Al centro Giuseppa Fattori, detta Peppina
I sigilli alla casa di Peppina
di Giovanni De Franceschi e Federica Nardi
(foto di Fabio Falcioni)
«È sanabile», «no, non è sanabile», «serve un decreto legge», «basta un condono», «c’è la volontà politica di lasciarla lì». È l’Italia della burocrazia, bellezza. Quella infarcita di norme di difficile interpretazione, che però si possono aggirare. Quella in cui un abuso edilizio in un paesino fantasma devastato dal sisma diventa un caso nazionale. Anche se a mancare è solo l’autorizzazione paesaggistica, in un terreno che dalla strada nemmeno si vede, circondato dalle macerie, in piena emergenza terremoto. Non è chiaro se la vicenda sia partita da una soffiata, un esposto o una denuncia formale. Fatto sta che da quando è partita, la catena di atti dovuti è stata inarrestabile e ha portato al sequestro della casetta di legno di Giuseppa Fattori, sfollata 94enne. Peppina, la nonnina d’Italia, uno dei simboli del sisma.
Claudio Castelletti, sindaco di Fiastra
Partiamo dai fatti. Il 24 luglio i carabinieri della forestale effettuano il sopralluogo, accertano che non ci sono tutte le necessarie concessioni edilizie, e inviano la segnalazione alla procura e al Comune. E qui l’aspetto amministrativo e quello penale si intrecciano. Da una parte infatti i tecnici del Comune emettono un’ordinanza di sospensione dei lavori, quando però la casetta è ormai praticamente finita. Dall’altra parte viene aperto un fascicolo per abuso edilizio, con tre indagati, la figlia dell’anziana, il marito e il costruttore. La vicenda continua a seguire il suo regolare corso, con il pm che chiede e ottiene il sequestro della casetta e il Comune che nel frattempo emette un’altra ordinanza, questa volta di demolizione. È il 14 settembre e il responsabile dell’ufficio Lavori pubblici e Urbanistica, specifica che l’abuso non è sanabile. Il corso regolare degli eventi si interrompe quando le figlie di Peppina decidono di rendere la vicenda di dominio pubblico: “Ringrazio Cronache Maceratesi e Carlino per aver trattato la vicenda”, ha detto oggi la figlia minore Gabriella durante la manifestazione a Fiastra (leggi l’articolo). Da qui in poi viene detto tutto e il contrario di tutto. La casetta può essere sanata oppure no. La materia è così complicata che il sindaco si contraddice nel giro di 48 ore, l’assessore regionale, pur ammettendo che la Regione legalmente non può fare niente, assicura che in qualche modo risolveranno la situazione di Peppina e il Parco rincara la dose di confusione dicendo che basterebbero mezza giornata e un condono per chiudere la vicenda.
Vinicio Vallesi
«I nostri uffici non potevano fare finta di niente – spiega il sindaco di Fiastra Claudio Castelletti – sarebbe stato omissione d’atti d’ufficio. Solo che ora serve un decreto legge del governo ad hoc, perché mentre l’autorizzazione antisismica è stata depositata al Genio civile, c’è tutto quello che serve ma l’autorizzazione paesaggistica non è materia sanabile. E questo vale per tutti quelli che come lei, sfollati, hanno sistemato casette in terreni edificabili dopo il terremoto. O mettono sotto sequestro un sacco di casette o deve cambiare la legge». A Fiastra l’umore sulla vicenda è di un solo colore: nero. «Che gran cavolata – dice Vinicio Vallesi da dietro al bancone del minimarket – dovevano confrontarsi prima con il sindaco e darle il tempo di presentare i fogli che mancavano. Qui la appoggiamo tutti». «Mancava solo una carta», dice Marco Castelletti, anche lui di Fiastra ed Elisa Lana aggiunge «chi ha denunciato abbia il coraggio di presentarsi con nome e cognome».
La manifestazione oggi all’ingresso della casetta di Peppina
Perché le casette, nei dintorni, sono spuntate come funghi dopo il terremoto. Complice il ritardo delle Sae e l’inverno con due metri di neve che in alcuni casi non ha lasciato molte alternative a chi voleva o doveva restare in zona. La figlia di Peppina oggi ha detto che sono «almeno 300 nei 5 comuni del comprensorio». E infatti la famiglia, considerando l’età dell’anziana, aveva deciso che per la concessione edilizia ci sarebbero voluti troppi mesi. E ora è tutto sanabile, tranne l’autorizzazione paesaggistica. Anzi no. «Noi non abbiamo ricevuto nulla – spiega il direttore del Parco Carlo Bifulco -. Ma se ci arriva la pratica in mezza giornata, molto probabilmente, daremmo parere positivo. Abbiamo fatto condoni a non finire».
