Era l'11 marzo del 1960 quando la libera e democratica città di Macerata, governata dal Sindaco Elio Ballesi, organizza un convegno sulla poesia e ospita, tra altri scrittori e poeti, anche lo statunitense Ezra Paund, uno dei più grandi intellettuali del novecento. L'evento, di rilevanza nazionale, è oggi documentato fotograficamente in una pubblicazione su AMEDEO RICCI edita dall'Università di Macerata nel 2014.
Certo, allora non c'erano cronache maceratesi (e non c'era un commentatore come Orfeo Negro) che reiterando ossessivamente le foto di un paio di ragazzi che sostengono la Pantana, tendono ad agitare lo spauracchio del fascismo, resuscitando vecchi arnesi propagantistici.
Allora Macerata era semplicemente l'Atene delle Marche, mentre oggi è stata ridotta peggio del rudere sull'acropoli di Atene.
Una strada utile ma non prioritaria. L'urgenza stava e resta nel collegamento intervallivo verso S. Claudio perché l'autostrada passa lungo la costa e non verso l'interno.
Avrei capito se il coinvolgimento della rappresentanza degli architetti avesse riguardato progetti di recupero e valorizzazione delle vie d'acqua, o delle fonti storiche o dei parchi fluviali ecc.. Ma in questo modo, sul risparmio del consumo idrico o riciclo ecc... non si capisce più che ruolo culturale giocano gli architetti nella città. Salvo pensare che si stiano prestando alla bassa cucina elettorale in corso a Macerata.
Che tristezza!
Pare tutto molto chiaro e scontato. Marcolini perde perchè è un vecchio politico che parla di politica ai politici e a quelli che vivono intorno alla politica e ai sindacati.
Mandrelli perderà domenica per gli stessi motivi.
La furbata fatta da Meschini speriamo non si risolva in una tragedia per i cattolici praticanti che lo hanno votato (tragedia per loro e 3000 euro-mese per Giuliano). Essi sanno cosa fare domenica anche se forse meno della metà torneranno a votare.
Vedo solo gente in cerca di un impiego, in cerca di consensi elettorali, in cerca di opportunità affaristiche ai danni del patrimonio dell'Ente o semplicemente in ansia depressiva curata con il volontariato. Tutto legittimo, ma l'anziano, la senilità demenziale, le famiglie ecc.. hanno bisogno di strutture fisiche e professionali di altro livello. Due metri quadri di orto-giardino accessibile da ogni camera singola, da dove poter osservare la crescita di una rosa piantata direttamente, vale molto di più di decine di corsi di formazione, medicinali, sportelli fisici ecc..
Da centro-destra con il cuore gonfio di pianto.
Le primarie e le elezioni vere saranno vinte da Carancini.
L'ultimo confronto televisivo su èTV tra i due del PD ha tolto ogni dubbio sulle primarie (il cittadino medio maceratese -molto di moda-, contro il politico professionale e raffinato -non più di moda).
Sulle elezioni di maggio il merito vero della vittoria di Carancini sarà tutto della Pantana, della sua arroganza e inconsistenza, mentre la responsabilità politica ricadrà sull'incapacità di Forza Italia.
Peppe lascia stare analisi troppo sofisticate, la verità è stata detta chiaramente per televisione dal Prof. Ercoli Hermas; è una questione di abbigliamento quella che riguarda lo scontro tra Carancini e la Pantana. Si tratta di vedere chi è più pop. Secondo lui le scarpe e le tuniche della Pantana perderanno contro i pantaloni rosa indossati da Carancini. Per Mandrelli non ci sarà nulla da fare, è fuori anche se si toglie la cravatta.
Ostinatamente triste e tendenziosamente miope l'analisi di Pasqualetti. Certamente lo scopo è nobile per la parte commemorativa. Tuttavia, non può sfuggire che i risultati politici di quell'esperienza amministrativa, da lui giudicati positivi, appaiono tali solo se misurati nei tempi corti. In effetti la "sorprendente" vittoria di Maulo non fu determinata dalla scelta di una parte del PdS + altri di candidare un cattolico alla guida di una coalizione laica e di sinistra. Ma, al contrario, fu determinata da una più profonda conoscenza della città mostrata dalla DC di allora che riusci a far candidare un ateo ex comunista alla guida di una coalizione perdente di centro-destra. Con questo tipico gioco di prestigio i "vecchi centristi" miravano ad uscire rapidamente da tangentopoli senza troppi danni, per poi ritornare disfacendosi del buon Maulo. L'operazione, infatti, riuscì quasi perfettamente. Dico quasi perchè vi fu quel piccolo incidente di percorso dei due anni della Menghi. Incidente che però fu subito superato con il ritorno alla stabilità e normalità democristiana per 10 anni di Meschini più i cinque di Carancini. Su una cosa Pasqualetti ha ragione, la storia potrebbe ripetersi.
