Nota del direttivo Udc di Macerata sul tema del Centro Storico:
Ad oltre un mese dal consiglio comunale aperto sul Centro Storico non si è ancora visto nessun documento organico per definire le azioni finalizzate alla rivitalizzazione e attrazione del centro. Dal momento che è stato effettuato un consiglio comunale aperto, con la partecipazione attiva dei cittadini è doveroso per la politica fare una sintesi sugli interessanti interventi, tutti tesi a dare il proprio contributo alla questione. Il centro con il suo campanile e la sua storia, deve essere l’anima di una città che accoglie i suoi cittadini e l’intera provincia. Bisogna veicolare l’idea che Macerata è facilmente raggiungibile ed è facile parcheggiare, facendo del marketing e azioni concrete sulla viabilità e parcheggi. Il direttivo dell’UDC intende dare il proprio contributo, non certamente esaustivo, alla non facile soluzione della convivenza in Centro tra commercianti,residenti, universitari, impiegati. Noi crediamo che sia utile fare degli esperimenti di durata di almeno sei mesi, per poi trarre delle conclusioni, non si può rimanere immobili senza fare nulla, bene l’apertura dei parcheggi Garibaldi e Paladini per h24 da parte dell’APM, ma non può essere certo la soluzione, con il consiglio di prolungare l’apertura anche oltre Settembre.
Perciò da subito e per sei mesi permettere l’entrata in piazza Libertà delle auto, con uscita in Via Gramsci,con cosiddetto parcheggio a rotazione di un’ora a pagamento e delimitare con strisce la zona destinata a sosta. Attualmente avviene che con due euro si entra in centro si sosta in modo selvaggio e per via degli scarsi controlli si permane anche per diverse ore. Durante questi primi sei mesi di sperimentazione, l’Amministrazione deve trovare con i privati la soluzione per utilizzare i parcheggi di via Armaroli e Giardini per h24, tale che di notte siano fruibili anche per i residenti attraverso degli abbonamenti e di giorno sempre con abbonamenti anche per gli impiegati degli uffici del Centro. Inoltre studiare delle agevolazione per far ritornare i residenti e qualche ufficio in Centro. Il parcheggio Giardini (park si) deve essere più facilmente raggiungibile attraverso una nuova entrata dai giardini Diaz, tale che da C.so Cavour sia più facilmente raggiungibile. Seconda sperimentazione da Gennaio 2014 e per sei mesi chiusura delle auto in centro, utilizzo di tutti i parcheggi per H24, segnaletica orizzontale e verticale in modo unificato per agevolare il raggiungimento e massimo utilizzo dei parcheggi esistenti, spesso sotto utilizzati e collegati di giorno con bus navetta per il Centro in modo continuo. Tra un anno si potrà fare una sintesi, fare qualche lieve modifica e decidere per una soluzione definitiva.
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Sul tema interviene anche il coordinamento coordinamento cittadino SEL Macerata con un documento di Lorenzo Marconi e Maria Teresa Carloni:
Parcheggi (Garibaldi e Sferisterio) aperti tutto il giorno con sosta gratuita di notte e ascensori di collegamento funzionanti 24 su 24. Bene! Un modo per permettere a tutte le persone che vogliono venire in Centro per assistere all’ “estate” maceratese o semplicemente per godere delle sue bellezze di farlo più agevolmente. Un buon inizio che speriamo annunci l’avvio di un piano organico d’intervento che si ponga l’obiettivo di ottenere in tempi brevi un significativo alleggerimento della pressione veicolare su un Centro che, è più che evidente, non riesce a sopportarla, basta vedere il degrado delle strade, buche ed avvallamenti, con auto parcheggiate ovunque. E’ ora
-di pedonalizzare il Centro, di trovare un accordo con il gestore del parcheggio di via Armaroli perché faccia come l’APM e renda fruibile l’ascensore anche di notte e perché si possa parcheggiare gratis la prima mezz’ora per poi graduare il costo in base al tempo di sosta
-di prevedere la sosta gratuita lungo le mura urbiche dalle ore 19 invece che dalle 2,
-di utilizzare i due autobus nuovi, di cui ha parlato l’APM come navetta di collegamento tra i parcheggi più lontani e il Centro con cadenze non superiori ai 10-15 minuti,
-di rivedere i criteri per i permessi brevi di accesso, limitando e controllando il tempo di sosta che non deve superare le due ore, la sosta deve avvenire esclusivamente negli appositi spazi.
