Ussita, ridotta la zona rossa:
tornano le passeggiate a Frontignano

SISMA - Da oggi la frazione è accessibile, ma sempre con il permesso per chi risiede o ha casa nella zona. Si può ritornare anche a Sant'Eusebio, Pian dell'Arco e Cuore di Sorbo. Il sindaco dimissionario ha firmato l'ordinanza: "per favorire il rientro di parte della popolazione, consentirà anche il ritorno delle attività economiche"

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L’hotel Domus Laetitiae crollato a Frontignano dopo i terremoti di ottobre

di Monia Orazi

Quest’estate si potrà tornare a godere il fresco ed il panorama a Frontignano di Ussita. Ridotta la zona rossa del comune di Ussita: Frontignano, Sant’Eusebio, Pian dell’Arco e Cuore di Sorbo sono da oggi accessibili, fermo restando che per raggiungere il comune occorre avere il permesso, che viene rilasciato a chi è residente o ha una casa nella zona. A sette mesi dalle violente scosse di ottobre, il sindaco dimissionario Marco Rinaldi ha firmato per la prima volta un’ordinanza che libera una delle zone più turistiche dell’Appennino marchigiano, dal divieto di accesso totale in cui è ingabbiato tutto il Comune, per motivi di sicurezza legati ai gravissimi danni, con la popolazione evacuata nella quasi totalità. Restano in pochissimi a presidiare il paese fantasma, tranne vigili del fuoco, forze dell’ordine ed addetti comunali. In queste zone potranno tornare i turisti, chi ha la casa agibile o chi vuole andare a vedere la sua proprietà, potrà liberamente accedere, senza bisogno di essere accompagnato dai vigili del fuoco, a meno che non si tratti di abitazione inagibile, o di chiedere permessi particolari. L’esclusione dalla zona rossa non riguarda il giudizio di agibilità o inagibilità delle case, per cui fanno fede soltanto i sopralluoghi. E’ un primo piccolo passo per tornare alla fruibilità di una delle zone più frequentate dei Sibillini. Non ci si potrà avvicinare “alle stazioni degli impianti di risalita di Frontignano con particolare riguardo alla stazione di valle e di monte della funivia va e vieni “Vallone di Selvapiana – Malghe delle Spigare” ed all’area sottostante le funi della citata funivia”. Restano inaccessibili perchè zona rossa le frazioni di Casali (strada d’accesso non fruibile), Castelfantellino, Palazzo, Castelmurato, San Placido. Hanno soltanto delle parti in zona rossa le frazioni di Sasso, Fluminata, Pieve, Tempori, Vallazza, Capovallazza, Calcara, Sorbo, Vallestretta. Tra i motivi indicati da Rinaldi nell’ordinanza la volontà “di favorire il rientro di una parte della popolazione in edifici risultati agibili, il tutto aggravato dalla circostanza che una parte dei contratti per l’accoglienza dei cittadini, stipulati fra la Regione Marche e le strutture ricettive, sono in scadenza, e quindi i cittadini che vi alloggiano devono lasciare le stesse”. Per il sindaco dimissionario che resterà in carica sino a domani, prima di lasciare spazio ad un commissario “è necessario porre in condizione tutti i residenti che ne abbiano desiderio di poter ritornare ad Ussita il prima possibile, o presso la loro casa risultata agibile o in autonoma sistemazione, anche per tutti i proprietari di seconde case agibili, che in prossimità della stagione estiva intendono trascorrere parte delle loro vacanze ad Ussita”. Rinaldi sottolinea anche che questo consentirà di velocizzare i sopralluoghi e gli interventi di manutenzione degli edifici, per far partire rapidamente la ricostruzione. La riapertura di queste zone consente per il primo cittadino “il ritorno delle attività economiche già insediate, in quanto la riapertura, seppur parziale, del territorio comunale, può favorire un primo timido ritorno di un flusso turistico, nonché, come sopra riferito, dei proprietari delle seconde case agibili, costituendo in ultima istanza un indotto a beneficio delle attività economiche in primis, ed in definitiva di tutto il proprio territorio”. La Regione ha autorizzato la rimozione delle macerie del fabbricato noto come ex Eca, contenenti amianto, autorizzando dopo il via libera della Protezione civile la spesa relativa.

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