“Noi il turismo culturale non lo trattiamo mica tanto bene: la gente che arriva scende dal pullman e non trova nemmeno i gabinetti. L’ufficio dello Sferisterio chiude alle 20, gli spettacoli iniziano alle 21 e se c’è bisogno di qualsiasi informazioni si trova una porta chiusa: per promuoverlo e per promuovere Macerata farei un accordo con gli imprenditori calzaturieri e metterei un depliant pubblicitario all’interno di ogni scatola di scarpe”. E’ la voce di Gerardo Molinari, una delle tante persone che hanno parlato a margine dell’incontro sui problemi del centro storico che si è tenuto al Cineteatro Italia, nella centralissima via Gramsci e che come il signor Molinari hanno portato il proprio contributo – o le proprie lamentele – legate alla questione della vita nella parte storica della città. L’assemblea pubblica voluta dal coordinamento delle associazioni e dai commercianti ha visto la partecipazione dei residenti e degli operatori economici: presenti anche molti esponenti politici, a partire dal sindaco Carancini che però ha lasciato la platea al momento del dibattito.
RIFIUTI ED AREE VERDI – L’associazione la Grondaia ha introdotto due dei temi principali della serata. Il porta a porta che non funziona, perché i sacchetti vengono messi fuori dalle case fuori orario e spesso portati davanti agli ingressi di altre abitazioni oppure lasciati in zone franche dove non rappresentano un bel biglietto da visita per il salotto buono della città. E’ stato ricordato anche lo stato di abbandono dell’orto delle Clarisse (ex carceri) di via Illuminati, dove da anni un muro separa la via che collega via Mozzi con via Garibaldi e il cortile di proprietà dell’università. Nei progetti originari dell’Ateneo e dell’Amministrazione un giardino pubblico, nei fatti uno spazio spoglio e inaccessibile. Anche la questione della quiete pubblica che viene meno nelle ore notturne è stata portata all’attenzione delle persone intervenute e, soprattutto, degli esponenti politici presenti.
PARCHEGGI E ZTL – “La zona a traffico limitato non serve quasi a niente così com’è, perché vengono rilasciate ogni anno migliaia di permessi ed è attiva 7 ore e mezza su 24 – spiega Alberto Cicarè – tra l’altro pagando due euro chi riesce può parcheggiare all’interno del centro praticamente per un tempo illimitato. Noi proponiamo la pedonalizzazione del centro storico, perché Macerata dal punto di vista della viabilità è una città confusionaria e scomoda. Intorno ai giardini Diaz e in dentro le mura c’è il festival del parcheggio abusivo. Vanno potenziati e incentivati i parcheggi a struttura come il Parksì, che è ancora più facile da raggiungere da quando è stata aperta la galleria delle Fonti: per essere utili però devono funzionare 24 ore su 24. Anche il trasporto pubblico è deficitario, i due terzi dei bus viaggiano vuoti o semivuoti. Bisogna prendere atto che il mondo è cambiato, 30 anni fa era pieno di gente in centro ma non esisteva la concorrenza dei centri commerciali”.
RIPORTARE LA VITA IN CITTA’ – Spopolamento del centro e abbandono delle attività commerciali al centro dell’intervento di Alessandra Battistelli del Forum paesaggio Macerata. “Stop alla decentralizzazione degli uffici e dei servizi dal centro storico – dice la Battistelli – bisogna riportare l’Università, le botteghe artigiane in centro, anche il Tribunale. E puntare sull’offerta culturale, perché la popolazione di studenti che c’è a Macerata non è stanziale, va via nei weekend. Molte città che erano in condizioni peggiori di Macerata hanno rivitalizzato i propri centri storici grazie ai fondi europei, che spessissimo, purtroppo, non sono utilizzati. Propongo inoltre degli affitti calmierati da proporre per l’edilizia privata e commerciale per chi ha locali sfitti da più di 12 mesi, con riduzione dell’imu ai proprietari con immobili in locazione”.
