Corso della Repubblica è l’emblema della crisi del centro storico: solo in questa via ci sono 7 attività che hanno chiuso
di Filippo Ciccarelli
“Macerata, che nome! Che slargata de còre a numinalla!” scriveva molti anni fa il grande poeta maceratese Mario Affede, che con questa dichiarazione d’amore apriva uno dei suoi componimenti più famosi, Macerata de li vrugnulù. Se oggi Ademaro fosse vivo, e se camminasse per il centralissimo corso della Repubblica, probabilmente esclamerebbe “Macerata, che magone!”. E non gli si potrebbe dar torto; il salotto buono della città, il tanto discusso centro storico, è ridotto male. I negozi sono chiusi, i locali sfitti e vuoti, sulle vetrine campeggiano i cartelli vendesi/affittasi insieme a fogli di carta che coprono la desolazione all’interno. In un raggio di 100 metri in linea d’aria sono decine le attività che hanno cambiato aria. Imboccando corso della Repubblica da piazza Vittorio Veneto saltano subito all’occhio le tre vetrine di Reginelli, che dal 31 agosto ha cessato l’attività. Guardando dall’altra parte le cose non migliorano: hanno chiuso Alex (già da un anno), Noir e Follie; questo negozio era aperto da oltre 30 anni ed ha mantenuto la propria presenza negli altri punti vendita di Piediripa, Tolentino, Civitanova e San Benedetto, ma non ha resistito nel centro storico di
Macerata. Vicino alla Libreria Mondadori c’era una profumeria, di cui si sono perse le tracce. E poco più avanti “Il Fiorile” annuncia una “prossima riapertura”, ma in piazza Mazzini. Non hanno trovato un nuovo proprietario i locali dell’ex Agnetti, che rimangono tristemente vuoti.
Le cause? Oltre a quelle note, ce ne sono un paio che non dipendono dalla politica scelta da questa o quella giunta; gli incassi diminuiscono perché la gente non compra più come un tempo – visto il momento di crisi, ma vista anche la concorrenza di centri commerciali e di altre realtà vicine che offrono un’ampia scelta a prezzi contenuti. Cala il fatturato, dunque, ma le spese aumentano, per via degli affitti proibitivi; in corso Matteotti un negozio può pagare anche 4.500 euro al mese di affitto, in corso della Repubblica in media si spendono 1.000 euro per un locale di 60 metri quadri. Sui prezzi decisi dai privati il Comune non può fare molto – ne è prova la situazione dell’Upim, i cui locali sono sfitti da anni, ad eccezione del piano terra su corso Matteotti che spesso è sede di mostre ed esposizioni – ma è necessario che qualcuno si interroghi sul significato di “riqualificare” una scatola che sta diventando sempre più vuota, cercando soluzioni che siano meno estemporanee di
iniziative pur piacevoli e di successo come le notti dell’Opera che animano la città.
Se Ademaro decidesse poi di tornare sui suoi passi passando per via Gramsci trasecolerebbe di nuovo. “Again out”, infatti, è prossimo alla chiusura (le serrande si abbasseranno sabato 29 settembre, dopo 4 anni di attività), mentre le tre vetrine della ex Banca di Roma, che dominano una parte di piazza Cesare Battisti, sono ancora in cerca di un affittuario. Di fronte allo storico caffè Venanzetti resiste l’altrettanto storico negozio Vanità; ma da agosto dello scorso anno al posto del confinante Liolà campeggia il cartello vendesi. Basta voltare la testa dall’altra parte per scoprire che dal centro storico è fuggito anche il negozio di intimo Emozioni, trasferito in corso Cavour, mentre i titolari de “La Puccia” si sono trasferiti in Svizzera. Ha chiuso anche un altro negozio di alimentari, I sapori della Valle, e da via Gramsci ad ottobre se ne andranno via anche il Rotary e l’Università della terza età. Non bastano le dita di due mani per contare i negozi che chiuderanno o che hanno già cessato l’attività, in due minuti di passeggio: sono 13, alcuni dei quali hanno chiuso i
battenti già da diversi anni. A destare ancora più preoccupazione il fatto che molte attività di nuova apertura resistano un anno o poco più; Reginelli in corso della Repubblica è un esempio, ma anche alcuni nuovi “residenti” di corso Matteotti potrebbero lasciare il centro. Uno di questi è Silvian Heach, che ha aperto al pubblico nel mese di ottobre 2011, ma non troverebbe soddisfazione nel fatturato raccolto in città.Anche Again, dopo l’imminente chiusura del suo outlet in via Gramsci, potrebbe seguire lo stesso destino. L’emorragia dei commercianti del centro storico di Macerata, gravati da affitti sempre più proibitivi e dal calo del giro d’affari, sembra essere inarrestabile: di questo passo, per contarli, servirà il pallottoliere.
(Foto Cronache Maceratesi – Vietata la riproduzione)
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Il “Rilancio del centro storico” non è mai stata fatto!!!
A “certi politici” maceratesi, macerata centro piace così!!!
CHE TRISTEZZA!!!!!!!!!!!!!!!!
Finalmente i politicanti di Macerata hanno raggiunto il loro scopo! non serve più il fossato con i coccodrilli intorno alle mura che aspettavo tanto…
Ma, scusate …. ma cosa pensavate che sarebbe successo dopo quasi 20 anni di blindatura del centro storico contraddistinta da:
-aumento delle zone interdette al traffico;
-regime di sosta a pagamento in tutto il centro storico ed anche per gran parte della periferia a ridosso delle mura salvo sporadiche ed insufficienti zone;
-politica dei permessi inesistente: i permessi vengono rilasciati solo ai “residenti” senza considerare tali i dipendenti, gli autonomi ed i professionisti che hanno la loro base lavorativa in centro;
-assenza di un vero servizio di mezzi pubblici degno di questo nome e di una città, magari ancora per poco, capoluogo di provincia (vedi Ancona per esempio).
Probabilmente, per una diplomazia degna di miglior causa, l’autore dell’articolo non si è sentito di dare la colpa di questa situazione al vero colpevole: l’amministrazione maceratese dal 1993/1994 in poi (“post Maulum”) senza alcuna soluzione di continuità.
Ma come potrebbe sperarsi che qualcuno prenda la macchina dalla periferia o da altre città, parcheggi nei parcheggi a pagamento ad un chilometro dal centro e si faccia tutta la strada con una pendenza quasi alpina (con la pioggia, con il vento, con il sole a picco!) per comperare un paio di mutande o per andare in banca (non è casuale la progressiva chiusura di tutti gli sportelli del centro: la banca cerca di rendersi più accessibile per il cliente, mica sono scemi!)?
Perchè un povero cristo dovrebbe spendere, in questo tempo di crisi, oltre al prezzo dei carburanti, anche quegli euro di parcheggio che rappresentano un vero e proprio pizzo comunale per andare prendere un caffè in centro quando può farlo senza tante complicazioni da un’altra parte?
Ma chi è quel padreterno che non ha neppure lontanamente immaginato ciò che oggi è triste, tristissima realtà, cioè che tutti FUGGONO dal centro storico di Macerata per andare in luoghi più comodi, e che era fin troppo prevedibile quando si prendevano con leggerezza decisioni scellerate per la città?
Chi è quell’indottrinato catechizzato che suppone che la gente debba “soffrire” su per le scalette per andare per forza nel centro cittadino?
Ad agosto ho trasferito la mia attività professionale a Piediripa e sono …. rinato! Nessuna scarpinata per andare a lavorare; parcheggio gratis senza problemi; il pozzetto degli spicci per il parcheggio, in macchina, che prima durava due giorni, è sempre pieno …..
Questa è la triste, tristissima realtà: serve una reale e totale inversione di tendenza, sblindare tutto ciò che si può, aprire tutto ciò che si può aprire, togliere tutte le strisce blu che si possono togliere, e non sperare che offrendo manifestazioni demenziali il “popolo bue” accorra a frotte in uno dei luoghi più inaccessibili che io conosca (e lo conosco bene, ci ho lavorato per 18 anni!), cioè il “cucuzzolo” di Macerata, oppure che la gente parcheggi a Villa Potenza per salire al centro!
Macerata=Bodie!!
Fategli vedere il fantastico filmato che stupito i Maceratesi. forse qualche cieco potrà venire. c’è qualcosa che non va da una parte va tutto bene dall’altra non va bene nulla, cosa è?
ricordo macerata negli anni 80 completamente accessibile e parcheggiabile,caotica ma piena di vita per le mura,in piazza mazzini dai cancelli insomma un parcheggio si trovava sempre per una “vasca” al corso……..ora anno fatto salotti in tutto il centro e la gente va dove non si rischia la multa…..morale della favola avete voluto il salotto…..??? TENETEVELO………..se ne sono andati anche i piccioni…..che tristezza
il calo del giro d’affari è anche a causa dei prezzi troppo alti dei vestiti,borse e scarpe! io non POSSO proprio comprare in quei negozi e come me moltissima altra gente! siamo COSTRETTI a fare compere fuori dal centro!