Insomma, l’opposto di quanto dice il sindaco. La Regione non può fare niente, dal punto di vista tecnico, ma sembra che la volontà politica ci sia. Basterà? «La sanatoria resta l’unica soluzione logica e praticabile, visto che l’area è edificabile – dice l’assessore Angelo Sciapichetti -. Abbiamo chiamato i familiari della signora Peppina per rassicurarli. Nessuno toglierà la vecchietta dalla sua struttura provvisoria. Il consulente giuridico tecnico della presidenza sta già analizzando le pratiche e già domani sarà sul posto per un sopralluogo insieme al sindaco. La Regione – aggiunge – pur non avendo nessuna competenza o possibilità di fare atti in merito ha messo a disposizione del Comune e dei familiari i tecnici della presidenza. Comprendiamo benissimo il disagio e la frustrazione della signora e stiamo cercando di dare una mano per trovare il prima possibile una soluzione che eviti lo sgombero». Anche la neocommissaria alla Ricostruzione Paola De Micheli, insieme alla Regione, sabato pomeriggio ha fatto visita a Peppina dopo che i sigilli erano stati apposti. Ma per adesso l’unica soluzione che rimane nelle mani della famiglia, assistita dall’avvocato Bruno Pettinari, è quello di un ricorso al Tar con tanto di sospensiva. Almeno per prendere tempo.
Manifestanti a Fiastra
Da sinistra il genero di Peppina Maurizio Borghetti e le figlie Agata e Gabriella Turchetti
VERGOGNATEVI BALORDI !!!!!!!
"Gentile Signora, innanzituttoci scusiamo per non aver potuto finora alleviare il disagio arrecatole dalla perdita della sua casa in seguito al terremoto. Comprendiamo il desiderio di restare nei luoghi dove ha vissuto e dove vorrebbe concludere il più serenamente possibile la sua esistenza. È proprio questo suo attaccamento che fa sperare in una ripresa e rinascita dopo il terremoto. E per questo dovremmo ringraziarLa. Per questo siamo grati anche ai suoi familiari che a proprie spese, senza gravare sulle istituzioni, sono riusciti ad assicurarle una dignitosa sistemazione, in attesa di poterla di nuovo vedere nella sua casa. Le dobbiamo però comunicare che al momento del suo rientro nella vecchia casa, la casetta che i suoi le hanno predisposto dovrà subire tutte le verifiche di regolarità e sanare eventuali abusi, fino all'eventuale abbattimento, ove la legge lo richiedesse. Le auguriamo tanta serenità insieme ai suoi familiari, nei luoghi che tanto ha amato." Questa lettera sarà consegnata oggi alla signora 95enne di Fiastra, non appena saranno pronte le firme del commissario, dei funzionari della Regione. del giudice, dell'assessore regionale, del sindaco. Finalmente si conclude con dignità questa triste vicenda.
E lassatela fa in questo caso potevate chiudere un occhio e lasciargliela usare finché gli serviva
prima bisogna abbattere "altre" case, capito dove??
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Ma in che razza di paese viviamo. Ci rendiamo conto che coloro che sono pagati apposta per risolvere i problemi delle persone,invece di risolverli ne creano sempre di nuovi, grazie alle loro leggi assurde incostituzionali, fatte su misura per i loro interessi e che nessun cittadino si è mai sognato di chiederle?
Occorrono dimissioni in massa in diversi punti delle istituzioni. Sono veramente troppi a fare del male ai cittadini per difendere le loro immeritate poltrone.
E’ ora di dire basta!
State sempre qui o su facebook a lamentarvi e non fate mai niente.
Il 5 novembre ci sarà la giornata mondiale della disobbedienza (anniversario della congiura delle polveri, l’evento che ha ispirato il film V for Vendetta e l’iconica maschera di Guy Fawkes, utilizzata anche come simbolo di Anonymous).
In questa occasione tantissimi italiani si stanno organizzando per circondare PACIFICAMENTE i palazzi del potere e per chiedere le dimissioni dei cialtroni che vi operano.
La rivoluzione italiana, i tempi sono maturi, informatevi e siateci a Roma il 5 novembre 2017.
5 N 2017
voci di corridoio c’è un politico locale,che ha denunciato la Povera Peppina per abuso edilizio, di questo tizio non è dato sapere(vergognate se hai dignità fa sapere le tue motivazioni)!!!!!!!!
Beh, se è vero, c’è solo da aspettare. Almeno che non sia l’unico luogo al mondo a non avere la propria talpa.
