di Monia Orazi
Messaggi da tutta Italia per la morte di Peppina, al secolo Giuseppa Fattori, diventata la donna simbolo dei terremotati che non hanno voluto lasciare la loro terra.
Aveva dovuto soccombere alla burocrazia implacabile, che l’aveva costretta ad andarsene a 94 anni dalla casetta che la figlia Gabriella ed il genero Maurizio Borghetti, le avevano fatto costruire per farla restare nel borgo di Moreggini, una manciata di edifici compresi nella frazione di San Martino a Fiastra. Non ha fatto in tempo a festeggiare i suoi 99 anni, che avrebbe compiuto il prossimo 26 novembre. Si è spenta all’alba nel letto della casa in legno in cui ha vissuto quasi ininterrottamente dopo il terremoto. Venti giorni fa era caduta dal divano, aveva riportato alcune contusioni e negli ultimi giorni era peggiorata. Ad accorgersi che era morta la figlia Agata, questa mattina quando si è alzata. «La morte di mamma è la fine di un’epoca, di un ciclo di vita – racconta l’altra figlia, Gabriella -, di una storia, questa non è solo la conclusione della vita di una persona, mi sembra che anche il paese sia finito insieme a lei. Tutto se ne è andato con lei, qui ci sono una quindicina di gatti ai quali diamo da mangiare, la presenza di mamma rendeva vivo questo cumulo di macerie».
L’ultima gioia Giuseppa Fattori l’ha avuta poco tempo fa, riuscendo a conoscere la nipotina per cui era diventata bisnonna, aggiunge Gabriella Turchetti: «Rispetto a tante persone che perdono i genitori in età giovane, facendo il conto degli anni in cui è vissuta, è stata una fortuna averla accanto così a lungo, ma il momento del distacco è sempre profondamente doloroso. Continueremo a venire qua ogni domenica, per mantenere viva la presenza a Moreggini. L’altro ieri ha potuto conoscere la sua nuova nipotina, Sveva. Mia figlia ha avuto una bambina lo scorso ottobre, Sveva e le ha fatto una sorpresa perché sino ad allora non era riuscita a vederla, mamma è stata tanto contenta di quella visita, mi ha chiesto come si chiamava la bambina, ripetendo che era un nome difficile». A volere con tenacia la casetta è stato anche Maurizio Borghetti, il genero che ha sempre aiutato nonna Peppina in questi anni: «La caduta ha fatto precipitare la situazione, dato lo stato di grande fragilità dato dalla sua età, ringrazio Dio che ha potuto vivere questi ultimi anni nella casetta in legno. Lei aveva chiesto di rimanere qui, mi aveva detto “mi devi promettere che potrò stare qui finchè Dio non mi chiama”.
Le abbiamo fatto costruire la casa in quello che prima era il suo grande orto, lo ha coltivato da sola sino a sette, otto anni fa, con ceci, pomodori, patate e melanzane. Per lei non era solo un passatempo, si sentiva realizzata, era felice di stare qua a Moreggini, con l’amica di famiglia che conosceva da tanto tempo e l’aiutava. Ha vissuto questi ultimi anni proprio come voleva, da donna caparbia e tenace qual era». E’ stato proprio il genero a voler mettere sulla casetta una targa con scritto “La casetta di Peppina e Rino”, dedicandola a questa coppia che per Fiastra è stata un punto di riferimento. Gaspare Turchetti, detto Rino, il marito di Peppina Fattori scomparso da oltre dieci anni, era stato sindaco del paese ed aveva fatto costruire una nuova strada che collega Moreggini a Fiastra. La sera del terremoto Giuseppa Fattori era rimasta immobile in casa, una parete si era sbriciolata sotto le scosse. Pur di non andarsene via, nonostante le raccomandazioni delle figlie, aveva vissuto nel container, rimasto lì dopo il sisma del 1997. Una volta costruita la casa in legno ci è andata a vivere, “sfrattata” nell’ottobre 2017, in lacrime aveva sceso le scale di legno, andando a vivere dalla figlia a Castelfidardo. Con una telefonata ad amici di famiglia, nell’estate del 2018, sotto il caldo torrido è vissuta imperterrita nei 15 metri quadrati del container, con la casa posta sotto sequestro, in compagnia del gatto Oreste e delle galline del vicino pollaio.