…vi state dimenticando che ha chiuso anche la Banca d’Italia, l’unica delle Marche ad essere soppressa, in altre città si sono opposti alla chiusura, cittadini e amministratori , tutti insieme, qui…….”la città della Pace…ETERNA!” A chi avrà fatto comodo? ..Notte!
a proposito, a parte la tristezza e l’amarezza per queste realtà commerciali, alcune anche “storiche”, che sono “spintaneamente” invitate alla chiusura, devo riconoscere che il filmato di cui parlava Javier è veramente bello.
Centro storico chiuso alle auto? Quindi per far rinascere il centro storico bisogna far parcheggiare sul marciapiede davanti al negozio se serve a facilitare gli acquisti ( a parte che non ci credo affatto che funzionerebbe )???.
Non è che molto più semplicemente sono calati i consumi di parecchio ( concordo con @babi) e chi ancora compra qualcosa cerca di risparmiare il più possibile e compra a rate o dai “cinesi” ? No eh ?
..e se dessimo qualche responsabilità anche alle agenzie immobiliari che fanno cartello tenendo artificiosamente ed ingiustificabilmente troppo alti i prezzi degli affitti..?
l’unica cosa che riesce bene a macerata è:la viabilità che per far da piediripa a villa potenza non si sa quanto ci vuole e per non dire che quando passi dentro il paese perché di paese si tratta,sei fortunato se non ti ha attraversato almeno 50 persone,rischiando di continuo la patente. E VERAMENTE UNA VERGOGNA,,BASTA PERò CHE HA MARZO PASSA LA TIRRENO ADRIATICA CHE RISOLVE TUTTO………
@ Cippi: hai completamente ragione. Come si fa ad andare in centro storico a Macerata, se per venire da Piediripa ci vuole una vita!!! Con una viabilità da dopoguerra cosa vogliamo pretendere? Si fa prima ad andare a Civitanova, con la superstrada, ed è facilissimo PARCHEGGIARE.
@ Golini: Finalmente posso essere d’accordo con lei. Lei è rinato dopo aver trasferito la sua attività a Piediripa, con parcheggi liberi, senza problemi di sorta. E’ quello che vado scrivendo su questo forum da tempo, ma mi attiro una enormità di manine rosse. Ormai le attività commerciali, professionali etc, DEVONO per forza spostarsi in pianura, a Piediripa o Zona Ind.le di Corridonia. L’ ci sono parcheggi enormi, stradoni immensi con una viabilità che permette di accedere alla superstrada in pochissimi minuti, quindi possibilità di spostarsi velocemente e di essere raggungibili, IN AUTO, ancor più velocemente e comodamente.
Lo vogliamo capire che il futuro è questo?
PORTRAIT OF MACERATA http://www.youtube.com/watch?v=G9QjiQjve1A&feature=player_embedded
Dover constatare che c’è ancora chi pensa che per far rivivere il Centro Storico di Macerata occorra riaprire il traffico alle auto è veramente deprimente.
Pensare che dalla chiusura dell’UPIM ad oggi non sia accaduto nulla è incredibile.
Ci sono molte cose che si possono fare per migliorare la situazione e qualcuno le ha anche suggerite, ma riaprire al traffico non servirebbe a far riaprire i negozi.
Infine alcune considerazioni
non esiste una città in cui non sia prevista la sosta a pagamento (purtroppo) ed i motivi sono arcinoti
se i permessi venissero rilasciati a residenti e lavoratori il centro sarebbe pieno di auto tutti i giorni e non ci sarebbe posto per nessuno, nemmeno per eventuali (sic!) clienti
quanti centri storici delle Merche possono godere di parcheggi a ridosso dei negozi raggiungibili in piano? caratteristica dei nostri centri storici è quella di stare dove stanno e per raggiungere il centro c’è sempre da fare una salita. A Macerata ci sono parcheggi e ascensori (che dovrebbero funzionare anche di notte per i residenti) in abbondanza e tutti trovano sempre posto a meno che uno non lo voglia trovare davanti al negozio o davanti al bar.
Ora cercate di immaginare questa situazione.
Centro storico aperto a tutti … sabato … negozi tutti aperti …. il triplo delle auto di venti anni fa ….. i parcheggi in centro sono già occupati da residenti e lavoratori ….. dove cacchio parcheggiano gli eventuali clienti tornati a Macerata, che non vogliono fare la salita e bagnarsi?
Il mondo è cambiato ed Centro Storico va rianimato in altri modi non certo con le belle auto dei fighetti di Via Montenapoleone.
@filosofo: premesso che non è necessario trovarsi per forza d’accordo su qualcosa, ma può rimanersi, civilmente, in disaccordo, forse non sono stato chiaro sul fatto che lo spostamento a Piediripa o altrove di attività commerciali/professionali è una manovra difensiva resa necessaria non tanto da un destino ontologicamente prestabilito (cioè che deve essere così per forza), quanto dalla delirante politica della viabilità/sosta/mezzi pubblici delle ultime amministrazioni maceratesi.
Cioè: sarebbe molto bello poter lavorare bene nel centro storico, ma siccome non lo si può fare, allora si va via.
Certo: nessuno pretenderebbe mai che un negozio Ikea apra in Piazza della Libertà: la tipologia di commercio sarebbe incompatibile (già per la grandezza dei mezzi di trasporto coinvolti) con l’urbanistica del centro.
Ma di qui a dire che un commercialista/avvocato/commerciante di biancheria è costretto a spostarsi altrove perchè per tutti (quindi anche per lui e i potenziali clienti) il centro è inaccessibile ce ne corre.
Questa seconda ipotesi è quella attualmente praticata “manu militari” dalle ultime amministrazioni maceratesi p.M. (post Maulum), ed i risultati sono questi.
ma che pretendete??? basta andare al centro commerciale e vedere quanta gente gira in macchina per parcheggiare il più vicino all’ingresso per camminare di meno….vi sembra possibile che un maceratese sia disposto a camminare 5 minuti per arrivare in centro??
eppure non mi dite che non ci sono i mezzi ..parcheggi, autobus, scale mobili ecc….
non diamo sempre la colpa agli altri o alle istituzioni…il maceratese medio non ha voglia di andare in centro a macerata come pure non prende in considerazione le iniziative della città!! questa è la triste realtà…. il Maceratese snobba Macerata per andare magari a Citanò e non ditemi che il corso di Civitanova è meglio del centro di Macerata…si cammina con la puzza delle macchine vicino..però fa figo!!!!
eppure non potete dirmi che non ci sono (o c’erano) negozi di ogni tipo.
C’e da essere matti ad aprire/ tenere aperto un negozio di abbigliamento in centro.
che altro dire liubavand? mia moglie in qualche modo è così. va ad una fiera? ci sono tremila bancarelle disposte su tre chilometri di strada in salita? lei vuole parcheggiare a ridosso della prima o dell’ultima.
molti centri storici sono stati salvati proprio dalle isole.
a macerata si va in palestra a smaltire la ciccia, ma non si fa qualche centinaio di metri per raggiungere il centro.
sono d’accordo con gianpaolo. una volta si andava in centro a mostrare il vestito nuovo, ora come si fa che non si può andare e mostrare l’auto nuova?
L’unico consiglio per avere soddisfazione è prendere a calci nel c… tutti gli amministratori e tutti i consiglieri che sono stati nel Consiglio comunale di Macerata dopo il 1964.
Infatti, è nel 1964 che scrissi una lettera aperta nella cronaca provinciale del Carlino, consigliando di progettare un parcheggio al di sotto di Viale Leopardi. All’epoca parcheggiavo davanti alla Banca d’Italia. Successivamente in piazza Cesare Battisti. Ma fin da allora si parlava di interdire il centro storico alle auto. La soluzione di un parcheggio a cielo aperto sotto le mura era stata ideata dall’ingegner Arrà di Sarnano e immediatamente fatta mia.
Ancora oggi si sta parlando di una soluzione simile: evidentemente le centinaia di amministratori maceratesi di ogni colore politico hanno in odio la Città e vogliono solo distruggerla, non facendo accedere le persone entro la cinta muraria.
Poichè non capiscono la dialettica, forse passare per le azioni di forza avrebbe un senso e senz’altro una soddisfazione.
Quando prenderli a calci nel c…? Senz’altro quando li incontri per le vie del centro. Oppure, mediante un’azione “gappista” davanti alla porta di casa.
Però, il metodo dei “calcioni” sarebbe inutile: ormai Macerata è condannata… La gente va a Porto Civitanova purè perchè è più facile parcheggiare e la strada è in pianura. Sono stato a Casette d’Ete a vedere il negozio Tod’s. Pieno di gente da tutte le parti d’Italia che va in un luogo privo di attrattive culturali e turistiche, come lo è invece Macerata, solo per comprare scarpe che io non metterei mai per i miei piedi delicati, ma dotato di ampi parcheggi, come al Cityper e a CorridoMnia. Pensate che la gente andrabbe da Tod’s, al Cityper e a CorridoMnia se non avesse parcheggi utili e dovesse andare al centro, facendosi salite da infarto?
