Ricostruzione, incontro a Matelica:
“Inaccettabile non tornare a casa”

SISMA - Il monito del sindaco Delpriori: "Presentate i progetti per i danni lievi, non ci si può approfittare del contributo di autonoma sistemazione". Con lui anche Spuri e Sciapichetti. Il primo: "Chi rispetta i tempi non grava sulle tasche della collettività". Per la nuova scuola stanziati 5 milioni di euro, ma non sarà pronta per settembre

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L’incontro al teatro Piermarini

“E’ grave che a Matelica sia stato presentato un solo progetto per riparare i danni lievi. Chi ha gli incarichi sta già lavorando. Perché non si vuole tornare a casa? Da un lato è vero che la burocrazia è complessa, ma dall’altro lato c’è chi ha presentato i progetti e il sistema funziona. Se ci fosse qualcuno che non vuole farlo partire per via del contributo di autonoma sistemazione, sarebbe inaccettabile per tutti i cittadini”. Così il sindaco Alessandro Delpriori ha aperto ieri sera l’incontro sulla ricostruzione post sisma al teatro Piermarini, insieme a Cesare Spuri direttore ufficio ricostruzione, Angelo Sciapichetti assessore regionale alla Protezione civile. “L’ordinanza è uscita a dicembre – ha aggiunto il primo cittadino –  la scadenza per la presentazione della domanda per i danni lievi è il 31 luglio, se avete dubbi venite in Comune e chiedete, prendere i contributi quando si potrebbe riparare la casa e rientrare non è etico. C’è chi scrive su Facebook che Matelica è morta, che il centro è vuoto, invece se partono i cantieri, tutta la città riparte, ciascuno deve fare la sua parte”.  All’incontro si è parlato anche della nuova scuola. Sarà costruita al posto del plesso di via Spontini, che ora ospita gli uffici comunali e che sarà demolito. Il prossimo anno scolastico i quattrocento bambini che la frequentavano, resteranno nelle stesse aule che li hanno accolti quest’anno durante l’emergenza. La notizia è stata confermata ieri sempre, il quale ha specificato che l’indice di vulnerabilità sismica dell’edificio è pari a 0,23 su un massimo di uno. Per il nuovo edificio scolastico sono stati stanziati oltre 5 milioni di euro, farà parte dell’ordinanza che sarà emanata entro giugno, con altre 63 scuole da rifare nei centri del cratere. La progettazione dell’edificio sarà attuata dopo l’ordinanza, si terranno incontri con docenti e genitori. Annunciata anche una bretella, già inserita nel bilancio comunale, per una cifra pari a 450mila euro, che collegherà il quartiere San Rocco alla rotonda per Braccano, per evitare l’ingorgo che ogni giorno si verifica in prossimità delle scuole, come segnalato da alcune mamme.

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Da sinistra: Delpriori, Spuri e Sciapichetti

Il sindaco ha poi aggiornato sugli ultimi dati: gli sfollati sono scesi a 524 a cui aggiungere altri 120 studenti. Su 1504 sopralluoghi, 750 sono case agibili, il resto per gran parte danni lievi. Delpriori ha chiesto che il palazzo comunale venga inserito nel piano delle opere pubbliche, che sarà emanato da Errani entro fine giugno. Per i primi interventi di messa in sicurezza il Comune ha anticipato 750mila euro, ricevendo dalla Regione come rimborso soltanto il 20%. Spuri ha annunciato un incontro con tutti i professionisti  il 7 e 8 giugno per aggiornarli sulle novità, mentre lunedì e martedì è previsto un corso di formazione per dipendenti comunali. Il direttore dell’ufficio ricostruzione ha detto che il piano delle opere pubbliche comporterà una spesa di 260 milioni di euro, inoltre sarà emanato un elenco di altre novanta chiese da ripristinare per dare un luogo di culto alle varie comunità per una cifra di circa 25 milioni di euro. “Su 95 progetti presentati, abbiamo dato 15 autorizzazioni, per quanto riguarda i danni di tipo B, gli sportelli bancari iniziano a sapere – ha aggiunto Spuri – su centomila richieste di sopralluoghi la metà hanno avuto come esito l’agibilità, dunque sono circa 50mila quelle ammissibili a contributo. Di queste il 25% sono per danni lievi, su circa 12.500 abitazioni, un numero di pratiche superiore a tutte quelle trattate nel sisma del 1997. E’ importante presentare i progetti secondo una scansione temporale, perché poi se arrivano tutti insieme è dura. Chi rispetta i tempi si mette in condizione di non gravare più sulle tasche di tutti i cittadini con il contributo di autonoma sistemazione, 22mila persone che percepiscono il Cas, sono una spesa ingente che può essere ridotta. Dopo nove mesi è ora di guardare a quello che si può fare ed iniziare a farlo. E’ vero che il sistema è complicato, ma dal 2 maggio il Mude (sistema informatico per inserire le pratiche gestito dalla Regione Piemonte n.d.r) è stato potenziato. Matelica ha la capacità di tornare presto alla normalità, movimentando l’aspetto economico e sociale”.  Sciapichetti ha ribadito la gravità dell’emergenza, ricordando che la situazione non è paragonabile a quella del 1997. “Il contributo di autonoma sistemazione in passato non c’è mai stato – ha detto l’assessore regionale – ci vuole tempo per allestire le aree per oltre 1850 casette, contiamo di farle arrivare in tempo per inizio anno scolastico, per riportare la gente nelle comunità di residenza. Ci è stato chiesto l’acquisto dell’invenduto, per il primo bando sono arrivate un migliaio di offerte, per il secondo si stanno aprendo le buste in questi giorni. Su questo come Regione ci stiamo impegnando. Occorre individuare anche un progetto di sviluppo che nasca dal territorio, concertato con i sindaci”.



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