«Il Consorzio Arcale non ha né mai ha avuto difficoltà ad ascoltare le ragioni dei lavoratori. Nessun problema, quindi, per accogliere le conclusioni dell’accertamento fatto dall’Ispettorato del Lavoro, su richiesta della Regione Marche, per quanto riguarda i lavoratori della Gesti One, una ditta che ha lavorato all’installazione dei moduli Sae prima di essere messa in liquidazione». Così il consorzio che ha realizzato parte delle soluzioni abitative d’emergenza nel Maceratese (le altre sono state fatte dal consorzio Cns) interviene dopo l’annuncio della Cgil sulla vertenza vinta da 17 lavoratori della Gesti one (ditta che ha partecipato ai cantieri delle sae) per spettanze dovute di oltre 115mila euro.
Arcale precisa inoltre che «il Consorzio, tramite i suoi legali, intende chiedere l’accesso agli atti per una ricognizione puntuale sulla vicenda. È doveroso precisare che i lavoratori della Gesti One impegnati nei cantieri del sisma erano una cinquantina ma di essi 13, secondo quanto riferito dalla Cgil provinciale alla Regione Marche il 21 marzo 2018, vantavano un credito di 81.500 euro e per questo la Cgil si rivolse alla Regione. Dopo due anni l’Ispettorato del lavoro ha rilevato che i lavoratori creditori sarebbero 17. Per sanare questa discrepanza fra le cifre della Cgil e l’accertamento dell’Ispettorato del Lavoro, Arcale ha chiesto l’accesso agli atti». In ogni caso «con il senso di responsabilità sempre mostrato in questi anni di grande impegno nelle aree del sisma, Arcale si assumerà gli oneri derivanti dall’accertamento, liberando la Regione da ogni onere, salvo rivalerci, come tutti i creditori, sulla Gesti One», conclude il consorzio.
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