protagonista di una appena abbozzata nuova storia urbanistica cittadina ad alfiere di quella che l’impresa a suo tempo seconda classificata nella gara per le nuove piscine, parlando appunto del polo natatorio e dell’ormai famosa bufala geologica, ha sprezzantemente e giustamente definito come “una banale operazione immobiliare da palazzinari anni settanta”.
Ora però, con il cuore pieno di letizia per questo rinnovato amore condiviso sbocciato all’interno del PD maceratese e del suo gruppo consiliare, è il momento di passare alla brutta notizia, questa purtroppo vera e reale al cento per cento: l’imbroglio natatorio di Fontescodella si farà (salvo sorprese giudiziarie, che, se mai arriveranno, non saranno certo tempestive). Sì, è così, ormai non ci sono più dubbi. Romano Carancini, a proposito delle nuove piscine, nel 2010, subito dopo la sua ascesa allo scranno cittadino più alto, evidentemente ebbe a dire tra sé e sé, citando in maniera inconsapevole Vittorio Alfieri: “Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli”, e, porca miseria, si è incaponito e non c’è stato più modo di smuoverlo neanche di mezzo centimetro (questo, a dire il vero, solo per chi ha tentato di opporsi, perchè la Fontescodella Piscine s.p.a., nel quadro della rimodulazione che però non sarebbe un ridimensionamento – a dimostrazione che la matematica è solo un’opinione soggettiva – è riuscito a smuoverlo per ben altre metrature, chiaramente tutte a favore proprio della società concessionaria: come è ormai noto a tutti, la superficie complessiva delle piscine è infatti diminuita, mentre è sensibilmente aumentata quella destinata al commerciale).
E, nonostante le cannonate, Romano per arrivare a cotanto risultato – bisogna riconoscerlo – ha fatto proprio di tutto: ha evitato per anni di mettere in mora la Fontescodella Piscine s.p.a., riottosa a far partire le ruspe senza aver prima fatto cassa in Comune; ha cercato di inserire nel bilancio preventivo del 2011 un milione e mezzo di euro destinato alla Fontescodella Piscine s.p.a. prima ancora che il contenzioso con questa fosse venuto alla luce; ha preso per buona la bufala geologica senza nemmeno preoccuparsi di chiedere uno specifico parere professionale al riguardo, spendendo però al contempo una barca di soldi per un parere legale completamente inutile in considerazione del quesito formulato; si è scordato di andare a rileggersi le risultanze del piano di assetto idrogeologico ed altre relazioni geologiche relative a quella zona già in possesso del Comune; ha sorvolato sul fatto che tutte le modifiche progettuali proposte dalla concessionaria servivano solo ad ampliare alla grande la superficie commerciale; ha anticipato da tempo anche la quota parte gravante sull’Università del mutuo inutilmente acceso da anni; ha portato avanti con la società concessionaria una trattativa del tutto solitaria e per nulla condivisa con le forze politiche (sia di maggioranza che di minoranza), obliterando di fatto anche l’ateneo; ha consentito uno stravolgimento del progetto originario, che non può certo dirsi a favore della collettività maceratese; ha fatto esporre su questa triste vicenda tutto il vertice della burocrazia comunale ai primi di agosto di quest’anno per coprirsi le spalle; per finire, e per pararsele ancora meglio le spalle, si è inventato un fantascientifico atto di indirizzo del Consiglio Comunale a cose già fatte (una recita quindi del tutto inutile, in cui l’unica cosa veramente significativa, e sicuramente deplorevole, è stato l’inaspettato passaggio del consigliere Uliano Salvatori dall’opposizione al sostegno della maggioranza in nome di un imperativo categorico dal vago sapore garibaldino: qui o si fanno le piscine o si muore) e davanti all’assise consiliare è arrivato persino a negare la rilevanza della bufala geologica prima negata ed infine ammessa, peraltro testualmente riconosciuta e messa espressamente a presupposto della rimodulazione dell’impianto nella delibera di Giunta n. 256 del 29 agosto 2012.
Insomma, in questa brutta storiaccia la legalità, il rispetto delle norme e del buon senso, i giusti procedimenti amministrativi, sono stati considerati carta straccia e messi sotto i piedi da Romano Carancini e dalla sua arrogante maggioranza di centrosinistra. Tanta è stata la foga di dare semaforo verde alla società concessionaria che la parte pubblica, cioè principalmente il Comune, nemmeno si è preoccupata di pretendere che fosse di propria nomina il Direttore dei Lavori o quanto meno l’esperto contabile al fine di evitare che, in sede di futura esecuzione dei lavori, la contabilità degli stessi venga redatta solo dalla Fontescodella Piscine s.p.a., graziosamente elevata così al rango di soggetto addetto al controllo di se medesimo.