Un sincero ringraziamento a Carbonari è doveroso da parte dei Maceratesi onesti e in buona fede. Poi chiedersi perchè l'abbia fatto (solo oggi e in questa occasione) è un'altro esercizio dietrologico. In ogni caso il suo ricorso ha costituito un atto coraggioso e solitario di esemplare opposizione costruttiva che il resto delle forze di opposizione in Consiglio Comunale fanno solo a parole o con avvilenti (o equivoche) uscite dall'aula. Per il resto della vicenda l'analisi corretta è quella fatta dall'avv. Bommarito. L'attuale PD, erede del vecchio e mai morto "consociativismo", ha sempre cercato la lievitazione smisurata dei costi nei lavori pubblici (l'area di fonte scodella è sempre stata la favorita per questi esercizi), la differenza è che oggi sono aumentati gli appetiti e i soggetti che, non trovando sempre posto nello stesso tavolo di "coordinamento", creano tavoli diversi e conflittuali.
Mi pare che questo sia il "tono politico culturale" minimo che un candidato (sindaco o solo consigliere) dovrebbe avere. Mi fa piacere constatare che un giovane componente del coordinamento cittadino di Forza Italia abbia questa qualità, peraltro dimostrata più volte su questo blog.
Analisi impeccabile che spiega perfettamente le ragioni che sono alla base di una nuova vittoria di Carancini (questa volta per soli 45 voti sulla Pantana).
E' veramente paradossale assegnare un credito formativo agli Architetti iscritti all'Albo per andare a vedere il film "mani sulla città" (che denuncia il malgoverno democristiano di Napoli) e, a seguire, ascoltare un programmato commento condotto da un ex dipendente del Comune di Macerata in pensione che negli anni di servizio come Geometra diventa Architetto come altri 4 suoi colleghi d'ufficio. Tutto questo, promosso da una Associazione politico-culturale con il suo Assessore di riferimento può essere comprensibile, ma se è fatto da un Ordine Professionale è preoccupante.
Ancora una volta grida vendetta, non la scelta della maggioranza che nel peggiore dei casi riceve delle ricadute benefiche, quanto piuttosto l'assenza di opposizione visto che si è trattato di una delibera del Consiglio Comunale.
Ieri Mosca, noto per aver spostato a sinistra un pacchetto di voti di centro e centro-destra che furono determinanti per la vittoria di Meschini 2. Oggi Livi, noto ex Preisidente del Cosmari, ex Sindaco di S. Severino ed ex leader provinciale di quella destra la cui lista elettorale, alle ultime elezioni comunali di Macerata, per errore (?) venne esclusa e il candidato del centro destra perse per 120 voti. Domani quale altro attore politico, magari d'importazione, mosso dal sacro e illuminato desiderio di portare finalmente alla vittoria il centro-destra a Macerata, vorrà proporci l'ennesima lista civica? Sino ad oggi a Macerata si è assistito ad un unico e sempre riuscito spettacolo condotto dal centro-sinistra dal titolo "NON POSSIAMO AUMENTARE I NOSTRI CONSENSI, MA POSSIAMO FRAZIONARE QUELLI DEL CENTRO-DESTRA".
Quella del mare è stupefacente. L'alta torretta costruita di notte, forse, oltre che per fare un dispetto alla decadente aristocrazia agraria e papalina, serviva proprio per vedere il mare e farsi vedere dal mare.
Nessuna delle due sculture-simbolo, una cattolica e l'altra massonica, è stata realizzata. Segno evidente della grande ed equivalente debolezza delle due contrapposte organizzazioni private. D'altra parte, "la grande debolezza" fu una delle principali ragioni storiche per la scelta della "civitas mediocritas" di Macerata a sede del governo della Marca.
Se per tentare di ridurre il crescente astensionismo occorre ricorrere all'aumento smisurato di liste civiche, cioè simboli, raggruppate intorno ad un candidato sindaco, significa che la democrazia è morta.
