Omicidio di Pietro Sarchié, processo con rito abbreviato al via l’8 luglio: quel giorno il gup Chiara Minerva deciderà se accogliere o meno la richiesta avanzata dalla difesa di condizionare il processo ad una perizia sulle celle telefoniche. In caso contrario Giuseppe Farina e Salvatore Farina, padre e figlio accusati del delitto del commerciante di pesce di San Benedetto, faranno il processo con l’abbreviato semplice ossia in base alle carte in mano al pm. Per la difesa (i due imputati sono assistiti dagli avvocati Marco Massei e Mauro Riccioni) le celle telefoniche sono ciò che in queste indagini unisce tutti gli indizi raccolti dall’accusa. Un quadro che la difesa spera di smontare con una propria perizia sulle celle telefoniche. Nell’ambito del omicidio di Pietro Sarchiè sono indagati (per favoreggiamento, ricettazione e riciclaggio) anche Domenico Torrisi (che ha avanzato richiesta di patteggiamento a 23 mesi) e Santo Seminara. Secondo gli investigatori Pietro Sarchiè sarebbe stato ucciso dai Farina per via della concorrenza sul mercato della vendita ambulante di pesce. La mattina del 18 giugno padre e figlio gli avrebbero teso un agguato in località Sellano, nella frazione di Seppio, dopo averlo ucciso a colpi di pistola ne hanno seppellito il corpo a Valle dei grilli di San Severino.
(Gian. Gin.)
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