di Filippo Ciccarelli
L’appello lanciato da Letizia Carducci, poco più di un mese fa, dal palco del Cinema Italia, affinché i commercianti del centro storico superassero le divisioni pare sia stato ascoltato (leggi l’articolo): alla riunione di ieri sera che si è tenuta in via Monachesi erano invitati esercenti, residenti, cittadini, appartenenti alle associazioni. In totale hanno aderito all’incontro una cinquantina di persone. Sulla maggior parte dei punti trattati (illuminazione, riqualificazione, abbellimento del centro) c’è una sostanziale convergenza tra le associazioni del coordinamento centro storico e gli esercenti. A tenere banco la vexata quaestio concernente la pedonalizzazione. Le associazioni spingono per una completa pedonalizzazione, unita ad un trasporto pubblico più efficiente e all’apertura 24 ore su 24 dei parcheggi struttura come il Parksì.
Su questo punto i commercianti non hanno una voce univoca: c’è chi vuole fortemente limitare la zona a traffico limitato e chi invece vuole mantenerla, senza ovviamente rischiare la blindatura del centro.
Alcuni propongono un’integrazione con i parcheggi di rete e di struttura, altri, come Amedeo Patrassi, proprietario dei negozi Avant Garde, I Bulletti e Bulli & Pupe, auspicano un parcheggio di trenta posti in piazza della Libertà. “Sono d’accordo a pedonalizzare totalmente Corso Matteotti – dice Patrassi – ma vorrei regolare il parcheggio in piazza, anche perché davanti al mio negozio c’è la sosta selvaggia proprio in corrispondenza dell’entrata. Non si può chiudere il centro storico con la zona a traffico limitato, bisogna lasciare via Gramsci aperta al traffico”
Alberto Cicarè, dell’associazione Ciclo Stile, ribadisce la volontà di collaborare: “Noi abbiamo una nostra proposta, che prevede la completa pedonalizzazione del centro storico con un contorno di misure per favorirne l’accessibilità, ma vorremmo l’accordo con i commercianti. Siamo intenzionati a proporre un’idea sulla quale ci sia consenso alla politica”.
Letizia Carducci, titolare dell’Osteria dei Fiori, auspica convergenza con residenti ed associazioni: “Tutti vogliamo un centro storico vitale e bello. Siamo favorevoli a iniziative come mercatini tra le mura ed aperture domenicali, purché ci sia un servizio di viabilità e parcheggi funzionante, serve una proposta credibile e largamente condivisa: ho fiducia che riusciremo ad arrivare ad un accordo”.
Più critico invece Aldo Zeppilli, gestore del Caffè Centrale: “Si stanno facendo tanti problemi – dice – ma la soluzione sarebbe molto semplice. Basterebbe pedonalizzare tutto il centro storico (compreso Corso Matteotti) tranne un tratto di 300 metri che va da piazza della Libertà alla caserma dei carabinieri passando per via Gramsci, consentendo così alle auto di poter transitare o di fare una spesa veloce. In questo modo le aree pedonalizzate sarebbero ampie e allo stesso tempo si accontenterebbero anche i commercianti: questa è una città con molte salite e discese, i parcheggi sono lontani e una pedonalizzazione totale potrebbe essere un colpo devastante per il commercio”.
Zeppilli ha anche avanzato una proposta accolta con favore da diversi commercianti: “Ho proposto una sorta di direttore dei negozi del centro storico come avviene nei centri commerciali, una persona che faccia gli interessi dei commercianti, organizzi eventi, mercatini, abbellimenti e curi i rapporti con le istituzioni e in generale con l’esterno. Insomma, una sorta di coordinatore di tutte le attività del centro storico, una persona preparata in tal senso e che sarebbe pagata dai commercianti mettendo ognuno un piccolo contributo”.
