Nicola Perfetti
di Carmen Russo
(Foto servizio Lucrezia Benfatto, servizio-video Erika Mariniello)
Il progetto per la pedonalizzazione del centro storico illustrato questa mattina dalla Giunta (leggi l’articolo) ieri sera è stato presentato al direttivo del Partito Democratico. La discussione è durata a lungo e il dibattito, ricco di interventi, è proseguito oltre l’una di notte. Posizioni divergenti sono emerse all’interno del partito sui vari punti del progetto ma l’indicazione conclusiva, data all’amministrazione, era quella di presentare preliminarmente a residenti e operatori, nel corso di un’assemblea pubblica i cambiamenti previsti dalla delibera. L’amministrazione ha invece deciso oggi di proseguire sulla sua strada e di dare il via da subito alla pedonalizzazione.
«L’orientamento prevalente – spiega il segretario cittadino Paolo Micozzi – era quello di apprezzamento per il progetto, senz’altro interessante, ma avevamo indicato magari di farlo precedere da un’assemblea con residenti e operatori per presentare la scelta fatta. Oggi l’amministrazione ha invece ritenuto di vararla. Ne prendiamo atto. Condividiamo che sia un’ipotesi sperimentale e volta a non creare difficoltà a nessuna ma a regolamentare la piazza deturpata. Abbiamo dato la nostra disponibilità a rivedere il tutto dopo questa prima fase».
Meno comprensivo Nicola Perfetti, componente del direttivo e residente del centro storico: «Il sindaco, come ha cercato di tranquillizzare il partito, avrebbe dovuto far capire alla gente e a quei commercianti che danno anche lavoro a delle persone che cosa cambia. La scelta può essere legittima, sono sbagliati il metodo (prima andavano attivati e potenziati i servizi) e i tempi . Da maceratese mi auguro di sbagliare, che sia operazione vincente e porti prosperità alla città. Non tiferò mai contro la mia città».
Aldo Zeppilli, titolare del Bar Centrale
Era, inoltre, già esplosa nei giorni scorsi la polemica tra i commercianti per la notizia, allora non ancora confermata, della pedonalizzazione totale di piazza della Libertà e del centro storico (leggi l’articolo). Oggi, gli animi di alcuni degli esercenti si sono scaldati in seguito alla presentazione ufficiale in Comune.A detta del sindaco, il provvedimento sarà attivo dalla fine del mese e questa notizia non ha fatto piacere a tutti i proprietari degli esercizi commerciali interessati.
«Non credo che sia sbagliato chiudere il centro storico – dice Aldo Zeppilli, titolare del Bar Centrale – ma non si può vietare l’accesso senza che ci siano strutture adeguate. Se il risultato fosse positivo, per noi non cambierebbe niente, ma se fosse negativo, come anche solo un calo dell’11%, per noi sarebbe la fine. E’ giusto voler rendere bella la città e libera dalle macchine, ma così noi siamo penalizzati».
Dello stesso avviso è Paola Piangiarelli dell’omonima profumeria: «E’ una faccenda complessa, gestita in maniera estremamente complessa. Questo non era nel programma di Carancini, si paga un parcheggio privato perché stia aperto dopo cena, ma non si realizza uno pubblico. Sono stanca – da commerciante – di sentire denigrare il commercio, noi siamo qui da anni e lavoriamo con passione perché ci piace farlo. Un centro pedonalizzato è bellissimo, tutti lo vorremmo, ma solo quando vengono fatte le strutture».
Paola Piangiarelli dell’omonima profumeria
Anche Marco Guzzini, titolare del bar Venanzetti e consigliere comunale di opposizione si schiera, non tanto contro la pedonalizzazione quanto contro la mancanza di servizi correlati: «Non possiamo accontentarci di un parcheggio che verrà aperto fino alle due. Quali sono i servizi? Noi da ora fino alla fine del mese, faremo di tutto per avere una risposta a questa domanda».
Opinioni diverse, invece, per i “nuovi” locali di piazza della Libertà, Maga Cacao e la Porchetteria Centrale di recentissima apertura. Andrea Bianchi, della nuova paninoteca: «Io da maceratese apprezzo la piazza libera, anche se creerà qualche disagio forse nelle ore serali». Del tutto positivo il parere di Lucia Mazzante, della cioccolateria: «Non vedo lati negativi, la piazza è bella libera dalle automobili perché da un punto di vista estetico, queste ne rovinano la bellezza. Dal punto di vista strettamente commerciale, non ne vedo la difficoltà, in quanto basterà fare qualche centinaia di metri in più a piedi».
