Peppina con il genero Maurizio Borghetti e la figlia Gabriella Turchetti
L’assessore Angelo Sciapichetti (a destra) a Fiastra con il sindaco Castelletti e il governatore Ceriscioli
di Federica Nardi
“Io non ci credo che è risolta, l’avvocato della Regione non mi ha detto queste cose. Le soluzioni sono ipotesi, non è così facile”. Così il genero di Giuseppa Fattori, Maurizio Borghetti, frena gli entusiasmi su quella che la Regione oggi ha definito la soluzione per la 94enne di Fiastra su cui pende uno sfratto (esecutivo tra poco meno di due settimane) a causa dell’assenza dell’autorizzazione paesaggistica sulla casetta che le aveva costruito la famiglia dopo il terremoto. “L’impegno della Regione c’è, ed è importante”, aggiunge Borghetti. Inoltre nel frattempo, la famiglia ringrazia il procuratore Giovanni Giorgio per aver specificato che i parenti possono entrare nella casetta oltrepassando i sigilli apposti sabato. Anche l’avvocato della famiglia Bruno Pettinari raffredda l’entusiasmo su possibili soluzioni: “Stiamo valutando diversi percorsi”, dice. E così le contraddizioni continuano. Anche sul fronte legale: “La sanatoria non si può fare e la Regione lo sa”, dice il sindaco di Fiastra Claudio Castelletti. Insomma, riunioni su riunioni, ma Regione e Comune non riescono a mettersi d’accordo su come risolvere la questione della casetta di Peppina. “La sanatoria è l’unica via praticabile”, ha detto la Regione per bocca dell’assessore Angelo Sciapichetti (leggi l’articolo). “Non c’è scampo – ripete invece il sindaco – Fiastra è in un Parco nazionale e lì c’è un vincolo paesaggistico. Quel tipo di abuso non è sanabile”. Nel mezzo una famiglia che ha speso i risparmi per fare avere a Peppina un riparo vicino alla sua vecchia casa danneggiata dal terremoto a San Martino di Fiastra.
I sigilli alla casa
Sono due adesso le soluzioni in campo, nessuna facile ed entrambe che richiedono tempo. La prima, prospettata oggi dalla Regione, è di abbattere la casa ordinaria, in cambio del mantenimento della casetta. Cioè delocalizzare. Che si potrebbe fare anche abbattendo altri immobili vicini di proprietà, ma che devono avere la stessa cubatura. Insomma, tutto da verificare con i tecnici. La seconda, emersa sempre dalla riunione di oggi con il consulente regionale, è di equiparare la casetta di legno a una Sae.
Claudio Castelletti
Il sindaco Castelletti non si sbilancia: “Il Comune ha fatto e sta facendo quanto è nelle sue possibilità per venire incontro alla signora Peppina: siamo in contatto costante con i familiari e gli incontri con la Regione e i legali delle parti si susseguono senza sosta. Mi auguro che finché non si troverà una soluzione Peppina possa rimanere dov’è. Il Comune ha cercato di agire più umanamente possibile sin dall’inizio, ma dal punto di vista normativo non abbiamo scampo: quel tipo di abuso non è sanabile. Fiastra è in un Parco Nazionale e li c’è un vincolo paesaggistico”. E la soluzione che comunica è leggermente diversa dall’abbattimento: “C’è un’altra possibile strada che in Regione stanno valutando – ha concluso Castelletti – ma sembra che non sia facile da percorrere: considerare queste abitazioni alla stessa stregua delle Sae (soluzioni abitative d’emergenza), quindi realizzate in deroga a qualsiasi vincolo in virtù del loro carattere di provvisorietà.” La soluzione definitiva nel frattempo resta quindi lontana, ma la scadenza dei 15 giorni che renderanno effettivo lo sfratto è sempre più vicina.
Ma non vi vergognate un pò....lasciate vivere in pace Peppina
...potevano non fargliela costruire da subito...non recriminare adesso....VERGOGNA....E BASTA.!!!!!
Ecco a cosa serve l'Ente Parco ....... il container SI invece la casette di legno deturpa il paesaggio!!! RIDICOLI!!
È passato più di un anno dal primo terremoto e la nostra classe dirigente è ancora nel pallone, cambia il governo cambiano i dirigenti della protezione civile,cambia il commissario straordinario la dirigenza regionale rimanere la stessa ma è come se non ci fosse, forse perché il terremoto non è venuto a Pesaro e nessuno sa ancora cosa deve fare e come farlo. Questa è la classe dirigente su cui noi marchigiani, ma anche abruzzesi, laziali o umbri dobbiamo contare?
Mantenere alta l' attenzione... anche le vituperate passerelle possono servire
Tranquilli ci pensa Barbara D'Urso ......
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Perché questi scienziati che si divertono a disquisire sulle irregolarità non fanno un giretto al palazzone multietnico. Li si che potrebbero divertirsi parecchio.
Ma la signora Peppina non potrebbe andare ad abitare a casa della figlia e del genero, conseguendo in tal modo un non trascurabile risparmio?