L'assurdità vera è aver risposto a Costamagna che di investimenti (senza odore) in centri commerciali, centri ludici, sportivi e spettacolari certamente se ne intende. D'altra parte non sa nulla di musei, biblioteche, processioni, scuole e formazione, arte e bellezza. Per lui e la sua Giunta la salute della città si misura dal numero delle gru in movimento.
D'accordo, tutte buone notizie, ma nell'articolo non è affatto chiaro che cosa realmente si intende fare nell'immediato con l'antico orologio della torre. Sembrerebbe che al momento ci si limiti al solo avvio della ricostruzione integrale del meccanismo metallico da sistemare all'interno della torre. Nulla si dice sul rifacimento dell'intero apparato scultoreo e decorativo esterno che poi, in sostanza, è quello che tutti attendono di poter ammirare.
Si apre una nuova sede maceratese di un club di F.I. con i soldi del gruppo regionale di Forza Italia all'insaputa dei dirigenti maceratesi di Forza Italia che, a loro volta, si sentono scaricati dai nuovi dirigenti locali auto-nominati di F.I? Se è così questa cosa del "non sapere" e di dividersi per partogenesi inconsapevole è proprio una malattia cronica di F.I. a Macerata.
Consorzio Agrario e Banca Marche. Due grandi "successi" maceratesi che resteranno nella storia cittadina a imperitura memoria di quanto grande sia stata la sua nobiltà.
Le ragioni di fondo alla base delle origini stesse della città, sono di carattere militare ma anche religioso. Questo carattere ancestrale del luogo si è costantemente perpetuato per oltre due millenni. Lo stesso patrono S. Giuliano è allo stesso tempo un capo militare e un dotto "sacerdote", che ha saputo tenere unito il nostro territorio nei secoli della disgregazione dell'Impero Romano. La chiusura caratteriale della popolazione e la sua tendenza a diffidare del "forestiero" discendono anche dalla natura familistica dei "clan" tribali che caratterizzavano la struttura sociale dei primi colonizzatori Traci venuti dal mare. Infine, i caratteri geo-morfologici del luogo, da sempre confine territoriale naturale tra diversi potentati, hanno favorito la "caserma continua" come immagine consolidata e sostanziale della città.
Il gioco linguistico/giuridico nell'urbanistica italiana ha origini antiche, ma è divenuto particolarmente bizantino e complicato negli ultimi 30 anni, con il progredire dell'influenza attiva di certa sinistra nella gestione materiale dello sviluppo urbano. I "bidoni" tipo Valleverde, STU di via Trento, Piano casa o minitematica, hanno tutti la stessa matrice ideologico/affaristica. Superare e rinominare lo sconveniente esproprio con l'illusione della compartecipazione all'affare. Il risultato è da un lato la fioritura di varie tipologie di imbroglio legalizzato ai danni dei contadini e proprietari originari delle aree, dall'altro la distruzione di ogni idea razionale di città.
Secondo Symbola Macerata è all'ottavo posto nella classifica nazionale dell'Industria culturale?
Forse Symbola si occupa più di politica che di cultura. L'unica vera industria culturale di Macerata è l'Università che da circa un decennio occupa stabilmente gli ultimi posti nelle classifiche nazionali.
Pur di sabotare una lodevole iniziativa di indagine e denuncia sulla drammatica situazione della sanità maceratese e del suo futuro, svolta dall'opposizione, non si è esitato ad inviare (senza invito) alla conferenza stampa la "quinta colonna" della maggioranza. La mission dell'agente provocatore (sempre la stessa da 33 anni) era di far saltare e svalutare politicamente l'iniziativa. Operazione riuscitissima anche se con qualche ammaccatura.
Ricostruzione perfetta!
Da queste finissime menti, monopolisti del "ballo del mattone" maceratese targato PD, aspettiamoci presto una operazione analoga sulle casermette.
Intanto ai cittadini si distribuiscono ulteriori e massicce dosi di cloroformio targato dal sempre alleato SEL, a base di dibattiti sul "centro storico bene comune".
Pessima mossa della Pantana (anche Lei candidata alla camera per il PDL).
Pura provocazione e risentimento personale visto che Pistarelli si era già dimesso da coordinatore comunale del PDL e Lei non si è dimessa da alcuna carica politica.
"Sono qui per passione e voglia di fare" i c.....miei.
