Anziana sfrattata, il sindaco di Fiastra:
“Abuso sanabile, non riesco a capire”

SISMA E BUROCRAZIA - Il primo cittadino Claudio Castelletti si schiera dalla parte della 94enne Giuseppina Fattori, dopo che questa mattina sono stati apposti i sigilli alla sua casetta di legno. "Mi piange il cuore, non siamo in tempi di pace". Solidarietà per la donna da associazioni vicine ai territori colpiti dal terremoto. Lunedì pomeriggio previsto un presidio nel borgo organizzato dal comitato 'La terra trema noi no'

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Peppina dopo lo sfratto (foto Falcioni)

 

di Leonardo Giorgi

Anziana 94enne sfrattata dalla sua casetta di legno a Fiastra, il sindaco Claudio Castelletti si schiera dalla sua parte: «Umanamente mi piange il cuore e non riesco a capire. Secondo la legge c’è stato un abuso, ma è sanabile e siamo in un momento critico, non in tempi di pace». Il primo cittadino difende a spada tratta la scelta di Giuseppina Fattori, la donna che, dopo aver perso la sua casa nella frazione di San Martino, è riuscita ad esaudire il sogno di passare gli ultimi anni di vita tra le montagne della sua terra. Per farlo, la figlia Gabriella Turchetti, si è attivata con il marito per costruire in fretta una struttura in legno antisismica su un terreno edificabile di loro proprietà, a Fiastra. Nei tempi dell’emergenza, Peppina è andata ad abitare nella sua nuova casa senza una concessione edilizia, la cui urgenza non era stata comunicata alla famiglia.

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Il sindaco Claudio Castelletti

«Una casa che – spiega il sindaco Castelletti – in ogni caso, finita l’emergenza, sarebbe stata comunque demolita se l’abuso non fosse stato sanabile. Ma secondo me invece si sarebbe potuto risolvere tutto, anche pagando una penale, prima di mettere i sigilli e sfrattare una persona di 94 anni». Sfratto avvenuto questa mattina: “Io da lì non mi muovo, ci sto lo stesso, poi verrà lei a mettermi le manette” ha detto Peppina a Cronache Maceratesi (leggi l’articolo).

«Certo, – continua il sindaco – è vero che la famiglia di Giuseppina ha costruito una struttura più importante rispetto alle classiche casette di legno, ma ne sono state fatte tante. Non si può fare una casa senza autorizzazione, ma non siamo in tempi di pace. Qui c’è il terremoto e le case sono venute giù, nell’emergenza si fa di tutto per non far andare via le persone. Allora da questo punto di vista – sottolinea – anche il Comune ha rovinato il territorio, mettendo container in piazza e moduli sui giardini». Lo stesso sindaco Castelletti interverrà sulla questione in diretta su Rete 4 questa sera dalle 20,30 durante la trasmissione Dalla vostra parte, condotta da Maurizio Belpietro.

La storia, raccontata giovedì da Cronache Maceratesi attraverso la lettera dalla figlia di Peppina e ormai sotto l’attenzione dei riflettori nazionali, ha mosso anche la solidarietà di comitati vicini ai territori del centro Italia devastati dal sisma. Il gruppo “La terra trema noi no” ha organizzato per il pomeriggio di lunedì 18 una visita “a casa di Peppina” a Fiastra per mostrare sostegno e vicinanza alla donna. Nel frattempo, il comitato “Terremoto centro Italia” è arrivato oggi nel borgo «per portare solidarietà – si legge nella pagina Facebook dell’associazione – a questa nonnina terremotata di 94 anni sfrattata questa mattina dai carabinieri in seguito a un provvedimento di sequestro. La sua unica colpa? Quella di aver fatto da sé, come da tempo chiediamo, costruendo su un terreno privato ed edificabile una casetta di legno. E’ inaccettabile che istituzioni finora immobili, capaci di accumulare ritardi su ritardi, sfrattino una donna di 95 anni per bieche motivazioni di tipo burocratico».



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