Perché dopo tanti anni di inerzia della proprietà non chiedere al gestore del ParkSi di individuare modalità per valorizzare quella struttura? Sono misure che, fra l’altro, supportano i commercianti che scontano una crisi che dipende dall’espansione sconsiderata dei centri commerciali che uccidono il commercio di prossimità. E’ sempre più chiaro, infatti, che sono le scelte di chi ritiene di poter guadagnare montagne di soldi con la grande distribuzione invece di investire risorse in servizi ed attività produttive che generano la crisi e producono disoccupazione e miseria , non certo la “chiusura” alle auto del Centro storico. Tutto questo può essere fatto subito o al massimo entro l’anno e finalmente Piazza della Libertà potrà ripresentarsi in tutta la sua bellezza ed unicità (una delle poche piazze in salita) avvalendosi anche di un arredo urbano di cui da anni si è persa traccia. Non è più rinviabile la presentazione da parte dell’Amministrazione comunale di un piano complessivo per il centro che individui fasi ed obiettivi precisi anche nel tempo di realizzazione, che incominci a delineare una politica per l’incentivazione della residenza, che faciliti le ristrutturazioni, che promuova servizi innovativi, che coinvolgano e si rivolgano agli anziani, che attivino convenzioni con i negozi, che favorisca l’insediamento di attività artigianali e di piccola manutenzione, che promuova la sosta dei residenti nei parcheggi coperti. E’importante conoscere quanti immobili di proprietà pubblica ci sono e se sono utilizzati, avviare un piano di utilizzo di quelli sottoutilizzati : per es. destinarli ad attività culturali, sociali, di volontariato, artigianali, espositive, alla creazione di spazi per l’utenza scolastica ed universitaria sia di tipo ludico-culturale che di studio. Occorre disincentivare in modo significativo la non utilizzazione di immobili privati e calmierare gli affitti delle attività commerciali e degli appartamenti degli studenti. Il centro, come ogni luogo, è vivo se ci sono cittadini che vi abitano, studenti che vi studiano, cittadini e turisti che vengono per le iniziative culturali, ricreative, commerciali o semplicemente per godere delle bellezze architettoniche, storiche ed artistiche.
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Per il Coordinamento Centro Storico (Associazione Ciclo Stile, Associazione La Grondaia, Associazione Nuovo Cinema Italia, Associazione Gruca, Forum Paesaggio Macerata, Laboratorio Giovanile Sociale, Bottega Commercio Equo e Solidale, Condotta Slow Food, MC in Transizione) riceviamo la nota di Alberto Cicarè:
L’iniziativa congiunta di Comune e APM per l’apertura notturna gratuita di parcheggi e relativi ascensori segna una novità importante in un quadro in cui alle tante parole spese per il rilancio del centro storico non erano seguite azioni concrete. E’ una dimostrazione di come spesso volere significa potere, e di come il dibattito e le idee che abbiamo proposto stiano iniziando a incrinare il muro del “non si può”, dietro al quale per tanto tempo si sono nascosti pigrizia e precisi indirizzi politici. Ma noi preferiamo proiettarci sul futuro piuttosto che limitarci a criticare il passato, per cui chiediamo a questo punto che l’ampliamento dell’apertura dei parcheggi diventi il primo passo di una serie di azioni integrate a vantaggio del centro, per evitare che all’iniziale effetto spot subentri un risultato boomerang derivante dal mancato successo nei fatti dell’iniziativa. Ora accedere al centro di notte diventerà più agevole per chi viene dall’esterno, mentre per i residenti si realizzerà un notevole vantaggio derivante dalla possibilità di avere comode piazzole di sosta per la notte. Tutto ciò va comunicato efficacemente al pubblico potenziale di chi viene