TRISTEZZA ALLO STATO PURO!!!!..chissà cosa ne penserà il vice sindaco Manzi a riguardo?..è ancora intenzionata a chiudere il transito auto???…ma si!!chissenefrega se la città sta morendo, la cosa importante è poter passeggiare tranquillamente e senza quei fastidiosi automobilisti!!!!EVVIVA MACERATA LA CITTA’ DELLA PACE!!!!….ETERNA…….
Ho la soluzione! Spianiamo il Centro Storico di Macerata. Nuova quota prevista 250 m slm. Praticamente il livello dello Sferisterio, che salviamo. Creiamo un grande parcheggio a raso gratis per tutti ed infine una strada a quattro corsie che la colleghi alla Superstrada.
Poi installiamo quattro mega schermi che proiettano in continuazione immagini di Macerata com’era.
Sul nuovo spazio ricostruiamo due o tre grattacieli per i residenti e due o tre megacentri commerciali con due vie che si incrociano da nord a sud e da est ad ovest, dove possono transitare tutti meno gli ingombranti mezzi pubblici.
Ogni commento è inutile perchè tutto ciò era facilmente prevedibile vista la politica svolta dalla maggioranza !!!
Non hanno valorizzato il Centro storico e non si sono impegnati nemmeno a farlo !!!
Invece di pensare alla gente che lavora hanno pensato a ben altro !!!
Voglio proprio vedere con che faccia alle prossime elezioni chiederanno i nostri voti !!!!!!!!!!!!!!
Pensano a fare piscine a fare strade ma non pensano a salvare le famiglie che perdono il lavoro grazie a una politica sbagliata che ha dato le sue priorità ad altro !!!
Dov’è il parcheggio di Rampa Zara che era stato promesso ???
Sai che ci facciamo con le aree pedonali in centro…… CE LE SBATTIAMO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Tanti anni fa alcune necessità “vitali” costrinsero a costruire sulle valli vicino ai fiumi e alle terre coltivabili.
Poi altre necessità “vitali” costrinsero a rifugiarsi sulle colline, per sopravvivere alle invasioni di popoli poco raccomandabili.
Oggi neccesità meno “vitali” ma “di natura commerciale” consigliano di riportare alcune attività a valle, nelle pianure.
Ma solo la cattiva amministrazione, l’ignoranza e la pigrizia pssono far morire Centri Storici meravigliosi, che nessun Centro commerciale potrà mai sostituire nel cuore delle persone intelligenti ed amanti della propria storia, cultura e del proprio territorio.
Pensando solo a regalare soldi ai vostri amici costruttori non risolverete mai nessun problema !!!!!!!!
Piazzando i vostri amici nelle società della città che amministrano i nostri soldi non risolverete mai nulla!!!
POVERI NOI…… THAT’S MACERATA !!!!!!
Il centro storico morto per via dei parcheggi o del divieto dell’ingresso alle auto? Ma suvvia! Un’analisi di questo genere equivale alla metafora “del dito che indica la luna” (c’è chi guarda il dito e chi la luna). All’ingrosso il mio punto di vista è il seguente: Macerata è morta per i maceratesi (lo sono e ho tale diritto di critica) e per una caterva di scelte politiche sciagurate. La palma d’oro spetta ai “centrosinistri” degli ultimi 15 anni, ma anche prima non hanno scherzato. Il peccato originale? Quando decidi che Macerata è città per i servizi (professioni, università, pubblica amministrazione) e lasci dietro l’industria perchè come dicevano i vecchi democristiani – con essa arrivano i comunisti -, allora decidi di togliere sangue alla città. Una città vive se in essa circola linfa nuova e vitale. Questa la portano i commerci, le industrie, le professioni ed anche l’università che riescono a confrontarsi con i tempi e col mercato. Hanno protetto la pozzanghera invece di allargarla con altra acqua. Ecco il risultato: una pescolla con ancora meno acqua.
Scusate per l’analisi grossolana e disarticolata.
mamma mia che tristezza…..
Credo che il problema principale del centro di Macerata stia nel fatto che è mal collegato e che, obiettivamente, ormai non offra più nulla che valga la pena di andare a vedere. Tutti i negozi che ci sono stanno effettivamente chiudendo ma, soprattutto, non ci sono mai stati negozi che abbiano avuto il giusto appeal per fare, per esempio, del casual shopping il sabato pomeriggio. Mi spiego: se vado in corso a civitanova il sabato so che almeno potrò entrare tranquillamente in 3/4 negozi e magari comperare qualcosa, visto che la maggior parte dei negozi che ci sono fanno parte delle grandi catene d’abbigliamento e offrono prodotti modesti a prezzi modici.
A macerata l’unica alternativa è coltorti dove l’unica persona che sia mai entrata da 10 anni a questa parte credo sia stata la Ricciarelli quando era a conto spese del comune (perdonate la battuta). Il centro di macerata ha bisogno di proporre qualcosa di più realistico, di aumentare magari gli eventi (in questo senso i commercianti si stanno muovendo, vedo) di PUBBLICIZZARLi per bene e a lungo, e di essere più accessibile.
Per quanto riguarda l’accessibilità a mio avviso aprire il centro non è la via più ragionevole, anche perché in questo momento molte altre città stanno invece proprio chiudendo i centri alle auto (vedi per esempio Bologna).
Bisognerebbe invece aumentare i parcheggi gratuiti e soprattutto tenere gli ascensori aperti anche la sera e la domenica. (per esempio, avete mai fatto caso al fatto che l’ascensore che parte dai giardini, che è l’unico che arriva effettivamente in centro, si può praticamente prendere solo da parcheggio a pagamento sotto ai giardini? Considerando che i giardini son chiusi al traffico è sostanzialmente inutile visto che se non voglio pagare il parcheggio non c’è modo di trovare qualcosa vicino dove parcheggiare)
Aumentare gli autobus poi non farebbe neanche tanto male (visto che i biglietti, invece, sono aumentati eccome!)
Robert, sono d’accordo con te. Spianiamo il centro storico dallo Sferisterio in su e ricordiamolo come era con dei maxischermi. Un po’ come si fa quando si gira un film, dove gli attori sono in primo piano e dietro scorrono le immagini delle auto e dei passanti in movimento.
Poichè, Macerata è ormai una “fiction”, facciamo scorrere sul maxischermo pure le fabbriche e le moltitudini della “CITTA’ DEI CENTOMILA” sognata dall’Onorevole Ciaffi tanti anni fa.
Sì, 100.000 abitanti che non sarebbero potuti essere solo burocrati, professori, impiegati e commercianti, ma sarebbero stati, purtroppo per la DC di Ciaffi, pure operai… che all’epoca avrebbero votato “comunista”. Sei d’accordo, caro Alexis?
Quindi, sul maxischermo della “fiction” di Macerata sarebbero dovuti apparire pure capannoni e fabbriche… Che non sorgeranno neanche a Valleverde, altra mostruosa CAZZATA di ex-DC, ex-PCI, ex-PSI ed ex-PRI, al pari del fallimentare e demagogico CEMACO. Ma il denaro non puzza e non sceglie lui in quali portavogli andare.
Mamma mia, che tristezza – commenta Letizia Genovesi…
Concordo in pieno!
A proposito, l’Onorevole Adriano Ciaffi, che è ancora in vita, se c’è, batta un colpo!
Dopo aver goduto di tante soddisfazioni come parlamentare, grazie al popolo elettore, adesso – che è ancora l’eminenza grigia della città, almeno così si dice – non lo abbandoni e indichi la via della salvezza per Macerata.
Ricordi :
Non sono di Macerata, ho studiato a Macerata, anni 60.Quante interrogazioni alla scuola Agraria il corso di Macerata mi ha causato. Ma come facevi in quel periodo a non fare la passeggiata dalle 18 alle 20 al corso tutte le sere. C’erano tutti e tutte, ci si vedeva solo lì, purtroppo, c’erano anche i professori che vedendoti, il giorno dopo ti stangavano. Era un vociare pieno che causava un sottofondo che ancora ricordo, come ricordo i maceratesi della mia età, che guardavano male, ( si fa per dire), a noi dei paesi vicini indicandoci con una parola che oggi non si sente più “fanellu”, nonostante tutto a me la passeggiata al corso piaceva lostesso non ci rinunciavo,e la ricordo come fosse ora.
Bella discussione ricca di spunti ed osservazioni interessanti. L’unica nota negativa la presenza dei solti maniaci delle manine verdi e rosse, che, incapaci di articolare un ragionamento o una critica credibile e costruttiva, martellano gli incauti commentatori “spuntando” a destra e a manca, più per fare un dispetto, che per un reale motivo di contestazione o apprezzamento.
….. o per autoincensarsi. eh eh, poverini
Solamente chiacchiere e lamentale da BAR nessuno farà mai nulla e le cose continueranno cosi. forse devono inventare un nuovo pulsante il NI!
È veramente triste vedere la propria città che muore lentamente e nessuno fa niente!!