IL CINEMA ITALIA – Maurizio Rinaldelli Uncinetti ha esposto la situazione del Cinema Italia, che gestisce insieme ad altri soci: “Abbiamo preso un mutuo da 30.000 euro per rimettere in condizioni la struttura, due soci hanno dovuto tirare fuori 5.000 euro a testa per chiudere quel mutuo. Gestiamo questo spazio pubblico con soldi privati e andiamo avanti grazie ai bandi: vorremmo rendere questo il cuore pulsante del centro storico, con eventi dal pomeriggio fino alla sera, ma solo di riscaldamento paghiamo oltre 6.000 euro l’anno, per il proiettore digitale acquistato grazie a un bando della Regione abbiamo impiegato circa 12.000 euro. Siamo in pochi però, e la gestione è sempre più difficile. La presenza del sindaco mi conforta, spero che si possano trovare soluzioni per permetterci di continuare l’esperienza del cinema Italia”.
APPELLO AI COMMERCIANTI – Letizia Carducci è intervenuta alla fine, per esporre la posizione dei commercianti (o almeno, di una parte rilevante della categoria): “Ho il privilegio di ricordare che la nostra è una splendida città. Vivo e lavoro nel centro storico da oltre 30 anni, vorrei ricordare anche l’orgoglio che si prova ad essere operatori economici in un centro storico. Le mura sono un tratto identitario irripetibile. Dobbiamo prenderci cura di questo tessuto molto delicato. La questione delle auto dentro le mura ci divide: alcuni sono a favore della pedonalizzazione, altri no. In ogni caso io invito i proprietari d’immobili e anche le agenzie immobiliari ad essere più responsabili, perché il prezzo degli affitti è troppo alto. Ogni vetrina che chiude è un pezzo di città che muore: i commercianti come me sono intimoriti, per questo voglio rivolgere un appello ai miei colleghi, per superare questo momento di crisi serve l’unità di tutti”.
GLI INTERVENTI – Secondo Guido Strinati “Macerata soffre di una mancanza del fare. E’ mancata la politica nel centro storico, i piani di recupero pensati negli anni ’80 non sono mai stati messi in pratica. Serve un controllo della mano pubblica sui cantieri edilizi abbandonati nonostante la legge, e sugli abusi compiuti. La politica rinunciataria ha portato a una mancanza di residenti e quindi all’affondamento delle attività commerciali”. Di decoro architettonico parla anche Marta Massetani: “Bisogna avere più cura delle facciate dei propri palazzi, alcune sono fatiscenti e il centro storico è sciatto. Non c’è un fiore in giro, le uniche piante sono di plastica, i privati devono impegnarsi di più ma anche l’Amministrazione deve dare il buon esempio”. Dirompente l’intervento di Carlo Cambi: “I maceratesi sono straordinari, hanno fondato la nuova città di Macedonia, unendo Macerata e Corridonia. Bisogna bloccare lo slittamento a valle del nostro comune. Chiedo anche un referendum per bloccare il piano casa e per non fare lo svincolo di San Claudio: riguardo al centro storico vorrei che si pensasse agli anziani con azioni di volontariato, perché sono dimenticati da tutti. Oltre alle prostitute e agli stranieri, sono loro i veri abitanti del centro. Un centro che è sempre più isolato e buio, nonostante le tasse che paghiamo per avere sacchetti dell’immondizia in strada e scarsa illuminazione”. Andrea Piscopo auspica un maggiore coinvolgimento degli studenti nella vita di Macerata e più collaborazione verso gli universitari da parte dei cittadini, Eleonora – residente in un vicoletto – chiede invece maggior decoro perché spesso le vie più piccole sono coperte da escrementi nonostante le famiglie che vivono in quelle zone, mentre la signora Ivana se la prende con “la breve memoria storica dei commercianti che hanno sfruttato il cambio dell’euro a 1.000 lire” ma anche con il sindaco “che se n’è andato, ignorandoci”. Il professor Francesco Adornato, preside di Scienze Politiche, residente in via Costa, si definisce un “extracomunitario” e punta il dito contro Macerata città (non) universitaria: “La città è cresciuta senza idee nuove. La crisi del commercio nasce anche dal comune vicino che concede una licenza per fare un nuovo centro commerciale. Bisogna puntare sulla cultura, Macerata deve essere una città
creativa. Invece qui c’è il gusto all’autodenigrazione, quando si è parlato di proporre Macerata come capitale della cultura c’era la corsa a sminuirsi”. Stefano Ciccarelli ha proposto l’apertura dei palazzi storici e delle bellezze architettoniche del centro,come palazzo Bonaccorsi, palazzo Ricci, la sala della Specola della biblioteca, sul modello di altre città italiane: “A Vicenza a capodanno ho cenato in quattro palazzi storici. Qui è sempre tutto chiuso. Macerata sembra essere l’ideale città massonica: piccola, silenziosa e irraggiungibile”.
