di Alessandra Pierini
L’impianto natatorio di Fontescodella irrompe in Consiglio comunale durante la discussione del bilancio e lo fa con un ordine del giorno tranchant, presentato da Andrea Netti e firmato da ben 18 consiglieri di maggioranza, che pone il 30 giugno come termine ultimo per la consegna del cantiere delle piscine.
L’atto, approvato con 15 voti favorevoli, compreso quello del sindaco Romano Carancini, non esclude la risoluzione del rapporto con la società Piscine Fontescodella S.p.a. per cause imputabili alla concessionaria.
Così il capogruppo Netti ha scelto la discussione del bilancio, atto principe dell’amministrazione, per sollevare ancora una volta, come aveva già fatto nel direttivo del Pd (leggi l’articolo) una questione che gli sta particolarmente a cuore. «Mi dedico da tempo alla questione – ha spiegato Netti – prendo atto che ci sono delle difficoltà, non si può andare avanti così, è necessario mettere un paletto. Fermo restando l’interesse a fare le piscine, è necessario assumere atti conseguenti non escludendo la risoluzione del contratto. Abbiamo perciò invitato l’amministrazione a valutare soluzioni alternative per giungere comunque all’obiettivo. L’ordine del giorno approvato oggi e firmato da ben 19 consiglieri è una pietra politica molto importante e detta la linea da seguire».
In questo modo, per la Fontescodella S.p.a. che non aveva nascosto difficoltà oggettive, specie dopo il fallimento della Sielpa, azienda capofila, la ricerca di una soluzione si fa alquanto pressante.
Sotto il profilo politico, non realizzare entro la fine del mandato Carancini le piscine, definite da sempre dal sindaco priorità delle priorità, sarebbe di certo un pessimo biglietto da visita per la coalizione di centro sinistra alle amministrative del 2015 ma la cosa non preoccupa il capogruppo del Pd: «Si tratterà solo di far capire ai cittadini che le difficoltà sono state tante ed esterne all’amministrazione nell’ultimo anno e mezzo. Le responsabilità non sono attribuibili in via esclusiva all’amministrazione».
E’ fiducioso il sindaco Romano Carancini: «L’odg presentato dal Pd – sottolinea il primo cittadino – non è incompatibile con la linea dell’amministrazione. A nostro parere ci sono ancora le condizioni e la volontà da parte dell’azienda di andare avanti. il contratto di concessione è un rapporto sinergico pubblico privato e ha bisogno continuo di allineamenti. Il fallimento di Sielpa, azienda capofila, ci spinge dare massima disponibilità agli approfondimenti dell’azienda, poi ci sarà un momento in cui le decisioni andranno prese. L’odg del Pd mira a riaffermare la volontà di fare le piscine e io sono d’accordo. Non possiamo sprecare un’occasione come questa essendo arrivati ad un centimetro dal traguardo. Dobbiamo fare tutto il possibile, non ad ogni costo, ma nei tempi possibili per raggiungere il risultato. Noi abbiamo fatto il percorso in maniera netta, ora bisogna completare questo pezzo di strada con fiducia e determinazione, consapevoli che una grande opera potrebbe partire. I rapporti con la società sono costruttivi, non c’è conflitto e su questo speriamo che si possa costruire quest’ultimo tratto».
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Siate coerenti fino in fondo l’ultimatum datelo al sindaco
Ma dai…le piscine possono attendere! Adesso i maceratesi aspettano ardentemente i pupi dell’orologio…quelli si che saranno un bel biglietto da visita per Carancì!!!
pupi pupazzi e ….palaz…..sport!
Il PD, resosi ormai conto che in 5 anni il sindaco non ha fatto niente di niente, prova a portarlo in processione come la ‘Madonna pellegrina’, tentando di scaricare le colpe per la mancata realizzazione delle piscine (la ‘priorità delle priorità’) sulla Società aggiudicataria. Patetici!
