di Alessandra Pierini
L’amministrazione inciampa sul centro storico. Un ordine del giorno e una mozione, apparentemente innocui, presentati da due esponenti della sua maggioranza, hanno sollevato un atteso polverone per le critiche piovute da più parti sul metodo utilizzato dall’amministrazione.
Il primo ordine del giorno è stato quello presentato da Pierpaolo Tartabini di Sinistra per Macerata che invitava «l’amministrazione ad inserire nel bilancio 2014 delle fasce di tassazione locale incentivanti volte ad agevolare la residenza e le attività commerciali e produttive presenti entro le mura urbiche e contemporaneamente ad inserire dei sistemi disincentivanti verso chi lascia inutilizzati o sfitti locali ad uso residenziale». L’atto, emendato da Maurizio Del Gobbo e approvato dall’assise, è stato letto dalla maggioranza come slogan a favore della maggioranza e come un voler semplificare il problema del centro storico riducendolo ad un unico intervento. «Ma voi fate riunioni di maggioranza? – ha tuonato la consigliera Francesca D’Alessandro di Macerata è nel cuore – perchè deve chiedere queste cose in Consiglio quando può farlo benissimo in quella sede ».
Dello stesso avviso Anna Menghi dell’omonima lista: «Non fateci perdere tempo e soldi» ha concluso il suo intervento. In effetti la seduta di questo pomeriggio, la terza in questa settimana, si è resa necessaria dopo che martedì scorso è mancato il numero legale, per cui si è dovuto ricorrere ad una nuova convocazione, che corrisponde anche ad un nuovo gettone di presenza per i consiglieri. E’ vero che, singolarmente, il gettone di presenza non è particolarmente significativo, ma moltiplicandolo per i consiglieri presenti e per i costi sostenuti dalla collettività per il personale è una cifra che avrebbe potuto essere utilizzata ad esempio per una piccola manutenzione. E proprio le manutenzioni, chiamate in causa dal consigliere Giuliano Meschini dell’Idv hanno fatto andare su tutte le furie il sindaco Romano Carancini.
Meschini ha chiesto in una mozione «di far redigere un adeguato regolament odi decoro urbano per i lavori e le opere pubbliche di tutto il Centro storico della città con particolare attenzione alla valorizzazione dello Sferisterio, di piazza Mazzini, piazza della Libertà, la via di accesso da Rampa Zara e le vie di uscita con particolare attenzione alle vie pedonalizzate fino a piazza Garibaldi». Il consigliere dell’Idv chiedeva anche di definire le caratteristiche della pavimentazione, dei tipi di illuminazione pubblica e arredo urbano, di dare omogeneità all’occupazione di suolo pubblico, anche con la partecipazione di esperti. Meschini ha quindi accennato alla necessità di maggiore manutenzione.
Il primo cittadino è saltato sulla sedia, appellandosi alla ristrettezza di fondi nelle casse comunali: «Lo sa Meschini quanto costano i lavori? Lo sa quant’era la disponibilità necessaria per poter spendere soldi evitando di cadere nel Patto di Stabilità?». A questo punto i consiglieri di opposizione hanno continuato ad accusare l’amministrazione e la maggioranza di paralizzare l’attività amministrativa a causa di fratture interne e insanabili. Anna Menghi, accusata dal sindaco di aver strumentalizzato l’atto dell’Idv, si è difesa: «Lei sindaco ha un brutto difetto. Quando qualcuno la critica politicamente, non personalmente, lei perde la lucidità di capire le cose. Lei deve riflettere prima di dire certe cose». La mozione Meschini è stata bocciata ma prima di decidere la sospensione del Consiglio, c’è stato l’ennesimo parapiglia tra il primo cittadino e il vice presidente del Consiglio Deborah Pantana (Forza Italia), la quale ha accusato Carancini di averla offesa fuori dai microfoni. Lo scambio verbale a microfoni spenti è continuato per un po’. Si aggiunge a questo l’atteggiamento che molti consiglieri, spesso disattenti o impegnati a fare altro, tengono nell’ufficialità della sala consiliare. Insomma più che un regolamento per il decoro urbano, ci vorrebbe forse un regolamento per il decoro del Consiglio comunale.
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Si è tenuta nei giorni scorsi in Comune una riunione relativa alle problematiche del centro storico, in particolar modo incentrata sull’incentivazione della residenzialità e l’insediamento delle attività commerciali.
Presenti al tavolo dei lavori l’assessore al Centro storico, Stefania Monteverde, alcuni tecnici comunali e i rappresentanti del Coordinamento associazioni centro storico, del Comitato residenti La Grondaia e Confartigianato.
“Il tavolo di confronto nel centro storico – afferma l’assessore Monteverde – è lo strumento operativo con cui l’Amministrazione e la cittadinanza dialogano in un’ottica di partecipazione. Nell’ultimo incontro abbiamo puntato l’attenzione su alcuni potenziali progetti di s viluppo su cui si investe per la promozione del centro storico. Dal tavolo è emerso l’auspico che le associazioni di categoria possano contribuire con proposte fattive e collaborative, che, sono certa, non faranno mancare”.