Giuseppe, commerciante, accusa i proprietari immobiliari: “Gli affitti sono altissimi, ma il 70% degli edifici del centro è in mano a 4-5 persone. La politica ha abbandonato il centro storico, io non voglio la carità, voglio che sia consentito alla mia generazione l’accesso al credito. Voglio che la generazione dai 18 ai 40 anni possa investire questi soldi, l’economia è allo sfascio e i problemi del centro storico non si risolvono parlando di decoro o cene nei palazzi storici”. Amedeo Patrassi, commerciante, si è espresso contrariamente alla pedonalizzazione “Perché il centro storico è già difficile da raggiungere così. Invito inoltre i miei colleghi a tenere aperto anche la domenica, perché ormai è un giorno dedicato allo shopping, la gente va nei centri commerciali o negli altri negozi della città che sono aperti. Domenica pomeriggio e sera c’è tanta gente che passeggia in centro, ma non trova aperto quasi da nessuna parte”.
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Si potrebbe fare al posto dell’Oviesse un McDonalds o un Burger King. Insieme all’apertura h24 dei parcheggi e degli ascensori darebbe un impulso per tutto il centro.
Mi piacerebbe moltissimo che il commerciante Giuseppe facesse anche i nomi e cognomi dei 4-5 proprietari degli immobili del centro storico. Chissà… magari li farà!
Quanto alla rivitalizzazione mediante la cultura, figurarsi se posso essere contrario: purché si tratti di cultura e non solo di notti bianche. E purché si tratti di arte, non di cicaleccio.
Poi credo debbano essere potenziati i mercati, compreso il Barattolo: potenziato, sostenuto, ampliato, supportato da eventi. E coi parcheggi e gli ascensori aperti di domenica. Se invece il Comune lascia che si organizzi un analogo mercatino delle occasioni al Foro Boario, anch’esso la seconda domenica del mese, io penso due alternative possibili: 1. il Comune ce l’ha con gli organizzatori del Barattolo; 2. l’assessorato non capisce granché sul senso di non far accavallare gli eventi; 3. (ce n’è anche una terza): tutte e due le cose precedenti.
Il prof. Adornato ha perfettamente ragione: Macerata non è una città universitaria. Non lo è da almeno trent’anni. Probabilmente non lo è mai stata. Ho organizzato eventi di ogni tipo in città, ma difficilmente ho mai visto tra il pubblico studenti e certamente mai un professore universitario (eccezion fatta per Marcello La Matina, che però è anche un caro amico). Di professori non ce ne ho mai visti nemmeno quando organizzavamo i concerti di classica in collaborazione con la cattedra di Storia della Musica dell’Università, tenuta all’epoca da Claudia Colombati, che ora insegna a Roma 3. Evidentemente, l’accademia si ritiene satura di cultura e non necessitante abbrivi civici… Amen.
Per quanto riguarda la voce degli studenti, la sento invece spessissimo nel cuore della notte: no, non nel tempo lunare delle reveries poetiche, bensì in quello enofanico e turpiloquiante. Si riconoscono accenti per nulla maceratesi, e dunque accenti di stanziali temporanei (non si dica, cioè, che fanno casino i maceratesi; o almeno si dica che sono in “ottima” compagnia).
