Paolo Arrigoni
«Presenteremo un emendamento per sospendere di sei mesi la nuova ordinanza sul Cas». Il senatore Paolo Arrigoni, responsabile Lega nelle Marche, annuncia battaglia sul provvedimento «che crea nuovi disagi ai terremotati, pretendendo che siano anche degli indovini». Il diritto al contributo per l’autonoma sistemazione decade per quelli che hanno trasferito per necessità la residenza o il domicilio in un altro comune o regione, mentre a chi ha deciso di ricostruire un immobile non saranno concessi più di sei mesi di Cas «nonostante i tempi delle procedure siano molto più lunghi». «Il Pd al Governo – commenta Arrigoni – ne sta facendo più di Carlo in Francia anche sul terremoto. Per chi lascia la propria casa distrutta o lesionata, restarle vicino è un aiuto a non perdere, oltre ai muri, le proprie radici. A queste persone serviva un tetto nelle vicinanze. È pazzesco introdurre in una categoria di cittadini, già fortemente disagiati, la nuova disparità tra chi effettua un acquisto ora che è stata varata la legge e chi lo ha fatto prima. Inoltre, è ingiustificato che siano insufficienti i tempi a disposizione di chi ha già presentato un progetto per ultimare i lavori». Il senatore leghista ribadisce che «il cortocircuito normativo su Cas e macerie è frutto della superficialità con cui il Governo giallorosso ha affrontato il terremoto, badando più a fare norme da spot elettorale che di svolta. I parlamentari leghisti marchigiani presenteranno alla Camera, nel corso della discussione del decreto proroga termini, sia l’emendamento sul Cas che quello per sbloccare la raccolta macerie, sospesa perché il Governo ha dimenticato di inserire una proroga nel testo del decreto sisma».
Nel frattempo, nei comuni marchigiani con più di mille abitanti stanno arrivando i moduli per la raccolta firme sulle due proposte di legge di iniziativa popolare volute dalla Lega. La prima riguarda l’introduzione del sistema elettorale maggioritario uninominale puro per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, la seconda l’elezione a suffragio universale diretto del Presidente della Repubblica insieme all’abolizione dell’istituto dei senatori a vita. «E’ giusto – spiega il senatore della Lega – che i cittadini possano rivendicare il valore del loro voto alle elezioni e la possibilità di avere in futuro dei governi stabili che non siano messi sotto scacco da trasformisti e poltronari. Per quanto riguarda invece l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, si tratta di una proposta politica seria e concreta, necessaria per evitare ulteriori fratture tra il popolo e le istituzioni che in questi anni hanno dimostrato di disinteressarsi della volontà popolare”. «Tutti i cittadini marchigiani – conclude Arrigoni – nei prossimi sei mesi potranno recarsi nel municipio del loro comune e firmare per sostenere le proposte della Lega».
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L’irresponsabile della Lega, Paolo Arrigoni, dice un po’ di castronerie sul contributo di autonoma sistemazione, causando inutilmente allarme tra i terremotati che usufruiscono di questa forma di assistenza.
Non è affatto vero che trasferendo la propria residenza in un altro comune si perde il CAS. Ciò avviene se si trasferisce residenza o domicilio in un’ altra regione. C’è una bella differenza.
Non è affatto vero che ” a chi a deciso di ricostruire un immobile non saranno concessi più di sei mesi di CAS”. Difatti l’ordinanza 614 prevede che il CAS venga corrisposto per un mese dopo la notifica dell’ordinanza di revoca dell’inagibilità e comunque al più tardi ENTRO DIECI MESI DALLA CONCESSIONE DEL DECRETO DI FINANZIAMENTO PER I DANNI LIEVI e VENTI MESI CONCESSIONE DEL DECRETO DI FINANZIAMENTO PER I DANNI GRAVI. Allego l’ordinanza per istruzione personale dell’irresponsabile Arrigoni il quale o non ha letto l’ordinanza 614 o non l’ha capita. Fare campagna elettorale su un argomento così delicato è una faccenda un po’ squallida o no? http://www.protezionecivile.gov.it/amministrazione-trasparente/provvedimenti/dettaglio/-/asset_publisher/default/content/ordinanza-n-614-del-12-novembre-2019-ulteriori-interventi-urgenti-di-protezione-civile-conseguenti-agli-eventi-sismici-che-hanno-colpito-lazio-marche-