Peppina e la figlia Gabriella Turchetti
Imprenditore vuole regalare una casa a nonna Peppina, la figlia Gabriella Turchetti: «Ci hanno detto di questa volontà, ma mia madre non intende spostarsi da dove si trova. L’idea dell’imprenditore va benissimo se rende disponile la somma per comprare una casa per l’acquisto di una casetta in legno al posto di quella che dovremo demolire. Allora accetteremmo, certo, per dare possibilità a mia madre di chiudere gli occhi dove è sempre vissuta. Il resto sono ipotesi non percorribili». L’imprenditore, che vuole rimanere anonimo, si è fatto vivo con il Tgcom. «Farò l’impossibile per esaudire il suo desiderio (della 95enne, ndr) – ha detto –. Ci sarà nelle immediate vicinanze un appartamento sicuro e in vendita». «Un giornalista mi ha contattato – dice Gabriella Turchetti –, non mi ha detto chi sia l’imprenditore perché vuole mantenere l’anonimato ma mi ha assicurato che è una persona affidabile che già in passato ha gestito situazioni in cui serviva un supporto». Il problema però è che la madre non intende spostarsi da San Martino di Fiastra. «Se mia mamma era disponibile ad andare a 5 chilometri, nella frazione di Polverina, avremmo chiesto la Sae. A suo tempo lo avevo detto a mia madre, lei però non ha voluto andare. Quindi abbiamo rinunciato a fare richiesta. Inutile girare intorno o esce la sanatoria o demoliamo la casetta, chiediamo i permessi necessari e se ci sostengono, visto che non possiamo raddoppiare l’investimento, la ricostruiamo. La casa va abbattuta entro il 23 dicembre, ma non possiamo aspettare fino a Natale – prosegue Gabriella –. Penso intorno al 10 dicembre la demoliremo, forse anche prima perché questa vicenda ha logorato tutti. E’ una vicenda scoraggiante e mortificante da qualsiasi punto di vista la si osservi. Devo dire che ho una ammirazione smisurata verso mia madre, che è l’unica che si è assunta la responsabilità delle sue scelte. Tanto che ora è tornata a vivere nel container. Anche se da figlia – conclude – non è facile accettarlo».
to be continued....
Un altro che se vole fa pubblicità sulle spalle di Peppina!
A.A.A CERCASI IMPRENDITORE che mi regali casa visto sono terremotata anche io
Sarebbe ora di finirla, che è meglio per il rispetto di tantissima altra gente, anche molto anziana, dispersa ovunque, desiderosa di tornare a casa sua.
Continuo a ritenere che sarebbe stato sufficiente che il giudice avesse usato la "tempistica" media dei procedimenti che riposano nei tribunali, che il funzionario della regione che tutela il paesaggio lo avesse fatto come lo ha fatto dando parere favorevole alla costruzione dei centri commerciali, che il sindaco avesse fatto ordinanza di trattamento sanitario per la sua cittadina ("ordinandole" di restare nella casetta, come ha il potere di far ricoverare in ospedale...)... Ragionevolezza ed umanità, non pedestre ed ottuso ossequio a carte inadeguate, per sollevarci da ogni responsabilità.
Vedo che ora, in molti hanno cambiato punto di vista su questa storia, e pensare che quando è uscita la notizia ed avevo espresso delle perplessità sono passato da cattivo e buonista a senso alternato...
Da questa vicenda emerge chiaramente la totale ignoranza di chi non capisce che le leggi vanno rispettate.
L’imprenditore anonimo magari è la figlia preside di Civitanova che non se la passa troppo male, così alimenta i riflettori, la carretta cammina e magari il libro che ha scritto viene ancora promosso ! Secondo me non c’è rispetto nè per i terremotati, nè per gli anziani, nè per la gente che non ha veramente un tetto! Questa storia è arrivata alla frutta! ☹️
Tutto ha un limite
A tutti imprenditori..ci sono tante Signore anziane che non hanno nessuno e stano in mezzo la strada,siete generosi.
Non fanno nulla x nulla.situazioni cosi ne conosco tante e poi dicono che fanno della beneficenza..con i sussidi..delle assistenze sisiali e sgravi fiscali tutto quadra...
So furbi
Avete il cuore come i mazzettari UN caldo saluto alla signora
invece di parlare di invenzioni o di montaggi, fate una gita ed andate a vedere cosa è rimasto di quella frazione e come sono le condizioni....
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Anonimo ma nell’articolo che è apparso su ilGiornale.it qualche ora fa un po’ di pubblicità se l’è già fatta:
L’uomo è il fondatore di una società, la SixthContinent, piattaforma social commerce con sede a San Francisco e Milano. Un’impresa che va oltre l’e-commerce. «Siamo un grande gruppo di acquisto – spiega – da noi i soci (l’iscrizione è gratuita) risparmiano e guadagnano denaro da spendere poi per qualsiasi cosa grazie ai nostri partner. E se noi risparmiamo su benzina, viaggi, vestiti, elettrodomestici, abbiamo una vita più serena, quindi perché non dare un poco della nostra felicità a chi non ce l’ha più?».
(fonte http://www.ilgiornale.it/news/politica/compro-io-casa-nuova-nonnina-terremotata-1452326.html)
http://www.ricchezzavera.com/blog/ricchezzavera/fabrizio-politi-sixthcontinent/
http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2016/01/04/news/ex-fashion-yachts-dai-vip-al-tramonto-1.12718333
Se io fossi stato al posto della figlia avrei quanto meno ringraziato l’imprenditore.
Insomma nella vicenda c’è qualcosa di non chiaro, è bene approfondire la vicenda.
Cara Erika Rossi, a caval donato non si guarda in bocca!!!
In effetti questa storia sta logorando un bel po’!
Forse non si ha pietà, forse lo stato non vuole creare un precedente, forse non è tutto esatto quello che scrivono i giornali, forse…. forse…. forse un mare di cose che non ci è dato di sapere ma con tutto l’affetto possibile per questa nonnina, vedo proprio un’ostentata esagerazione su questa storia quando c’è gente, sempre tra i terremotati, che hanno situazioni molto più gravi e penate ma nessuno ne parla e nessuno fa niente per loro.