La sua presenza è garanzia di un rientro in massa nel PdL 20 gg. dopo le elezioni. Film già visti
Perchè continuate a ricercare la "qualità" dei candidati vincenti alle primarie del PD? E' una ricerca inutile anche se certamente dettata dalla naturale e istintiva tendenza umana a credere che debba sempre vincere il migliore. Ma nella realtà materiale dell'attuale politica non è il merito a fare la differenza, anzi la meritocrazia spaventa i partiti ed è meglio nasconderla.
Ha ragione Mencoboni.
Essendo vietato l'attraversamento di otto metri di via S. Lucia per imboccare via Rosetani, ora occorre fare circa 350 mt. e dare una vista al supermercato, promotore ed esecutore della rotatoria pubblicitaria.
A questo punto è naturale per i residenti di via Rosetani, ma anche per molti altri, svoltare a destra subito dopo la stazione e risalire verso la rotatoria. Tuttavia, l'obbiettivo di fondo di questa trasformazione, cioè separare a monte il volume di traffico in uscita dallospedale nelle due direttrici principali -Piediripa e Sforzacosta, è stato deviato a favore di una maggiore attrazione verso il futuro supermercato voluto con la minitematica. Il conseguente aumento del danno ambientale è, cosi, diventato esponenziale anche perchè si è cancellata l'ipotesi di sottopassare i cappuccini con la deliberata bretella via Mattei-Vergini.
Sul piano politico ed economico Macerata aveva già perso il ruolo di capoluogo da almeno il 1994, cioè da quando la Regione stralciò gli attributi infrastrutturarli dal Piano Regolatore.
In quegli anni, mentre Acona poteva permettersi di proseguire la realizzane -per circa 1.800 miliardi di lire- di opere stradali faraoniche, Macerata non riuscì a realizzare nemmeno lo stralcio di 45 miliardi -dei 300 previsti sin dal 1973- per la famigerata strada nord.
In questo modo Ancona divenne più attrattiva e potè passare da circa 70 mila abitanti agli attuali 102 mila, mentre Macerata è rimasta ferma ai 43 mila ab. del 1991 -compresi i 4.500 extracomunitari residenti oggi-.
Dunque, i circa 24 mila abitanti che oggi mancherebbero alla Provincia per rientrare nei parametri stabiliti dal governo Monti, dipendono essenzialmente dalla mancata crescita -demografica, economica, attrattiva ecc.- della città di Macerata, considerato che quasi tutti i comuni limitrofi e costieri sono costantemente cresciuti e il capoluogo è diventato sempre più isolato.
Oggi la Regione dice che la soluzione sta nel ricorso costituzionale e la politica deve attenersi a questa linea. Può darsi che i maceratesi si bevano anche questa storia, ma se conoscono bene la loro storia dovrebbero sapere anche che il ruolo di capoluogo -dal 1400 in poi- non gli è stato regalato da nessuno, ma lo hanno conquistato con la "forza" della politica e delle idee.
Macerata diventa veramente grande ogni volta che riesce a sviluppare sino all'estremo la sua vera e atavica natura -l'ipocrisia-.
Appena 13 anni fa Ferretti fece per pochi mesi a Macerata l'assessore alla cultura. Allora, nelle bacheche di partito, in alcuni giornali e nei banchi dell'opposizione si gridava: scelta inadeguata, assessore virtuale, la città ha bisogno d'altro ecc..
Ferretti, infastidito e preoccupato da tante critiche inaspettate e immeritate, naturalmente si dimise e, a malincuore, confermò dentro di se quel sentimento (mai pubblicamente espresso) molto critico sulla "reale natura" della città natale che per decenni lo aveva ignorato.
Ottimo il collegamento aereo con la galleria dell'UPIM (anche se difficile). Il parcheggio dovrebbe prevedere anche una soluzione che risolva razionalmente la sosta degli autobus su rampa zara, nell'ottica dello scambio "mezzo pubblico/mezzo privato e pedoni".
Con questa brutale censura ai danni di cm, il Presidente del Consiglio, il Sindaco, ma anche l'intero consiglio Comunale che non si è ribellato uscendo dall'aula (come spesso fa anche per le stupidaggini), hanno scritto la pagina più nera e preoccupante della recente storia democratica.
I cittadini hanno molto da meditare e capire su questa inquietante vicenda.
