di Filippo Ciccarelli
Cosa ci compri, oggi, con 800 euro? Visto il periodo natalizio e il clima rigido, c’è chi approfitta per concedersi qualche giorno di vacanza in una località sciistica. Chi, invece, decide di risparmiare, anche perché il 17 dicembre scade l’ultima rata dell’Imu e la situazione economica non è certo florida. A Macerata, però, ci scappano un paio di scarpe con una sciarpa. Oppure una camicia, con un resto sufficiente per pagare i 2 euro della tanto discussa zona a traffico limitato (leggi l’articolo). Più volte ci siamo occupati della situazione desolante del centro storico, abbandonato da tanti esercenti, costretti a barcamenarsi tra il crollo dei consumi – e quindi del fatturato – a fronte di spese alte, come quelle per l’affitto dei locali (leggi l’articolo). Questa volta abbiamo curiosato tra le vetrine dei negozi che vendono capi d’abbigliamento, scarpe e borse, anche per avere un’idea dei regali da fare a Natale. Merce di firma, di qualità, di pregio senza alcun dubbio: ma anche di prezzo. Tartassati dai rendimenti dei titoli di stato, abbiamo giocato a fare lo spread dei foulard: si va dai 95 ai 124 euro. Sono parecchi, certo, ma più accessibili rispetto ai 200 e 300 euro chiesti per una sciarpa. Abbiamo un piccolo tracollo, e un dubbio ci attanaglia: non sarà che, al di là dell’occhio elettronico e della penuria di parcheggi all’interno delle mura, a scoraggiare l’entrata in negozio siano anche i cartellini della merce esposta?
Proseguiamo il giro, l’occhio cade su una cravatta, un evergreen dei regali di Natale. Costa 100 euro, è allacciata ad una camicia da 280 e si sposa divinamente con quei pantaloni da 297; il pacchetto equivale alla paga di un precario “fortunato”, che comunque difficilmente potrà permettersi tutto l’insieme. Altri due passi (per fortuna nel centro storico di Macerata tutto è a portata di mano) ed ecco una vetrina appena allestita, pulita, che ha catturato l’attenzione di una coppia. Lei indugia sulle scarpe da 799 euro. Lui ammira il taglio à la page dell’abito: 2.200 euro. Qui si vendono anche accessori che, come i vestiti, sono di alta moda: le borse vanno dai 1.000 ai 1.450 euro. Anche gli altri negozi si fanno valere: un collo pelliccia va da 180 a 265 euro, un capospalla si compra con 1.195, per un portafoglio dal look classico servono 231 euro. Il differenziale tra collane oscilla dai 58 ai 155 euro. Ci sono vetrine molto più abbordabili, che vedono scarpe a 49 euro, pantaloni a 39 euro e abiti a 79: una minoranza rispetto ai 14 negozi che abbiamo censito. Insomma, per agevolare le vendite è possibile che aprire i parcheggi e consentire la sosta ovunque sia una soluzione (anche se non si capisce perché i residenti dovrebbero continuare di buon grado a pagare il permesso con sempre meno posti a disposizione, compresi quelli a cui avrebbero diritto), ma se il problema economico per chi vuole far compere in centro è rappresentato dai 2 euro chiesti alla garitta di Rampa Zara – che consentono l’accesso ai varchi controllati dalle telecamere e alla sosta per un’ora – o l’euro e venti orario chiesto per sostare lungo via Armaroli, è bene che gli esercenti comincino a limare uno o due zeri dai cartellini della merce esposta in vetrina. D’altra parte l’Italia è un paese povero, stando alle dichiarazioni dei redditi dei propri cittadini: 10 milioni di contribuenti rientrano nella no-tax area, il reddito medio lordo è di 19.250 euro, e solamente l’1% della popolazione, residente per lo più al settentrione, dichiara più di 100mila euro.
Ecco i prezzi che abbiamo rilevato nelle vetrine di 14 negozi nel centro storico di Macerata:
Negozio 1: Cappottino 135, maglia 125, jeans 165, cuffia 45, scarpe 210, gilet 199, maglia 180, jeans 125, scarpe 230.
Negozio 2: maglia 64, collana 58, golf 64, tuta 68.