Macerata ad ogni buon conto avrà (ma lo avrà veramente?) il suo mare in città, il suo agognato polo natatorio: olimpionico, anzi, no; a norma per le gare federali, anzi, no; sicuramente miracoloso, tuttavia, perché testimonierà anche ai posteri che una sostanziosa rimodulazione del progetto non è una modifica sostanziale dello stesso. La trasparenza tanto sbandierata in campagna elettorale però si è salvata: dall’inizio alla fine di questa storiaccia la Giunta Carancini, in perfetta continuità con la Giunta Meschini, è stata sempre a fianco, in maniera veramente trasparente, della Fontescodella Piscine s.p.a..
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Che ci fossero problemi a far quadrare il bilancio, nonostante ora si faccia finta che la notizia sia solo di 2 giorni fa, chi doveva saperlo lo sapeva da almeno alcune settimane
(pertanto, cari Amministratori, evitate di prenderci per i fondelli)
Dunque sarebbe stato logico, ragionevole, intelligente e coerente che, assieme alla (inutile) discussione delle Pescolle di Fonte Scodella, all’OdG dell’ultimo Consiglio Comunale fosse inserito anche questo punto, invece di rimandarlo di una settimana…
Perché allora si è fatto finta che il buchino di bilancio fosse magicamente apparso soltanto dopo il voto sulle Pescolle???
Le motivazioni posso essere molteplici, ma tutte facilmente intuibili.
Innanzitutto così facendo si è accuratamente evitato di mischiare del 2 discussioni, perché mettendole accanto ci si sarebbe ancor di più resi conto dell’assurdità del voler regalare 1 milione e mezzo in più (che si era cercato di imbottirli nell’ultimo bilancio, non riuscendovi) per le Pescolle e, al contempo, nel dover ammettere che le previsioni, che erano state fatte sul bilancio, si sono rivelate sbagliate, se non addirittura fallimentari.
Secondariamente, mettendo assieme i due argomenti, si sarebbe potuto creare un clima troppo surriscaldato (all’interno della Maggioranza) con il rischio che tra veti, ripicche e prese di posizione il voto sulle Pescolle non sarebbe stato così umanamente granitico…. O, peggio, che forse qualcuno (rendendosi conto di essere stato sempre trattato come l’ultimo dopo gli ultimi) avrebbe potuto dire basta a questa Amministrazione, rompere il giochino e mandarli tutti a casa.
Ancora non bisogna dimenticare il gioco delle parti in cui molti attori beneficiano del gettone di presenza, di premi di produzione, di incarichi lautamente remunerati, consulenze, ecc. ecc. che in un momento di crisi economica come questo sarebbero potuti essere ridotti/esclusi se il “banco” saltava e tutti i nostri Consiglieri, i nostri Dirigenti, i nostri Presidenti di Partecipate, i nostri Assessori se ne fossero tornati a casa in quanto il Sindaco non aveva più una sua maggioranza.
Dico i nostri Consiglieri, i nostri Dirigenti, i nostri Assessori, i nostri Presidenti in quanto tutta queste persone (spesso ben remunerate) sono tutti al servizio della collettività e quindi dovrebbero fare il bene comune e non i cavolacci loro (o dei loro amici, amanti, finanziatori), come invece sembra spesso capitare
Ho delineato 3 motivazioni, ma credo che se ne possono portare altre per spiegare il giochino del non dire nulla del buchino in bilancio prima del voto sulle Pescolle
Nonostante continui a ritenere la precedente (2005-2010) esperienza amministrativa (per i motivi che in passato ho più volte illustrato) ampiamente deficitaria, confusionaria, arruffona e poco incisiva vien (quasi) voglia di dire “rdatece Meschin”.
Almeno lui è stato più coerente (con se stesso e con chi gli ha fatto fare carriera politica) e non ha mai fatto finta di essere nuovo o portare con se una nuova storia (e con lui al cinema, prima ancora che cominciava il film, già si sapeva da quale parte dello schermo sarebbero sbucati i banditi che avrebbero assaltato la diligenza)
Per fermare lo scempio del polo natatorio è praticabile l’istituto del referendum comunale su iniziativa del cittadino/contribuente?
Avv. Bommarito
Chi sono i soci e da chi è composto il consiglio di amministrazione della FONTESCODELLA PISCINE s.p.a. ????
Cosi’ per noi cittadini la panoramica è PIU’ CHIARA, ma anche per fare le nostre dovute riflessioni o per togliersi qualche dubbio che ha creato questa annosa vicenda !!!!!
In attesa di una risposta , la saluto cordialmente e la ringrazio per i suoi articoli che sono
” L’ UNICA VERA NUOVA STORIA per MACERATA”
..e’ questo il progetto fimato , non vedo date ???????????