Il collega Golini ha colto nel segno. Ha riassunto quello che ho provato a far capire all’allora Amministrazione Meschini in 5 anni di consigliatura (da stupido illuso che credeva che essere consiglieri comunali a Macerata servisse a qualcosa). Il risultato? Io non mi sono voluto ricandidare per non vedere il mio nome associato a quel ciarpame (di qualsiasi colore e provenienza), Macerata è morta (e non diciamo che “sta morendo” perché è già trapassata!) e ora perderà anche l’essere capoluogo. Ringraziamo tutte le amministrazioni che si sono susseguite per aver scientemente portato a questo. Amen.
Se passiamo sotto la Provincia di Ascoli possiamo anche chiudere i cancelli e buttare via le chiavi.
CANPANILISMO: una cosa è certa, cioè che avere una provincia che serve solo per riservare le poltrone a dei
politici, è lo stesso che non averla, basta fare un giro in modo particolare sulle nostre colline, in montagna
nei piccoli comuni, per rendersi conto che le strade secondarie sono ridotte a vere mulattiere, dove si dovreb
be transitare a dorso di mulo o di somaro, in alcune zone è addirittura impossibile circolare con l’auto, è un
vero problema, si rischia. La risposta è sempre la stessa: NON CI SONO SOLDI—ma io mi domando ma dove
sono finiti i soldi che paghiamo con le tasse più alte al mondo, poi quando ci rendiamo conto del magna, magna
che succede negli enti locali, regioni, province, comuni, bè abbiamo la risposta. I soldi servono soltanto per
foraggiare politici trombati, che meritavano di essere cacciati, invece ce li ritroviamo sempre tra i piedi, che
decidono della nostra vita dei nostri destini. Strade intransitabili, scuole fatiscenti, pericoli di crolli ovunque,
ma per loro che grufolano nel truogolo i soldi ci sono sempre e comunque. Avete notato cosa succede nelle
regioni ? Hanno aumentato i ticket, hanno ridotto le medicine mutuabili, stanno chiudendo o hanno chiuso
un enorme quantità di ospedali, ma poi cosa succede? I soldi risparmiati, servono solo per foraggiare questi
compari, che hanno fatto della disonestà la loro bandiera. DOVE FINISCONO I NOSTRI SOLDI ?
Basta inutile andare ancora una volta a votare, sono tutti uguali, da 20–30–40–anni, sono incastrati su quelle
poltrone, solo per un motivo, l’unico che li anima: r u b a r e. Ci hanno diviso tra vassalli e valvassori, ci stanno
riportando al medio evo. Manca solo lo jus prime noctis, oppure che ci vengano a prendere a schiaffoni a casa.
Ma la misura è colma da un pezzo.
Cara Allegra non preoccuparti perche i cancelli li hanno gia’ chiusi e le chiavi non le buttano.
Cari MACERATESI: anche dai vostri scritti si evidenzia uno scontento planetario, ciò nonostante ad ogni rinnovo
dell’amministrazione comunale, provincale, o regionale, rimanete inchiodati al vecchio, cioè a coloro che per
anni hanno pensato solo a loro stessi, alla poltrona, e se ne sono fregati del motivo per cui sono stati eletti,
vedete sono talmente sicuri della loro poltrona, che nulla li smuove più.
Fate come a Tolentino, dopo 20 anni consecutivi di sinistra, finalmente c’è stato il sorpasso, si è finalmente
cambiato, questa amministrazione ora sa benissimo che i cittadini si sono svegliati, e vogliono vedere o leg
gere anche tra le righe. Se questo sindaco di Tolentino (che non è il mio) riesce a mantenere anche il solo
50 % di quanto promesso, si assicura già la rielezione, se non lo fa arriverà qualche altro ma come minimo per
alri 20 anni la sinistra è archiviata, La gente si è resa conto, di quanto è stato speso in questo comune, e vuole
sapere cosa è stato fatto, nessuno è in grado di dirlo, ci si rifugia con la risposta “”la corte dei conti a detto
che è tutto a posto”” pensate alla media del pollo ed avrete la risposta.
Macerata svegliati, canbiare le cariatidi che si sono succedutte per 20 anni.
….nessuno ha parlato degli affitti PROIBITIVI dei locali commerciali…..di questo passo ,fra qualche anno, quei locali drovranno affittarli o venderli per quattrosoldi e magari a qualche extracomunitario.
…..evviva!!!!!!!
In qualsiasi opera il comune mette le mani tutto si blocca e resta incompiuta vedi:incrocio via velini montanello,ponte villa potenza,campo sportivo,villa potenza zona commerciale valleverde ecc ecc e adesso come per incanto asfalto via roma che per altro era ancora in buono stato.La verita èche a macerata non gli è fregato mai un ca….o di chi fa impresa quindi ” rivalutazione centro storico zone artigianali industriali negozi e varie attivita commerciali’ per il comune sono da sottovalutare .Ma quale altro comune rifiuterebbe le entrate alle casse comunali che potrebbe dare un impresa ?MACERTA SI . Gli amministratori si guardino intorno i comuni vicini sono tutti più lungimiranti e cercano di tenersi le loro imprese che creano economia creando spazi e zone commerciali cosi da poter attirare anche imprese da fuori provincia.
A dimenticavo L’ultima barzelletta L”intervalliva MATTEI-PIEVE ma quanno la fai é 30 anni che se ne parla ,prima finite le opere cominciate!!! Comunque ricordatevi che la pazienza ha un limite i cittadini si rotti i c………ni dalle parole a breve si passera ai fatti.
che abbassino i prezzi!
C’è qualche persona intelligente che mi spiega perché tutti si lamentano e non fanno nulla per cambiare le cose? Possibilmente qualcuno che non sia razzista e che non odio verso i diversi. Visto che in ogni cosa e colpa degli stranieri, sono solo buoni a sfruttarli per i lavori e per andare con le prostitute che sono ancora ragazzine perché le pagano. ha in questo caso sono buone per i loro vizzi.
simpatico il commento di Madamadorè, mi ha fatto tornare indietro negli anni…. però oggi c’è una realtà che credo sia irreversibile, Macerata è già morta da anni, va bene solo per dormirci, ma ormai tutti hanno una macchina, quindi se volete avere un po’ di vita sociale, spostatevi verso Civitanova, S. Benedetto, Senigallia, ecc.
Ma allora,se vuoi che non siamo razzisti,voi che venite in Italia cominciate a vivere come noi,pagando IMU,tasse e quant’altro,e a comportarci come noi….comunque mi raccomando Macerata fatela diventare come la Pace o corridonia,e cioè albanesilandia,me raccomanno è!!
Provate ad andare in giro in centro di notte…non ci sonoo italiani,ma soltanto stranieri che molto spess o spacciano ;D
il problema è anche quello che comuni vicini pensano solo a far costruire grandi multinazionali contro le quali i piccoli negozi nulla possono, così facendo le multinazionali costruiscono, prendono contributi pubblici, fanno lavorare qua e la qualche ragazzo per 1, 3 mesi pagandolo zero, per poi lasciarlo a piedi e chi ci guadagna sono solo loro grandi che poi se non vanno più a chi importa falliscono e si riapre da un’altra parte con altri contributi pubblici. Le piccole imprese/negozianti chiudono e non hanno niente e nessuno che li possa salvare, niente cassa integrazione, niente di niente…e noi tutti facciamo la spesa nei centri commerciali quando il più delle volte compramo cose che non ci servono e nel caso dell’elettronica prendiamo delle sole clamorose….
@ignoto. Caro Ignoto, a Corridonia io sto benissimo. Purtroppo ora la crisi economica rende molte cose più difficili, ma per fortuna la manodopera straniera non manca, parecchi concittadini vivono degli affitti delle famiglie degli extracomunitari, speriamo per molto, i bar hanno ancora qualche cliente, gli anziani trovano una badante quando serve e le scuole mantengono lo stesso numero di classi di qualche anno fa, con grande gioia degli insegnanti.
Ma ancora pensi che qualcuno di loro non paghi le tasse o i contributi? Forse qualcuno no, come noi italiani.
Tu di notte non ci sei mai andato in giro, altrimenti avresti visto tanti giovani italiani (spesso ubriachi) tirare tardi ed impedire il sonno dei residenti. Certo ci sono anche gli spacciatori, ma quelli sono di tutti i colori. Vogliamo scommettere? L’ultimo arrestato era maceratese?
Provate a liberarvi di quelle dieci quindici persone extracomunitarie irregolari e dedite alla delinquenz e vedrete che Macerata ….. sarà esattamente come è ora.
Continuate a consolarvi dando la colpa delle vostre manchevolezze agli altri e vedrete che ritornerete a far rivivere il Centro l’anno del mai.
Qualcuno ha scoperto che Macerata sta sul cucuzzolo di una collina e che è difficoltoso raggiungere il Centro Storico a piedi.
Non solo, sembra ormai appurato che è più comodo andare a fare la spesa dove ci sono parcheggi vicini all’ingresso dei negozi e dove non occorre fare salite o discese per entrare.
Ma siamo diventati tutti dei geni?
No purtroppo. Perché i più ancora sostengono che per far rivivere il centro e rifiorire il commercio sia sufficiente e necessario riaprire il Centro Sorico al traffico automobilistico.