Dunque sì, la città non è universitaria. Nel suo territorio vivono due città separate, una nell’altra. Sia chiaro: non è che quella esterna sia preferibile a quella interna. Forse, nella loro non solo reciproca chiusura, si somigliano più di quanto si possa credere.
Poi: si faccia finalmente questo stramaledettissimo parcheggio sotto Rampa Zara! E’ l’unica via per pedonalizzare tutto il centro storico. E si VIETI che sfoci in un ennesimo nuovo supermercato al posto dell’Upim. Si verifichino così le rette ed abnegate intenzioni dei benefattori del centro storico, sia istituzionali che imprenditoriali.
proposte:
1) perchè all’ex Upim e/o Oviesse non si potrebbe creare uno spazio dove gratuitamente vengono proposte servizi di ludoteca, gioco e baby-sitting mentre i genitori possono fare le loro compere? commercianti e comune mi sembra una bella idea…un angolo dove c’è qualcuno che legge, un altro dove si possa ascoltare o o imparare la musica, un altro dove si possa disegnare, uno dove si possa giocare…organizzare delle mini gite per i ragazzini, creando una sorta di caccia al tesoro o di favola per le vie del centro
2) agevolare l’apertura di un esercizio commerciale diverso da quelli sempre proposti in tutti i centri commerciali tipo Coin o La Rinascente…secondo me un giro ce lo faremmo volentieri tutti…come una volta lo facevano all’Upim…
3) un bel mini autobus ecologico che, magari nel fine settimana, in continuazione fa il giro parcheggio Garibaldi-piazza della libertà totalmente gratuito?…magari sponsorizzato dai commercianti e dal comune?
4) creare un carnet di sconti, del tipo se tu vieni a comprare da me ti dò un buono sconto per comprare da tizio il quale a sua volta ti darà un altro buono per acquistare da caio…
non so, saranno stupidaggini ma io mio centro di Macerata da commerciante e da residente lo voglio rivedere vivo!!!
Ho saputo, da fonte commerciale, ( ma voglio approfondire e se qualcuno lo sa parli), che Oviesse dovrebbe\potrebbe essere affittata da cinesi.Da quanto è dato per ora fumosamente sapere, la cifra del vecchio affitto era 20.000 Euro e, sembra, dico sembra, che i cinesi abbiano concluso il contratto per 25.000 Euro.
Aggiungo che il centro storico è un mortorio.I commercianti hanno fatto molto poco per attirare le persone a visitarlo e ad entrare nei loro negozi.La chiusura del centro storico è stata un fallimento in tutte le città, a maggior ragione in un centro piccolo come quello di Mc.Pur continuando a venire in centro spesso, ogni volta mi rammarico di esserci venuta per la tristezza di vedere strade e negozi semi vuoti .Commercianti svegliatevi perchè se aspettate interventi da parte dell’amministrazine comunale le cose andranno sempre peggio.E poi non vi lamentate degli studenti che fanno confusione il giovedì sera, visto che sono gli unici che fanno lavorare i bar del centro.
Propongo parcheggi gratuiti intorno alle mura nel fine settimana. Passeggiare per il centro storico liberamente con i propri figli senza la scocciatura delle auto che passano in continuazione, sarebbe per le famiglie una bellissima alternativa alle tristezza di girare come trottole in un centro commerciale.Proporre alla cittadinanza occasioni di svago come mercatini, spettacoli e concerti fruibili anche dalle masse e non solo per pochi intenditori……Non vedo l’utilità di tenere aperti i negozi la Domenica, non penso sia quello il motivo del calo delle vendite, anche perchè gli esercizi commerciali del centro storico propongono merce sicuramente di qualità, ma con prezzi troppo alti che scoraggiano il cliente . Se avessi qualcosa da spendere non aspetterei la Domenica……
Se, come dice Garufi, i cinesi affitteranno l’ex OVS, sarà l’inizio della fine del centro storico di Macerata. Un bel supermercato cinese, con in vetrina robetta a pochi euro e di discutibile qualità, vetrine addobbate come solo i cinesi sanno fare. Un bel pugno in un occhio per il centro di Macerata che non sarà più diverso dal corso di P.S. Elpidio che è ormai una chinatown, o dal parco commerciale cinese di Civitanova. Purtroppo, sono gli unici che oggi pagano, e spesso in contanti.
