Quindici giorni per continuare a vivere in quella casetta, da sola però. E per continuare a sperare che non venga demolita. Quella di ieri per Giuseppa Fattori, 95 anni, è stata una giornata lunga, interminabile, piena di emozioni contrastanti. “Peppina” è ormai diventata, suo malgrado, uno dei simboli del sisma, o meglio di come la burocrazia a volte possa essere spietata. Ieri i carabinieri della forestale le hanno sequestrato la casetta che le figlie, Agata e Gabriella Turchetti, le avevano costruito in località San Martino a Fiastra. A richiederlo è stato il pm Micaela Piredda, ed è stato disposto dal gip Domenico Potetti. All’anziana però sono stati concessi 15 giorni per continuare a vivere lì, dove però non può entrare nessuno, tranne il genero Maurizio Borghetti, nominato custode giudiziario. “La pm ha concesso una dilazione nell’esecuzione del provvedimento in attesa che pervenga la documentazione in sanatoria specie quella antisismica – spiega il procuratore capo Giovanni Giorgio – che per ovvi motivi non può essere pretermessa (omessa, ndr) anche a tutela di chi va a vivere nelle casette. Il disagio connesso al sisma non può essere superato da un pur comprensibile fai da te specie in zone a rischio terremoto e per di più in casi che riguardano anziani”.
I sigilli alla casa
La vicenda ruota a una mancata concessione, chiesta in sanatoria il 27 luglio. Per questo la pm ha aperto un fascicolo per abuso edilizio, indagati la figlia di Peppina, Gabriella, il marito e il costruttore. Il passo successivo se non sarà sanata la situazione, sarà la demolizione della casetta. Costruita dopo che la 95enne ha passato settimane di inferno nel container. Non ce la faceva più a vivere lontano dai suoi monti, da quella terra dove ha passato gran parte della suoi giorni fino a quel maledetto 30 ottobre 2016. Così i figli, avendo un terreno edificabile a San Martino, hanno pensato di realizzare quella casetta. I tempi per richiedere tutte le autorizzazioni erano lunghissimi, specie in un’aera protetta come quella del parco. E quello che contava era assicurare un tetto a Peppina prima dell’arrivo dell’inverno. Da qui il presunto abuso edilizio. “Dopo tutto il baillame – racconta la figlia Gabriella Turchetti – mia madre ieri sera non stava molto bene. Stanotte ha dormito da sola nella casetta, perché le sono state concessi 15 giorni. E di questo siamo contenti, anche se non può entrare nessuno, tranne mio marito per ciò che attiene ai suoi compiti”. Fino all’altro giorno c’era una badante con lei, ora neanche non potrà esserci più. Domani pomeriggio è prevista una manifestazione davanti la casetta di San Martino, organizzata dal gruppo “La terra trema noi no”.
(redazione CM, foto Falcioni)
La figlia di Peppina, Agata Turchetti
Si creerebbe un precedente .basta pensarci un attimo .
Il disagio rappresentato dal terremoto è stato di gran lunga ampliato dal cataclisma burocratico. Un privato riesce a sopperire alle mancanze di uno Stato e per questo viene sanzionato.
Come sempre lo stato con i deboli fa vedere i muscoli mentre con i forti non vede e non sente
Giù le mani da Peppina!!
Roba da matti secondo loro dovresti aspettare dei permessi che a volte in situazioni normali ci vogliono almeno 6/8 mesi figuriamoci in zone con terremoto nel frattempo dovresti dormire in una tenda a 5 gradi sottozero ... è incredibile!!! Siamo in un paese di merda
Al procuratore Giorgio dobbiamo tante grandi battaglie per la legalità. In questa occasione, dobbiamo chiedergli di essere anche un po' più umano. Più di quanto il suo ufficio non abbia fatto, ad esempio, con il campeggio sequestrato a Ussita.
Con tutti i problemi che ci sono in quelle zone, possibile che non altro da pensare se non tormentare una povera vecchietta?
senza vergona!
Vergogna
vergognatevi!
MA PERCHE NON CI VANNO LORO TANTO SE ASPETTI VOGLIA A RIFARE CASA.
Se succede è da andare ad appenderli tutti. Non può e non deve accadere una cosa così aberrante
Ma perche' questa cattiveria per una nonnina indifesa???
