Nonna Peppina festeggia 98 anni
e la nuova casa in costruzione

FIASTRA - Giuseppa Fattori ha compiuto gli anni oggi. Festa in forma ridotta a causa delle restrizioni per il Covid, ma non meno sentita. Il sindaco le ha regalato delle rose rosse. A salutarla da fuori anche gli operai che stanno ricostruendo la sua abitazione. Con lei la figlia Agata Turchetti: «Si respira un'aria nuova di fiducia e di speranza perché tanti cantieri stanno iniziando»

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Nonna Peppina con il bel mazzo di rose rosse che le ha donato il sindaco di Fiastra per il suo compleanno

 

di Federica Nardi

E’ un compleanno sui generis da tutti i punti di vista quello di Giuseppa Fattori, per tutti nonna Peppina, che oggi spegne 98 candeline a San Martino di Fiastra. L’anziana è diventata suo malgrado simbolo delle difficoltà dei terremotati del sisma del 2016 dopo la vicenda della sua casetta provvisoria che venne dichiarata abusiva prima della tormentata legge “Salva Peppina”. Oggi insieme a lei, che ringrazia con la sua inconfondibile gentilezza per gli auguri di buon compleanno al telefono, anche la figlia Agata Turchetti oltre che l’amica che le tiene compagnia nella sua solitaria residenza nella frazione dove è rimasta solo lei a presidiare. La pandemia ha limitato a due il numero delle invitate, dato che i nipoti di Peppina lavorano entrambi in ospedale e l’altra figlia, Gabriella, è farmacista. Nonostante questo in tanti le sono stati vicini al telefono e non solo. Non distante dall’abitazione di legno dove abita adesso, sono infatti al lavoro gli operai per la costruzione della sua nuova casa che sorgerà al posto di quella terremotata, già demolita. Un altro motivo per festeggiare.

«Qualche giorno prima che iniziasse il lockdown – racconta Agata Turchetti -, abbiamo organizzato una piccola cerimonia privata, un “funerale” della nostra casa ma fatto con gioia. Pensando che quella casa non c’è più e che ora inizia una storia nuova. Abbiamo augurato alle pietre della casa che non c’è più di portare nella nuova vita un po’ dell’amore che hanno custodito per tanti anni. Poi è trascorsa l’estate, aspettando che il percorso burocratico andasse a compimento. In questi ultimi mesi abbiamo incontrato grande solidarietà e supporto da parte delle istituzioni e degli uffici preposti alla ricostruzione. E in modo particolare dal commissario straordinario Legnini che ci è venuto anche a trovare». Un sentimento di speranza insomma, che Turchetti percepisce anche nei fatti: «L’aria è cambiata, si respira un’aria nuova di fiducia e di speranza perché tanti cantieri stanno iniziando e sicuramente questo è irrinunciabile ai fini della ricostruzione, delle comunità, della progettualità».

Oggi, spiega Turchetti, «abbiamo festeggiato un po’ in sordina. I nipoti lavorano in ospedale, mia sorella fa la farmacista per cui ci vediamo solo tramite monitor e tutti bardati. E quindi ci sono io che ho minori occasioni di incontrare altre persone. Gli operai che lavorano sono passati e hanno salutato dalla porta finestra, dall’esterno. Tante telefonate belle, di persone che ci vogliono bene. Amici di vecchia data e amici che abbiamo acquisito durante la vicenda della casetta. È venuto anche il sindaco Sauro Scaficchia a farle gli auguri e le ha portato un mazzo di rose rosse».

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