Negozio 3: camicia 350, abito 1.230, sciarpa 300, scarpe 495, cravatta 100, pantalone 297, camicia 280, sciarpa 200, cappotto 1.230, pantalone 340, maglia 340.
Negozio 4: jeans 286, scarpe 365, polo 70, cardigan 199, cuffia 55.
Negozio 5: poncho 320, maglia 125, camicia 155, jeans 135, cappello 48, tuta 298.
Negozio 6: jeans 190, camicia 135, foulard 95, Montgomery 450.
Negozio 7: cappotto 359, giacca 365, pantaloni 149, maglione 179, giubbotto 420, scarpe da 129 a 159.
Negozio 8: Giacca 199, camicia 69.
Negozio 9: canotta 59, pantalone 39.99, abito 79.99, scarpe 49.99.
Negozio 10: piumino 287, abito 139, cappottino 156, maglia 178.
Negozio 11: stivale 295, scarpe 280. abito 230, cappotto 350, collana 65, collo pelliccia 180.
Negozio 12: collo pelliccia 265, capospalla 1.195, abito 225, stivali 435, giaccone 930, borsa 575, cappotto 398.
Negozio 13: portafoglio 231, foulard 125, collana 155.
Negozio 14: abito 2.200, scarpe 799, camicia 755, borsa 1.450.
***
Intanto sulla questione relativa alle modifiche della Ztl in centro storico (leggi l’articolo) interviene anche capogruppo della Federazione della Sinistra al Comune di Macerata, Luciano Borgiani:
“Nel programma amministrativo votato dai cittadini maceratesi, è prevista tra l’altro, la completa pedonalizzazione del centro storico. L’operazione ebbe inizio a metà degli anni 90, ai
tempi dell’Amministrazione Maulo e aveva lo scopo di imprimere una svolta culturale verso una migliore qualità della vita. Come accade in tutte le città di tutti i Paesi civili, il centro storico deve essere un luogo dove si possa passeggiare senza respirare le polveri delle auto, incontrarsi, partecipare ad iniziative culturali e di svago, o semplicemente osservare le moltissime bellezze architettoniche che esso offre, ed anche luogo di commerci ed artigianato, ma non può essere considerato un parcheggio o una vetrina per mostrare il proprio Suv…. Da parte di alcune categorie sembrerebbe esserci un’errata interpretazione del concetto di centro storico. Infatti si ritiene che esso debba essere adibito a mero parcheggio per dar modo a potenziali clienti di fare shopping, credendo che le motivazioni della crisi attuale sia da ascrivere alla mancata possibilità di raggiungere gli esercizi dediti al commercio direttamente con le automobili (magari entrare in auto all’interno del negozio!).
Appare superfluo precisare che le motivazioni dell’attuale crisi vanno ricercate altrove; si guardi ad esempio alle masse enormi di visitatori nei vari centri commerciali, con tanto di parcheggi gratis, dove però si riscontra comunque una notevolissima contrazione degli acquisti e dei consumi, come d’altra parte non si può non considerare l’altrettanto enorme afflusso di persone nel nostro centro storico che partecipa alle numerose iniziative natalizie, estive ecc., ma che sono comunque insensibili alle offerte commerciali. Sono contrario agli ultimi provvedimenti sull’estensione delle ore di accesso al centro storico perchè è contrario ad ogni logica, sia essa ambientale, commerciale o culturale. Stigmatizzo il comportamento di certi consiglieri comunali che non perdono occasione di cavalcare qualche protesta, sia essa sportiva, commerciale o parrocchiale, per poter solo accaparrarsi qualche voto. Noi della FdS cerchiamo invece di coniugare gli interessi di tutti i cittadini maceratesi, al di là di ogni convenienza elettorale e personalistica”.
(Foto Cronache Maceratesi)
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e’ bella che capita che per fare shopping invece che del portafoglio qui c’e’ bisogno di una cassaforte !!!!!!!!!!!! di questi tempi e con questa crisi………….
Tutti a fà spesa a Citanò, c’è più scelta, costa meno e li vigili non tè fanno le multe a Macerata anche li ausiliari del traffico se missi a fà le multe per C.so Cairoli a le machine che se ferma davanti la Farmacia.(perchè Carancì ha bisogno de quatrì), cò s’aria che tira anche li pistacoppi volerà verso lù mare.
questo fà paccà
Questo articolo,molto attento ad evidenziare i prezzi assurdi che taluni articoli di abbigliamento hanno
raggiunto, ha pero’ tenuto conto solo
di ciò di cui il 98% delle persone intelligenti puo’ fare tranquillamente a meno .
