Ricostruzione, 26 milioni ai piccoli comuni
Chiusi 22 progetti degli sms solidali

SISMA - Il commissario Giovanni Legnini ha firmato due decreti che riguardano opere che siano immediatamente realizzabili e quelle partite grazie alla solidarietà. Novità per il Cas: sarà pagato anche a chi si è trasferito fuori regione

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Giovanni Legnini

 

Ventisei milioni di euro per i piccoli comuni per le opere che sono immediatamente realizzabili, chiusi 22 progetti degli sms solidali. Cas anche per chi si trasferisce fuori regione. Rientrano in due decreti firmati oggi dal commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Uno dei decreti stabilisce il rimborso ai comuni dei mancati incassi della Tari, un altro che dispone i pagamenti finali per 22 progetti finanziati con gli sms solidali nelle Marche, e ha avviato con i sindaci dei comuni più piccoli una ricognizione sui progetti e le opere immediatamente realizzabili, per le quali saranno messi a disposizione 26,8 milioni di euro. Le risorse, previste dal decreto 123 dello scorso anno, sono destinate ai Comuni fino a 30mila abitanti per un importo massimo di 200mila euro ciascuno. Potranno essere destinate, ha scritto Legnini, in una lettera inviata oggi ai sindaci «sia a nuove opere urgenti e facilmente cantierabili, che al completamento di interventi programmati o in corso di realizzazione, per la parte eventualmente non coperta da precedenti stanziamenti. Potranno essere ammessi investimenti materiali finalizzati al contrasto dell’emergenza sanitaria in corso». Per quanto riguarda gli sms solidali, con il versamento degli ultimi fondi a saldo delle opere terminate si chiudono oggi anche 22 progetti. Tra questi l’adeguamento delle elisuperfici di soccorso a Belforte, Castelraimondo, Cingoli e Fiuminata, il centro polivalente a Caldarola, una palestra a Camerino.  L’accelerazione delle opere nei piccoli comuni fa parte del pacchetto di misure predisposto per far fronte all’emergenza Coronavirus. Nei giorni scorsi sono stati trasferiti i primi 50 milioni di euro agli Usr per il pagamento del 50% delle parcelle ai professionisti che hanno già presentato i progetti di ricostruzione, ed è stato avviato il pagamento dei lavori eseguiti dalle imprese nei cantieri fino alla sospensione delle attività. Per quanto riguarda l’ordinanza sul Cas, anche in seguito alle preoccupazioni di cui è stato fatto partecipe da molti sindaci e cittadini, il commissario Legnini ha preso contatto con la Protezione civile in relazione alla prevista riforma del Cas, il contributo riconosciuto agli sfollati per l’inagibilità delle abitazioni che provvedono a una sistemazione autonoma, e che oggi sono ancora circa 30mila. La Protezione civile ha preannunciato al Commissario l’intenzione di modificare l’Ordinanza 614 del 2019 sul nuovo regime del Cas, che continuerà ad essere erogato anche a chi avesse trasferito la residenza o il domicilio fuori Regione, purché nell’ambito delle quattro Regioni del cratere sismico.

 

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