Dal Comitato dei residenti del centro storico “la Grondaia”, riceviamo:
“Da quando è entrato in vigore il “nuovo” sistema della raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti urbani, molti angoli del Centro Storico sono diventati veramente indecorosi: mucchi di sacchetti dalle composizioni più disparate giacciono pieni di materiale di ogni ordine e grado, abbandonati per giorni lungo le strade e nei vicoli. I rifiuti non correttamente depositati, infatti, stazionano davanti ai portoni in attesa che gli operatori della Smea si impietosiscano e, dopo qualche giorno, li ritirino. È, infatti, questo il sistema adottato per educare gli indisciplinati: non raccogliere il rifiuto non conforme e lasciarlo a monito per chi sbaglia! Il solo risultato che si è raggiunto è che i cittadini corretti subiscono e gli indisciplinati continuano imperterriti a mettere fuori l’immondizia nei giorni sbagliati e a lasciarla lì in balia del proprio destino. Gli unici contenti potrebbero essere topi e scarafaggi. Chi sono gli indisciplinati? Quelli che non si informano, che non guardano il calendario della raccolta, che non si preoccupano di ritirare i sacchetti di diverso colore, che abbandonano i rifiuti indistintamente ovunque. Sono invero un partito trasversale, che raccoglie varie categorie: residenti–resistenti che si oppongono ai cambiamenti o che usano questa forma per protestare contro l’Amministrazione, residenti molto fashion che la notte fanno le ore piccole e la mattina pranzano con il cappuccino, studenti che credono di appartenere ad un’altra patria e per questo non obbligati alle regole di questa, nuovi cittadini appartenenti veramente ad un’altra patria e che proprio per questo possono non comprendere l’italiano del materiale informativo distribuito e tanti altri. La Smea, contattata da qualche residente scrupoloso che ha rilevato le scorrettezze dei vicini, consiglia di rivolgersi ai Vigili Urbani, che a loro volta rispondono di non poter raccogliere segnalazioni circostanziate, ma che si impegnano a garantire i controlli a campione e l’erogazione di sanzioni a quelli colti “con le mani nel sacco”. Le evidenze non dimostrano né efficiacia né tantomeno efficienza dei controlli, dubitiamo altresì di un ravvedimento improvviso da parte degli indisciplinati; la situazione che i cittadini del centro storico si trovano a vivere è quantomeno sconfortante. Del resto, la riprova sta nel dato relativo alla percentuale di raccolta differenziata nel nostro Comune: 47,51 % (dato pubblicato dalla SMEA e relativo all’anno 2012 – http://www.smeaspa.it), meno della metà dei rifiuti cittadini viene differenziata; questo significa che possiamo dimezzare ancora la quantità di rifiuti solidi urbani pro – capite. A Civitanova Marche è in progetto l’adozione di una nuova strategia basata sul sacchetto con microchip, su sistemi premianti per i cittadini virtuosi, sulle telecamere mobili, sull’incremento di personale per i controlli. A Morrovalle, Montecosaro e Pollenza si adottano già con successo delle misure che cercano di agevolare i cittadini e rendere il sistema efficiente: esiste, ad esempio, la possibilità nei supermercati di ritirare gratuitamente sacchetti realizzati con materiali più resistenti, che non si rompono con il respiro di chi li usa, come succede a quelli in distribuzione a Macerata. I Sindaci e gli Assessori di altre realtà paiono molto più volenterosi dei nostri amministratori: promuovendo e partecipando a numerose riunioni in tutti i quartieri delle loro città, spiegano con pazienza la necessità della raccolta differenziata e i conseguenti benefici economici ed ambientali che direttamente avvantaggiano i cittadini. Ci si chiede: perché il nostro centro storico rimane fuori da questo tipo di iniziative? Perché la Smea continua a promuovere azioni e “progetti” diversi e apparentemente meno efficaci di quelli del Con.Sma.Ri? Perchè la nostra Amministrazione