di Carmen Russo
Non c’è nulla negli spogliatoi, nulla nelle vasche, nulla all’ingresso. Così risulta attualmente la piscina di viale Don Bosco.
Tutti gli arredi sono stati portati via lo scorso 4 agosto dall’ex gestore Alfredo Camilloni.
Il “normale trasloco” – così definito e ribadito dal presidente della Macerata Nuoto (leggi l’articolo) – che ha di fatto svuotato i locali -“indebitamente” (leggi l’articolo), secondo l’assessore Canesin – ha fatto correre ai ripari il comune di Macerata che, con una determina pubblicata oggi, rende noto il procedimento all’acquisto urgente delle attrezzature minime per il regolare funzionamento della piscina e per la ripresa dell’attività da parte del nuovo gestore, il Centro Nuoto Fiuggi.
Si tratta di 6 corsie, 6 blocchi di partenza, 30 asciugacapelli a parete, un desk (segreteria arredata), armadietti con chiusura a lucchetto, 35 panche con appendiabiti, un lettino per l’infermeria e materiale da primo soccorso e un robot per la pulizia della vasca.
Gli acquisti, secondo la delibera, sarebbero stati effettuati “in danno” in quanto la riconsegna dei locali sarebbe avvenuta non conformemente ai patti che il comune di Macerata aveva con Fontescodella Piscine Spa, la quale aveva affidato la gestione alla Macerata Nuoto di Camilloni. La stessa delibera cita la convenzione che risale al 4 novembre 2009 – ossia la data della presa in gestione della Fontescodella – , che recitava: “Alla scadenza del termine fissato per la durata della concessione, l’impianto natatorio ristrutturato dal concessionario, con i relativi impianti ed accessori compresi gli arredi, passa nella piena ed esclusiva proprietà del comune di Macerata”.
Sarebbe dunque da imputare alla Fontescodella Piscine Spa l’attuale assenza degli arredi nell’impianto natatorio di viale Don Bosco, gestito ora dal Centro Nuoto Fiuggi, che proprio di recente ha comunicato che il 15 settembre sarà la data della riapertura della piscina.
Un episodio quello degli arredi che potrebbe incrinare il rapporto tra il comune di Macerata e la Fontescodella Piscina Spa, alla quale il sindaco Carancini ha fissato un ultimatum – il 17 ottobre – per l’apertura del cantiere (leggi l’articolo).
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Se l’assesore Canesin dice che sono stati portati via indebitamente, trattamdosi quindi secondo la sua versione di materiale del comune quindi di tutti i cittadini maceratesi, mi chiedo perchè non ha esposto denuncia di furto e perchè i vigili urbani non hanno arrestato i traslocatori in flagranza di reato? Qualcuno pensa che siamo tutti scemi!!
ma scusate questi sono problemi loro che se li risolvano in tribunale l’importante è ripartire e di fretta questa è l’unica cosa che conta poi gli orgogli personali le beghe politiche come al solito sono dei cretini e che se le risolvano loro tanto in questa storia tutti ne escono di schifo……….è ora di ripartire sbrigarsi ci sono professionalità,cittadini,sportivi e ragazzi famiglie e lavoratori da tutelare