di Monia Orazi
Matteo Salvini torna nelle Marche a distanza di poche settimane dagli scontri a Macerata e Porto Recanati per i quali la procura ha aperto un’indagine (leggi l’articolo). Per lui nuove contestazioni e anche un colloquio con Jennifer Sarchiè, la figlia di Pietro, il pescivendolo ucciso quasi un anno fa tra Camerino e San Severino, sull’importanza della certezza della pena.
Durante la sua visita il leader leghista è stato contestato a San Benedetto ed è intervenuto usando toni duri e sottolineando di voler «mandare a casa Renzi e Boldrini». In un passaggio del suo intervento ha anche spiegato di avere in programma un viaggio in Nigeria in giugno per «andare a vedere come aiutare quella gente a casa loro». In mattinata intervenendo a Mattino 5 aveva rilanciato l’ipotesi della castrazione chimica contro chi si macchia di violenza sessuale.
Jennifer Sarchiè oggi pomeriggio ha incontrato a Porto San Giorgio Matteo Salvini, il leader della Lega in visita nel Fermano e nell’Ascolano. «Vogliamo che ci sia certezza della pena per chi si macchia di gravi delitti e che siano ridotte al minimo, le possibilità di accedere al rito abbreviato e di ottenere sconti di pena per persone senza scrupoli che hanno distrutto la vita degli altri», ha detto la figlia del commerciante di pesce ucciso quasi un anno fa tra Camerino e San Severino, «per questo ci siamo rivolti a Salvini, che spesso nei suoi discorsi tocca questi temi».
Salvini, a colloquio con i familiari di Sarchiè, ha mostrato di essere perfettamente a conoscenza della storia di Pietro Sarchiè, ed ha dato la massima disponibilità alla famiglia, sul portare avanti le loro istanze, per modificare la legislazione corrente in materia. «Abbiamo voluto cogliere l’occasione della presenza di Salvini, per poter chiedere di nuovo che certe possibilità, garantite ora dalla legge, vadano riviste per garantire che chi ha commesso delle atrocità paghi per il suo crimine e ci sia rispetto per chi come noi, ha visto una persona cara strappata alla propria famiglia», ha continuato Jennifer Sarchiè. «Noi non siamo d’accordo con la richiesta di patteggiamento fatta da uno degli indagati, potremmo incontrarlo, mentre la richiesta di giudizio abbreviato è un’offesa per la memoria di mio padre», ha detto ancora amareggiata la giovane. Il colloquio con Salvini è durato una decina di minuti, il leader del Carroccio ha ribadito la sua volontà di impegnarsi politicamente sul tema della certezza della pena.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Certezza della pena, applicata in modo spietato e senza sconti non solo per gli assassini, ma pure per i politici ladri. Ciò avverrà quando in parlamento emergeranno i partiti nuovi, cancellando i decrepiti PD, FI, UDC.
Ho visto Salvini con gli operai. Un tempo era la Sinistra a difenderli. Con Renzi il PD si interessa solo ai grossi finanzieri e capitalisti. La Lega e Fratelli d’Italia si interessi attivamente alla piccola e media industria, all’artigianato (come il vecchio PCI), come pure al piccolo commercio e alla piccola proprietà agricola e al turismo attivo. E’ il futuro del lavoro italiano ed occorre difenderlo.
Infine, si opponga al contino flusso di migranti clandestini: è una invasione pianificata dalle grandi potenze USA, GB Cina, per distruggere la nostra identità nazionale e per fermare la coesione europea con popolazioni tribali, selvagge, primitive e sanguinarie. Qui sembra buoni, sottomessi e simpatici. Ma quando si scatenano sono ciò che sono in Africa. Solo i benpensanti, i multiculturalisti, i pacifisti, i buonisti, i globalizzatori credono, o fanno finta di credere, alle loro idee astratte. Quando li hai visti all’opera capisci che questa invasione ci metterà nei guai un domani.