Giovanni Legnini succede a Piero Farabollini
Giovanni Legnini nominato nuovo commissario alla Ricostruzione del Centro Italia. L’annuncio poco fa dal Governo che ha così confermato i rumors iniziali su chi sarebbe stato il successore di Piero Farabollini, treiese e geologo il cui incarico era scaduto il 31 dicembre. Era stato proprio Farabollini ad anticiparne il nome durante un incontro riportato da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo). Legnini è stato nominato dal premier Giuseppe Conte e resterà in carica fino al 31 dicembre 2020. Conte inoltre in una nota ringrazia Farabollini per il lavoro svolto. Legnini è ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, parlamentare abruzzese, sottosegretario, ex candidato governatore. Il suo nome è stato proposto in primis dal Pd abruzzese.
Il primo commento sul nuovo commissario arriva da Anna Casini, vicepresidente della Regione: «Esprimo grande soddisfazione per la nomina di Giovanni Legnini, nuovo commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016. Nel ringraziare Pietro Farabollini faccio i più grandi auguri al nuovo commissario. Come Regione Marche abbiamo da tempo espresso le nostre posizioni, spero che Legnini possa dare la svolta alla ricostruzione ferma a causa di troppi vincoli. Insieme ai sindaci abbiamo avanzato richieste, molte delle quali a costo zero, che possono dare un’impronta importante alla ricostruzione. Dal canto mio, avrà il massimo supporto e la massima disponibilità per l’accelerazione della ricostruzione che tutti auspichiamo».
Certo che questo terremoto non solo ha devastato un grande territorio ma , ha devastato anche le menti . Come si fa ha cambiare ogni anno un commissario, possibile che scelgono tutti incapaci???? Io penso ,ed è da molto, che questa è un altra scusa per allungare ancora i tempi della ricostruzione. Comunque ci pensa in Signore , a Pievetorina dal terremoto sono morte tante persone!!!!! Speriamo che lassù ci sia una SAE anche per noi !!!!
Io avrei candidato un comico Benigni è comunista fa ridere e quando va in televisione si fa pagare bene,era perfetto!!!
Ma perché è necessario cambiarne uno ogni 12 mesi? Il nuovo dovrà ricominciare da capo ogni volta
Ancora non sono finiti i soldi?
Intanto noi siamo in roulotte
Io mi vergognerei é oramai palese la vostra incapacità di gestire questa questa situazione
Per la ricostruzione un magistrato e' fondamentale
Ci sono stati più commissari che scosse
Avanti un altro
Un altro politico ad occupare un posto fondamentale per la ripartenza di una parte d'Italia. Di professione magistrato. Di chiamare un esperto in disaster recovery, come l'espertissimo Oreficini, nemmeno a parlarne. Si vede che non è della corrente giusta del partito giusto.
Facciamo mangiare un po' a tutti meno che i veri terremotati
Cavoli sto commissariato è come la postazione della trasmissione avanti un altro
con calma, non c'è fretta
Commissario dopo commissario ... aspettiamo il prossimo sisma.
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Una carica per 10 mesi, se in tre anni si è fatto poco, mi lascia un po perplesso. Spero che sia stato scelto soprattutto per le sue competenze in materia, che sia almeno geologo o architetto o per lo meno geometra e non perchè uomo di politica.
Mi sono documentato e non mi sembra abbia competenze nel settore costruzione / ricostruzione.
Zone terremotate, sembra una squadra di calcio sempre in partita cambia giocatore per difendere questo O – O e le pietre rimangono sempre li. Commissario Legni, i suoi predecessori hanno fatto il possibile seguendo una prassi che sembra non funzionare. Le Marche ha quattro Università, la Fondazione Enrico Mattei a Milano e Matelica, l’altra di Aristide Merloni di Fabriano che sembra essere molto attiva, gli uffici della Comunità Europea da coinvolgere. “disubbidisca” come faceva Enrico Mattei alla burocrazia avrà i sindaci dalla sua parte anche perché non ne possono più nel vedere i propri cittadini abbandonare quei stupendi paesi dove anche la Sibilla piange. Ivano Tacconi capo gruppo Udc Comune di Macerata
LEGNINI
Giusto! Ottimo! Scaduto l’incarico politico al CSM (membro laico, non essendo magistrato, di nomina patlamentare), ed dopo la bocciatura elettorale in Abruzzo, dove i suoi conterranei non lo hanno voluto quale presidente di regione, gli amichetti romani gli hanno trovato una poltrona alternativa.
L’incarico come si è visto già può servire da trampolino per diventare ministro. Fosse per me, in mancanza di Guido Bertolaso, nominerei un qudriunvirato di alti comandi dei carabinieri.