Taglio del nastro a Gualdo: riapre piazza Vittorio Emanuele III
di Federica Nardi
Una chiesa messa in sicurezza, una piazza che riapre. È questa la festa per Gualdo che oggi ha tagliato il nastro a nove mesi da quando il sisma aveva costretto alla chiusura del ritrovo principale del paese. Decine di persone, anche provenienti da Brescia (città che con una raccolta fondi promossa dal giornale ha donato a Gualdo 1 milione e 800 mila euro per ricostruire la scuola), hanno ripopolato piazza Vittorio Emanuele III. Tra le bandierine che inneggiano alla piccola città maceratese, le tavolate apparecchiate, coriandoli, animatori e palloncini, oggi la comunità ha festeggiato un altro passo verso la normalità. “Ce la stiamo mettendo tutta – ha detto il sindaco Giovanni Zavaglini – per passare dall’emergenza alla ricostruzione. Abbiamo avuto in questi mesi veri ponti di solidarietà. Ora riapriamo la piazza che è il centro di un piccolo paese. Tra pochi giorni demoliremo la scuola per ricostruirla”. Al suo fianco il sindaco di Brenta, Gianpietro Ballardin, il prefetto di Macerata Roberta Preziotti e il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio. “Tutto il territorio sta ripartendo – ha detto Preziotti – anche se i tempi delle procedure amministrative purtroppo non sono coerenti con le nostre esigenze ma sono finalizzati a dare stabilità a questo territorio. Ora cominciano a vedersi i risultati. L’inverno è stato duro e buio ma quest’estate in arrivo ci dice che finalmente lo lasceremo alle spalle. Bisogna avere fiducia perché c’è chi lavora sempre per voi”.
Da sinistra Gianpietro Ballardin, Roberta Preziotti, Giovanni Zavaglini e Fabrizio Curcio
Un vicolo in zona rossa a Gualdo
Ballardin ieri ha visitato anche la restante parte del centro storico ancora zona rossa, con le macerie che bloccano i vicoli già a pochi passi dalla chiesa di San Savino appena messa in sicurezza. Ha parlato di “un silenzio terrificante”, chiedendo a Curcio “di dare una mano a questi Comuni. Che meritano il rumore, meritano di rivivere entro l’inverno prossimo”. Curcio, che nel suo intervento ha ribadito che “bisogna mantenere alta l’attenzione perché c’è ancora tanto da fare”, a Cronache Maceratesi ha fatto il punto della situazione, partendo proprio dalla comunità gualdese: “Oggi riapre la piazza, un simbolo necessario per una comunità gravemente ferita. È giusto puntare sui simboli e sulla concretezza”. Sul tema delle scuole: “è fondamentale perché sull’educazione, i giovani e le famiglie si basa la ripresa. In questo senso l’impegno del commissario Vasco Errani è molto forte”. Un pensiero anche a una stagione molto difficile dal punto di vista organizzativo, con i lavori delle casette partiti da poco in tutti i Comuni colpiti dal sisma: “Il problema sono state situazioni diversificate che erano diverse già prima del terremoto. A cui si è sommata la devastazione di piccoli Comuni completamente annullati. È una situazione complessa: mettere insieme realtà diverse che hanno bisogno di risposte diverse. Non a caso la struttura commissariale è articolata con 4 vicecommissari, uno per Regione”. Sulle casette, in ritardo anche per la difficoltà di capire quante ne servivano e dove: “il fabbisogno – conclude – è ormai definito. La grande differenza con i terremoti del passato è che prima si poteva ragionare in percentuale sulla popolazione sfollata a causa del sisma. In questo caso in pratica quando definisci le necessità ti muovi già con nomi e cognomi per capire chi resta. Noi da parte nostra incontriamo ogni settimana la Regione per aiutarla a velocizzare i processi. La voglia di lavorare c’è e ci deve essere”.
Gualdo
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Ma quelli di Brescia lo sanno che oltre alla scuola gli dovranno fare anche i bambini?
Forza e coraggio per questo meraviglioso paese .