Avanti con il piano regionale delle macerie. La Regione sta terminando la strategia per lo smaltimento delle macerie pubbliche del terremoto. I comuni ad aver inviato il progetto sono 88. In fase di evoluzione, supportati dalla Regione, ancora i comuni di Castelsantangelo, Visso, Sarnano. La stima è di circa 840mila tonnellate: 287mila per i comuni della provincia di Macerata, 511mila per la provincia di Ascoli e 42mila per la provincia di Fermo. I comuni con più macerie sono Ussita, stimate 99mila tonnellate e Arquata, stimate 350mila. Attualmente il materiale rimosso è di circa 63mila tonnellate. Il costo per la raccolta, il carico, il trasporto, la cernita, la separazione e il recupero è di 50 euro a tonnellata. Ciò significa che per il Maceratese il costo sarà di 14 milioni e 350mila. Aggiornamento anche dei fondi erogati agli enti locali. Fino ad ora a Comuni e Province sono stati liquidati oltre 16 milioni di euro come anticipazione del 70% dei lavori di somma urgenza effettuati da parte di ditte private per la messa in sicurezza. Questo consentirà agli enti stessi di anticipare i soldi alle ditte che hanno effettuato i lavori in attesa del completamento dell’iter burocratico.
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Ah, ecco cosa aspettavano i politici ad organizzarne le rimozione. Ora che sanno quello che rubano, possono iniziare i lavori?
Tra le macerie ci sarà pure qualcosa che va smaltito, ma la maggior parte è materia prima. E non ho mai saputo che le materie prime vanno smaltite.