non provvede a chiedere alla Smea e, dunque, a se stessa, visto il 51% della titolarità, di migliorare il sistema in uso e di investire di più sull’informazione per quelle zone in cui sono evidenti maggiori problemi di coinvolgimento e responsabilizzazione dei residenti? La raccolta differenziata, già diffusa da decenni nei paesi del Nord Europa, fu imposta in modo esplicito in Italia nel 1997 con il cosiddetto Decreto Ronchi. Sono trascorsi 16 anni da allora, i Comuni della Provincia si sono attivati ed organizzati in modo efficace raggiungendo buoni risultati. Perché la nostra Amministrazione Comunale e la Smea parlano ancora di sperimentazione e di indagini conoscitive necessarie? Cosa devono conoscere ancora che non sanno? Ad oggi il giudizio è che la gestione del servizio di nettezza urbana presenti carenze e inadeguatezze e che sia necessaria e urgente una nuova campagna di informazione contestuale ad un avvio di controlli efficaci, abbinati ad un sistema sanzionatorio certo. Il Comitato dei residenti del centro storico “la Grondaia” chiede, pertanto, maggiore efficienza per il sistema della raccolta differenziata porta a porta, anzitutto in grado di mantenere il decoro nelle vie del centro storico e contribuire all’aumento delle percentuali del differenziato. Ricordiamo al nostro Sindaco, pensando anche agli amici del quartiere Sforzacosta, che per spegnere definitivamente l’inceneritore del Cosmari l’obiettivo a breve termine è di arrivare all’80% della raccolta differenziata e che ad oggi siamo ancora lontanissimi da questo risultato!”
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Fate delle multe!
Potreste proporre le telecamere anche per chi getta la spazzatura… tanto è quelloil modo di risolvere i problemi in centro no?
No la soluzione non sono le telecamere, la soluzione e’ ubriacarsi, pisciare sui portoni, spaccare la auto in sosta, suonare i campanelli, bestemmiare allegramente dalle 2 alle 4 di mattina, mettere i sacchetti fuori orario, metterli davanti ai portoni sbagliati, girare con tre-quattro cani sciolti che rovistano tra la spazzatura, fare una bella falce e martello con lo spray sui muri di mattoni!!!
Gli art. 844 del codice civile e art. 659 del codice penale fanno ancora parte delle leggi italiane sulla salvaguardia della salute dei cittadini oppure contano solo le emissioni che danno fastidio ai Verdi?
Il primo cittadino è il responsabile della salute degli abitanti del comune, le leggi ci sono, basta applicarle.
Ma vi siete mai chiesti perché quello che, in altri comuni, funziona egregiamente, con percentuali di raccolta altissime, NON FUNZIONA A MACERATA? Non sarà, per caso, colpa degli abitanti? E non diamo sempre le colpe agli studenti o agli extracomuitari.
La soluzione sarebbe il microchip personalizzato nei sacchetti, così si saprebbe subito chi non rispetta le regole e lo si poterebbe multare pesantemente, con una pena accessoria: due giorni a settimana dovrebbe raccogliere l’immondizia con le mani.
Mi sembra strano che, dietro una segnalazione circostanziata, i vigili urbani (o polizia locale, che dir si voglia) non possano fare nulla….
Però essendo in Italia, dove le leggi le fanno spesso i peggiori azzeccagarbugli, fatte apposta per essere sovente inefficaci e contraddittorie, potrebbe puire darsi che i vigili non possano intervenire…
Però l’idea di lasciare su posto a marcire i sacchetti sbagliati mi pare una coglio-ben-nata: se li lascio davanti ad un altro portone che succede???
—–
@filosofo
E se per raggirare il microcip si continuasse a lasciare la spazzatura nei sacchetti della spesa che danno al supermercato?
@ Cerasi: significa che chi lo fa è un incivile e non merita neanche di essere chiamato “cittadino”. Forse gli animali della savana sono più civilizzati. Infatti ci sono animali che si occupano delle carogne e della spazzatura lasciata da altri, e noi li chiamiamo con disprezzo “avvoltoi” o “iene”.
