«L’accesso agli atti non è fatto in contrasto o per eludere le legittime richieste dei lavoratori». Così il Consorzio Arcale replica alla Cgil di Macerata, in un botta e risposta che va avanti da ieri, dopo l’annuncio del sindacato rispetto all’accertamento dell’Ispettorato del lavoro sulle spettanze di 17 operai della Gesti one. Ditta che ha lavorato nell’ambito dei subappalti del consorzio alle soluzioni abitative d’emergenza dopo il terremoto.
Arcale ha chiesto un accesso agli atti, mossa che non è piaciuta alla Cgil che oggi per voce dei segretari Daniel Taddei e Massimo De Luca (Fillea) ha ribadito che «l’accertamento è un titolo esecutivo e stiamo preparando i decreti ingiutivi». A tal proposito Arcale specifica di aver «offerto la sua piena disponibilità a riconoscere i diritti dei lavoratori impiegati dall’azienda subappaltatrice Gesti One, responsabile prima del mancato riconoscimento degli stipendi. Il Consorzio si è limitato, sulla base delle denunce presentate dalla stessa e sulla base dell’accertamento dell’Ispettorato del Lavoro, a chiedere un accesso agli atti per fare chiarezza su alcune contraddizioni. Questa iniziativa non è fatta in contrasto o per eludere le legittime richieste dei lavoratori. Ognuno poi è libero di scegliere il tono che ritiene più opportuno, libertà che vale per la Cgil e anche per il Consorzio. Con una precisazione conclusiva: non siamo interessati a combattere un conflitto inesistente e perciò immaginario».
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