Omicidio Sarchiè,
chiesto incidente probatorio
Dalle indagini emergono nuovi dettagli

GIALLO DI VALLE DEI GRILLI - Il gip dovrà decidere in questi giorni sull'istanza. Intanto sarebbe stato trovato un foro, forse di proiettile, sul furgone del commerciante ucciso. Ed emerge un secondo veicolo, intestato alla ditta per cui lavora uno degli indagati, che sarebbe stato usato per trasportare il cadavere della vittima

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Pietro Sarchiè

Pietro Sarchiè

di Gianluca Ginella

Un incidente probatorio per gli accertamenti tecnici sul corpo di Pietro Sarchiè e sulle parti recuperate che sarebbero del suo furgone. Questo quanto hanno chiesto oggi i legali Tiziano Luzi e Maria Squillaci che assistono due delle cinque persone indagate in merito al delitto del commerciante di pesce. A questo punto la procura di Macerata ha deciso di chiedere al gip l’incidente probatorio (che consente di assumere le prove durante la fase delle indagini per poterle presentare nel dibattimento in aula). Il giudice darà risposta nelle prossime ore. Gli accertamenti tecnici riguardano la ricerca di tracce biologiche sia sul corpo di Sarchiè sia sulle parti di furgone ritrovato e su quanto è stato sequestrato. Tanti gli elementi che gli investigatori hanno raccolto nella prima fase delle indagini su di un delitto che sarebbe maturato a causa della volontà di prendere il mercato del pesce nei paesi che già erano forniti da Sarchiè. Questo al momento sarebbe il movente del delitto secondo gli inquirenti. Qualcuno, per la procura Giuseppe Farina, 40 anni, e suo figlio Salvatore Farina, 19enne, insieme ad altre persone al momento ignote, avrebbe ucciso Sarchiè con almeno sei colpi di pistola, di cui uno sparato a bruciapelo alla nuca. Forse, è una ipotesi, dopo averlo intercettato lo scorso 18 giugno mentre faceva il suo giro di consegne del pesce. E poi ucciso mentre era a bordo del furgone, dove sarebbe stato trovato un foro che potrebbe essere stato causato da uno sparo, ma questo dovrà essere stabilito dagli accertamenti tecnici. A corredo dell’omicidio altre persone avrebbero operato. Come Santo Seminara, 41enne, accusato di favoreggiamento e distruzione di cadavere.

Il corpo di Sarchiè è stato trovato in località Valle dei Grilli, tra Castelraimondo e San Severino

Il corpo di Sarchiè è stato trovato in località Valle dei Grilli, tra Castelraimondo e San Severino

Secondo la procura avrebbe fornito a Giuseppe Farina il furgone dell’azienda intestata a sua moglie per il trasporto del cadavere del commerciante ucciso e avrebbe inoltre trasportato parti del furgone di Sarchiè, sia nel deposito della ditta intestata alla moglie, che sorge a Castelraimondo, sia in una cava vicina, sia in un autodemolitore di San Severino. Per favoreggiamento sono invece indagati i coniugi Domenico Torrisi e Maria Anzaldi. Secondo la procura i coniugi avrebbero nascosto parti del furgone nella loro abitazione e Anzaldi ne avrebbe gettate alcune, all’arrivo dei carabinieri, in una scarpata vicino alla propria abitazione. Gli indagati, attraverso i loro legali, hanno sempre respinto con forza le accuse.

 

 

 

 

 

 

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