Questi signori che lasciano i sacchetti dove capita e quando capita sono meno civili delle iene e degli avvoltoi. Abbiano, almeno, il coraggio di spiegare perché lo fanno, se hanno un motivo valido per farlo.
@ filosofo
E chi li ha mai chiamati cittadini?
Che vergogna …. forse meritava di scomparire come provincia
Proprio uno schifo….basta fare un giro x rendersene conto
I rifiuti, come il rifiuto di una società spazzatura dove alcuni individui si comportano come tali e pertanto non vogliono adeguarsi alle leggi e al buon senso!
Questo non è bene, ma va anche detto che all’orecchio giungono notizie dove la raccolta differenziata una volta giunta a destinazione venga riunita e diventi poi indiffernziata vanificando lo sforzo di tutte quelle brave persone virtuose (speriamo che siano solo chiacchiere.) !!!
A prescindere da quanto detto quello che si nota è una serie di proposte per intervenire a valle del problema (telecamere, chip, inasprimento delle multe….. e cose da fantascienza).
In realtà quello che manca è una forma di educazione globale (intervento a monte).
Il problema senza una formazione preventiva diventa ingestibile e costoso.
Perché negli asili, scuole di ogni ordine e grado, …. non si fa più formazione civica ?
Ad esempio, perché in Trentino la popolazione è più sensibile su questi aspetti, mentre in Campania no?
C’è un detto che recita: ” chi semina raccoglie ” …… forse dobbiamo diventare dei bravi seminatori. ….
Purtroppo siamo una massa di maleducati e menefreghisti. Facciamo il comodaccio nostro e poi magari scriviamo qui che la raccolta è mal gestita. Vi è completa mancanza di senso civico e in questo modo si va poco lontano. Per punire severamente i trasgressori bisognerebbe baccarli sul fatto ma è difficile.
……….. la soluzione,le telecamere con tanto di avviso in ogni angolo di via……
Il mio intervento precedente era solo una provocazione, sono consapevole del problema dei rifiuti in centro poichè vivo in via Garibaldi e, parcheggiando l’auto nella zona di vcolo Illuminati, vedo spesso le montagne di spazzatura causate dalla negligenza di chi abita in centro che non si prende la briga di leggere gli orari della raccolta oppure per evitare di tenere i rifiuti in casa un giorno in più li butta in strada a qualsiasi ora.
Le multe non servono a niente perchè basta lasciare i sacchetti di fronte ad un altro portone per fare la furbata…
Ho vissuto a Bologna per alcuni anni ed esiste (da parecchio) un sistema molto intelligente per lasciare i cassonetti senza mostrarli: si interrano. Si creano cioè dei grandi depositi sotto terra che sostituiscono i cassonetti di molti palazzi. Di notte passa il camion che alza queste piattaforme, si infila e scarica il contenuto. Poi lo riabbassa e magicamente sono svuotati. Così invece di mettere 30 cassonetti se ne lascia uno grande, credo che 3 o 4 postazioni del genere in centro siano già sufficienti.
Purtroppo non sono riuscito a trovare il video della raccolta che è, per certi versi, molto affascinante, ho trovato però questi 2 articoli uno del comune di Firenze e l’altro del comune di Bologna (2 città che funzionano…) leggeteli se vi va e se esiste un comitato potrebbe individuare delle zone in centro e fare delle proposte in comune.
http://ricerca.gelocal.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/11/03/il-cassonetto-ma-non-si-vede.html
http://www.ilreporter.it/index.php?view=article&id=14885%3Acassonetti-sotto-terra-nuove-isole-ecologiche-in-centro&option=com_content&Itemid=68
PS: potrebbe essere un buon argomento per il movimento 5 stelle, contattare i comitati Emiliani che nel loro territorio stanno già facendo molto…
E’ giusto lamentarsi del disservizio sui rifiuti ma il 99% dipende dall’educazione dei cittadini.