Forse sarebbe il caso di allargare
l indagine anche a quei negozi di generi
alimentari di cui purtroppo
anche quel 98% di cui prima
purtroppo non puo’ fare a meno .
Nel centro di Macerata ce ne sono
diversi e anche immediatamente appena oltrepassate le mura …
Non che lo si debba comprare x forza , ma secondo voi x quanto speciale possa essere, si puo’ pagare
un Kg di pane 4 Euro ( 8.000 vecchie lire ) quando un panettone
Motta in promozione costa 1,99 euro sempre al Kg. ?????
E potrei fare altri esempi .
Sig. Ciccarelli non è che per caso lei si è sbagliato con qualche vetrina di “vendo oro”? perchè a questi prezzi l’oro ci si compra bene!!
A parte la battuta scherzosa, ritengo che, chi può permettersi certi prezzi, di certo non sente la crisi ma di sicuro fa anche un lavoro indipendente o che, comunque, gli permette di avere tanto tempo libero… allora lasci pure il mezzo al parcheggio fuori le mura e impegni il tempo anche con una bella passeggiata, oltre che con lo shopping!
Chi come me va in centro solo per qualche ufficio o per guardare ciò che non potrò permettersi mai, respirerà un’aria più sana e piacevole.
Chiaro, allora, che gli esercenti che si lamentano che la città si spopola, non hanno capito che non è la ZTL a spaventare ma il fatto che certe spese possono permettersele solo una piccola, piccolissima, percentuale di maceratesi.
Liana Paciaroni
io credo che queste siano motivazioni assurde…Gucci ha gli stessi prezzi a macerata, a civitanova a Roma a milano, A parigi!!!! ma dai, molto spesso i prezzi sono imposti e non mi sembra che sia un delitto vendere delle firme o aspirare a vendere qualcosa di meglio di cinesame vario!!!! e diciamoci la verità in centro ci sono sia negozi economici che negozi più costosi! Ve la prendete con questi commercianti come se fossero il problema della crisi economica!!!!
Cara ballerinamc stia pur tranquilla, certi comercianti non sono affato il problema della crisi economica.
Il fatto è che maggiorparte di essi fa parte delle associazioni che li rappresenta e che si dovrebbe prefiggere l’obbiettivo di ripopolare il centro. Ma il problema è proprio questo, pur avendo i loro interessi in ballo non riescono a fare neanche questo, non riesco a mettersi daccordo fra una via e l’altra, come potranno fare fronte comune contro un’amministrazione che propone scelte scellerate.
Quante volte Vi è successo di andare a farvi una passeggiata in centro, magari di domenica, e vedere un negozio aperto e quattro no…. oppure negozi aperti in via garibaldi e non in via Gramsci e viceversa…..
Allora mi sorge il pensiero e si insinua il dubbio.
Ma non è che questi commercianti non vogliano far altro che partecipare alla “vita politica” della città per puro diletto, per farsi vedere, per farsi riconoscere, per far parlare di se (questi sono solo alcuni degli sport preferiti a mc) .
La maggiorparte commercianti di cui parla l’articolo oramai hanno le spalle coperte, hanno incamerato e accumulato capitali negli anni d’oro, magari molti di loro hanno acquistato il locale dove esercitano e ora possono affrontare il periodo di crisi, non senza difficolta, ma senza rischiare di dover abbassare la serranda.