Le proposte su cui ci si è confrontati hanno riguardato il censimento e la riorganizzazione del patrimonio edilizio pubblico, la predisposizione di uno studio per incentivare la residenzialità, il coinvolgimento di ordini professionali, quali quelli degli architetti e degli ingegneri, per approfondimenti di tipo tecnico – urbanistico e la creazione di un date base pubblico dei locali, sia abitativi che commerciali.
In riferimento allo sviluppo del centro storico in materia di parcheggi, mobilità e accesso pedonale, la tematica sarà oggetto di un prossimo incontro mentre dei mercati settimanali e delle attività commerciali si tornerà a parlare in una riunione fissata per il prossimo 10 febbraio.
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Parlano di decoro e continuano a fare aprire centri commerciali….sono quarant’anni che l’Amministrazione inciampa sul centro storico!
Non ci sono i soldi??
Se si tagliassero i premi di (in)produttività scommettiamo che i soldi si trovano??
Non ci capisco più niente con la “politica comunale”. Fino a poco tempo fa, il consigliere Meschini dell’IDV era un arduo difensore di Carancini e dell’operato della Giunta, ora che cosa è successo? E’ iniziata la campagna elettorale?
Ma basta con tutte queste “paranoie” sul centro storico che muore/sta morendo e/o è già morto!!!
Ma tutti quei cittadini residenti che vivono e lavorono fuori dalle mura cittadine e che pagano regolarmente i tributi al comune, non hanno pari dignità di quelli che vivono/lavorano in centro?
Avete mai sentito di una riunione o di un consiglio per parlare e/o cercare di risolvere un problema di un quartiere/zona del comune di Macerata che non fosse il centro ?? (e ce ne sarebbero di problemi veri da affrontare ……..)
Uscite dal concetto di Macerata=Solo centro storico=Sferisterio+qualche altro palazzo+torre…..
La mozione, da me proposta, poneva la necessità di un regolamento sul centro storico, che hanno tutti i comuni escluso il nostro capoluogo, che armonizzasse gli interventi sia di ordinaria che straordinaria manutenzione: strade, illuminazione pubblica, arredo urbano, ecc.. Si invitava anche a coinvolgere la città, in particolare i professionisti (architetti, artisti, ecc.) per dare un contributo di idee, per un regolamento che fosse il migliore possibile. Si invitava l’amministrazione ad una maggiore manutenzione ordinaria, che eviterebbe poi tanti interventi costosi di straordinaria manutenzione, mantenendo ordine e decoro. Inoltre invitavo ad un maggior controllo sui lavori, sia pubblici che privati, delle strade in cui si tolgono le pietre e poi si richiude con l’asfalto che è un vero scempio inammissibile delle strade e piazze del centro storico. Il degrado è sotto gli occhi di tutti. Poi il voler strumentalizzare la mia mozione per fini elettorali mi sembra irragionevole e fuori posto. Il rigetto della mozione ci fa fare un passo indietro sul centro storico che dovrebbe essere il salotto buono e l’identità storico-culturale dei cittadini di Macerata oltre che una risorsa di valorizzazione economica e lavorativa a livello turistico.
meschini@ DEMAGOGIA ALLO STATO PURO!!!!
Ormai è un centro isterico.
il primo decoro sarebbe la chiusura totale del traffico o la definizione ben precisa dei parcheggi e non quel caos che regna sovrano dopo le ore 19.00.visto il ponte di Calatrava a Venezia con quei costi e quei risultati mi affiderei all’opinione dei cittadini e non agli architetti. ps sig Sindaco un’altra volta che avrà il microfono spento insulti la Pantana per parte mia per aver umiliato buona parte della città con la presenza e con lo schifoso striscione con il quale ha partecipato alla manifestazione pro silvio e contro le leggi democratiche di questo paese.
Per non svenare le casse comunali in incentivi, e disponendo di qualche buon appoggio presso il governo nazionale, potrebbe essere tentata, anche per il Centro Isterico di Macerata, la strada delle cosiddette “Zone Franche Urbane”, vedi http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&idmenu=1106&idarea1=583&andor=AND&idarea2=786§ionid=3,22&andorcat=AND&viewType=0&id=2002884&idarea3=0&showMenu=1&showCat=1&idarea4=0&partebassaType=0&i .
La ringrazio sig. Poloni, soprattutto per le parole educate che mi ha rivolto..
cara sig,ra Pantana non deve ringraziarmi per gli insulti,ma secondo me dovrebbe scusarsi con tutti quei maceratesi che si sono sentiti umiliati per quello striscione a favore di un condannato che in questi anni, lui si, ha insultato pesantemente chi non la pensava come lui.