A macerata non ha mai funzionato la raccolta a porta a porta perchè chi deve controllare non ha mai controllato come si deve.(UN CONTROLLO COSTANTE PER MESI) E’ una vergogna vedere vicoli e vie principali del centro storico che a qualunque ora della giornata è piena di sacchetti di rifiuti. Diamo sempre colpa noi maceratesi agli altri, ma un esame di coscienza lo dobbiamo fare anche noi se ci piace tenere la città pulita.
e dopo si sente dire che i Maceratesi sono EDUCATI hanno studiato tutti la GRAMACCIA e poi non se non riescono hA gettare la spazzatura i giorni stabiliti xc non capiscono il calendario haaaaaaaa
….siamo ritornati alla raccolta porta a porta come più di 50 anni fà, quando passava lo scopino con la trombetta per avvisare del suo arrivo, questi metodi ai tempi d’oggi oltre ad essere molto più costosi non potranno mai funzionare specialmente all’interno di un centro storico dove l’igiene e la pulizia dovrebbe essere maggiore, ci vorrebbero solamente più cassonetti grandi dislocati in più punti di raccolta all’interno del centro storico e maggiore controllo da parte dei vigili o gli stessi ausiliari del traffico che vengono pagati sempre dal comune.
E bello lamentarsi di tutto ma la verità e che non siamo onesti e non siamo educati, a parlare siamo tutti bravi poi ognuno si fa i cavoli sui, pensate a tutti quelli che per anni hanno affittato le case ai studenti a nero e ai emigrati senza contratto nessuno dice mai nulla? O la prostituzione che c’è in città perché? Siamo cresciuto nel finto moralismo e perbenismo…. e cosi che ha partorito i frutti e non ci possiamo lamentare perché siamo tutti cosi bravi a parole ma nei fatti … è la realtà della nostra società cosa siamo veramente.
Molto interessante la proposta di Marco Ribechi, penso che l’Amministrazione dovrebbe valutarne i costi e l’eventuale fattibilità.
….bisogna rispettare e far rispettare le regole altro che buche… in Germania si sono dati un orario dalle 7 di mattino alle 7 di sera ( puo variare di poco ) per gettare il vetro bottiglie.ecc negli appositi contenitori e il tutto per non creare rumore e quindi disturbo…. provate un po’ a farlo in Italia !!!!! ….questa e’ civilta regole e rispetto delle regole…..
Vorrei ricordare che la raccolta differenziata porta a porta è partita a Macerata da più di dieci anni ed in questo lasso di tempo si sono registrate periodicamente le stesse lamentele, critiche e osservazioni senza esiti di miglioramento. Non ricordo, sperando che qualcuno mi smentisca, di aver letto mai comunicati da parte della Smea o dei VVUU o di chicchessia su quanti controlli sono stati fatti e su quante sanzioni sono state applicate. Se si facessero dei controlli seri e continui per almeno una settimana e si sanzionassero i trasgressori dandone pubblicità, penso che le cose migliorerebbero. Sono naturalmente favorevole anche alle telecamere mobili o ad ausiliari ecologici, tipo quelli del traffico, se i VVUU hanno cose più importanti da controllare. Ho visto personalmente gente residente lasciare sacchetti di umido sotto il portone che dista a 20/30 metri dal bidoncino allestito in Via Crescimbeni o in Via Costa, alzando le spalle alle mie osservazioni. (mi è andata bene perchè altri i son presi dei vaffa..)