Un governo che fa schifo! Si fanno le leggi solo a loro favore!
Per non ammettere la sconfitta o il cattivo gusto di operare , si rifugiano nei 15 giorni ,,, a cosa servono? In quindici giorni potrebbero provare a rendere sicura la piccola casa e dare la speranza di vita.
E' una vergogna!!!!Perchè non si vanni ad esaminare i milioni di abusi e irregolarità di cui la nostra Italia ne è piena?Perchè si va sempre dai più deboli e i più poveri..............................!!!!!!!!
Questa nonnina come la chiamate voi tanto indifesa non è. Si è fatta quello che voleva dove voleva. Fregandosene per primo lei del buon senso e senso civico. Tanto siamo italiani e siamo nati con l'idea di averlo sempre più lungo degli altri. I politici che rubano sono gente e cittadini come noi. Se stavate voi al posto loro succedeva le stesse cose.
Vergogna!!!
Ma vi rendere conto di quanto faccia male ....a noi vietato tante...troppe cose ..invece chi si permette di rubare ..ci vogliono anni per poi non condannarli. ...vogliamo giustizia e onesta
Ma è una buona notizia, significa che nella provincia hanno tolto tutto l'arretrato riguardante gli abusi edilizi fino al 2016.
Dilazione di 15 giorni...!!!...Vergogna su vergogna
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Ma quale sanatoria. Se il Pm indagasse su come vengono fatte le leggi dell’edilizia in questo sfortunato paese, scoprirebbe che sono fatte apposta per mettere il cittadino in condizioni di sbagliare, per poi ricattarlo con multe in sanatoria, o con mazzette, o voto di scambio. In un paese civile, una concessione edilizia si può richiedere anche per posta e nel giro di una settimana si ottiene il permesso per poter costruire. Ma in quei paesi, nelle leggi urbanistiche non esistono richieste improponibili. Esiste il rispetto tra cittadini e pubbliche amministrazioni, non esiste la necessità di infrangere la legge. Tutti possono risolvere il problema della casa secondo le proprie scelte; nessuno sa cosa sia l’abusivismo edilizio e nessuno deve pensare al costosissimo accatastamento perché è la pubblica amministrazione a provvedere in forma completamente gratuita.
Manca la documentazione antisismica. Ma quale documentazione antisismica deve avere una casetta di legno, se di per se stessa è antisismica.
Signor Procuratore, gentilmente mi spieghi quante leggi disuguali ci sono in Italia : a Muccia ci sono miriadi di casette in legno ma non ho visto nessun sequestro. Perché li si e a San Martino no? A Muccia siamo in un paese speciale, con un sindaco forse ineleggibile per la cui pronunzia della magistratura si è in attesa da nove mesi nonostante la legge preveda una corsia preferenziale.
Dopo il camping di Ussita ora è la volta della casetta di legno di Peppina a San Martino di Fiastra……..il pm Piredda è la procura di Macerata sono implacabili
Sarebbe interessante, in questa vicenda , poter sapere anche quanto sia venuta a costare al mq. ai privati la casetta in legno in questione: più o meno, cioè, di quanto costa a noi Stato un singolo modulo abitativo provvisorio?
“Il prezzo al metro quadro per i moduli abitativi provvisori che la Protezione civile sborserà è di 1.075 euro (contratto Consip del 25 maggio 2016 per “fornitura, trasporto, montaggio di Sae – soluzioni abitative in emergenza”). Il costo supera il valore di tutti i tipi di edifici nuovi e in muratura nella provincia di Rieti e nella zona di Amatrice prima del terremoto: 990 euro al metro quadrato un appartamento, 840 una casa di edilizia economica, 1.000 una villa. Quotazioni immobiliari che nei paesi subito al di fuori dell’area del disastro scendono a 790 euro al metro quadro per un appartamento, 740 per una casa economica, 840 per una villa in ottime condizioni (dati Agenzia del territorio).
lo Stato può pagare una casa di legno provvisoria in proporzione il 28 per cento in più di una villa di lusso?