Che brutta fine sarebbe…..
Ho letto e ascoltato molte proposte interessanti e fattibili. Nessuna proposta demenziale. Finalmente. L’importante è capire e rendersi conto che il mondo è cambiato e che i problemi vanno affrontati con idee nuove.
noto con piacere che le idee non mancano,ma come si dice:per cantare ci vuol la voce!!Se i danari per affittare i locali ce li hanno solo i cinesi,saranno i cinesi a sfruttare la situazione,d’altra parte si sono già assicurati diversi locali nel centro di Macerata dove hanno impiantato diverse attività commerciali,sembra che solo loro credano ancora nel commercio,…..Di certo se come scrive qualcuno,nei locali dell’ex standa/oviesse dovesse impiantarsi un” mercato cinese”forse non sarà la morte del centro storico,ma sicuramente sarà la morte di tutte le attività commerciali similari gestite da italiani,il perchè è noto a tutti…..per quanto riguarda lo spopolamento del centro storico,dal punto di vista abitativo,sembra che riguardi solo i cittadini italiani,poichè oramai le case sono affittate a stranieri e in maniera minore a studenti…
L’unica idea per il rilancio del centro: mandiamo a casa questa giunta!!!
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Chi ha le idee non si trovano i soldi.. chi prende i soldi … e inutile basta vedere cosa succede nella cultura sempre le solite cose.. l’anno scorso per la notte dell’opera non ci hanno offerto neanche un caffè, POI A QUELLO CHE METTE SEMPRE NON MI PIACE IL DITO DEL POLLICE E NON SOLO SAI DOVE LO DEVI METTERE… PARASSITA DELLA SOCIETÀ’ CON LA LINGUA CI POTRESTI ASFALTARE LE MURA DI MACERATA.. POI VATTI A FARE UN GIRO PER IL CENTRO E PARLA CON LA GENTE PER LA STRADA E COSI VEDI….
Altro spazio da poter rivalutare sarebbe anche Piazza Mazzini forse la più bella piazza Maceratese accessibile a tutti un pò troppo abbandonata e sottoutilizzata…organizzarci anche un mercatino domenicale ed eventi musicali …e togliere quel orrendo cantiere interminabile.
Molte volte le Amministrazioni comunali passate hanno chiesto ai proprietari soprattutto quelli di Corso della Repubblica di abbassare i prezzi degli affitti, nulla di fatto si sono anche seccati della proposta. Sull’ex negozio Pietrarelli ci dovrebbe essere un vicolo che dovrebbe uscire in Via Gramsci, qualcuno si era impegnato a realizzarlo, ancora nulla. La politica ha fatto molto per la Chiesa di San Filippo ricostruendo con la Curia pratiche inesistenti e anche rischiose, nessuno ne parla. Parcheggi, molti ma troppo lontani da Piazza della Libertà, la meccanizzazione, Scalette, Galleria del Commercio, ha sempre spaventato le Amministrazioni. Inoltre la Giunta Maulo cambiando il tracciato della Strada Nord ha sconvolto i progetti stradali, tutti legati al Centro Storico e al Quartiere Santa Lucia. La guerra del NO al Monumento per Padre Matteo Ricci a Piazza San Giovanni è recente, forse a questa città non piace più il bello che fa vivere i centri storici. Comunque complimenti agli organizzatori dell’assemblea, non vi disperdete, il consiglio comunale è a vostra disposizione.
CENTRO STORICO: Apertura delle frontiere. AREA PARCHEGGI:Tutti i giorni i parcheggi a pagamento della città dovranno cessare alle 17. SOLUZIONE:Bisogna andare incontro ai bisogni dei consumatori!
Per compiacere la maggioranza (?) dei commentatori di CM formulo la seguente proposta per la rivitalizzazione del centro storico maceratese, precisando che da tempo non ci vengo più dopo aver avuto il privilegio di arrampicarmici per diciotto lunghi anni. Ora, per sudare, vado in palestra (almeno in palestra mi posso fare la doccia dopo la sudata).