«…et corruptissima re publica plurimae leges»
(Publius Cornelius Tacitus, Annales III, 27)
IO NON C HO DORMITO…(SPERO NON L’ABBIA FATTO NEANCHE CHI HA AVUTO IL CORAGGIO DI PRENDERE QS DECISIONE)
CON L’IDEA CHE QUALSIASI ESSERE UMANO NON PUO
DOPO QUELLO CHE HA PASSATO
DOPO CHE GIA’ HA PERSO TUTTO
RICEVERE QS TRATTAMENTO..NON è CIVILTA NON è UMANITà
NOI CHE VOGLIAMO ACCOGLIERE PERSONE DI ALTRI PAESI
MA COME SI PUO PENSARLO SE NOI PER PRIMI DOBBIAMO “ACCOGLIERE” NELLE LORO TERRE I NOSTRI CITTADINI?
IO NON SONO DELLA VOSTRA REGIONE , SONO DI PISA..E CREDO CHE PRESTO VERRò A CONOSCERE LA SIG.PEPPINA
NON SERVIRA’ A NULLA ..L’UNIONE FA LA FORZA..E SE C’è UN MODO PER AIUTARLA VOGLIO POTERLO FARE..
PER IL RESTO..VERGOGNA..PROFONDA DELUSIONE..IN QS PAESE NON BASTA PIU ESSERE BRAVE PERSONE ..PROVARE A VIVERE ..SOPRAVVIVERE..UN ABBRACCIO DOLCE PEPPINA
non avevo letto il messaggio del sig.Franco
dal quale evinco una bella notizia
menomale
ci vuole sempre un po di cuore
Grazie
E a chi non può tirar su una casetta da solo cosa raccontiamo?I politici sono lo specchio del paese e il frutto della democrazia,in tempi in cui molti auspicano ad un indecoroso passato io preferisco l’incompetenza alla dittatura.Altri vorrebbero,per le calamità,leggi e poteri speciali,ma se chi di dovere avesse deciso di allontanare tutti e di abbattere ogni cosa per poter lavorare velocemente e ricostruire in sicurezza e quindi in zone diverse da quelle devastate cosa sarebbe successo?E comunque ancora non ci si rende conto delle proporzioni del terremoto e della quantità di persone ed edifici coinvolti(questo riguarda sia politici che sfollati)tali da far sembrare lontanissima ogni risoluzione e soprattutto ridicola ogni affermazione in merito.
Quante inutili chiacchiere da parte delle Istituzioni, dei politici, dei Pm, nel mentre non si guarda la trave, ovvero: ma quanto CI costa ogni prefabbricato in legno realizzato dalla Protezione Civile? ben 55mila euro per 40 mq. ( fonte, Il Corriere) e ” in tempo di morìa delle vacche, come voi ben sapete” )ma su questo nessuno indaga, quando, alle stesse condizioni di vivibilità e sicurezza, possono benissimo costare 10 volte meno, come scommetto, sia venuta a costare la casa per Peppina, che così, ” ictu oculi”, non mi pare tanto realizzata male da non essere antisismica,anche solo per definizione, perché in legno su basamento in cemento Senza contare che , per il ritardo nella consegna come prevista da contratto con Consip, non risulta che qualcuno abbia pagato una penalità! Ah…ma siamo in Italia, quindi andiamo a prendercela facilmente con chi , per sopperire alle lentezze e agli sperperi dello Stato, decide di farsela da sé, a sue spese, pur andando contro la burocrazia che prevede talvolta tempi più lunghi della stessa vita delle persone in carne ed ossa. C’è qualcosa che non va. C’è una disfunzione da parte di questo Stato, e in questo stato di cose , perchè da sempre, in tempo di guerra, le leggi sono sospese, in quanto deve prevalere l’emergenza nell’interesse di ogni persona e della sua salute, che non è soltanto l’integrità fisica di cui tanto si preoccupano qui i magistrati, ma psichica, e soprattutto prevalere il buon senso . E se questa non è una guerra, ad un anno dal sisma, con le casette costosissime e centellinate a sorteggio, ( più, quanto ci costa l’autonoma sistemazione e l’albergo per mesi e mesi lungo la costa) e con il generale inverno ancora alle porte…ditemi voi , scienziati della legge , delle carte bollate e della politica, cos’è altrimenti! prima di perseguitare una 95enne, se proprio volete esercitare la vostra legge, prima guardate almeno se la casa è a norma, e poi, eventualmente.
Sarà compreso poi il prezzo per l’opera di urbanizzazione??
lucio ● 4 ore fa
MA VERAMENTE SI PUO’ CREDERE, che i parchi nazionali sono stati istituiti per proteggere la natura? Ognuno creda quello che vuole. Ma io credo che fanno parte della decina di enti inutili per piazzare capi e capetti raccattavoti a danno dei contribuenti e cittadini del posto. La natura e l’ambiente non sono mai stati deturpati così tanto,come dopo aver legiferato tanto in in loro difesa.
Ed eccoli a rimpallarsi le responsabilità.
Ennesimo sigillo alla loro incompetenza e alla loro insensibilità.
Il tempo delle proteste pacifiche è terminato.
Il Popolo non ha più parole.