Tagli alle province, si rischia la chiusura di scuole e strade. A rilanciare l’allarme è il presidente dell’Upi Marche e della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, dopo il no unanime del direttivo dell’Upi, oggi a Roma, al decreto 50 in materia finanziaria in via di conversione alla Camera. Un provvedimento che, come già paventato da Pettinari, destina alle province solo 110 milioni rispetto ai 650 necessari per la ordinaria amministrazione (leggi l’articolo). Per questo l’Unione delle Province ha proposto alcuni emendamenti al testo, al fine di garantire le risorse necessarie al mantenimento dei servizi fondamentali altrimenti non più possibile. Modifiche acquisite però “in misura insufficiente” secondo l’Upi che in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica ha voluto inviare un appello al capo dello Stato Sergio Mattarella. “Un ulteriore appello – si legge nel documento condiviso dai presidenti delle Province – nel quale evidenziare che la carenza di risorse assegnate comporterà per diverse Province, dal nord al sud del Paese, conseguenze gravissime tali da non poter garantire la sicurezza di servizi fondamentali inerenti la mobilità, il diritto allo studio, e l’eguaglianza tra i cittadini. Se le risorse rimarranno tali saranno inesorabili le decisioni di chiusura di scuole e strade per l’impossibilità di intervenire per la messa in sicurezza”. Nella lettera si paventa anche la lesione dei principi su autonomia e funzioni degli enti locali e sanciti dagli articoli 114, 118 e 119 della Costituzione. L’appello verrà inviato anche al presidente del Senato Pietro Grasso ed ai capigruppo “affinché si facciano carico della situazione di emergenza delle Province durante i lavori di conversione del decreto”. Infine le province solleciteranno “le Regioni affinché valutino, nel caso in cui venga approvato in via definitiva l’attuale testo, l’opportunità di impugnare le norme di legge per violazione dei principi costituzionali”. Infine il direttivo dell’Upi ha convocato un’assemblea dei presidenti di Provincia per valutare le conseguenze della mancata assegnazione delle risorse e delle conseguenti decisioni da assumere.
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Questa volta Tonino Pettinari ha pienamente ragione.