Stando così le cifre, è difficile ricavare benefici dalla gara d’appalto organizzata attraverso Consip, la centrale acquisti del ministero dell’Economia. Il valore della fornitura stabilito da Consip per la prenotazione preventiva di diciottomila “soluzioni abitative in emergenza” è infatti di un miliardo e 188 milioni di euro: i contratti, firmati il 25 maggio di quest’anno e suddivisi in tre lotti, sono stati vinti da aziende legate alla Lega Coop, riunite intorno al “Consorzio nazionale servizi” di Bologna, lo stesso attraverso cui l’imprenditore romano arrestato, Salvatore Buzzi, si era garantito alcuni appalti di “mafia Capitale”.”
http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/10/03/news/amatrice-la-ricostruzione-sulla-via-dello-spreco-1.284789
Sicuramente il pm è un ateo non posso pensare che alla Domenica va alla SS. Messa. Poi a una Persona di 95 anni quale legge vuoi applicare???? Secondo me:
LA LEGGE ITALIANA VA APPLICATA A SECONDO LE CIRCOSTANZE….Siamo messi male ho sempre saputo che in Italia c’è la dittatura,il popolo non ha contato mai niente!!!!!Fortuna sto Giornale che ci permette di scrivere quello che pensiamo, grazie CRONACHE MC,spero solo che non succeda mai che una mattina un pm si sveglia, per la troppa Libertà vi fa chiudere…..
Compito del Pm credo sia quello di controllare che le leggi non ammettono ignoranza e che pertanto nessuno può infrangerle. La difficoltà nasce quando, una volta stabilito che il reo non sia ignorante, fare le giuste indagini per portare il reo davanti al tribunale a dare le motivazioni per cui, nonostante non bisogna ignorantare sulla legge, lo si è comunque fatto. Quello che non si capisce bene e perché tutti gli ignoranti non hanno lo stesso trattamento. Difficoltà da parte del Pm riscontrate nel cercare le ignoranze anche se a volte sono così evidenti? Certo è un ipotesi e ogni ipotesi e collegata ad uno sterminato corollario di ipotesi per cui l’ipotesi stessa diventa un ipotesi. Pertanto si potrebbe giungere alla conclusione che anche l’ipotesi non ammette ignoranza, ma essendo anch’essa universale ed infinita si è costretti a decidere in quale punto l’ipotesi deve diventare per forza concretezza oppure dissolvenza.
Hai voglia tu, i bempensanti, regolaristici, e giuristi del mio cavolo , a mettere il loro bel pollicino rosso al mio commento, senza che si abbia avuta, prima , alcuna risposta alla mia domanda: e cioè: ma quanto ci viene a costare una casetta in legno tanto sospirata dai terremotati in un anno, se “devoluta “dallo Stato e a sorteggio! …ahahaah ma jetevene, và, a quel paese, come se, lo Stato, cioè noi tutti con le nostre tasche defraudte dal governo in corso, potessero farle persino meglio ed in economia ! E su, e daje! ma specchiattevi ogni tanto,! avete superato il ridicolo del ridicolo, nel mentre un’anziana donna, insieme ai suoi figli, altro non desidera che continuare a vivere nel suo posto; MA VERGOGNATEVI DI OSSEQUIARE CERTE LEGGI INGIUSTE, MIEI CARI TUTTI, COMPRESI I PM di questo cavolo di Paese, CHE VOGLIONO ASSURGERE MOMLO SPESSO A PROTAGONISTI DEL NULLA, OSSIA SENZA ALCUNA BASE DI CONSENSO POPOLARE MA SOLO PARLAMENTARE, LEGISLATIVO, …IL CHE VUOL DIRE…DEL NULLA PIU’ NULLA ASSOLUTO. Ma contenti voi…beati voi che vi credete ….
Tamara quando costa la casetta in questione non lo posso sapere, però facendo un confronto con i prezzi del tuo comm. n5 e quelli della casetta indicata nell’indirizzo sotto, mi dà da pensare. Le differenze sono abnormi. Non saprei cosa pensare.. o forse sì.mah!
CHALET IN LEGNO MADDALENA 44 | Casette Italia | CASETTE DA …
Caro Sauro, qui è tutto uno schifo. Io , a questo punto, so soltanto che, ” La Coop NON sei tu” e pertanto, ” tu”, la casetta in legno, anche in massima emergenza , a tue spese e su tua proprietà, ” Tu” non te la fai” perchè sennò a che serve l’appalto dato alle Coop dell’Emilia?
Guarda, Sauro, lasciamo perdere che è meglio, o mi prendo che denuncia dai papaveri alti alti alti, mentre io sono piccolina.