Non avete ancora capito che "macerata nel cuore + Ballesi+Menchi" sono la vera quinta colonna della Giunta, che invece una parte della maggioranza+1/2 PDL vorrebbero -ma non possono e non sanno- mandarla a casa. Un equilibrio perfetto per ingessare tutto fino al 2015 quando nessun elettore avrà capito chi, come e quando si è sviluppata la "nuova storia". Allora soltanto il 30% dei maceratesi andrà a votare e un camuffato centrosinistra tornerà a governare di nuovo la città.
Se il "nome nuovo" per futuro coordinatore del PdL comunale è quello annunciato da cm (Andrea Blarasin) -già consigliere comunale e provinciale, già assessore provinciale, già candidato perdente ecc..- allora è meglio "l'usato ma sicuro" Pistarelli.
Dopo le Amministrazioni Maulo e Menghi (di Sinistra la prima e di centro-Destra la seconda, durate circa sei anni ma precedute dalla crisi politica di tangentopoli), ritornò il "riformato"centrosinistra guidato da un suo uomo simbolo (Meschini). Con quella quella scelta (ampiamente vittoriosa) si voleva sottolineare il ritorno alla "normalità".
Purtroppo, però, fu sottovalutato il fattore "astinenza dal potere" che aveva modificato anche il DNA della nuova generazione della sinistra e del centro, che chiedeva pressantemente clientelismo e assistenzialismo (posti, mattone, cultura, ecc.).
Nel 2005 furono molte le promesse, in parte avviate; la città si rilassò e Meschini rivinse le elezioni anche se con margine più ridotto. Nel 2010 molte aspettative erano state soddisfatte, soprattutto sul terreno urbanistico. Tutto ciò non sarebbe più servito direttamente a Meschini, ma sarebbe tornato utile allo stesso centro-sinistra consentendo a Carancini di inventare la teoria della "nuova storia" tutt'ora in corso.
Il prezzo pagato dalla città per tutto ciò è sotto gli occhi di tutti.
"Diciamolo". Non è possibile che un introito stimato in oltre 11 milioni diventano poche centinaia di € per le casse dell'IRCR, senza che nessuno se ne accorga.
Queste cose possono accadere a Roma ma non a Macerata.
Grazie avvocato per il Chiarimento.
Tuttavia stupisce il fatto che mentre Lei e CM -all'epoca non potevate conoscere questa storia- siete riusciti a ricostruirla dopo oltre cinque anni (sembra con precisione), alcuni consiglieri di minoranza sopra intervenuti hanno dichiarato di cadere dalle nuvole.
Eppure le foto degli interventi edilizi allegate al suo articolo sono li da anni a simbolo -come dice Lei- "della totale insipienza della classe politica che ha governato la città di Macerata negli ultimi 15 anni e che in tutte le principali vicende urbanistiche cittadine ha costantemente e arrogantemente messo l’interesse particolare davanti a quello pubblico".
(All'epoca il Presidente dell'IRCER era un noto cattolico ex DC, l'Assessore ai servizi sociali un comunista, l'Assessore all'Urbanistica un repubblicano, il Sindaco un democristiano).
Il sottotitolo dell'articolo conclude dicendo ".......quando anche l'opposizione ci mette lo zampino".
Bisognerebbe chiarire questo aspetto.
Ricordo che nel 2005 la questione venne per la prima volta sollevata sulla stampa locale da un articolo di Giulio Conti e Maurizio Fattori, poi riportata in Consiglio Comunale e sostenuta dai consiglieri Meriggi e Iommi.
Almeno per rispetto della memoria dello scomparso Fattori, andrebbe chiarito che cosa si intende per "..lo zampino dell'opposizione".
Questa è la "vecchia storia". Certo sorprende per l'enormità dei numeri e del fenomeno.
Ma la "nuova storia" della città dovè?
La transazione richiamata da Bommarito tra il nuovo CdA dell'IRCR, la nuova Amministrazione Comunale e l'Impresa è solo di qualche mese fa.
Visti i nomi della lista, più che di gente preparata sembra tutta gente navigata. Forse faranno molte riunioni per discutere di partecipazione intorno al nulla. Molti hanno fatto esperienze amministrative in enti pubblici, ma non risulta che abbiano avviato progetti innovativi importanti per lo sviluppo delle comunità locali.
Al "governo dei tecnici", che ha commissariato anche la politica, non si risponde solo con l'ambizione personale.
Se il TAR boccerà il ricorso di Giorgini lo farà per il voto unanime espresso dal Consiglio Comunale sulla delibera di diniego, e non certo per l'"opponendum" dei comitati ambientalisti.