Intanto c’è da registrare un’altra chiusura imminente tra i negozi che si trovano all’interno delle mura, dopo quella di Golden Point: sabato 20 aprile abbasserà la saracinesca Bijou Brigitte, che manterrà il proprio punto vendita a Civitanova, per decisione della sede centrale. Maga Cacao potrebbe invece spostarsi, e passare dai locali di via Crescimbeni ad un altro spazio, forse in piazza della Libertà. “Al momento non c’è niente di deciso, ho solo visionato alcuni locali – spiega Giacomo Trasarti – in ogni caso non abbiamo alcuna intenzione di lasciare il centro storico di Macerata”.
I veicoli fuori parcheggiati davanti al negozio Avant Garde che hanno suscitato la protesta del proprietario Amedeo Patrassi
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Perché chiudere una via e una no? Chiudiamo tutto, scusate! Il problema non sta nella chiusura, ma nella disorganizzazione (parcheggi e ascensori chiusi dopo le 21 e nei festivi, assenza di navette anche dopo cena, etc.).
Ovviamente, bisogna prima risolvere gli annosi e ormai insopportabili problemi. E subito dopo chiudere alle auto tutto il centro. Lo dico da residente, figlio di ex-commercianti del centro storico.
Secondo me il calo di vendite e la chiusura non è da attribuirsi all’acceso o no delle auto, ma bensi’ al fatto che articoli venduti in molti negozi stanno a prezzi stratosferisci e la gente va negli outlet o direttamente in fabbrica dato che ne siamo pieni nell interland. Secondo è che la gente si è rotta le scatole di macerata dove di domenica o festivi apparte il barattolo nelle logge dell’ ex palazzo degli studi non ci sta altro e quindi potete anche portare la gente a spalla ma Macerata purtroppo è morta.
Io consiglierei di chiudere direttamente i varchi di accesso al centro, cosi’ finalmente agli ultimi commercianti rimasti non rimarra’ che andare ad occupare gli spazi in affitto nel nuovo centro commerciale de Macerata Granne. Vecchio Scarpone secondo te cosa o chi ha ucciso il centro storico se non i centri commerciali?????
Pedonalizzare cosa??? Non c’è più nulla in centro…
MA APRITE TUTTO!!!SPALANCATE QUESTE PORTE DEL CENTRO STORICO A TUTTO E TUTTI!!..SENZA STOP E RESTRIZIONI…MA NATURALMENTE CON UNA CORRETTA ORGANIZZAZIONE DEI POSTI AUTO/MOTO….COSA SERVE A CHIUDERE IL CENTRO??PIù CHIUSO DI COSI!!!..
Delirio …..
Se facessi parte del circolo commercianti in centro storico, proporrei ai miei colleghi una bella serrata per tutto il giorno di sabato e mandare a cagare assessori e tutti gli altri incapaci e incompetenti che hanno soltanto ammazzato la Piazza. Le panchine in fondo al Corso della Repubblica dovrebbero portarsele a casa, le catene che cingono Piazza Vittorio Veneto, mettersele al collo, con i cartelli stradali che vietano il transito delle auto, ci si dovrebbero prendere a schiaffi, mentre i pali che reggono i cartelli………………………
ll problema è che tutto il centro storico di Macerata e nel più completo stato di degrado e abbandono e non è un fatto di pedonalizzazione, basta farsi una passeggiata una domenica mattina partendo da P.zza Mazzini venendo verso Via Crispi, Via Mozzi, Via Garibaldi , Via Crescimbeni, Via Armaroli passando poi per vicoli vi renderete conto dagli acciottolati di porfido con buche e affossamenti, muri e portoni imbrattati di vernice, alla monnezza accatastata, pontecane grosse come gatti sotto al Duomo, purtroppo per Centro storico nei prossimi anni se continua così complice crisi e Amministrazione passate e presenti se non avverrà una rapida riqualificazione sarà la fine, rimarranno solo pochi negozi con clienti fidelizzati e bar di proprietà che non pagano l’affitto e le solite tre banca.
i negozi non chiudono solo in piazza,guardate corso cavour-corso cairoli quante vetrine abbassate in queste corsi era un eccezione vedere un negozio sfitto adesso l’eccezione è trovarne 1 aperto,il motivo(o meglio)la colpa è solo una e sono i famosi centri commerciali ne abbiamo 2 nel raggio di 5 km,1 che aprira’ a breve a mc centro e cosi sono 3 basta fare un giro e la gente cè sempre e se compra li non puo comprarti anche nei negozi.ormai la tendenza è questa chi sopravvive puo essere l’alimentari sotto casa gli altri piano piano scompariranno purtroppo.
il centro storico di Macerata e’ sempre piu vuoto? missione compiuta.