Il PD e’ veramente un grande partito e non lo dico con ironia ma con ferma convinzione. L’odg rappresenta una seria presa d’atto delle responsabilità altrui, le quali hanno determinato lo stallo dell’opera. Siccome e’ impensabile che entro giugno il raggruppamento d’imprese riuscirà a mantenere fede all’impegno imposto, la politica si e’ autoproclamata esente da colpe. Con qualche anno di ritardo si pensa concretamente alla risoluzione del contratto (quello d’appalto), poi si penserà alle soluzioni alternative (compreso il contratto di mutuo per il quale si stanno pagando le rate per qualcosa che non e’ stato fatto).
Ennesimo rinvio….
Ennesimo tentativo di circoncisione di incapace…
Ma non tutti i maceratesi sono delle teste di c@z..
L’ultimatum di Netti sveglia Carancini:
“Oh, piano che se ce sente Silenzi e Corvatta ce freca pure quessa….”
Il Sindaco ha detto che il contratto di concessione è un rapporto sinergico pubblico privato e dice lui,con un pensiero molto, molto personale, “ha bisogno continuo di allineamenti”.Niente paura ,in piscina ci sono apposta le corsie.
Massi max hai perfettamente compreso, tra pochi mesi Civitanova se nn corridonia farà pure questa e come al solito saremo solo una città dormitorio
Tutto meritato da (alcuni) maceratesi per carità che hanno perseverato
Adesso te ne accorgi, Netti, che si può prevedere anche la risoluzione del contratto? Un po’ tardino, non credi? Sai che penso? Che se la risoluzione l’aveste attuata subito, quando c’erano tutte le condizioni e i sacrosanti diritti per ottenerne anche il pagamento della penale, da parte dei costruttori, adesso – con un nuovo bando e nuove aziende – la piscina ce l’avremmo già. E sinceramente, l’idea di un cantiere che si apre (ma che non è detto si chiuderà mai) non è che mi emozioni così tanto. Specie a ridosso delle elezioni.
Quest’anno le date van proprio di moda.
Interessante quell’inciso dell’ordine del giorno proposto da Andrea Netti: “Le responsabilità non sono attribuibili in via esclusiva all’Amministrazione”.
Significa che, sia pure dando prova di grande funanbolismo, il gruppo consiliare del PD ed altri consiglieri della maggioranza hanno riconosciuto le gravi responsabilità di Carancini su questa brutta storia, circa la quale su questo giornale discettiamo da almeno tre anni. Sia pure con grave ritardo, il PD e i partiti della maggioranza hanno voluto sottrarsi all’abbraccio mortale tra il Sindaco e il fantomatico nuovo polo natatorio.
E’ comunque un grosso passo avanti, in quanto, nell’ambito della maggioranza, si è deciso di non prendere più in giro la città e si è così passati da isolate prese di posizione di qualche esponente del PD ad un formale pronunciamento dell’intera maggioranza contro lo stesso Sindaco. A Carancini non è restato che accodarsi con la coda tra le gambe.
In un paese NORMALE, tanto invocato dalla sinistra, il Sindaco Carancini non avrebbe firmato l’ordine del giorno di Netti, ma le sue dimissioni da Sindaco! La maggioranza , avv. Bommarito, avrebbe a questo punto , difronte ALLA EVIDENTE PRESA IN GIRO DELLA CITTA’, solo il compito di sfiduciarlo , sciogliere il Consiglio e Commissariare il Comune. Ma questo l’attuale maggioranza non lo farà mai; semplicemente perchè non è capace.
Filastrocca utile per l’elaborazione di linee politiche piddine:
Trenta dì conta novembre
Con april, giugno e settembre
Di ventotto* ce n’è uno
Tutti gli altri ne han trentuno.
* La direzione nazionale del partito dovrà aver cura di segnalare in tempo utile la ricorrenza di anni bisestili.
Palasport decente NO, Polo Natatorio NO, Uscita superstrada Mc Est-S’Claudio con collegamento lottizzazione ind.le Valleverde NO, Uscita superstrada Mc Centro-Cobuccaro con collegamento c.da Pieve-rotatoria via Mattei NO,