L’anziana Giuseppa Fattori oggi pomeriggio nella casetta per celebrare l’anniversario di matrimonio
Giuseppa Fattori sabato scorso quando aveva lasciato la casetta prima di farvi ritorno il giorno successivo
Ultimo giorno nella casa in legno di San Martino di Fiastra per la 95enne Giuseppa Fattori. Oggi per lei è stata una giornata di festa: celebrata nell’abitazione, in forma privata, la messa per il 75esimo anniversario di matrimonio con l’amato Rino Turchetti, scomparso ormai da molti anni, ma lei puntualmente il 7 ottobre, ricorda quel giorno importante della sua vita. Le figlie Agata e Gabriella Turchetti le hanno portato la torta, insieme a lei altri parenti con il genero Maurizio Borghetti. Per tutta la giornata tante persone, anche semplici cittadini, le hanno fatto visita per portarle la loro solidarietà. Lei ha offerto a tutti un pezzo di torta ed un po’ di aranciata. Soltanto questa sera, subito dopo che l’anziana ha mangiato la minestrina serale, le hanno detto che dovrà lasciare la casetta, perché il tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso presentato dal legale della famiglia. Lei però non intende lasciare Fiastra: “Io vado nel container, da qui non me ne vado” è stata la sua risposta tra le lacrime. Domani subito dopo pranzo, i familiari vogliono portarla a Castelfidardo a casa della figlia Gabriella. Questa sera l’hanno raggiunta i nipoti, per farle compagnia. Non se la sentono di lasciarla. E’ amareggiata Gabriella Turchetti: “Ci avevano consigliato di costruire per poi fare la sanatoria. Non sapevamo che il vincolo paesaggistico non fosse sanabile, altrimenti non avremmo edificato la casetta pensando che correvamo il rischio di doverla demolire. Ora rimane un’ultima possibilità. Ed è che la politica approvi il decreto legge urgente, non solo a nostro beneficio ma anche per tutte le altre realtà”. Domani cercherà di convincere la madre a trasferirsi a casa sua a Castelfidardo. Ma non sarà facile. “Mia suocera è volitiva e testarda, non è facile convincerla, per lei lasciare questo posto significa la morte” dice il genero, Maurizio Borghetti.
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“Il consiglio regionale, diversi mesi fa, ha approvato all’unanimità una mozione che sollecitava la giunta ad adoperarsi per chiedere al governo e al parlamento un provvedimento che prolungasse di un periodo superiore ai sei mesi le soluzioni abitative provvisorie costruite dai cittadini per restare vicino alla loro casa distrutta, in attesa del provvedimento di ricostruzione pubblica e privata”. Lo ricorda l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, che aggiunge: “Un atto che ha permesso alla giunta di fare diverse proposte al governo in questo senso. Per questo ancora una volta chiediamo al parlamento e al governo di intervenire. Sappiamo che ci sono già depositate alcune proposte di legge di diverse forze politiche. Ci auguriamo che si trovi una soluzione che solo il parlamento e il governo possono decidere, almeno fino al termine dell’emergenza e al momento in cui sarà partita a pieno regime la ricostruzione, che dia la possibilità ai cittadini di restare nelle soluzioni abitative provvisorie. Resta inteso che, al termine della disposizione e del termine che verrà stabilito, tali strutture andranno completamente rimosse e i luoghi ripristinati”.
Io non me ne sarei andato!!!
Io voglio vedere la casa de sta nonna, per creare tanto scalpore gatta ci cova
l'assessore Sciapichetti adesso : chiede. Ambè !
Domanda: quanto è costata la casetta della signora? Perché il dubbio che l'abbia pagata il giusto, a differenza di quelle che sta costruendo lo stato (quasi 7000 euro al metro quadro) mi viene. E forse la stanno sfrattando con mille stupide scuse per non creare un precedente. Altrimenti I privati se le costruiscono da soli le casette pagandole a prezzo giusto e chiedendo il risarcimento....e dopo come mangiano I ladri, sfruttatori, porci che speculano sulle tragedie??? Ma il mio è solo un dubbio.
Dato che il terremoto ha distrutto interi paesi, ucciso e deportato gli abitanti, si possono rivedere I "vincoli paesaggistici" per favorire I residenti e farli vivere serenamente. Se si guarda il sud italia è raro trovare una casa a norma e non abusiva e le regole paesaggistiche in teoria esistono anche lì. Sfrattare una signora di 95 anni è sinonimo di un governo idiota e ipocrita. Dopo io ho un mio pensiero del precedente.
I vincoli paesaggistici non vanno rivisti affatto. Anzi tutta Italia dovrebbe adeguarsi in meglio e non il contrario. La casa era un abuso precedente al terremoto quindi il terremoto stesso viene ora usato come pretesto per sanare un abuso insanabile. E anche la signora di 95 anni viene usata da qualcuno come pretesto (politici ma anche familiari..).