Ma non si arresterà l’azione dei commercianti, i quali hanno già deciso di intervenire per protestare contro il recente provvedimento durante il prossimo consiglio comunale, il 10 giugno.
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Al povero avv. Micozzi proprio non gliene fanno fare una di assemblea pubblica.
Tanto la direzione giusta è andare controcorrente
Ma veramente c’è gente che crede che con un nuovo parcheggio a Rampa Zara il centro si riempirà di gente come 15 anni fa? Io non credo proprio….le uniche cose che vedo sono parcheggi liberi a tutte le ore e un piano del parcheggio Diaz chiuso perchè non ci sono auto. È il commercio che è cambiato. Non mi stupisce infatti che gli unici 2 commercianti che non protestano sono quelli che con i loro prodotti di nicchia riescono ad attrarre un gran numero di persone.
Purtroppo è il commercio che è cambiato, radicalmente, negli ultimi 20 anni….
Una volta i negozi “di marca” erano SOLO a Macerata e catturavano anche molta parte degli abitanti delle città intorno.
Lo stesso dicasi per i bar, che a Macerata chiudevano tardi, mentre nelle altre città alle 21 massimo 21.30 erano chiusi “costringendo” così tanti a salire a Macerata.
Per non parlare poi dei cinema in città che proiettavano i film MOLTO prima che li proiettassero nelle città intorno (quindi altra gente che saliva, sia dopocena che durante il fine settimana)
Aggiungiamo pure che 20 anni fa gli studenti universitari residenti erano MOLTI di più (che vivevano la città).
Adesso non se lo ricorda nessuno, ma addirittura da Civitanova e Porto Potenza Picena (25 chilometri!!!) c’erano studenti che frequentavano/risiedevano in città (oltre che le “colonie” di Ascoli, Ancona, SBT, Teramo, Lecce, Foggia)….
E non dimentichiamoci dei greci (500/600 srudenti) che anch’essi vivevano (e spendevano) in città…
25 anni fa i CENTRI COMMERCIALI in tutta la Provincia si contavano sulle dita di 1 mano.. Ma oggi???
La tendenza doveva essere invertita almeno 15 ANNI FA…. Oggi è solo una battaglia di retroguardia.
C’è da ripendsare il centro cittadino in maniera diversa, un parcheggio NUOVO non servirevbbe assolutamente a nulla…
Che pena Macerata
Sono del tutto d’accordo con le valutazioni fatte da Cerasi in particolare . la proliferazione eccessiva (eccessiva in relazione al consumo di territorio e al rapporto con la domanda effettiva) dell’offerta commerciale nell’intero territorio provinciale ha determinato una competizione imbattibile per il centro storico se si vuole puntare su parametri come : facilità di arrivo con l’auto privata, ampiezza della gamma di prodotti , prezzi . Il sistema commerciale del centro storico deve poter giocare su altre variabili che però richiedono certamente un “concerto” di situazioni come presenza di abitanti in grado di esprimere una domanda di beni articolata e qualificata, la presenza di attività economiche e di servizio , attrazioni culturali , facilità di accesso e qualità della vita . Su alcuni versanti di certo si sta lavorando con ottimi risultati su altri possiamo ancora fare molto . però se abbiamo unità di intenti possiamo farcela.
Per Mario Iesari
Il Sindaco si incontra con il direttivo del suo partito e insieme si decide di portare la proposta di pedonalizzazione al confronto pubblico con i residenti del centro storico e le varie categorie interessate. La mattina dopo, però, la Giunta convoca una conferenza stampa e Carancini presenta il pacchetto già bello e preconfezionato, fregandosene letteralmente del suo partito (il PD) e del confronto con la cittadinanza. Il gruppo consiliare del PD ha addirittura letto sui giornali dell’iniziativa della Giunta, senza nulla saperne prima.
Secondo me c’è molto che non va, ed a questo punto il problema non è del solo PD, ma dell’intera città.
Sarebbe interessante a questo punto conoscere al riguardo l’opinione (possibilmente non espressa in politichese) dei componenti del comitato direttivo del PD di Macerata, a cominciare da Mario Iesari, che si è sempre caratterizzato su questo giornale come persona corretta, schietta ed acuta.
I malumori dei commercianti vanno ricercati tra le valli del potenza, del chienti,
Casal di Principe ecc…
non nel tardivo ma finalmente sopraggiunto progresso di una città fruibile davvero!