Secondo me, come hanno suggerito alcuni, sono necessarie altre forme di incentivazione e “favoreggiamento”.
Dove invece mi sembra di aver capito siamo tutti d’accordo è sul fatto che le Amministrazioni che si sono succedute da molti anni, poco hanno fatto nella giusta direzione, forse perché in tutt’altre faccende affaccendati.
Ma gli extracomunitari (regolari) per lo meno nel caso di Macerata, non c’entrano nulla con il vuoto delle strade e dei negozi del Cetro.
Non capisco a cosa servano le manine. Se qualcuno ha da condividere o contestare è bene che lo faccia argomentando. In ogni caso, perché su alcuni commenti le manine sono “fredde”?
Da sempre perplesso sulle modalità di funzionamento delle manine, Castigamatti mi ha fatto notare che in molti casi queste sono, come dice lui “fredde”, cioè credo voglia dire non cliccabili.
Come mai? Non è che mi interessi più di un tot, dal momento che io non le utilizzo da molto.
Gulp! Mi sono accorto proprio ora, in diretta, che un commento con manine “fredde” (almeno per me) di Antonio Maria Golini è passato da 111 a 112. Allora c’è qualcuno che può cliccarle.
Mistero. Ma forse non è un mistero.
Certo che con 112 manine verdi c’è poco altro da commentare, occorre prenderne atto.
@Robert. Perbacco! E’ vero. Anche per me le manine sul commento di Antonio Maria Golini sono “fredde” eppure proprio in questo momento sono addirittura diventate 113 le manine verdi. Stanno lievitando meglio del pane.
Non resta che riaprire il Centro Storico alle auto e nel giro di qualche settimana riapriranno bar, pizzerie, negozi di abbigliamento e giocattoli.
Finalmente sorseggiando l’aperitivo in Piazza Cesare Battisti potremo respiare un pò di sano piombo e micropolveri.
Chissà che non rientrino pure commercialisti, dentisti ed avvocati?
Giustizia e razzismo sono due cose diverse! La giustizia e se applicata va bene il razzismo non è giustificabile. Ne vocabolario sono due parole ben diverse. Ci saranno bravi stranieri e cattivi stranieri come tutti italiani argentini americano arabi.Se in italia le cose non funzionano non è colpa degli stranieri ma di chi ruba e di chi fa le leggi per entrare facilmente e non essere puniti dalla giustizia, e normale che diventa un covo di delinquenza le persone per bene non ci stanno, e capisci anche perché molti giovani italiani decidono di andarsene.
campagna contro il voto anonimo espresso attraverso le manine. chi gestisce la funzionalità delle manine? perché alcune sono attive altre no? e perché anche quelle che appaiono inattive le vediamo incrementare di numero costantemente?
il centro storico è già morto, anzi, c’è già stato anche il funerale!
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non ho avuto il tempo di leggere tutti i commenti, lo farò domani, ma mi è andato l’occhio sulle osservazioni per ciò che riguarda gli extracomunitari. Anche io avevo una mia idea in merito a tutti questi “stranieri” che ci hanno “invaso”, ho una famiglia, un lavoro, un’auto nuova e… vorrei stare tranquillo,…(come se i soli cittadini italiani mi dessero sicurezza!!??mah!) poi, un pò l’esperienza di conoscerne alcuni (lavoratori, educati,..”normali”, come noi, con i loro difetti ed i loro pregi), un pò l’istinto naturale di provare a dare fiducia (fino a prova contraria) e per finire il bellissimo concerto “Sud” di Fiorella Mannoia dove un brano dal titolo “Non è un film” la dice lunga sul Rispetto e sulla Tolleranza mi hanno quantomeno dato un’immagine diversa della situazione.
Andatevi ad ascoltare la canzone “Non è un film” , ascoltate bene le parole, poi …ne riparliamo. Notte a tutti.
..a proposito, sui negozi che chiudono e sui Comuni che potrebbero avere colpa di ciò, non è un problema di colore politico, di partiti o di schieramenti, è un problema di persone, quelle che amministrano la cosa pubblica (vedi Politica) ed ognuno, ed ogni città, ha (o subisce) i politici che si merita…purtroppo!!
x CECCO:
le manine diventano inattive dopo che hai espresso il tuo giudizio(cioè dopo che ci hai cliccato sopra).
Ma se qualun’altro nello stesso momento esprime il proprio “voto” è chiaro che il numerino sotto aumenta. …ciao
@markus. qualcosa non quadra. quello che dici tu non è affatto vero. inoltre nella notte, durante la notte, i consensi di qualche commentatore sono magicamente lievitati fino all’inverosimile. dal momento che i commenti sono stati pari a zero, c’è da supporre che si sono collegate tutte persone che hanno voluto esprimersi solo tramite la manina. bene. buon per loro
ma se andiamo a leggere i commenti scopriamo che sono di diversa natura, ma alcuni molto simili. come mai le manine verdi vengono attribuite solo ad alcuni, in particolare ad una persona. senza che mai nessuno dichiarasse, tranne sporadicissimi casi, un consenso esplicito?
mr. xabaras Pierfrancesco Tasso Alexis De Tocqueville …. com’è che non posso cliccare sulle manine di questi signori come quelle di tanti altri?
condivido chi sostiene che questa e molte altre amministrazioni precedenti hanno fatto ben poco per cercare di rendere vivo, ma anche vivibile, il centro storico di macerata, ma chi, pur avendo fatto un pò di più delle scuole basse, sostiene che il problema si risolve aprendo al traffico privato e allontanado qualche extracomunitario irregolare, ha buttato via i soldi dei suoi genitori.
apprezzo molto di più un commento sgrammaticato e anche poco educato piuttosto che un’espressione di voto tramite le manine.
si può essere favorevoli o contrari per tanti motivi. non limitatevi ad alzare la mano come tanti burattini nei consigli comunali, provinciali ecc ecc
Presumibilmente una ventina e passa d’anni fà, le vie del centro erano ANIMATE…..pian piano sono andate sempre più spopolandosi…..con il trasferimento in altri luoghi di scuole, uffici, negozi…..venendo a mancare …..MOVIMENTO…..OVVIO CHE LA GENTE non passeggia in CENTRO…..preferisce frequentare altri luoghi che sono stati costruiti appositamente per attirare GENTE…..se non vi fossero la GENTE avrebbe seguitato a frequentare il CENTRO…..(crisi permenttendo)….non vi è senso nello spendere migliaia di euro per prendere in locazione locali…..e chiudere bottega dopo poco tempo che spendere meno in altri luoghi e chiudere bottega dopo anni…..UNA VOLTA vi era JEANS WEST, RAGAZZERIA, LA FARMACIA CENTRALE, non vi era UN LOCALE LIBERO……ma erano ALTRI TEMPI ……gli anni dei PANINARI…..qui i paninari sono finiti da un pezzo…..e se non si è prossimi ai centri commerciali ci pensa la rete con yoox a vendere on-line…..NON VI ERA centro commerciale ed on-line e se volevi comprare qualcosa dovevi USCIRE e CAMMINARE…..ora TE LO PORTANO A DOMICILIO…..
@ francesca acquasanta: hai colto perfettamente la situazione attuale. Inutile guardare il passato, non c’è più. Le cose sono cambiate, in un certo senso si sono evolute. 30 anni fa i cittadini dei paesi limitrofi, se volevano andare in un negozio di marca dovevano, per forza, venire a MC. Ora possono trovare le stesse cose a Corridonia, Tolentino, Civitanova, Morrovalle, con la differenza che possono recarsi in anonimi centri commerciali, dove però si può passeggiare anche se piove, si può parcheggiare al massimo a 50/100 metri dall’entrata e trovi sempre parcheggio libero. Senza pagare un euro. O, come dici tu, puoi acquistare on line tutto quello che vuoi, e te lo portano a casa. E allora, di cosa ci lamentiamo? era meglio quando era peggio? Per qualcuno si, certo, per chi affittava i locali ai negozianti per cifre assurde che venivano, immancabilmente, scaricate sui prezzi al dettaglio. era meglio per quelli che approfittavano del fatto che c’era poca, pochissima concorrenza. Ora ce n’è troppa per certi generi di consumo. E’ bruttussimo vedere i centri storici che chiudono, ma bisogna farsene una ragione ed utilizzarli per altre iniziative. Ogni qualvolta si organizza un evento, il centro si riempie. Non si può piùpensare di rivitalizzare il centro con il comemrcio. Non ci sono più i soldi, cosa volete vendere o comprare? La gente non arriva a fine mese, e ci meravigliamo che i negozi chiudano? Il guaio, per una città di servizi, è che se scompaioni i servizi, così come scompaiono gli enti pubblici (Banca d’Italia, tra poco prefettura, questura etc.), scompare l’economia. Allora bisogna cambiare mentalità ed organizzarsi per creare un altro tipo di economia. Quale? non chiedetelo a me, sono solo un filosofo, mica un economista.
Comunque, tra meno di tre mesi finirà il mondo, di che vi preoccupate?