1) chiusura totale del centro cittadino ad ogni tipo di traffico che non sia ad emissione zero, quindi a trazione animale, mediante la chiusura totale dei varchi nelle mura urbiche che saranno accessibili soltanto mediante porte a misura d’uomo. Si deciderá con un referendum se ammettere le famigerate carrozzine delle mamme (in fondo hanno 4 ruote ed assomigliano troppo ad autovetture in miniatura e sono diseducative perché il minore potrebbe un domani desiderare un’auto a causa del suo trasporto in carrozzina) previa verifica che vengano spinte esclusivamente da trazione umana; qualora non vengano ammesse, le madri potranno portare i figli solo mediante ‘marsupio’;
2) scavo di un fossato intorno alle mura del cardinale Albornoz, da riempire con acqua prelevata dal Chienti e dal Potenza mediante un acquedotto di tipo romano, e coccodrilli selvatici;
3) i residenti del centro storico, così ‘sigillati’ all’interno delle mura vivranno isolati dal resto del mondo, ricavando dagli spazi all’interno del centro storico degli orti o dei piccoli allevamenti di pollame e/o altri animali per il loro sostentamento, provvedendo al ripristino dell’economia curtense e del baratto; agli altri cittadini sará tassativamente vietato muoversi all’esterno dei loro quartieri, pena punizioni corporali, ma sará concesso di uscire ogni mese per un giorno per recarsi a Civitanova Marche;
4) ogni mese verrá convocata un’apposita ‘Adunanza generale per la rivitalizzazione del centro storico’ così concepita: qualche decina di cittadini sorteggiati dai Capitani del Popolo verrá condotta tramite carri trainati da animali fino alle porte della cittá e di lì, rigorosamente a piedi, entrerá all’interno delle mura dove dovrá assistere a scelta: ad una messa in Cattedrale, ad un mercato di prodotti etnici, ad una riunione del consiglio comunale, ad altre iniziative eventualmente deliberate dal consiglio dei capi famiglia, con l’obbligo di sorridere vistosamente durante tutta la permanenza nel centro storico, proclamando la gioia di vive a Macerata e nel centro storico di Macerata e cantando a squarciagola inni sacri.
Immagino che giá dopo pochi giorni le sorti di Macerata torneranno ad essere ‘magnifiche e progressive’
Sono gli abitanti a fare la Città e questo incontro fatto in famiglia ha sottolineato tante loro necessità e potenzialità.
Una cosa emerge tuttavia, che i veri abitanti di questa città non sono i residenti ma coloro che da esterni vivono la città quali ospiti, ai quali certo bisognerebbe pensare di più ed anche chiedere (soprattutto ai docenti ed agli studenti) di essere più partecipi e propositivi. Giustamente è stato detto che Macerata non è una città Universitaria, ma va anche osservato che le Università non sono più scuole e laboratori di vita.
Caro Tacconi,
stavolta eri partito bene. Ma alla fine… “Il consiglio comunale è a vostra disposizione”… che barzelletta! Che scivolone!
Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
Caro Davoli,
purtroppo è il consiglio comunale che vota le richieste fatte dai comitati, in questo caso quello del Centro Storico. Le istituzioni non sono barzellette o scivoloni come tu scrivi sopra.
Prima di tutto, occorre far tornare il desiderio ai CITTADINI…..di passeggiare in CENTRO…..(considerato che durante il periodo delle festività natalizie, manifestano questo desiderio, dato che il CORSO è AFFOLLATO)…..poi si pensa a come INTRATTENERLI in CENTRO……considerato tutte le offerte che vi sono in giro…..(che sino alla fine degli anni 90, non vi erano)……la gente non sente il desiderio di PASSEGGIARE in CENTRO….LA CHIUSURA dei NEGOZI è un discorso di gestione ECONOMICA……se le USCITE superano le ENTRATE prima o poi CHIUDI BOTTEGA…..