La sua storia l’ha portata alla ribalta nazionale, grazie alla sua caparbietà è stato emesso il decreto “Salva Peppina”. Aveva ricevuto la nomina a commendatore della Repubblica, dal presidente Mattarella, lo scorso febbraio, dedicandola al marito, si era detta emozionata e frastornata. Per il suo compleanno nel 2017, le era arrivata anche la lettera firmata da Papa Francesco, si era emozionata. Nel dicembre del 2020 sono partiti i lavori di ristrutturazione della sua casa, lei aveva detto: «Spero un giorno di poterci tornare a vivere. Questo è il mio posto da 78 anni, sono arrivata qua appena sposata, non me ne voglio andare, fino a quando non partirò per l’altra casetta lassù». La notizia della sua morte ha fatto subito il giro d’Italia, la caparbia nonnina era stata ospite di tante trasmissioni tv, chiedendo a tutti di poter rimanere dove era. Aveva ricevuto visite illustri, Matteo Salvini le aveva portato il presepe in regalo e aveva mangiato i pomodori del suo orto, anche il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, le aveva fatto visita, annunciando il prossimo avvio dei lavori di ricostruzione della sua casa. Tanti i messaggi in ricordo di Giuseppa Fattori, che lascia le figlie Agata e Gabriella, il genero Maurizio, i nipoti Alberto e Caterina, la nipotina Sveva. I funerali si svolgeranno domani alle 15, nel santuario del beato Ugolino a Fiegni di Fiastra.
Così l’ha ricordata Matteo Salvini: «Una preghiera e un pensiero affettuoso per Nonna Peppina, la sua forza, la sua determinazione e il suo sorriso, la sua famiglia, la sua comunità». Anche Giorgia Meloni, leader di Fdi ha speso per lei parole di cordoglio: «Ci ha lasciati nonna Peppina, coraggiosa donna divenuta simbolo del terremoto che colpì il Centro Italia. Non dimenticheremo mai il suo amore e attaccamento verso la sua terra, verso la sua casa. Riposa in pace». Parole di ricordo anche dal presidente della Regione Francesco Acquaroli: «Si è spenta oggi Giuseppa Fattori, nonna Peppina di San Martino di Fiastra, simbolo dell’attaccamento alla propria terra, della forza e della determinazione delle popolazioni terremotate. Alla sua famiglia le più sentite condoglianze». Ornella Giaconi, volontaria del terremoto che tanti aiuti ha portato tra le montagne, così la ricorda: «Voglio tenerti nel mio cuore così con tutte le chiacchierata che ci siamo fatte, con tutta la tua dolcezza e tutta la tua grande saggezza, purtroppo da tanto non ti vedevo causa covid ma sei rimasta e rimarrai sempre nel mio cuore. Adesso sei tra gli angeli, buon viaggio nonnina cara».
Ciao nonnina nazionale! Che la terra ti sia lieve !
R.I.P nonna guerriera ! Condoglianze alla famiglia.
R.i.p
Condoglianze alla famiglia e alla comunita'
Ciao super nonnina.....riposa in pace
Tantissime condoglianze alla famiglia....nonna Peppina riposa in pace
Condoglianze alla famiglia riposa in pace Peppina
R.i.p. nonna Peppina
Sentite condoglianze!!
Grande merito ad una Grande Donna... Far valere i valori di una vita... ... Grande Nonna... Le mie più sentite condoglianze...
Bella Peppina , riposa in pace!
Mi dispiace Adesso riposa in una casa bellissima
R.IP guerriera
R.i.p. condoglianze alla famiglia
Sentite condoglianze alla famiglia
Condoglianze alla famiglia
Condoglianze alla famiglia
R I P, nonna PEPPINA, la nonnina amata da tutta ITALIA
R. I. P..... Nonna Peppina..
Condoglianze
Condoglianze alla famiglia
Sentite condoglianze
Infinite condoglianze alla famiglie
Condoglianze alla famiglia.R.I.P.
Era la nonna di tutti. Condoglianze ai familiari
Condoglianze
Condoglianze
Riposa in pace Nonna Peppina, nonna di tutti noi maceratesi così duramente colpiti cinque anni fa.
Rip in pace
R.i.p
Condoglianze
Buon viaggio cara nonnina
Rip
Condoglianze
Riposa in pace ....nonna Peppina...quanto hai lottato...per avere la tua casa ...in legno...con il cuore ti sono stata vicina...anche perché ...chi ha perso la casa ti può capire. Grande donna ...che Dio ti accoglia tra le sue braccia
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