Mi definisco residente resistente per tutti i problemi legati alla vivibilità del Centro Storico: traffico, inquinamento, rumore, mancanza di spazi pedonalizzati, non sono contrario alle novità nella raccolta dei rifiuti. Sono passati circa 10 anni da quando come dice Giovanni è in vigore l’attuale sistema porta a porta, per la Smea forse siamo ancora in sperimentazione? Parliamoci chiaro non è in discussione l’attuale sistema, ma la gestione che presenta ancora delle carenze e delle inadeguatezze. Gli orari spesso da parte degli operatori non vengono rispettati e la raccolta si prolunga oltre modo, l’informazione e la sensibilizzazione implementata non è stata sufficiente in quanto rilevo in tutte vie, cittadini che sistematicamente mettono il sacchetto e/o il rifiuto sbagliato e fuori orario. Possibile che l’Amministrazione non trovi il modo di impegnare delle risorse per colmare queste lacune oramai che si trascinano da anni. Le piattaforme sotterranee non possono essere la soluzione per non vedere i rifiuti sopra terra; i rifiuti sono anche loro un indicatore per valutare il livello di civiltà di una comunità, quindi è bene che siano depositati davanti ad ogli singolo portone e/o condominio, perchè ci responsabilizza ad essere partecipi nella funzionalità di un servizio facendo la nostra minima parte.
Condivido il malcontento manifestato da parte del comitato la Grondaia a nome dei residenti. Sono passati circa 10 anni da quando come dice Giovanni è in vigore l’attuale sistema porta a porta, per la Smea forse siamo ancora in sperimentazione? Parliamoci chiaro non è in discussione l’attuale sistema, ma la gestione che presenta ancora delle carenze e delle inadeguatezze. Gli orari spesso da parte degli operatori non vengono rispettati e la raccolta si prolunga oltre modo, l’informazione e la sensibilizzazione implementata non è stata sufficiente in quanto rilevo in tutte vie, cittadini che sistematicamente mettono il sacchetto e/o il rifiuto sbagliato e fuori orario. Possibile che l’Amministrazione non trovi il modo di impegnare delle risorse per colmare queste lacune oramai che si trascinano da anni. Le piattaforme sotterranee non possono essere la soluzione per non vedere i rifiuti sopra terra, i rifiuti sono anche loro un indicatore per valutare il livello di civiltà di una comunità, quindi è bene che siano depositati davanti ad ogni singolo portone e/o condominio, perchè ci responsabilizza ad essere partecipi nella funzionalità di un servizio, facendo la nostra minima parte.
Continuo a chiedermi? MA PERCHE’ NEGLI ALTRI COMUNI LIMITROFI FUNZIONA E BENE, MA A MACERATA NO? dov’è la differenza, se non nelle teste degli abitanti?
La differenza con gli altri piccoli comuni sta nel senso civico di chi ci abita, presupponendo però da un sistema che funziona! Se non sbaglio le fasi sarebbero dovute essere : progetto, informazione, sperimentazione, messa a punto, controlli e sanzioni, ma a parte il progetto (della serie si può sempre migliorare = esempio: se voglio buttare il multimateriale del centro fuori orario non posso conferirlo ai cassonetti fuori le mura!! ), l’informazione è stata anche in questa seconda fase limitata ad uno stampato (di non immediata consultazione) consegnato insieme alla prima fornitura di sacchetti assolutamente inadatti soprattutto per i commercianti che utilizzano formati grandi ed un numero di telefono abbastanza evasivo (ditemi dove posso buttare un mucchio di radiografie ritrovate in un cassetto o un sacchetto di pile usate..), poi non ci sono controlli e chi fa bene deve subire la maleducazione ed il menefreghismo degli altri. Non dico che sia facile acquisire nuove abitudini, ma non c’è nessuno stimolo a farlo, tanto l’immondizia, nonostante la solerzia degli operatori che passano più volte, è ovunque e a tutte le ore: chi ripassando trova un biglietto sulle sue buste non ci pensa minimamente di riprendersele. Il controllo è indispensabile, solo se a l’informazione è stata fatta in modo efficace: i maceratesi che sono rientrati dalle vacanze si sono ritrovati con nuove regole e ci provano.. ognuno a modo suo (sei mesi di sperimentazione non sono molti) e ne i nuovi residenti ne i proprietari degli immobili in affitto spesso si preoccupano di richiedere sacchetti e informazioni. Vogliamo parlare di decoro e arredo urbano, di uan città attrattiva, ma questo è un tema da non sottovalutare. Ce la faremo? 🙂