In ogni caso se il TAR si atterrà rigorosamente alla legge dovrà dare ragione a Giorgini.
Questo illustre sconosciuto Berdini!
Si permette di criticare Silenzi, cosa che non fanno nemmeno gli Ucchielli e gli Sciapichetti.
Silenzi è un grande della politica provinciale e regionale, noto anche a Roma e oltre.
Silenzi è il Leader Maximo! Ha la lunghezza del Leader, ha la longevità del Leader, ha il curriculum del Leader!
Come si sono permessi gli "omini" del pd civitanovese di criticare, ma soprattutto di candidarsi alle primarie in concorrenza con il Leader. Andrebbero espulsi, anzi, andrebbero internati.
Dalla foto non si capisce bene se Carelli (PD) si sta alzando o sedendo dal banco del PDL accanto alla Pantana. Forse il PDL sta facendo l'acquisto di un "usato ma sicuro"?
Chiedere oggi di fare chiarezza sulla vicenda e, addirittura, di rilanciare l'iniziativa con gli stessi strumenti metodologici e contenuti funzionali non ha più senso.
@ Paccio.
Mi faccio delle domande perchè anch'io non ci capisco niente. La normalità dovrebbe essere che se uno viene riconfermato per tre mandati nel ruolo di consigliere vuol dire che piace ai suoi elettori. Certamente gli altri lo possono criticare ma non delegittimare. Se poi quel consigliere più volte riconfermato, vota delibere con la maggior parte degli altri consiglieri -anche loro più volte riconfermati- vuol dire che quelle scelte piacciono alla maggioranza dei cittadini. Se poi, come dice Cherubini, anche Compagnucci -dopo aver cambiato abito- ha criticato quella particolare scelta (distinguendosi dalla sua maggioranza) non vuol dire che si tratta di una conferma delle sue opinioni ma, semmai, di quelle di Borgiani. Infatti è noto che i due fanno riferimento a gruppi politici ed economici diversi.
Perchè Borgiani è stato eletto per la terza volta consigliere comunale e Cherubini -o altri che la pensano come lui- non sono mai stati eletti nemmeno nei quartieri?
Perchè un'ampia maggioranza ha votato a favore della minitematica oggi con Carancini e ieri con Meschini?
Perchè uno che ha fatto per quasi un quarto di secolo l'assessore all'urbanistica, regalandoci la "verde" città attuale (con molte ville e piazze scomparse), appena viene escluso dall'assessorato diventa improvvisamente critico?
Non capisco perchè in tanti ve la prendete con Borgiani che ha l'unica colpa di essere intellettualmente onesto e chiaro nei suoi ragionamenti. Da buon maceratese ha una visione amministrativa concreta, normale ed equilibrata, rivolta a difendere gli interessi pratici della gente comune, in una fase oggettivamente difficile della città.
In effetti l'idea di rottamare l'intero quartiere non è stupida.
Molti edifici, strade e muraglioni del colle di S. Lucia presentano forti segni di cedimento strutturale preoccupanti. La maggior parte delle costruzioni sono degli anni sessanta e settanta, mal costruite e non sono antisismiche.
Come residente da circa venti anni credo che i problemi di maggiore attualità dell'intero quartiere di S. Lucia non sia la costruzione di una nuova palazzina in quartiere che è nato a vocazione residenziale,ma l'aumento esponenziale di impropri flussi di traffico di attraversamento provenienti sia dalla galleria, sia dal progressivo aumento dei servizi sanitari e assistenziali concentrati nella zona.
Ad aggravante tale situazione è la sperimentazione in corso da mesi sui sensi di marcia, che non ha affatto aumentato la sicurezza, ma moltiplicato le infrazioni ai vari divieti.
Non vorrei che si distogliesse l'attenzione sulle necessarie soluzioni strutturali di più ampio respiro e maggiore impegno politico-economico, sollevando artificiosamente questioni altre di minore interesse generele.
In ogni caso, nello specifico, è vero che il quartiere è sottodotato di verde pubblico e spazi per il migliramento della piccola rete commerciale. Recentemente il Comune ha messo delle panchine lungo la strada principale, nei pressi di una fontana che passa inosservata e priva di spazi verdi. Inoltre la locale bocciofila e centro di socializzazione degli anziani è collocato in un terribile e malsano spazio di risulta, all'incrocio di due strade fortemente inquinate.