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/118241CMC1122
Un unico coro: A CASAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
questa storia, che purtroppo, diventerà reale, io la chiamerei “Longarini 2°”
Per MarcoP
Inizialmente i soci erano Sielpa srl, Pipponzi srl, Eredi Paci Gerardo srl, Sardellini Costruzioni srl, Crucianelli Rest-Edil srl, Cipriani Costruzioni srl.
Poi dovrebbero esserci stati qualche nuovo ingresso, ma ultimamente non ho aggiornato la visura presso la Camera di Commercio.
Per Paoolo
Quello è il progetto originario, non quello da ultimo modificato.
Maddai lori signori son uomini di mondo san benissimo come vanno queste faccende…
i lavoro inizieranno nel lungo termine e una piscina sarà inaugurata giusta giusta per le prossime elezioni, poi verranno problemi geologici insormontabili e il progetto non sarà ultimato o lieviterà di nuovi TOT milioni di eruo. Fatto ciò scommetto che non andrà mai bene e non è a NORMA, come ormai è stato ampiamente detto.
Sisetto diceva giorni fa che le priorità sono altre, ma questo consiglio non ha la possibilità di affrontarle, NESSUNA. Allora dico: spenderanno TOT milioni di euro per una sola cosa la pisicna, vogliamo farla bene?
Maddai, non ci sono più parole per descrivere questa maggioranza!!!
E’ possibile conoscere il nome del Responsabile Unico del Procedimento che ha certificato la conformità e l’appaltabilità del progetto? … chi conosce i nomi del verificatore o del validatore?
@ Cerasi: la tua nostalgica affermazione “Ridateci Meschini” non mi trova affatto daccordo. Non scordiamoci che qualsiasi decisione amministrativa della precedeente Amm/ne veniva presa nell’ambito degli studi legali Ciaffi- Pambianchi e poi ratificata dai rispettivi consiglieri di maggioranza. Carancini e la sua Giunta ha ereditato molte di quelle scelte amministrative scellerate: la lottizzazione Valleverde, la Galleria gocciolante senza strade di accesso, le ormai famose piscine piene di sorprese e non di acqua, le varie incompiute , per ultima, penso e presto mi darete ragione, quella della riqualificazione dell’area di Piazza Pizzarello. Ma oramai anche la Giunta Carancini, con le sue continue contraddizioni, spero sia arrivata al traguardo !!!!!
@ stellonealpino
Io ho solo detto che con Meschini, che non fingeva di iniziare alcuna nuova storia, almeno gli attori, i caratteristi, le comparse ed i registi erano sempre chiari.
In questa commedia degli equivoci invece non è quasi mai quello che sembra: il nuovo è vecchio, gli affamati hanno la pancia piena, nonostante l’dea di percorrere nuove strade non si è mai abbandonato le vecchie, ecc.
Solo che è tutto più sfumato e non si capisce più se gli attori siano solo attori o facciano pure i registi (o viceversa), se le comparse siano appunto semplici comparse o se hanno un qualche altro importante ruolo, se chi dice di essere di destra lo è ancora o se esiste ancora una certa sinistra, ecc. ecc.
Hanno mescolato, fingendo di cambiare gioco: hanno ridato le carte, ma i jolly sono sempre tutti nelle stesse mani…
Per Giuseppe01
Il Responsabile del procedimento era l’ing. Andrea Fornarelli. Per quanto ne so, il progetto non è stato mai validato e proprio su questo aspetto verteva la questione pregiudiziale posta a suo tempo da Placido Munafò e nell’ultimo Consiglio Comunale da Anna Menghi.
Una settimana fa si pubblicava un articolo su un premio di 9000 € ad un funzionario per soli 11 mesi di attività presso il Comune, ora venite a dire che non ci sono i soldi…..pane e acqua per tutti!!!!!!!!!!!
Caro Peppe,
hai dimenticato una notizia davvero bella per noi cittadini: l’abolizione della provincia di Macerata, grazie alla quale si ridurrà sensibilmente il numero di consiglieri comunali e spariranno (rimanendo tuttavia nel sottobosco, lo so… come certi pensionati non pensionabili… ma insomma, con meno chances) le graziose boccucce di quelli provinciali.
Pur sapendo che cambierà poco, mi auguro un tracollo devastante (come dire: un’altra sorpresa geologica… questa vera, però!).
La delibera in questione, se ancora ce ne fosse bisogno, ha dimostrato ancora una volta che a Macerata non contano merito, competitività, innovazione ricerca, sviluppo, ma conoscenze, amicizie e pubbliche relazioni. Non sono bastati un bando e un contratto per tenere la pubblica amministrazione al riparo da sorprese e da aumenti dei costi. Il motivo per cui l’attuale amministrazione non abbia fatto valere il contratto ma invece abbia assunto l’obbligo di corrispondere una somma ulteriore rispetto a quella pattuita nel contratto di concessione per € 1.500.000,00 è un esempio per tutta quella parte di paese che ogni giorno lavora, rispetta le leggi, i contratti e gli obblighi assunti.
