di Monia Orazi
“Facciamo sì che il sacrificio di Pietro Sarchiè, mio marito, non sia stato inutile, voglio dire ai ripugnanti delinquenti che lo hanno ucciso che qui regna l’onestà, che qui non si vive sulla delinquenza, che qui la mafia non attecchirà mai, lotteremo tutti uniti per impedirlo”, con questa parole Ave Palestini, moglie del commerciante ambulante di pesce barbaramente ucciso e trovato cadavere nella Valle dei Grilli, ha ricordato il marito di fronte alle oltre quattrocento persone intervenute ieri sera a Fiuminata alla seconda fiaccolata, dopo quella di Pioraco di lunedì scorso (leggi l’articolo), organizzata in suo ricordo. Nella notte delle “Lacrime di San Lorenzo”, immortalata dai versi di Pascoli dedicati al padre ucciso, centinaia di luci rosse, bianche, verdi e blu, si sono unite alla processione della Madonna Assunta, patrona di Fiuminata, in una preghiera per Sarchiè e per trovare giustizia. “Preghiamo per le persone che hanno fatto ciò, che riconoscano il loro errore, si può fuggire dalla giustizia umana, ma non da quella divina”, ha detto il parroco di Fiuminata don Noel Capadngan. “Giustizia per Pietro”, era scritto in due lunghi striscioni nella notte di Fiuminata, portati in corteo da ragazzi della città. “Vi ringrazio per la vostra presenza – ha detto Jennifer Sarchiè accanto alla madre ed al fratello Yuri, allo zio Franco – mio padre sarebbe felice di vedervi qui, continuate ad aiutarci, a starci vicini nelle iniziative che faremo, vogliamo giustizia e verità”.
Al termine della fiaccolata che ha fatto il giro del paese, hanno preso la parola le autorità presenti, hanno sfilato in processione anche i comandanti locali della stazione del corpo forestale dello stato, della stazione dei carabinieri, della polizia municipale. “Pietro era uno di noi – ha detto Ulisse Costantini, sindaco di Fiuminata – le amministrazioni unite non permetteranno il via all’illegalità, questi sono posti di gente onesta e che lavora”. Il consigliere Roberto Bovara, del comune di San Benedetto del Tronto ha espresso la vicinanza della città alla famiglia Sarchiè: “Vedere tutta questa gente qui è la riprova di chi era Pietro, noi come amministrazione comunale non molleremo, la verità deve venire fuori ed i responsabili devono essere puniti”. Ha portato il saluto del presidente regionale Gianmario Spacca, il consigliere regionale Angelo Sciapichetti: “Fiuminata si è fermata per rendere omaggio ad un lavoratore, la vostra presenza testimonia che Pietro Sarchiè era una persona seria ed onesta, che campava del proprio lavoro. Tutte le Marche sono rimaste scosse da questo efferato delitto, noi non siamo abituati a sopportare una violenza così spietata, che non ci appartiene, vogliamo sia fatta giustizia nel più breve tempo possibile”.
Presente per il comune di Gagliole, in fascia tricolore il consigliere Gianmario Reda e gli assessori del comune di Sefro Corrado Carminelli e Maria Teresa Biordi. Potrebbe essere organizzata una nuova fiaccolata a Castelraimondo.
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