Sia chiaro non c’è nessuna colpa nell’aver avuto il coraggio di aprire un attivita commerciale anni fa ed averla fatta fruttare in modo adeguado. Però, se si ha avuta la fortuna di scegliere il momento migliore e questo è accaduto tanti hanni fa, ora non ci si dovrebbe sedere nelle associazioni o nei consigli comunali, snobbando le idee che vengono dai giovani che osano investire nel centro storico. Perchè mi sembra che qualche ragazzo/imprenditore in centro ancora ci sia, e proprio parlando con loro mi rendo conto che di idee ce ne sarebbero parecchie…. ma questi signorotti non hanno molta voglia di fare ancora qualcosa in più per la città ……
Non riescono a capire che l’apertura domenicale fatta seriamente tutti insieme, l’evento organizzato in maniera decente, non serve a riempire la cassa esclusivamente nel giorno in cui si verifica, ma, dovrebbe servire per far tornare alla gente il piacere della passeggiata in piazza, il piacere di vivere il centro. E’ un investimento che si deve fare per il futuro, si deve rimettere in moto un motore che è troppo tempo che è fermo, non si può pretendere che riparta al primo giro di chiave. Poi ognuno sceglierà gli articoli che si potrà permettere, e nessuno si scandalizzarà se la media dei prezzi dei prodotti sarà alta, perche nessun centro commerciale a prezzi stracciati riuscira a ricreare quell’atmosfera e quell’architettura.
Ho pensato la stessa identica cosa anche io quando sono venuta ieri dopo tanto tempo in centro!! ed ho notato che non c’era nessuno a passeggio..
Continuare con le polemiche a cosa serve se poi nessuno fa nulla.. il problema non è che le cose costano troppo e che non ci sono i soldi per comprarle e invece di venire a Macerata andate a Corridonia c’è un bel parcheggio e t anti negozi a Macerata cosa ci venite a fare? trovatevi degli avvocati giovani e dottori giovani e altri specialisti fuori da Macerata vedrete come dopo cambieranno le cose..
Per caso i negozi di Via Veneto… Via del Corso… Via Condotti… si sono trasferiti da Roma a Macerata ??? Con questi prezzi !!! Meglio non commentare… fatelo voi… se vi sentite di farlo…!!!
Ci lamentiamo dell’abitino a euro 2,200….perchè siamo in CRISI NERA…..negli anni 80 non ci lamentavamo del MONCLER che costava se paragonato agli euro 2,000 oppure delle TIMBERLAND o delle BORSE NAY-OLEARI…..in vendita anche qui…..così come dei vari REFRIGEWEAR, WOOLRICH, KEJO ed etc…..vari che negli anni 90 venivano indossati da tutti o quasi…..AUTENTICI a 500 e passa mila lire il primo WOOLRICH…..e dei vari cappottini INVICTA e MONCLER…..oppure BORSE polo sport by ralph laurean o gina e lucy…..e delle auto che girano in CITTA’ ….la più ECONOMICA costa dai 40,000 euro in su’….non vedi più in giro una PUNTO…..e non lamentiamoci sempre e poi indossiamo il WOOLRICH…..la crisi è ovunque ……prima di tutto NOI siamo IN CRISI…..perchè non possiamo SPENDERE…..dobbiamo contare anche la quantità di PASTA QUOTIDIANA che mangiamo….
Le boutique non moriranno mai anzi, oramai i ricchi sono diventati sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri!!!!
Ma chi ha scritto questo articolo ???
Ci sono negozi di marca che hanno prezzi prefissati…. altri negozi truffaldini (come ce ne sono in ogni città) e altri negozi economici !!!!…. questo accade in tutte le città d’Italia quindi evitate di colpevolizzare i commercianti perchè chi ha un badget limitato andrà in un negozio per le sue tasche mentre chi avrà disponibilità finanziarie maggiori potrà scegliere di andare anche nei negozi che vendono prodotti firmati….. ognuno fa le sue scelte.
Ovvio che in tempo di crisi secondo me anche chi ha disponibilità maggiori preferisca ponderare le proprie compere aspettando magari i saldi !!!!!!!!!
Ma dire che in centro i prezzi non sono accessibili mi sembra una gran cavolata !!!!!
Se devo comprare dei regali e non trovo parcheggio allora si che preferisco andare al centro commerciale che dispone di ampi parcheggi e gratuiti tra l’altro !!!!!…… ma d’altronde si sa che a Macerata le varie Giunte Comunali hanno sempre tarpato le ali al commercio cittadino !!!!…. quindi di cosa ci stupiamo ormai ?!…. Anche in tempo di crisi e sotto Natale dove si sa che si spende di più in articoli regalo preferiscono fare cassa con i nostri soldi facendo pagare parcheggi e facendo multe invece di alimentare il commercio in città !!!
Paghiamo come sempre Noi maceratesi i buchi di bilancio che sono i politici maceratesi a creare !!!
