Camerino, genitori in assemblea:
“Sulla nuova scuola non sappiamo nulla”

RICOSTRUZIONE - In una lettera una mamma dà voce alle perplessità dei familiari degli alunni dell'istituto Betti. Riunione anche con i docenti convocata per il 31 maggio alle 15 nella sede del Contram alle Mosse

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La scuola Betti di Camerino

 

Come sarà la nuova scuola Betti? Si farà in tempo a costruirla prima del prossimo anno scolastico? A questa ed altre domande darà risposta l’assemblea con i genitori ed i docenti convocata per il 31 maggio alle 15 nella sede del Contram alle Mosse. L’edificio scolastico è inserito nell’elenco delle prime ventuno scuole da ricostruire, emanato dal commissario alla ricostruzione Vasco Errani. A dare voce alle preoccupazioni dei genitori per il prossimo settembre era stata una mamma che ha scritto una lettera aperta. “In questi giorni si sta diffondendo tra i genitori degli alunni delle scuole primarie di Camerino un senso di incertezza e preoccupazione circa il regolare avvio dell’anno scolastico, alimentato dalla carenza di informazioni sulla realizzazione del nuovo plesso – si legge – per quanto si sa, dovrebbe essere realizzato a tempo di record in località Madonna delle Carceri, previo smantellamento dell’attuale prefabbricato che ospita le primarie Betti e D’Acquisto, per essere pronto entro l’inizio dell’anno scolastico”. La donna elenca i dubbi riguardo alla realizzazione in pochi mesi esprimendo la paura che non si sappia poi dove mandare gli alunni, se si demoliscono gli attuali moduli che ospitano insieme le scuole primarie Salvo e Betti, poi a settembre la nuova scuola non sarà pronta. “Quanto alla realizzabilità in tempi rapidi della nuova struttura, è difficile pensare che un intervento da circa sei milioni di euro, possa essere realizzato in tempo utile da consentire l’ingresso degli alunni a settembre prossimo, tenuto conto che una parte del tempo andrebbe necessariamente impiegata anche per smantellare il vecchio prefabbricato – osserva la donna ricordando che nell’ordinanza di Errani il limite dei lavori è fissato in cinque mesi – Ebbene, a che punto siamo con le procedure? C’è un progetto? C’è un’impresa appaltatrice? Sono stati consegnati i lavori? Siamo pronti per partire a giugno? Nulla ad oggi è dato sapere, ma già le indicazioni contenute nelle varie ordinanze confermano la sensazione che i nostri bambini a metà settembre non troveranno la nuova scuola pronta ad attenderli”.

20160826_173642-400x225La signora esprime tutte le proprie perplessità: “Si spiega dunque il sentimento di inquietudine e preoccupazione dei genitori, i quali si chiedono se, in assenza di certezze sulla disponibilità della nuova scuola a settembre, sia davvero opportuno procedere da subito allo smantellamento del prefabbricato che ospita attualmente tutte le primarie di Camerino. Quel prefabbricato, che ha consentito la regolare ripresa delle attività didattiche nella fase di piena emergenza arrivando ad ospitare quindici classi, potrebbe ancora essere utile in attesa della nuova scuola, magari con qualche piccolo accorgimento che lo renda più vivibile. Dove sarebbero destinate queste quindici classi di bambini di scuola primaria, una volta demolito l’attuale prefabbricato, nell’ipotesi assolutamente realistica in cui la nuova scuola non fosse pronta per settembre?”. Un altro problema riguarda la futura collocazione dei bambini della Salvo D’Acquisto, se la nuova scuola sarà destinata a quelli della Betti. “Per la primaria D’Acquisto, poi, c’è un problema ulteriore, in quanto il nuovo edificio scolastico parrebbe destinato, a rigore, alla primaria Betti, alla media Boccati e alla scuola dell’infanzia “L’aquilone”. Considerato che l’amministrazione comunale non sembra intenzionata a ricollocare la D’Acquisto nell’edificio di via Medici a causa dell’inadeguatezza della viabilità di quella zona, non si riesce a capire dove saranno collocati i bambini della primaria a tempo pieno – conclude la lettera – si attendono, dunque, informazioni e garanzie da parte dell’amministrazione comunale, la quale dovrebbe fornire adeguate rassicurazioni sulla regolare ripresa dell’anno scolastico, indipendentemente dalla conclusione dei lavori della nuova scuola. I genitori difficilmente comprenderebbero decisioni che comportino per i bambini difficoltà e disagi anche maggiori di quelli incontrati subito dopo il terremoto. Si faccia la nuova scuola Betti, la si faccia sicura e non di fretta, bensì con i tempi che si renderanno necessari, si ragioni con calma sulle soluzioni possibili per la D’Acquisto, e nel frattempo si garantisca normalità a tutti i bambini. Si spera vivamente che l’amministrazione non intenda ovviare all’eventuale indisponibilità di una sede scolastica proponendo, a settembre, la “soluzione” dei turni presso altre strutture scolastiche, modalità che sarebbe pesante per i bambini”.



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