Il cardinale Parolin con monsignor Brugnaro
“Non so se la mia visita possa essere il preludio a quella di Sua Santità, ma di certo lui vi ha nel cuore, speriamo che questo si possa realizzare, ma non vi è certezza”. Così il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin si è espresso questo pomeriggio a Camerino, durante la sua visita privata nella zona rossa, accompagnato dall’arcivescovo monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, dal sindaco Gianluca Pasqui, insieme ai vigili del fuoco, guardia di finanza e carabinieri che hanno fatto da scorta all’altro prelato vaticano, durante la sua visita. A Camerino in questi mesi dopo il terremoto sono giunte in visita numerose personalità del mondo politico, imprenditoriale e sociale, manca soltanto papa Francesco. Nei mesi scorsi si era diffusa la voce di una possibile visita, che circolava anche stamattina a Fabriano, dove il cardinale Parolin ha preso parte alle celebrazioni sui 750 anni dalla morte di San Silvestro.
Il cardinale è giunto a Camerino poco dopo le 16, è stato accolto dal sindaco Pasqui davanti alla sede Contram ed è subito voluto andare in piena zona rossa. Il prelato ha ascoltato con vivo interesse da Pasqui e dal vescovo Brugnaro la difficile situazione della città e del territorio, ha visitato dall’esterno le chiese di Santa Maria in via e di San Filippo, il cortile del palazzo arcivescovile, salendo la prima rampa di scale, impossibilitato a proseguire dai crolli che ci sono stati nelle prime stanze dell’edificio. Accompagnato dai vigili del fuoco e dal vescovo, il cardinale Parolin è poi entrato all’interno del duomo, che presenta negli ultimi giorni un aggravamento delle lesioni, in particolare preoccupa il distacco della punta inferiore destra del timpano, sopra le colonne. All’interno su dodici colonne, ben dieci sono lesionate, al centro del pavimento della chiesa una delle grandi statue è crollata a terra, vi sono distacchi di intonaci e lesioni strutturali in vari muri. Fa impressione vedere la maestosa statua di Sant’Ansovino bloccata da un tirante. La situazione ha colpito vivamente il cardinale: “Fa impressione vedere tutto questo, il rischio è che questo dramma resti nascosto, soltanto per un miracolo della grazia di Dio, qui non vi sono state vittime. La prima impressione è che non vi siano stati tutti questi danni, ma invece ascoltando i racconti ci si rende conto che il terremoto ha danneggiato non soltanto le facciate dei palazzi, ma distrutto le comunità, i focolari, i cuori, tutto questo dobbiamo ricostruirlo. La Santa Sede vi è vicina, non perdete la speranza, il coraggio. E’ importante ritrovare insieme la forza per ricominciare, c’è stata tanta solidarietà e ce ne sarà ancora, questo è positivo, come la realtà di collaborazione tra gruppi ed istituzioni. Da tanto desideravo fare questa visita, ho manifestato il mio desiderio a monsignor Brugnaro, con cui ci conosciamo da tanti anni e lui mi ha offerto questa occasione”.
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