E’ sempre imbarazzante appurare come certi commentatori si divertano a colpi di demagogia e facili critiche da bar, mentre a volte sarebbe molto più semplice, e costruttivo, riflettere prima di scrivere. Ad ogni modo non è certo mia intenzione cadere nelle facili polemiche, quindi fine della riflessione.
Porrei più che altro l’accento sul fatto che finalmente qualcuno si è “degnato” (passatemi il termine) di dare un’occhiata ad alcune vetrine della città. Dibattiamo da anni sul fatto che Macerata è morta, ma nessuno fa nulla per risollevarla. Francamente non credo affatto che aprire la ZTL un’ora prima possa risollevare la città dall’oblio. Credo piuttosto che Macerata sia vagamente priva di attrattive. Molti negozi sono chiusi, i negozianti stessi non riescono ad accordarsi tra loro per le aperture domenicali. Qualcuno crede davvero che trenta posti macchina in Piazza Libertà, magari aperta tutto il giorno, siano la soluzione? Perchè invece non ci si interroga sul fatto che sono rimasti aperti solo pochi esercizi? Perchè non pensiamo che, a meno di possedere capitali nascosti, non ci sono negozi disponibili. Un tempo esistevano, per esempio, l’UPIM e la STANDA, oggi resta l’OVIESSE. E se, per caso, qualcuno volesse comprare un maglione o un pantalone a buon mercato cosa fa? Se ne va! Perchè a Macerata non esiste più la grande distribuzione né, tantomeno, un po’ di sana scelta. Sarebbe interessante capire perchè nessuno, dotato di un po’ di spirito imprenditoriale, ha mai pensato ai locali ex UPIM come la sede di un qualche grande magazzino, stile Zara o H&M per capirsi.
Infine, è vero che la gente va al centro commerciale ma, a mio avviso, le motivazioni sono molteplici, e poco hanno a che fare con la ZTL. In primo luogo sicuramente il parcheggio. Quel ParkSi collegato comodamente con ascensore al centro perchè nei festivi è sempre chiuso? L’Amministrazione ha davvero così poco potere sul concessionario? Altrimenti, i parcheggi ci sono, solo un po’ scomodi. Ma siccome abbiamo tutti bisogno di fare un po’ di sano moto, anzichè andare in palestra potremmo camminare. Secondo: molto probabilmente il centro è destinato alla stessa fine dei cinema. Abbandonato come è successo ai vari Corso, Cairoli e ultimamente Tiffany. Abbiamo preferito il Multiplex, siamo andati tutti al Multiplex, e ora ci lamentiamo che qui non c’è più il cinema. Stessa cosa: stiamo preferendo il centro commerciale, poi non ci lamentiamo che Macerata muore. Non è solo la crisi, sono scelte, e prima o poi ne paghiamo le conseguenze.
Cordialmente.
nel sottopasso tra via Garibaldi e via Cavour ci sono tante bellissime imitazioni abbordabilissime da tutti e che non hanno nulla da invidiare alle “firme” del centro…
quando vado in centro io mi limito solamente ad ammirare le vetrine..per acquisti vado altrove..e credo che lo stesso fanno quasi tutti i maceratesi (esclusi quelli con la “puzzetta” sotto il naso che debbono farsi vedere che entrano nelle boutique del centro)
a tutte le merci griffate e costose dedico “di cuore”.. la canzone del compianto Albertone nazionale “..te c’hanno mai mannato… etc. etc.”
Non ho mai comprato marchi griffati, per me possono pure chiudere se non vendono.
Centri commerciali, Civitanova for ever! Pr le scarpe chi le compra in negozio è uno sprovvedito con tutti gli spacci aziendali che abbiamo in zona nel fermano. Hogan anche a 50 euro… e le scegli tu come le vuoi colore e pelle.
Macerata posse…posse pigliatte un corbu!!!
@ libero…… di andare a fan**** !!!!!!
ma che mi tocca sentire………
qualcuno aspira a diventare una vetrina per il terzo mondo?
Hahahah cmq a leggere questo articolo mi è venuto subito in mente un nome… COLTORTI!!! 🙂
Marco ma vaaaaaaaaaaaa? sarà pubblicità occulta?
Questi prezzi secondo me dimostrano che il problema del centro storico non è la ZTL.
