Pietro Sarchiè ritrovato morto,
il corpo seppellito in campagna

SAN SEVERINO - Il commerciante di pesce, svanito nel nulla lo scorso 18 giugno, è stato ucciso. Sul cadavere semi carbonizzato sarebbero stati trovati fori di proiettile

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Pietro Sarchiè

 

di Gianluca Ginella e Monia Orazi

(foto-servizio di Guido Picchio)

Il corpo parzialmente carbonizzato di un uomo è stato trovato oggi pomeriggio intorno alle 18 in una zona di campagna al confine tra San Severino e Castelraimondo. Con ogni probabilità si tratta del commerciante di pesce Pietro Sarchiè, l’uomo di 62 anni di San Benedetto scomparso dal 18 giugno scorso. Sul corpo, che era stato sepolto, sarebbero stati trovati fori di proiettile.

E’ alla fine di uno stradello sterrato nelle campagne di San Severino, in una località chiamata Valle dei grilli, che un carabiniere oggi pomeriggio, intorno alle 18, ha sentito un odore fortissimo e nauseabondo. Il militare si trovava lungo lo stradello, che conduce ad una chiesetta abbandonata, perché è lì che da oggi si erano concentrate le ricerche, disposte dal procuratore di Macerata Giovanni Giorgio nei punti in cui il furgone di Sarchiè sarebbe stato visto per l’ultima volta. Una delle zone era San Severino. Così il militare stava battendo lo stradello quando è arrivato nel punto in cui c’era il fortissimo odore. Da lì è giunto alla chiesetta diroccata, dove il carabiniere ha notato della terra che era stata smossa di recente. A quel punto ha chiamato i colleghi. I carabinieri hanno iniziato a scavare nel punto in cui c’era la terra smossa. E sotto alcuni calcinacci ed un materasso i militari hanno trovato un corpo, parzialmente carbonizzato.Foto_omicidio_Sarchié (9)

 

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L’arrivo del magistrato Claudio Rastrelli

Secondo quanto trapela il corpo dell’uomo sarebbe carbonizzato nella parte superiore: il volto e il busto. Fatta questa scoperta  è stato subito avvertito il procuratore, che sta coordinando le indagini. Sul posto sono arrivati il colonnello Leonardo Bertini, comandante del Reparto operativo di Macerata a cui da un paio di giorni il procuratore aveva affidato le indagini, e il magistrato di turno, Claudio Rastrelli. Da Ancona è arrivato il medico legale Adriano Tagliabracci per svolgere gli accertamenti sul corpo e capire, soprattutto, se si tratti del commerciante di pesce scomparso. Sul corpo dell’uomo semi carbonizzato sarebbero stati trovati fori di proiettile. Visti gli ultimi elementi raccolti, è forte la possibilità che il corpo ritrovato sia proprio quello di Sarchiè, l’uomo che era svanito nel nulla dallo scorso 18 giugno dopo essere giunto nell’entroterra per vendere il pesce. L’uomo doveva incontrarsi con dei clienti, ma da loro non era mai arrivato. Questa sera sono in corso i rilievi dei carabinieri che sono al lavoro vicino alla chiesetta dove è stato trovato il corpo. Stanno operando con l’ausilio dei fari dei vigili del fuoco intervenuti da Macerata. Il furgone di Sarchiè non è stato trovato. Da quanto emerge non sarebbe stato trovato nemmeno il cellulare di Sarchiè. Il procuratore, dopo la scoperta del cadavere, ha informato la famiglia di Sarchiè della circostanza, spiegando comunque che al momento non ci sono ancora certezze.

 

Sul posto il colonnello Leonardo Bertini

Sul posto il colonnello Leonardo Bertini

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