Si la colpa sarà dei centri commerciali, ma di conseguenza anche della maggior parte di noi che per pigrizia ci andiamo,dato che per la maggior parte delle persone fare 1 km a piedi è un ERESIA. Bisogna anche dire che per chi lavora fino alle 20:00 è l’unica soluzione per andare a fare spesa in caso di necessità dato che i negozi a Macerata alle 20:00 precise tirano giù le saracinesche e ti invitano anche con un bell’annuncio a muovere il culo.
E forse chiudere il centro alle auto al contrario potrebbe incentivare la gente, specialmente le famiglie, io se avessi figli piccoli sarei stressatissimo ad andare in centro e controllare ogni passo dei miei pargoli con il rischio che vadano sotto un auto, magari se pedonalizzato le famiglie si sentirebbero più libere di andare a fare un giro in tranquillità. E non stiamo a parlare di navette o cavolate simili, il parcheggio dietro Corso Cairoli è sempre vuoto e costa poco e orologio alla mano con 10 minuti a passo di lumaca si sta sotto la Torre dell’Orologio quindi secondo me la colpa principalmente è della cittadinanza che vuole arrivare in macchina anche per andare al W.C. oppure per fare sfoggio dell’ultimo suv acquistato. Scarpe comode e camminare dato che siamo pieni di ciccioni!!!!!
I centri storici sono tutti da riqualificare per il semplice motivo che si è ristrutturato di tutto e di più malamente. Cosa bisogna fare?
1) concedere facilitazioni IMU, IRAP, ecc nei centri storici;
2) aumentare IMU e IRAP in quegli orribili centri commerciali;
3) concedere facilitazioni alle ristrutturazioni di appartamenti e negozi;
4) presenza dei vigili urbani e polizia per il controllo del territorio;
5) bloccare la cementificazione in tutta l’area comunale;
6) aumentare, migliorare i parcheggi ed orari degli stessi;
7) pedonalizzare il centro storico;
8) rendere accessibile il centro storico ai residenti ed ai commercianti in determinate fasce orarie;
9)offrire facilitazioni di accesso ai parcheggi a residenti e commercianti.
@Leo. “MA NATURALMENTE CON UNA CORRETTA ORGANIZZAZIONE DEI POSTI AUTO/MOTO”.
Ma se con solo alcune vie chiuse, già è tutto pieno di moto e auto fin dalle prime ore del mattino, dove parcheggeranno tutti quelli che entreranno quando tutte le vie saranno transitabili?
Mi dite dov’è che non si può andare volendo transitare per il centro? Il problema è che non c’è posto per parcheggiare. Punto
@Paolo. Il concetto è chiaro. Ma mi domando cosa ci faremmo con quiei tre posti auto recuperati in fondo al Corso e con l’aria appenstata da tutte quelle auto che transiterebbero per il Centro senza avere la minima possibilità di parcheggiare?!
La serrata poi a chi gioverebbe? Ai Centri Commerciali forse.