Io propongo al sindaco un atto di coraggio e di chiarezza: Apra completamente il centro storico al traffico.
Questo servirà a chiarire definitivamente se il problema sia l’accesso al centro con le auto.
Io sono convinto che la situazione peggiorerà, ma un sacrificio di 15 giorni, a mio avviso consentirà di mettere una pietra sopra queste inutili discussioni che servono per nascondere i problemi reali della città.
per me possono chiudere tutto il centro…ma con i maceratesi dentro !
…che grande la Presidente dei Commercianti Civitanovesi…
In centro ci sono negozi di ogni tipo e per ogni tasca (più o meno) e non è certo con le modifiche alla ZTL che si può risolvere il problema. Tenere aperti gli esercizi commerciali nei festivi ha un costo che si ripercuote su tutti noi (ci sono state fortissime polemiche, giustamente i lavoratori hanno anche loro una famiglia e il sacrosanto diritto di godersela). Con questo non voglio dire che la domenica si debbano serrare le saracinesche e macerata deve diventare deserta.
L’economia e l’attrattività del centro devono passare necessariamente per altre vie, considerate che qualche anno fa sia a Matelica che a Tolentino che a Civitanova sono state allestite per la stagione invernale delle piste di pattinaggio nei centri storici, a TOLENTINO, MATELICA E CIVITANOVA! il mio discorso non vuole essere campanilistico (del tipo “ci facciamo passare avanti da loro!) ma è una semplice constatazione che per far affluire gli abitanti nel centro è sufficiente sbirciare anche nei comuni limitrofi… poi se il centro storico deve essere tenuto sotto una campana di vetro… allora benvenga una new-town in pianura, almeno possiamo girare in bicicletta!
P.s.: tra l’altro il transito di autovetture e mezzi pubblici in centro causa forti danni alla pavimentazione (che deve essere riparata con costi che gravano sulla cittadinanza!)
mi piacciono i film romantici e le buone letture !!! C’è posta per te !!! La mega struttura fox mangia il topolino dietro l’angolo !
Dal centro della nostra Città sono già andate via le banche, le Università , le farmacie, gli studi dei professionisti, persino la sede del Rotary con l’università per tutte le età se ne è andata in periferia.
Rimangono solo quei quattro fessi dei commercianti , nostri concittadini di serie D !!!! Serie D come la nostra grande Rata, sponsorizzata come tutti sanno da Ipersidis, mercatone uno , ikea, coop ecc ecc……..( sembra vero )
Io ,mi spiace, sono fuori dal coro, penso che ogni negozio del centro che chiude sia un pezzo di Macerata che se ne va via . Potremmo passeggiare ed ammirare le bellezze architettoniche dei centri commerciali, prendere l’aperitivo in qualche graziosa piazzetta degli stessi !!!!
Mi domando invece , chiusi tutti i negozi del centro storico , quale sarà il valore commerciale degli immobili ??? I signori residenti saranno felici di vedere dimezzato il valore dei loro beni !
A chi affitteranno i loro preziosi immobili ( vedere UPIM ) al commercianti equi e solidali !!!
Non sarebbe meglio essere solidali con i nostri Concittadini ??
Sarebbe meglio , in un momento di grande crisi come l’attuale, aprire al traffico per molte ore della giornata, senza demagogia come quella di alcuni politicanti !!! Quando cambieranno le condizioni economiche ed il Comune potrà predisporre dei parcheggi adeguati, solo allora si potrà parlare di centro storico chiuso al traffico.
Mi piace andare in macchina alla partita e mi piace andare In macchina a fare compere .
Mi piacciono i film romantici, le buone letture, mi piace prendere l’aperitivo in centro, mi piace la cortesia e professionalità dei nostri piccoli negozi.