STATE PRONTI, ol 21 dicembre 2012 si avvicina inesorabilmente!
Et vos estote parati quia qua nescitis hora, ( Matteo 24,44)
Avete notato che la via in cui hanno chiuso più negozi, Corso della Repubblica, è proprio la via totalmente interdetta al traffico e resa zona pedonale ormai da anni? e avete notato che a spasso per il corso non c’è mai nessuno? forse la pedonalizzazione qualche problema lo crea..
No alla riapertura incondizionata del Centro Storico. Si ad una politica diversa di incentivazione e attrazione.
Ma lo volete capire che il commercio è tornato a quello del 1946. Quanti negozi erano aperti a Macerata nel 1946? E quanti supermercati c’erano in circolazione?
sembra un’ovvietà ma non lo è…la logistica ha un ruolo centrale nella vita dell’uomo moderno. Non si può pretendere che quello che è stato costruito secoli fa sia adatto alle esigenze del nostro tempo: le abitudini e gli stili di vita cambiano ad una velocità che non abbiamo mai potuto sperimentare. i negozianti che sono costretti negli spazi angusti dei centri storici devono in qualche modo rivolgersi a chi in centro ci abita già e non ha bisogno di spostarsi oppure essere così unici così che valga davvero la pena pagare per visitarli e fare acquisti.
Condivido l’opinione di Castigamatti e Cecco. No alla apertura incondizionata al traffico privato nel Centro Storico. Il problema si risolve, se è risolvibile con questi chiari di luna, con altri strumenti.
E’ risibile che i negozi del “Corso” chidono perché pedonalizzato. Provate ad immaginare con le auto oggi in circolazione e le dimensioni delle auto di oggi cosa diventerebbe nel giro di pochi minuti dall’apertura. Ma siamo pazzi?
Non è il caso di fare paragoni tra Macerata e Corridonia…
D’accordo i cessi pubblici fanno schiafo, col rischio delle piattole, sia a Corridonia, che a Macerata. Ma da quando la maggioranza ha vinto con il 63,8 per cento, Corridonia si è fermata. Non sto dicendo del ponte sul Fiastra o della strada del Cigliano o delle mura castellane crollate. I soldi non ci sono e nessuno ormai te li dà più. No, parlo dei lavori di manutenzione, di eliminazione delle erbacce – ad esempio in via Santa Croce, recentemente rimessa a nuovo – di buche nel selciato cittadino lasciate scoperte, di segnalica stradale da ridipingere, e così via.
Dicono che non hanno soldi… E’ la solfa che sentiamo ripetere dappertutto. Sì, ma l’indennizzo di 800 o 900 euro mensili agli assessori di Corridonia, quello se lo pappano.
Il centro storico di Macerata sta morendo, mentre quello di Corridonia è già un mortorio. Lo era da decenni, lo è stato con la precendente amministrazione e continua ad esserlo con la nuova.
Come per Macerata, l’unica iniziativa a cui si sono dedicati è fare sorgere il Cityper (e il fallito Valleverde) e il CorridoMnia, ossia iniziative in cui l’amministrazione ha dato il permesso, poi i privati hanno fatto tutto il resto.
Comunque, è inutile lamentarsi. Riscuotiamo ciò che abbiamo seminato…
Il triste fenomeno dello spopolamento dei centri storici è oramai in atto da anni in quasi tutti i centri del maceratese ( per restare nel maceratese). La stessa cosa che succede a Macerata succede a Matelica, San Severino, Tolentino, Camerino. Non ricordo l’autore del commento, il quale diceva che negli anni 80-90 se andavi a fare na vasca per il corso (vale per qualsiasi corso delle città che ho citato, o di altre) dalle 18 alle 20, era strapieno di gente ( e in diversi casi con traffico e auto che arrivavano anche sulla piazza), con negozi aperti e vita vera e tanta allegria. Ma erano gli anni 80-90 ancora pieni di consumismo sfrenato, di lavoro per tutti e di spensieratezza. Oggi queste città nominate hanno tutte i loro centri commerciali decentrati, e vuoi o non vuoi portano via gente dal centro. Poi arrivò l’euro……e sarà stato un caso che da quando è arrivato l’euro, c’è stato un tracollo di tutto. Fino ai giorni nostri. Sarà pure colpa delle amministrazioni varie che si sono succedute, ma penso che anche altri motivi siano le cause di questa crisi generale, come ad esempio a questo modello di sviluppo che la globalizzazione ha imposto. produrre produrre produrre produrre. E il centro si spopola.
Vi siete dimenticati solo un aspetto… che io ritengo invece fondamentale, e causa scatenante di questo decesso annunciato. Siccome ne scrivo diffusamente nel mio prossimo “Davoli a merenda”, che la direzione di CM assicura uscirà in prima pagina questa sera (giovedì 27), eviterò di ripetermi qui. Sarei però lieto se mi esprimeste il vostro parere a riguardo.
ieri ero a Civitanova e ho fatto una fila interminabile per arrivare alla superstrada…da prima del cimitero fino all’imbocco a 5 km/h scarsi un incubo…..eppure il Maceratese preferisce andare a fare le vasche a civitanova chi mi spiega il perchè? personalmente non ci vado neanche al mare perchè odio il caos mentre un giro in centro me lo faccio spesso facendomi una bella camminata come una volta!!
secondo me: il centro di MC è morto no per i politici ma per i maceratesi!!
siete mai stati ad Ascoli piceno…alle 19 il centro è strapienissimo di gente eppure il centro è chiuso al traffico e tutti i parcheggi vicini al centro sono a pagamento (sempre se lo trovi visto che sono strapienissimi!!!)
mha….misterooooooo
@Filippo. Ti sei chiesto il perché della manina rossa sul tuo messaggio? Io credo sia di qualcuno che, a priori, ha deciso che non condividerà quello che leggerà tra qualche ora.
Ci sono anche dei preveggenti.
Su Facebook quando uno clicca “mi piace” lascia una trccia. Ed è giusto che sia così.
I motivi delle morte del nostro centro vanno ricercati nella crisi economica generale che va ad incidere particolarmente nella tipologia di negozi tutti molto costosi presenti in centro. Questa condizione però è comune a tutti i centri storici. La peculiarità del nostro è che è governato da un manipolo di assessori inconcludenti ed inetti. Mentre la città è tutto un cantiere di costruzioni private che vanno avanti celermente, le opere pubbliche sono al palo (via Roma, palazzo Filati ecc…). Ciò si spiega col fatto che la giunta è formata da personaggi insignificanti (magari bravissimi ma senza arte ne parte) che si scontra contro le forti personalità presenti in consiglio (magari non raccomandabili ma con le palle). Ve lo dice una di sinistra: inetti della giunta fatevi gentilmente da parte per il bene della città.
È’ triste……dagli anni 80 quando il centro era pieno di vita…… Ad oggi che è’ il deserto, desolazione assoluta. È’ stato fatto di tutto x affondare questa città’.Complimenti davvero a chi l’ha amministrata in questi anni,a breve perderemo anche la provincia , così’ il disastro sarà’ completo.Fine.
dal filmato si vedono 5 ragazzoti, (6 con l’operatore) che non avendo nulla di meglio da fare se ne vanno a passeggio per il CENTRO STORICO di Macerata, tentanto di rianimarlo. Peccato che I cittadini intorno a loro LI IGNORINO COMPLETAMENTE. Forse perchè, essendo intorno al Natale, il periodo non si prestava molto per le carnevalate. Ma il bello della democrazia è anche questo, che ognuno può fare e dire quello che vuole, basta che non danneggi gli altri.
La curia che ne pensa di questi giovanotti che si permettono di dare benedizioni al presepe? E questi sarebbero i difensori del cattolicesimo contro l’islamismo dilagante nei nostri paesi?
De profundis ad te clamavo domine….
Ma da dove è uscita questa Allegra? In poche righe di una logica disarmante ha messo fine ad una discussione che rischiava di iniziare sempre daccapo.
Le opinioni sono state espresse e mi sembra di aver capito che mentre alcuni addebitano sbrigativamente la resonsabilità della desertificazione del Centro Storico alla blindatura, i più sono per altre motivazioni più articolate, ma tutti d’accordo sul fatto che la responsabilità mggiore è delle Amministrazioni che si sono susseguite da quasi trent’anni a Macerata.
Io non sono per la riapertura alle auto, ma per la sostituzione immediata di tutti i Consiglieri Comunali si. Senza recupero di quelli che ci hanno lasciato con la precedente legislatur. Tutti a casa
Per avere un centro storico “animato”, bisogna avere un centro storico “abitato”!!! Invece abbiamo una moltitudine di case/palazzi disabitati a volte quasi fatiscenti(dei ruderi) pericolosi anche per la circolazione. Ma nessuno ha delle colpe….vero?…..ne le varie amministrazioni che si sono succedute(come potevano incentivare il ripopolamento?; ne i “PADRONI” delle abitazioni(con i loro beni fanno giustamente quello che vogliono). Se qualcuno ha una vera soluzione del problema , che la esponga pure…….