Ma non basta l’esperienza di questi anni a far vedere che da quando è aumentata la pedonalizzazione il centro storico è sempre più andato in declino?? bisogna lasciare il giusto spazio anche alle auto perchè se uno va a fare acquisti o anche solo per farsi due passi, è normale che si sposti con l’auto. E visto che l’alternativa c’è, e cioè farsi un giro al centro commerciale dove uno può comodamente parcheggiare, o si capisce che bisogna incentivare le persone offrendo una situazione comoda, altrimenti se mi viene imposto il “sacrificio” di un accesso esclusivo a piedi, tanto vale che me ne sto a casa o vado dove posso lasciare l’auto senza problemi. Non è che tutti abitano nelle immediate vicinanze del centro per cui è normale spostarsi a piedi: c’è anche chi abita lontano dal centro e si sposta comunque con l’auto: quindi, perchè disincentivarmi dall’accedere al centro con l’auto quando a pochi minuti d’auto posso lasciarla tranquillamente? Personalmente, sono in linea con quanto dice Aldo Zeppilli.
Discutere sulla chiusura o meno del Centro Storico significa agirare il problema senza affrontarlo. Come abbiamo avuto modo di dire come ass. Il Glomere in merito al concetto di “rigenerazione urbana”, l’errore che si continua a commettere è attribuire al Centro Storico quella centralità, rispetto alla Città, che non possiede più già da quache decennio. Se si vuole rilanciare anche il centro (attenzione “anche” e non “il”) si deve necessariamente pensare di “rigenerare” in primis, con una operazione di riqualificazione urbana, le aree che hanno assunto interesse sociale e che sono collocate ai margini del tesusto urbano, quello per intendersi che nell’immaginario colettivo continua a identificarsi con i confini della Città, confini che sono solo immaginari, perché nella realtà oggi rappresentano nuove “modi” di centralità (Piediripa, Collevario, Villa Potenza e Sforzacosta). Macerata è piccola tutto sommato, va pensata nel suo complesso senza quel confine retaggio di una memoria storica oggi non più attuale.
A tutti quelli che criticano i centri commerciali, faccio presente che sono la normale evoluzione del commercio e anzi, qua in Italia siamo indietro di anni rispetto ad economie simili alla nostra. I centri commerciali sono necessari anche perchè sono aumentati notevolmente (e per fortuna) i prodotti dei singoli produttori e perchè l’offerta è notevolmente differenziata e diversificata rispetto al passato e questo significa che sono necessari spazi sempre maggiori per prodotti di case diverse e di gamma diversa all’interno della stessa azienda produttrice. Ma questa è la normale evoluzione del commercio, così come in altri settori: quando sie è iniziato a produrre l’auto c’era un unico modello, la Ford T. E adesso com’è la situazione? E quanti cellulari esistono oggi? e le televisioni? e i frigoriferi? non vedete che lo sviluppo richiede spazi maggiori perchè è la logica di qualsiasi evoluzione della produzione e del commercio. I negozi in centro possono mantenere i loro spazi se capiscono che devono diversificare e portarsi su beni di nicchia invece che rimanere sulla vendita di beni che ormai la gente trova anche nel supermercato a prezzi più bassi perchè il supermercato acquista a prezzi più bassi grazie alle maggiori quantità che può acquistare dal produttore. E questo tra l’altro significa vendere al consumatore a prezzi più bassi. Io sinceramente preferisco scegliere un 1 kg di penne Barilla ad 1 euro al centro commerciale invece che spenderne 2 per lo stesso pacco di pasta comprato in centro. Nello stesso tempo, non sarebbe male se in centro trovassi chi vende pasta di Gragnano IGP, pasta per la quale sarei disposto tranquillamente a pagare qualcosa in più.
se i commercianti maceratesi vorrebbero che le loro attività non chiudessero dovrebbero immediatamente trasferirsi in un altro paese perchè macerata non è una città ma un paesotto i fatti lo dimostrano!! il centro storico maceratese è deprimente da quando è il centro sinistra che governa ma questa è solo una mia opinione!!
ma quale pedonalizzazione? in centro circolano auto ovunque ed i parcheggi sono pieni. e poi cosa c’entra ilcentrosinistra? vi risulta che il centrodestra sia favorevole all’apertura incondizionata? bisogna riorganizzare il sistema dei parcheggi esterni aumentare l’orariodiapertura attivare navette frequenti e veloci …….