Dunque, l'idea di scambiare con il privato diritti per 7000 mc. di edificato in cambio della cessione gratuita extra standard al Comune di 2300 mq. di verde pubblico, che accorpati ai circa 3000 mq. di verde privato garantiscono la permanenza quasi totale dell'attuale massa arborea a rispetto anche della villetta esistente, mi sembra una scelta intelligente, equilibrata e pragmatica. In sostanza mi pare che i 30.000 mc. di P.zza Pizzarello o di altre zone della città meriterebbero più dibattito di questa.
Mi pare che dalla vicenda Giorgini chi esce peggio è in particolare il PdL. Si perchè l'UDC con la presenza del "nuovo" consigliere Pizzichini ha potuto permettersi una inedita denucia morale sui veri contenuti della pratica; denucia che nessun altro gruppo consiliare o associazione esterna ha mai osato fare preferendo rifugiarsi nei comodi slogan ambientalisti e culturali. Ballesi ha potuto prendere le distanze dal merito e dal metodo delle scelte effettuate dalla precedente amministrazione, pur non dicendo nulla di significativo. La Menghi si è completamente eclissata preferendo non rischiare di complicare la vita a Carancini. Macerata nel cuore, come Conti, erano liberi di non dire nulla e votare seguendo il furore del popolo. La maggioranza, priva del vecchio sindaco e assessore che avevano assecondato l'avanzamento della variante per oltre due anni, ha potuto dimostrare che "inizia veramente una nuova storia". Infine resta il PDL che spiazzato dall'accordo raggiunto dalla maggioranza si è dovuto adeguare -per non essere impopolare- alla volontà della stessa maggioranza (con l'astensione di Salvatori e l'assenza strategica della Pantana che pure si era infuriata il giorno prima). Significa che su questa questione c'è stata unanimità? Non credo! Penso che ci sia stata incapacità e poca volontà nello spiegare la diversità che esiste pur esprimendo voti dello stesso segno.
Lo spettacolo dell'attuale conflitto Sindaco-maggioranza, secondo Sciapichetti, ci riporterebbe indietro ai tempi della Menchi. In realtà ci riporterebbe ancora più indietro ai tempi di Maulo e del suo centro-sinistra.
Il presunto conflitto istituzionale o di competenze tra Giunta, Consiglio e Commissioni, è una pura balla politica che acquista sostanza solo grazie ai giornali. Se i Consiglieri di Maggioranza non gradiscono più il loro Sindaco, non debbono redigere delibere alternative a quelle della Giunta, ma votare contro le delibere del Sindaco.
Bianchini e la "sottostante" Pensare Macerata, hanno governato gli ultimi dieci anni, dove la gestione urbanistica ha toccato punte di non partecipazione e mancata trasparenza mai registrate dal dopo-guerra. Eppure oggi si unisce a coloro che, avendo già dato un cattivo esempio, riempiono Carancini di buoni consigli come quello di una "urbanistica partecipata". Tradotto significa che Carancini deve sbrigarsi a nominare Bianchini Direttore del Teatro o cose analoghe, altrimenti se lo trova alleato con personaggi come Luigi Carelli, Compagnucci ecc...
"forse senza Munafò po’ fa carriera pure essa" dice Alex.
Credo anche che senza la ricerca delle cosiddette "coerenze" politiche, di cui Munafò era Maestro, la finzione oppositoria è destinata a scomparire e a trasformarsi in un disimpegno militante a sostegno di Carancini.
E' probabile che per l'aprile 2011 il PDL a Macerata non ci sarà più, ma se la prospettiva è quella paventata da Liuti può darsi che sparisca anche prima.
Le maggioranze possono litigare al loro interno su tutto, anzi debbono litigare su tutto, solo su una materia non debbono mai rendere pubblico il loro dissenso -l'urbanistica-. E' una regola storica di origine latina e cattolica ma assunta anche dai paesi anglosassoni e protestanti. A Macerata poi è una questione di assoluta riservatezza più importante della confessione. Carancini sbaglia a cadere nelle trappole conflittuali di natura urbanistica.
Sono un anonimo come te, arrabbiato e depresso come te, forse più anziano ma ho problemi analoghi ai tuoi. Ho lavorato molto e posso contare su 800 €. di pensione. Ho amato e amo lavorare. Ho creduto nella politica di questo governo perchè dentro la sua filosofia c'era un'idea del lavoro, un principio etico del lavoro responsabile.