Sono solidale con i miei colleghi commercianti , li ringrazio per la loro professionalità e sensibilità
Cordialmente m.francesca Tardella
era difficile scrivere un articolo più qualunquista tendenzioso e poco inteligente complimenti!!!! cavalcare l’onda della crisi sputtanando in maniera indegna una categoria già in crisi totale deve esssere deontologiacamente gratificante……….. ora precisando che forse sarebbe il caso di mettere anche i prezzi del suo amato cytiper e magari con un guizzo di obbiettività paragonare la qualità oltre al prezzo farei anche presente che non ci sono solo vestiti al centro strorico , ci sono librerie, bar, gioiellerie, ottiche, erboristerie ecc.ecc. vogliamo raccontarci la barzelletta che tutto è più caro che altrove? vogliamo raccontare che in via Garibaldi c’è molto passeggio perchè i prezzi sono più bassi o forse perchè c’è un parcheggio sottostante che dice? e poi aggiungerei per qualche genialoide che commenta faccia una bella cosa visto che è così facile e remunerativo avere un negozio , apritene uno magari nel centro così poi magari capite che vuol dire veramente
dal prezzo 2,200 euro…..avevo individuato il NEGOZIO……per evitare che te ce mandino a fare in c…..ho preferito non NOMINARLO…..negli anni 80…..sicuramente vi sarà stata più possibilità di spendere ed anche soprattutto voglia di spendere ma vi erano anche molti più esercizi commerciale che offrivano MERCE di vari prezzi a seconda delle proprie tasche e comunque …..il livello era tutto sommato MEDIO….forse non vi erano grandi differenze di PREZZI……
cara Mariella diciamo anche, che i commercianti hanno fatto una proposta che pedonalizzerebbe il 99% del centro storico e’ arricchirlo di panchine e fioriere con una sola via di deflusso tra l’altro obbligatoria,fare una volta per tutte ordine sulla PIAZZA DELLA LIBERTÀ’ (piazza che non viene mai criticata quando è piena di macchine della polizia o come giovedì 13 dicembre che era strapiena di macchine dei vigili urbani di tutta la provincia,loro possono… o quando nelle serate di teatro la piazza e stracolma di auto…ah!!altrimenti chi li comprerebbe i biglietti) mi domando come nessuno si è mai lamentato del traffico che si genera la domenica mattina in corso Cavour per le varie messe che si svolgono all’IMMACOLATA..ah …li si può arrivare tranquillamente in auto e prendersi la liberta’ di parcheggiare dove vogliamo ,anche sopra i marciapiedi occludendo il passaggio pedonale ,(perche’ anche li c’e’ il passeggio)ma quello che fa rabbrividire di più e’ che riusciamo a occludere il passaggio anche ai disabili……ma forse li e meglio chiudere non un occhio ,ma tutti e due altrimenti il prete chi lo sente…… guarda caso anche al DUOMO possiamo andare in macchina, ma siii, forse anche li è meglio chiudere un occhio,altrimenti anche il vescovo chi lo sente….,oh!! Mi viene in mente….,anche in piazza S.Giovanni si arriva con la macchina,guarda caso le chiese, la piazza ,palazzo RICCI quelli se vengono rovinati dal gas delle auto che importanza ha,l’importante riservare i cento metri di via Gramsci perché di questo si sta discutendo…allora mi chiedo,vogliamo partecipare tutti insieme a trovare nuove proposte e cercare di essere più attenti a tutta la città o vogliamo fare come disse una persona tanto tempo fa…(chi non ha peccato scagli la prima critica). P.S. FREQUENTATELO IL CENTRO E’ un luogo che non ha niente di differente dagli altri luoghi della città ,quindi se anche qui si potesse arrivare con l’auto e parcheggiare (magari non come in corso Cavour la domenica mattina)ma più ordinato(come PIAZZA MAZZINI)mordi e fuggì, forse qualche professionista, altri commercianti o giovani coppie magari anche chi e’ andato via potrebbero avere la voglia di ritornare e gli altri investire qui,e chi sa In un futuro prossimo ritrovare l’atmosfera che tutti noi, ad alta voce chiediamo…..GIUSEPPE ROMANO…
MA SE NON LI TROVIAMO IN CENTRO I NEGOZI DI LIVELLO ALTO DOVE DOVREMMO TROVARLI? AL CENTRO COMMERCIALE? E QUESTO è UN ARTICOLO CHE SPAVENTA LA CLIENTELA INVECE DI INVOGLIARLA A FARE UN GIRO IN CENTRO (COSA DI CUI MACERATA AVREBBE ASSOLUTO BISOGNO). NON TUTTI I NEGOZI SONO COSì E DI CINESERIE CE NE SONO FIN TROPPE, BEN VENGANO NEGOZI DI ALTO LIVELLO PER CHI PUò PERMETTERSELI