Per Giuseppe Bommarito
lei solleva giustamente il problema dei rapporti tra il Sindaco e il suo partito (e direi della Giunta con la sua maggioranza). Ma che dire di un partito che da quando la questione del rilancio del centro storico è stata aperta (un paio d’anni ormai) non è stato capace di un minimo di elaborazione progettuale? Adesso vogliono fare un’assemblea pubblica? Per vedere tirare gli stracci tra residenti e commercianti? C’era uno strumento che poteva essere funzionale: il tavolo di lavoro sul centro storico, in cui Amministrazione, rappresentanti degli imprenditori e delle istituzioni potevano elaborare insieme una strategia complessiva. E’ stato lasciato morire nell’indifferenza della politica, quella stessa che ora chiede più partecipazione! C’è ancora molto da lavorare per uscire dalla crisi che investe il centro storico e la nostra città in generale, certo non lo si può fare con questo continuo tira e molla.
Buon pomeriggio Bommarito
Ops, è difficile rifiutare la sua chiamata in causa condita di complimenti di cui la ringrazio ma che non penso di meritare. In ogni caso provo a dire il mio pensiero. Su questa iniziativa ovviamente si può esprimere un giudizio di metodo ed un giudizio di merito. Il metodo è quello che potrebbe e può creare le maggiori contrapposizioni fra gli addetti ai lavori. Il metodo è importante quando si cerca la condivisione ed il supporto ad un progetto. A mio parere il metodo poteva essere sicuramente migliore. Il metodo però non fa entrare la gente nei negozi del centro storico , non fa godere i turisti delle bellezze di Piazza della Libertà o sentire i residenti più soddisfatti. Questo dipende dal merito. Per quanto riguarda quindi il merito del progetto ne condivido sicuramente gli obiettivi mentre penso che l’attuazione può essere certamente migliorata. Però considero questa ultima considerazione non un problema ma una opportunità da cogliere. Vede Bommarito lavorando a lungo in azienda ho imparato che un prodotto o un progetto perfetto non esiste. Ascoltare pareri, fare ricerche di mercato, lavorare a continui miglioramenti PRIMA di testare la soluzione che si vorrebbe perfetta provoca 9 volte su 10 lo stesso risultato. Non si arriva mai al dunque o qualcuno prima di noi risolve il problema del mercato. Molto meglio realizzare rapidamente una soluzione migliorabile e poi utilizzare le esperienze reali (le uniche che fanno capire veramente come stanno le cose) per concretizzare non la soluzione perfetta ma certamente quella buona o molto buona. Ad un patto però, che sia abbia l’umiltà di ascoltare realmente il mercato e la capacità di prendere gli interventi correttivi. Tutta questa tirata per dire che non mi preoccupo che il progetto dell’amministrazione non sia perfetto e scontenti qualcuno, quello che però chiedo, e ho avuto modo anche di dirlo, è che ci si dia da fare per organizzare un sistema di monitoraggio e valutazione della sperimentazione che sia efficace , trasparente e condiviso. In questo modo fra l’altro si potrebbe risolvere anche qualche problema di merito.
accidenti non mi fanno correggere l’ultima parola . leggete METODO e non MERITO
Per Mario Iesari
Il problema del declino del centro storico è talmente complesso che non sarà certamente risolto né con questa prevista pedonalizzazione né con l’ipotetico parcheggio di rampa Zara, che a questo punto sembra essere non solo irrealizzabile per il mancato accordo con i privati proprietari delle aree interessate, ma probabilmente anche superato dai fatti.
Certo, a volte è meglio una decisione che spezzi il traccheggiamento piuttosto che rimanere ancora per molto a galleggiare nel nulla. Però, se c’è un tavolo di lavoro congiunto convocato dalla stessa Amministrazione, con la presenza delle categorie interessate, che senso ha prenderlo in giro ed abbandonarlo lungo la strada, facendo finta che non esista? Non sa di presa in giro?
Così come appare una presa per i fondelli quella che il Sindaco ha fatto nei confronti del comitato direttivo e del gruppo consiliare del suo partito, sulla quale lei ha elegantemente glissato.
Chiunque abbia concepito almeno una volta nella vita un progetto geniale sa quanto sia difficile mantenersi nei limiti liturgici del metodo concertativo quando esso urge in noi chiedendo prepotentemente d’essere sperimentato.
Che pena PD
Avete notato che ormai l’egregio Avv. Bommarito, prima di argomentare ogni sua teoria incensa di complimenti tutti i politici maceratesi che gli capitano a tiro, di centro, di destra e di sinistra? A pochi mesi dalle elezioni queste cose hanno un certo “profumo”…..
Da questa vicenda si capisce chiaramente chi comanda in giunta. Ne il sindaco ne il vicesindaco ne tantomeno l’assessore alla mobilità. Una sola donna al comando, l ‘assessore Monteverde.
