Pantana: “In centro segnali solo dalla Curia e dall’Accademia”

La presidente di Idea Macerata ricorda le 4263 firme raccolte e la delibera di "iniziativa popolare" in consiglio giovedì 28

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Deborah Pantana (Pdl)

Deborah Pantana (Pdl)

Deborah Pantana, presidente dell’associazione Idea Macerata e consigliere comunale Pdl che ieri sera ha preso parte all’incontro “Centro storico: vivo, morto o x” organizzato da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo), interviene sull’accordo tra Accademia delle belle arti e Fondazione Carima (leggi l’articolo):

«La delibera sul centro storico che andrà in discussione domani giovedì 28 novembre in consiglio comunale oltre ad aver mantenuto alto il dibattito sul futuro del nostro centro storico ha risvegliato gli animi di tante associazioni e cittadini che stanno dando il loro contributo affinchè l’amministrazione comunale di Macerata  elabori un piano di sviluppo organico per il cuore della città. Di fatto le 4263 firme raccolte fino ad oggi ne sono la dimostrazione dell’interesse che i maceratesi hanno nei confronti del loro centro storico, quindi possiamo benissimo definire la delibera proprio di iniziativa popolare. Allo stesso tempo però non possiamo dimenticare che in questi anni di amministrazione Carancini gli unici a dare un vero segnale di riqualificazione  del centro Storico sono stati la Curia di Macerata con la ristrutturazione di San Filippo e l’Accademia delle Belle Arti con l’accordo per la nuova sede in Piazza Vittorio Veneto.

Sono due anni che ascoltiamo assessori che vogliono a tutti i costi che una parte dell’accademia si trasferisca nei locali dell’ex mattatoio con la duplicazione dei costi per l’istituto, tralasciando quella che da sempre è stata la richiesta delle associazioni cittadine di lasciare questo spazio a disposizione delle loro iniziative; quindi morale della favola alla fine dopo tanti incontri più o meno significativi, bene ha fatto l’Accademia che in maniera autonoma chiude un accordo con la Fondazione per palazzo Galeotti (leggi l’articolo), uno spazio dignitoso e autorevole per un Accademia sempre più in espansione ed un modo soprattutto per vivacizzare la vita culturale cittadina, con giovamento anche per la futura trasformazione ad auditorium della chiesa di San Giovanni, favorendo in tal modo la realizzazione di un polo culturale di rilievo sovra comunale.

Questa è l’ennesima dimostrazione purtroppo che quando non c’è di mezzo l’amministrazione comunale le cose si fanno! Ormai è questa la voce che gira in città, manca una regia seria che non consiste  semplicemente nel compito di organizzare eventi nella speranza di vedere persone camminare in centro: non è questo il modo di pianificare lo sviluppo di una città. Bisogna essere coraggiosi e soprattutto in questi momenti di crisi è necessario ripensare a nuovi modi di esplicitare la propria azione amministrativa sapendosi adattare anche alle esigenze che il momento in cui viviamo richiede. Non si possono portare avanti iniziative per il semplice gusto di imporre un’ideologia, perdendo tempo con annunci vari che non hanno mai nessun seguito. Anche per la questione del secondo piano di Palazzo Buonaccorsi sono quattro anni che deve essere terminato o come l’Orologio della Torre Civica che ancora non abbiamo un accordo definitivo ma solo viaggi a Firenze e tante belle parole. Quindi la delibera chiede una data definitiva quella del 31 gennaio 2014 per vedere un po’ di luce in un centro storico che deve essere di tutti e non di pochi».

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