Quando non si hanno grandi argomenti e purtuttavia si vuol avere ragione per forza si adottano alcune tecniche, due di queste sono il parlare d’altro e l’attribuire all’interlocutore un concetto diverso da quello che ha espresso.
Quanto al primo sistema: si dice che la vera colpa del deserto del centro storico maceratese è la crisi, la mancanza di reddito, i costi troppo alti dei negozi, etc. etc.
Tutto vero. Diamo per scontato che questi fattori siano effettivamente esistenti, ma non dimentichiamo però che a Macerata – oltre a tutti questi problemi – c’è un problema in più. La oggettiva difficoltà di accesso al centro. Che fa la differenza fra il deserto maceratese e la migliore situazione di altre città.
E’ come dire che un centometrista che deve correre i 100 metri con una gamba rotta vada volutamente a rompersi pure l’altra prima della gara!
Se la situazione è quella che è, di crisi dei consumi etc. etc., a maggior ragion forse non è il caso di rendere ancora più difficile consumare a Macerata centro con ponti levatoi, fossati e coccodrilli.
Ma poi perchè parlare solo di “consumi”? la gente può andare in centro anche solo per incontrarsi e farsi due chiacchiere: anche questo è impedito dalla crisi? no, cari signori che volete “parlare d’altro”: questo è impedito proprio e solo dalla blindatura post mauliana! e non venitemi a raccontare palle: la gente in centro non ci va più neppure per incontrarsi e decidere dove andare a fare una serata (cosa che invece avveniva regolarmente fino alla fine degli anni ’80), e se proprio vogliamo dirla tutta, l’asfittico centro maceratese si rianima un po’ solo dalle 13,00 alle 16,00, guardacaso quando ci puoi andare in macchina! E parlo a ragion veduta: ora che non ci lavoro più, ogni tanto un salto ce lo faccio proprio a quell’ora, magari per andare alle Poste Centrali. In altri orari, nemmeno mi azzardo!
Quanto al secondo: io non ho mai chiesto di far transitare i tir in Corso Matteotti, nè di riaprire sempre e comunque tutto il centro maceratese, come mi si vuol attribuire; io ho sempre chiesto di consentire un maggiore accesso magari ad alcune qualificate categorie di suoi fruitori, di togliere tutti i parcheggi a pagamento che oramai sono in tutto l’abitato urbano maceratese; in sostanza di sbloccare un po’ questa città. Invece vedo la tendenza opposta, fra telecamere, zone blu etc. etc.
Concludo: l’apertura/sblindatura del centro non sarà la panacea di tutto, c’è la crisi, lo sappiamo, ma Macerata ha già una gamba rotta per natura e parte svantaggiata; anni e anni di questa demenziale politica hanno rotto volutamente pure l’altra, ed ora non lamentiamoci se Usain Bolt vince i 100 metri e noi siamo un cimitero a cielo aperto.
Già meglio Antonio Maria Golini. Lo vedi che piano piano le posizioni si avvicinano? Purtroppo risolvendo i tuoi problemi di accesso non si risolvono quelli commerciali. E sono quelli che ora ci interessano. Ci sono tanti modi per aiutare il commercio del centro, l’ultimo è quello di riaprire al traffico senza adeguate limitazioni. La vita? Preferisco quattro mamme con la carrozzina al viavai gioioso ma inquinante delle auto.
Egregio anonimo “Castigamatti”, ti ringrazio del voto (“già meglio”) che mi attribuisci così cortesemente, ma non so cosa ti induca a pensare che le posizioni (di chi poi? questa volta ho volutamente rifiutato polemiche personali che in genere impazzano in questo sito) si avvicinino. Io ho solo ribadito ciò che ho sempre sostenuto (insieme a molti altri, per la verità) sul centro storico morto e sepolto, precisando ciò che magari altri hanno distorto.
Non mi pare neppure molto logica la tua affermazione che “risolvendo i tuoi [cioè i miei, n.d.r.] problemi di accesso non si risolvono quelli commerciali. E sono quelli che ora ci interessano”.
Caso mai il contrario: risolvendo i problemi di accesso (i miei come quelli di tutti) si potrà incentivare il commercio; quanto al fatto che “sono quelli che ora ci [cioè: TI] interessano”, ho già spiegato che vivere il centro storico non significa solo consumare, ma magari andare a fare due chiacchiere con gli amici, cosa impedita proprio dai “problemi di accesso”. Il che è gravissimo: di fatto a Macerata è impedita la libertà (anche costituzionale) di circolazione e movimento del cittadino.
Mi pare che il tuo sia un discorso poco logico e molto ideologico.
Come tanti altri che ho sentito in verità.
Il massimo (la prova provata), poi, la conclusione: “le quattro mamme con la carrozzina” (immagine idilliaca che dubito vedrai al centro storico, a meno che le mamme in questione non si imbraccino figli e carrozzina sulla pendenza himalayana delle celeberrime scalette) forse sono proprio tra le vittime della blindatura, e poi, scusa, perchè le “mamme con carrozzina” sarebbero preferibili a chi magari vuole solo andare a prendersi un caffè o un aperitivo senza carrozzine e quant’altro? Non è demagogia spicciola la tua?
Illustrissimo Antonio Maria Golini, mi auguro che qualcuno ti autorizzi, insieme ai tuoi amici automuniti, ad accedere al Centro Storico per prendere il caffè quando vuoi ed anche a parcheggiare davanti al caffè. Se siete più di una decina, uno sull’altro, perché altrimenti l’ultimo già si troverebbe in leggera discesa.
Hai lavorato 18 anni a Macerata, ma evidentemente non sei uscito mai dallo studio, perché altrimenti di mamme con carrozzina ne avresti viste. Sei proprio impermeabile a qualsiasi tipo di ragionamento. Ma lo vuoi o non lo vuoi capire che se apri il centro a tutti ed in qualsiasi ora, dopo dieci minuti non c’è più posto per nessuno e non si riesce più a respirare?
Quando parlo dei TUOI problemi mi riferisco al fatto di dover entrare per prendere un caffè. Sai che benefici per i negozi del Corso! Se gli spazi li occupate voi caffettari, solitamente muniti di auto fuori misura per gli attuali parcheggi, dove parcheggerebbero gli eventuali clienti dei negozi? E se gli eventuali rimanenti spazi venissero occupati da avvocati, ingegneri, impiegati, ecc ecc gli avventori dei negozi dove parcheggerebbero?
Ma lo vuoi capire che in centro non c’è posto per tutti e che Centro VIVO non è uguale a Centro pieno di auto, rumore, gas di scarico, inquinamento? Anche tu ammeti altre concause e suggerisci altre soluzioni. Bisogna insistere su quelle. Poi discutiamo su orari da rivedere, permessi da ampliare ecc ecc
E lascia dormire in pace Maulo, che da allora, se qualcuno avesse voluto avrebbe potuto prendere mille provvedimenti.
P.S. io per principio non metto mai la spunta sulle manine, alle quali non credo come metodo di conoscenza delle opinioni.
Egregio e tuttora anonimo Castigamatti, prendo spunto dalla fine del tuo ultimo commento per ricordare il noto detto “excusatio non petita accusatio manifesta”: che mi frega a me del fatto che tu non metti mai per principio la spunta sulle manine? ne ho mai parlato? piuttosto tu ed altri vi siete lambiccati a lungo il cervello su questo argomento, forse sgomenti per il fatto che un’opinione a voi sgradita (la mia) venisse approvata con questo metodo del quale si può dire che sarà forse discutibile, ma di certo non più di chi continua a commentare in modo altrettanto anonimo (esattamente come le “manine”), e questo già – a mio giudizio – la dice lunga sul metodo e sulla scarsa convinzione delle proprie idee dei commentatori fantasma (come tu tuttora permani) che sotto a quello che dice non ci mettono neppure non dico la faccia, ma nemmeno la firma.
Manco si trattasse di confessare peccati mortali o imbarazzanti avventure da Decamerone …….
Premessa a parte, devo dire che oltre ai due metodi già illustrati (il parlare d’altro e l’attribuire alla controparte concetti che non ha espresso) ce n’è un altro, che si usa quando si è alle strette e non si hanno argomenti: buttare tutto in cagnara, insultare ed alzare la voce.
Esattamente ciò che leggo nel tuo ultimo commento, nel quale mi dai del “caffettaro solitamente munito di auto fuori misura” (ma che ne sai tu? sono anni che – pur possedendo una normalissima auto – viaggio in treno da Civitanova, luogo della mia residenza, a Macerata …….) oppure sostieni che non sono mai uscito dallo studio (vabè, questa si commenta da sola) e continui a fare finta di non capire ciò che io ho detto veramente.
E poi: dove sta scritto che un utente di un negozio che per caso potesse parcheggiare in piazza debba per forza lasciare la macchina lì tutto il giorno? questo è ciò che sembra emergere dalla tua affermazione che “se apri il centro a tutti ed in qualsiasi ora, dopo dieci minuti non c’è più posto per nessuno”: a parte il fatto che ci sarebbero dei posti in più rispetto ad oggi, ma poi se uno va in centro per fare una cosa, se trova un posto lo occupa, fa la cosa che deve fare e poi se ne va, con un ricambio fisiologico magari incentivato dall’uso del “disco orario” ……. non mi sembra così assurdo o complicato. Se non trova posto si arrangerà diversamente, magari parcheggerà dove oggi è costretto a parcheggiare obbligatoriamente.