Il politichese mi ha sempre dato noia. Noto che si era parlato di un confronto con i commercianti, con le varie parti politiche e quant’altro. Ma…. un minimo di coerenza almeno da parte della giunta e del sindaco che governano da oramai un quinquennio questa città…. Perchè non essere chiari e sinceri, almeno con chi vi ha votato! Già da due settimane si conosceva la sentenza. Tutto era già stato deciso in barba al cittadino. Poi favorevoli o contrari al provvedimento poco importa. Il metodo a Macerata è oramai consolidato. Qualcuno decide e gli alri si adeguano. Mi rivolgo ai Maceratesi con le p…., ad aprile andate a votare ed al momento di mettere una crocetta su qualsiasi simbolo, valutate chi vuol governare per i propri interessi e chi invece magari ascolta la vera cittadinanza, fatta di pensionati, commercianti, disoccupati e gente per bene, che pensano al bene comune. Oppure tacete per sempre, qualsiasi sia il provvedimento adottato.
Quando dopo incontri fatti a 5 max 6
persone per capire cosa e’ meglio fare per il futuro di Macerata
e a fine incontro avere 5 max 6 pareri dei quali nessuno allineato
a nessun altro , sapendo quanta intesa c’è fra
le varie posizioni , l amministrazione cos altro avrebbero dovuto fare ??
Visto che con i Bla Bla .. Il centro non rivive e visto anche che
Il centro e’ patrimonio non solo dei commercianti ( la crisi e’ dovuta ad altro . Leggere Cerasi )
ma anche dei cittadini proprietari delle sole scarpe , vogliamo provare a vedere cosa succede ???
a macerata votano sempre il pd senza guardare chi lo rappresenta….dopo se lamenta de si personaggi.
Adesso tenatevelo a su marguttu,degno successore di meschini.
Sellone, scusi
perchè , che dovrebbe succedere secondo lei da adesso, di punto in bianco , che non è successo finora , che non è scattato nella mente di quanti, a piedi , col bus, o in macchina, non andavano più in centro, o di rado, o solo in certe occasioni ? C’è qualche ragionevole motivo che a me sfugge, per cui ora tutti a correre in centro, tutti in piazza perchè libera da auto, e in più, pagando due ore per l’accesso , oltre la sosta a tempo ? D’accordo, il centro non è solo dei commercianti, ma converrà, che nemmeno è colpa loro se stanno lì , o ancora lì, e allora anzichè andargli incontro , a prescindere dalle ragioni più generali della crisi, gli si dà contro? Non sono forse anche loro una ricchezza, una componente vitale per il centro storico e per la città tutta? E che politica è questa ? Suicida.
E comunque, quel patrimonio archittettonico- monumentale di tutti, come dice lei, c’era prima come adesso; se uno voleva ci andava, quando , quanto e come voleva, o lei pensa forse che la maggior parte delle persone rinunciava a goderne per quelle brutte macchine in sosta nella piazza centrale ? Se è così, lei, la Monteverde, la Giunta e Carancini, avete capito tutto e io niente.
Io credo piuttosto, che i cittadini non abbiano bisogno di amministrazioni didattiche , di maestrini, che invece sappiano bene da soli dove andare, dove non andare; importante gli sia dia opportunità, servizi, offerta , scelta, alternativa, da parte di chi è preposto principalmente a questo . E allora, se sperimentazione si doveva fare ( anche se questa non è una sperimentazione , non la si può spacciare tale, ma per le stesse parole del Sindaco, un completamento di un percorso che parte da lontano ), semmai si doveva fare all’opposto per fare un’ effettiva verifica che uno dei maggiori disagi per i commercianti del centro storico non sia proprio quello dell’inaccessibilità, il transito, la sosta e i controlli con videosorveglianza ai veicoli , in atto da diversi anni, tale che con maggiore consapevolezza si poteva poi prendere la decisione che avesse recato meno danno economico e più vantaggio per tutti.
Chiediamoci perchè, questa possibilità non è stata percorsa. Neanche lontanamente presa in considerazione.
ma veramente i commercianti credono che facendo entrare le macchine in centro o con un parcheggio vendono di più? poveri illusi è che le persone vanno a fare spesa nei centri commerciali dove si trova tutto e a prezzi più bassi. Io quando potevo spendere andavo a fare compere a Macerata ma mai mi sono portata la macchina in piazza……..quindi io sono contentissima di poter farmi un giro a piedi nel centro storico senza aver paura che qualche “macchinone” mi prenda sotto…….. e quelli con il macchinone vanno a fare un giro per piazza solo per farsi vedere non certo per fare acquisti!!!!!!!!!!!!!