@ Nascimbeni
Ma al di là delle sacrosante contumelie dialettiche (e degli stracciamenti delle vesti della maggioranza che dopo, però, vota compatta e salva amministrazione e concessione aggiuntiva), che strumenti ha un consigliere comunale che rappresenta la cittadinanza, per onorare quella parte di paese che ogni giorno lavora, rispetta le leggi, i contratti e gli obblighi assunti?
Fosse vero che “in questa brutta storiaccia la legalità, il rispetto delle norme e del buon senso, i giusti procedimenti amministrativi, sono stati considerati carta straccia e messi sotto i piedi da Romano Carancini”, per lui starebbero per aprirsi le porte del carcere o quasi, visto che ci sono ancora giudici non soltanto a Berlino ma anche a Macerata.
Se, invece, contro di lui non si avvierà alcun procedimento penale o amministrativo, le accuse rivole a lui e alla sua giunta risulteranno essere soltanto delle strumentalizzazioni politiche.
Basta avere un po’ di pazienza e la verità verrà a galla.
@ Quaquaraqua
Tutto esatto ciò che dici, fino all’ultima virgola.
Se non fosse che a Macerata chi dovrebbe vigilare sembra che abbia, da oramai troppi anni, giornalmente assunto una trentina di goccie di valium e che pertanto sembrerebbe fin troppo addormentato…
Per Quaquaraqua
Tutti i fatti da me riportati sono documentati e addirittura riportati in una serie di delibere e di atti ufficiali dello stesso Comune di Macerata, ivi compresa la delibera di Giunta Municipale di fine agosto 2012. Se Lei però ritiene che ci sia qualcosa di inesatto o di non vero nelle mie ricostruzioni, la segnali pure ed io farò pubblica ammenda.
Quanto all’ipotetico intervento risolutivo della magistratura su questa vicenda, personalmente ho i miei forti dubbi, visto che non si è mossa nemmeno in vicende amministrative locali ben più gravi. Al di là comunque di quelle che possono essere le responsabilità penali e contabili (che potrebbero forse venire alla luce se le forze di opposizione sceglieranno di seguire la strada di un esposto preciso e documentato), resta del tutto evidente e indiscutibile la palese responsabilità politica sia, in origine, della Giunta Meschini che, dal 2010 in poi, della Giunta Carancini.
Appunto: “resta una palese responsabilità politica”.
L’accusa è, dunque, di natura politica.
Per il resto, le strame del diritto intendo, ci si rimette alla Procura della Repubblica e/o al Procuratore della Corte dei conti.
Sembra quasi che nessuno abbia compreso, che nei comuni è una malattia comune a tutti. Vengono create
delle societa partecipate, dove spesso la proprietà è solo del comune, raramente ci sono terzi interessati.
Queste sono delle vere fabbriche di poltrone, per politici trombati, che nella vita non hanno mai lavorato, che
sono solo dei parassiti sulla pelle dei contribuenti, e che nessuno riuscirà mai a rompere questa catena di .S.Antonio. Vengono cacciati dalla porta e rientrano dal buco delle fogne, il loro unico mestiere è l’occupazione
permanente delle poltrone, mengtre se strafregano di ciò che pensano i cittadini. Questi magnaccia, sono
coloro che portano allo sfacelo gli enti locali. Dove in tempo non sospetti e dove prima c’era il rispetto dei cit
tadini, non esistevano partecipate, è sempre stato sufficente un’azienda municipale con un direttore e, le cose
andavano bene, non cerano buchi di bilancio. Ora con le partecipate si eleggono consigli di amministrazione
con dei tromboni che non capiscono un ca….ma che ci costano un occhio. Questa gentaglia non si guadagna
neanche l’acqua, e i cittadini vengono strozzati dalle tasse. Questa gentaglia va annientata, mandata a pascola
lare i porci, loro simili. Se non si riparte da zero, sia nei comuni, che nelle regioni, che lo stato, i bilanci saranno
sempre in rosso. Altro ente che speriamo sia eliminato sono le province, per queste non mi pronuncio, perché
brigheranno in modo, che la provincia sparisca, ma i tromboni rimarranno, e attenzione perché prima che
vengano eliminate assumeranno un esercito di altri magnaccia, che prometteranno come al solito il voto.
Li mo……………………..
Più guardo queste immagini e più mi sembra di vedere la foto di una scuola in una classe di somari e ripetenti, tutti presenti…