Ora non ne sono più convinto. In verità non ho mai creduto che la politica italiana si sia mai veramente interessata all'occupazione giovanile salvo per i molti casi di clientelismo politico che hanno danneggiato e danneggiano l'occupazione. Non ci sono consigli da dare se non di tenere duro. Ci stiamo tutti (o quasi) impoverendo materialmente e spiritualmente. Presto dovremo tutti rassegnarci ad un nuovo tipo di schiavitù dove per sopravvivere bisognerà accettare di tutto. I più furbi, ma anche più incapaci, si buttano in politica non per cambiarla ma per prosperarvi. Anche l'emigrazione non è più una soluzione anche perchè fra un pò gli altri paesi accetteranno solo o bambini da schiavizzare o grandi scienziati. Se non lavori non mangi ci dicevano una volta, oggi bisogna abituarsi a non mangiare se proprio non c'è più lavoro o non c'è una famiglia che ti sostiene. Una volta si andava a lavorare anche a 11 e 12 anni, a 20 si sapeva fare un mestiere a 30 si era dei piccoli imprenditori che spesso fallivano ma poi si riprendevano. Poi c'è stata la scuola dell'obbligo e nessuno sa più fare un mestiere tradizionale, i muratori, elettricisti, idraulici, falegnami, meccanici ecc.. oggi guadagnano più di un medico ospedaliero e per trovarli è difficile. Però in italia è stato sconfitto l'analfabetismo e tutti leggono e scrivono. L'editoria va molto forte di questi tempi.
Peccato che Giorgini non abbia potuto spiegare personalmente e compiutamente il suo progetto imprenditoriale, delegando un "terzo" a rispondere. Credo che lui abbia ragione, però avrebbe dovuto acquisire direttamente la titolarità dell'area agricola in questione per trattare con maggiore autorevolezza l'intera questione con il comune.
Anche Blarasin e gli altri consiglieri di opposizione presenti alla conferenza stampa, sulla questione Giorgini mostrano non poca confusione. certo Blarasin ha espresso un no chiaro, ma lo fa discendere dall'equivoco sulla insalubrità, mentre gli altri agitano l'altro equivoco sul futuro turistico, rurale e storico dell'area, riservandosi di prendere in considerazione le ragioni del SI se queste sono basate sull'interesse pubblico.
Nessuno a rilevato che la variante Giorgini non prevede solo la destinazione industriale dell'area, ma anche quella commerciale e direzionale con una quota (di legge) residenziale. Dunque nessun obbligo di fare solo fabbriche. Dovrebbe essere soprattutto questa la chiave per interpretare la bontà o meno della variante.
Fa bene Blarasin a "sperare" che l'opposizione lo segui.
Prima della Giorgini, l'amministrazione Meschini ha approvato altri due "SUAP", uno riguardava un deposito e lavorazione di breccia in mezzo al chienti, l'altro un mega e terrificante ampliamento dell'"obby zoo" per l'allevamento, ricovero e vendita di animali domestici. Non risulta che vi furono proteste e opposizioni.
Una domanda per chi se la sente di rispondere ad un anonimo; Se invece che prodotti in plastica la Giorgini producesse tessuti o prodotti alimentari, ci sarebbe stata la stessa protesta?
Ancora, quanto incide in questa protesta la sensibilità ecologico-ambientale e quanto, invece, la particolare procedura urbanistica adottata?
Appunto! Bianchini era assente alla seduta di Giunta che approvò la delibera Giorgini. Molti dei "contrari" furono assenti nei tre anni di gestazione della pratica.
Tuttavia la pratica approderà al prossimo consiglio comunale, dove i molti assenti consentiranno la sua approvazione (al massimo il suo rinvio).
Ottima scelta politica!
Nasce già dirigente, prima allo IACP, poi assessore ai LL.PP. con Maulo, poi (indicato da Silenzi quando faceva l'assessore regionale) dirigente del COM per la ricostruzione post sisma, poi incaricato da Silenzi Presidente dirigente dei LL.PP in Provincia, oggi super dirigente dei servizi tecnici comunali. In termini di "affidabilità" Carancini e la sinistra non potevano pretendere di più.
@abelardo
Ma se sulla recente delibera "minitematica" l'ex capogruppo del PDL (oggi il più votato consigliere comunale) è stato l'unico dell'opposizione a votare a favore aggiungendo -inutilmente- il suo voto alla già ampia maggioranza di sinistra! Di quale legame tra cultura e politica si vuole parlare?
maceratese
Utente dal
2/7/2010
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