a Macerata, mentre è quanto mai opportuno un coinvolgimento dei residenti affinché questa diventi una misura duratura capace di rendere più facile la vita di chi vive nelle aree centrali della città (compreso Corso Cairoli). Ma non basta: il felice, doveroso, coinvolgimento dell’APM nell’elaborazione delle politiche a sostegno del centro storico va integrato con l’avvio di una discussione approfondita sul sistema del trasporto pubblico urbano, per rimediare al costante sotto-utilizzo dei mezzi pubblici rendendoli più appetibili e utili per l’ingresso nelle aree centrali della città. E’ una questione complessa, in cui deve essere evitata qualsiasi improvvisazione, ma che potrebbe trovare espressione immediata attraverso forme di sperimentazione. Ci piacerebbe infatti che sin da subito si provasse a immaginare un centro storico diverso, goduto dai cittadini piuttosto che conquistato dalle auto. Quale migliore occasione di questa estate che si presenta ricca di occasioni per venire in centro? Sperimentare la pedonalizzazione proponendo un servizio di navetta frequente a servizio della piazza consentirebbe di mostrare il volto di una città più accogliente per i cittadini e più bella per i turisti. E permetterebbe di prefigurare un futuro che ci piacerebbe essere quanto mai prossimo e possibile. La notizia dello spostamento del negozio di Terranova da Corso Cavour a Corridomnia è un segnale ben preciso: rincorrere gli ipermercati sul loro terreno, sperando che qualche posto auto in più nelle piazze ci consenta di sopravvivere è come cercare di svuotare il mare con un secchiello; alla guerra che i centri commerciali stanno portando alla vita dei centri abitati occorre rispondere con strategie ugualmente aggressive che esaltino la diversità di luoghi che per secoli hanno visto la costruzione della nostra civiltà. Possiamo farlo, se veramente lo vogliamo.
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E’ davvero straordinario che tra le tante valutazioni che vengono fatte sulle problematiche del centro storico di Macerata, non emerga con chiarezza l’insostenibilità per il bilancio comunale degli attuali flussi veicolari. Mantenere in costante efficienza una strada veicolare in centro storico, non solo è impossibile ma costa unitariamente dalle 10 alle 15 volte in più di una strada esterna. Le strade del centro storico, in particolare quelle percorse dagli automezzi, corrono sopra le volte murarie degli antichi percorsi sotterranei, che vengono riempiti ogni volta che si crea un cedimento.
Mi trovo totalmente d’accordo con Lorenzo Marconi e il gruppo di Sel. Sono peraltro talmente sfiduciato sulla reale messa in opera dei propositi da parte dei nostri amministratori che, anche dopo l’eventuale entrata in funzione dei provvedimenti, temo mi ci vorrà più di qualche giorno per crederci davvero.
Non capisco invece su quali presupposti Massimo Pizzichini ritenga che l’apertura 24h su 24 dei parcheggi e degli attracchi non sia più valida da settembre in poi: vivibilità a tempo? Sappia, l’amico Pizzichini, che in centro storico uffici, residenti, commercianti e studenti hanno sempre convissuto, nel passato. E che, semmai, senza politiche agevolanti la residenzialità tutto il resto appare significativamente inutile. Solo una popolazione stabilmente stanziale, che cioè si riappropri della città, può favorire il rilancio del commercio e il contenimento notturno degli sballi studenteschi.
Bisogna, allora, far flebo di “rinforzi” a quanti ancora resistono a vivere e lavorare in centro: coi parcheggi il più possibile fruibili, con gli attracchi aperti giorno e notte, con le navette di collegamento finalmente in funzione (e dunque con la chiusura progressiva del centro), ma anzitutto – e soprattutto – con politiche di ripopolamento.