Insomma: aprire il centro significa aumentare l’accessibilità anche a chi va in macchina.
Quanto ai negozi: come ho già detto e constatato in anni e anni di frequentazione “sul posto” (ed anche fuori dallo studio, che peraltro era a 20 metri da piazza della Libertà), il centro rivive quando è aperto alle macchine. Probabilmente oggi i negozi non ne usufruiscono, perchè il centro è aperto dalle 13,00 alle 16,00 o giù di lì; se fosse aperto sempre magari anche i negozi ne potrebbero beneficiare. Perchè se uno deve fare una compera veloce ed ha modo di lasciare la macchina non dico DAVANTI (cosa che NON HO MAI DETTO) ma “vicino” al negozio del centro, forse la sua compera la farà lì e non al Cityper. Forse: non c’è certezza del risultato, specie dopo anni di questa situazione, ma caso mai la certezza del contrario, e cioè che questo sistema ha ucciso Macerata.
Maulo: lo nomino perchè rappresenta un ideale spartiacque tra un prima ed un dopo nel quale le sue scellerate decisioni sono state confermate anche da altre amministrazioni. Non se la prenda quindi il buon Maulo, ma prima di lui si stava meglio.
Scrivo in qualità di amministratore della Marcelli srl titolare del negozio di abbigliamento donna “AGAIN” sito in piazza C.Battisti n.7, per ribadire che la notizia della futura chiusura del suddetto punto vendita non trova riscontro nella nostra politica aziendale, anzi oltre che assicurare tutte le nostre gentilissime clienti che il negozio rimarrà aperto, le invitamo a prendere visione della nuova collezione autunno/inverno DENNY ROSE.
Illustrissimo Antonio Maria Golini, la citazione alle manine l’ho fatta perché sto portando avanti una campagna, insieme ad altri per cercare di modificarne il meccanismo, che or non da modo di capire cosa e perché un commento è gradito o meno. OLtre che per sapere chi lo ha espresso, anche sotto forma di nome di fantasia.
I nick di fantasia sono utilizzati dai più perché non tutti sono liberi professionisti che si possono permettere di esprimere liberamente opinioni su Enti, Amministrazioni, Società, Istituti, Associazioni. Non credo sia una quastione di vigliaccheria.
In ogni caso sono i contenuti quelli che contano.
Con il tuo lungo discorso non mi hai convinto nemmeno un pò. La tua tesi secondo la quale in qualche modo gli automuniti troverebbero una soluzione è risibile.
Ripeto. Tutti quelli che hanno un ufficio in centro, tutti gli impiegati degli uffici pubblici, tutti i proprietari dei negozi e loro commessi, tutti gli insegnati, alle otto del mattino, almeno in parte avrebbero occpato tutti gli spazi liberi.
Striscie blu? No per carità. Disco orario? Escluderemmo quasi tutti, già sarebbe qualcosa, ma chi li vorrebbe? E poi via tutti a cambiare il disco ogni tanto.
Si, forse sei uscito dallo studio, scusa. Ma allora come hai fatto a non vedere le mamme con le carrozzine? Ce ne erano anche il giorno di San Giuliano.
Dato che insisti molto sui cambiamenti di discorso, perché non rispondi alle mie osservazioni sull’inquinamento acustico e ambientale?
Io ti posso assicurare che non ho mai rinunciato ad acquistare in un negozio di Macerata per via dei parcheggi.
Scusate, mi inserisco solo per la questione delle manine. Pensate che in un altro gruppo di discussione sono state penalizzate con manine rosse perfino le condoglianze per la morte di una povera persona in dialisi da più di 25 anni. Sarebbe giusto o no conoscere il nick di quelle persone? Così uno almeno le cataloga per quello che sono e non ne prende più in consideazione i commenti.
Egregio e tuttora anonimo Castigamatti:
1) ti tranquillizzo, non era mia intenzione convincerti di nulla. So che non cambierai mai opinione, neppure davanti all’evidenza.
2) l’uso del nome di fantasia coincide quasi sempre con i commenti più sgarbati (a dire poco), arroganti e violenti che vengono postati qui e altrove; quasi a dire che dietro l’anonimato il commentatore perde tutti i freni inibitori e si permette di superare i limiti della tolleranza, della civiltà e dell’educazione. Ecco perchè secondo me proprio quelli andrebbero proibiti: e non dirmi che i liberi professionisti sono più liberi di un lavoratore dipendente, caso mai il contrario, perchè il dipendente non può certo essere licenziato per un commento su internet, salvo casi particolari e direi eccezionali, mentre invece un cliente (che non è obbligato a servirsi di un avvocato/commercialista/geometra/architetto/etc.) può mollarlo quando crede, anche a causa di un commento su C.M., senza alcuna spiegazione.
3)prendo atto, infine, che quello delle manine è solo un problema tuo e di qualche altro.
Cari maceratesi de “maceratagranne” provate a riflettete sulla mobiltà residenziale del comune di Macerata. Basta andare all’anagrafe per procurarsi un po’ di informazioni che vi permetteranno di sapere qualcosa di più in merito alla diminuzione dei residenti nel centro storico:
Quanto costano gli affitti delle abitazioni in centro? Quanti appartamenti sono stati “svuotati” dei loro “locatari” per essere ristrutturati e trasformati in “posti letto” per studenti a 200-250 eurozzi al mese (possibilmente in nero)?. Quanti proprietari di immobili del centro hanno “comperato” o si sono fatti la “villetta” in periferia e si sono “buttati” nell’affare “posti letto”, intravvedendo ritorni “tanti, maledetti e subito” ( sempre possibilmente in nero)?
E data l’offerta strabordante ( basta vedere il numero di cartelli “Affitto per studenti”) che ne è scaturita negli ultimi anni, quanti di questi appartamenti rimasti senza studenti sono affittatti ad extracomunitari “un tanto a posto letto” ( anche in questo caso possibilmente in nero)? Magari sono gli stessi che rimangono “sdegnati” nel vedere tanti “neri” e “albanesi” che occupano il centro.
Quanti maceratesi de “maceratagranne” si sono compiaciuti della loro “granne università” e della loro “granne cassa di risparmio” ( ovviamente, Fondazione) che in combutta affaristica ( insieme ai soliti noti professionisti) hanno praticato per anni la sciagurata politica delle sedi universitarie in centro, allettati proprio dal miraggio di fare soldi con gli affitti dei “posti letto” e l'”immigrazione” residenziale di Docenti, Ricercatori ecc. ecc.?
Quanti “maceratesi granni” riflettono sugli effetti distorsivi ( anzi, nefasti) di questa politica sul mercato degli affittti ( abitativi) e sui prezzi delle abitazioni del centro storico?
Il bello è che anche i negozianti del centro che oggi chiudono i battenti hanno plaudito tali scelte illudendosi che potessero continuare a garantire i loro commerci di merci a prezzi impresentabili, pensando di poter contare su “fasce di mercato alte” in realtà inesistenti.
Che lungimiranza “maceratagranne”; infatti:
il centro storico si è svuotato di residenti; gli studenti, peraltro notoriamente poco spendaccioni, cercano casa a Pollenza o Corridonia ( ma arrivano anche a Tolentino) che costa di meno; i “docenti universitari” e tutto il codazzo al seguito che dovevano diventare i nuovi consumatori di “fascia alta” del centro, arrivano con le loro valigette piene di dispense da vendere stampate altrove, fanno la loro lezioncina e se ne tornano velocemente nelle loro residenze fuori Macerata. Al massimo “consumano” un “piattino” espresso al bar vicino, quando hanno anche i “rientri pomeridiani”.
‘Mo con chi ve la prendete ? Meglio pijassela con “piove governo ladro” invece che con il vostro provincialismo cronico. E’ molto più semplice. Oppure riaprite il centro alle auto come qualcuno continua a suggerire. Anzi, conoscendo i miei polli, scommetto che molti sono pronti a sostenere che i residenti del centro se ne sono andati perchè non potevano circolare con la “mmagona”.
Ecco, questa pare proprio una bella soluzione: promettete a chi affitterà o acquisterà una abitazione al centro storico una “mmagona” (mi raccomando, utilitaria però) in omaggio pronta sotto casa e un pacchetto di “vaucher” per acquisti scontati (ma non tanto), presso i negozi del centro.
Tho! Un quotidiano locale ci fa sapere che i negozi chiudono anche a Civitanova! Ma li non per colpa della blindatura del Centro, ma dell’IMU.
Titolo: L’IMU aumenta e i negozi chiudono.
Chiaramente poi, come al solito, nell’articolo si spiega meglio il concetto e si capisce che se chiudono i negozi i motivi sono molteplici, ma intanto il messaggio (per i più, cioè quelli che leggono solo i titoli) è partito. Che pena!