Ah...io vivo nel "cratere" e ho avuto la casa inagibile ma non per questo ho approfittato della situazione per il mio tornaconto o per fini politici.
Non ti muovere dalla tua casetta è tua è li devi rimanere
Questi Governanti si devono solo che vergognare x questo accanimento!!!!!
CHE VERGOGNA..... SOLO IN ITALIA!!!
non uscire da quella casetta!vergognatevi state facendo schifo. lasciatela vivere in pace
All' hotel house tra le altre cose non hanno neanche l'acqua potabile nei rubinetti, requisito indispensabile per l'abitabilità e nessuno li tocca.
Le cose sarebbero andate in modo diverso se uno delle figlie o generi erano in politica, Di questo sono stracinvinto.
Gli esponenti dello Stato digiunano per lo ius soli dei migrani e ignorano lo ius soli delle vittime del terremoto: a un anno dal sisma e l'inverno che incombe. Vergognosi
Io dico che la legge giusta o sbagliata deve essere uguale per tutti il resto sono chiacchiere da bar
Credo che però si stia mandando un po' troppa avanti sta storia che francamente inizia a stancare...
In questa storia qualche pidiota dovrebbe pulirsi la faccia con la carta igienica
Che vergogna!!!
Dov'è la deputata marchigiana che si è offesa per le dichiarazioni del sindaco di Visso in merito allo "sciopero della fame" per lo IUS soli, perché non ha fatto niente per aiutare questa povera nonnina ?? Queste sono le cose per il quale noi ci allontaniamo sempre più dalla politica, se non riuscite e volete risolvere queste questioni di primaria importanza, ma di cosa parlate, lo IUS soli ?? Mah ......
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aspetta un attimo! Ora che abbiamo letto e anche detto di tutto e di più sul caso della Signora Giuseppa , non vorrei veramente mischiare ” la carne co’ lo cece, ché non ce dice” ma, vorrei capire bene: in questo ricorrente container del ’97 di cui tanto parlano protagonisti e giornalisti, ma benedetti tutti: ma volete farci capire almeno dopo miliardi di righe di scrittura su Peppina se questa donna abitava ancora lì nel container dal terremoto del ’97, oppure fino ad ottobre scorso lei stava nella sua casa di sempre, quella gialla in muratura, e verso cui è affezionata? Oh, sarò io ritardata, ma scusate tutti, io mica l’ho ancora capito dopo articoli su articoli, dove abitava prima del 2016 la signora Peppina!
Purtroppo il caos legislativo causa che lo Stato è forte con i deboli e debole con i forti, è da sempre che la bilancia della magistratura è rotta e pende solo da una parte.Sono sicuro che questi Magister non sanno neanche che esiste una bilancia nel loro simbolo e se si a che serve. Tutto da rifare.Per Giudicare necessita avere grandi meriti e no un pezzo di carta e una raccomandazione……….Meno male che fra poco me ne vado,dove vado queste cose non succedono!!!!!!!!
È bello che “anche semplici cittadini” possano farle visita, fa pensare che in Peppinia (futuro regno delle favole) i sudditi saranno trattati molto bene.
Tamara, dopo il crollo della casa, Peppina è stata a Castelfidardo e poi come scrive la figlia è voluta ritornare a Fiastra. Brano tratto dalla lettera scritta dalla figlia…. E’ tornata contro il nostro volere a San Martino, andando a vivere in un container acquistato nel 1997 all’epoca dell’altro terremoto. Condizioni di vita al limite della sopravvivenza, senza servizi igienici, senz’acqua ne’ energia elettrica, sicchè ingaggiando una forsennata lotta contro il tempo mi sono attivata per provvedere a crearle una situazione almeno dignitosa. Ho acquistato un box sanitario, provveduto al ripristino di acqua, energia elettrica, telefono, antenna e tutto quanto fosse necessario a garantirle almeno l’essenziale. Nulla però avrei potuto contro il caldo incombente di quest’estate africana appena trascorsa…..
https://www.cronachemaceratesi.it/2017/09/14/si-e-salvata-dal-terremoto-a-94-anni-ora-la-burocrazia-vuole-demolirle-casa/1010667/
Per Moroni. C’è un’altra domanda alla quale Cronache dovrebbe rispondere: perché Peppina non va ad abitare con le figlie?
Quando La Casetta delle Libertà sarà al governo la Storia di Peppina andrà inserita nei programmi scolastici.
Mi e giunta notizia che Sciabichetti, dopo due giorni e due notti passate in misteriosi ed ingarbugliati esercizi spirituali appresi in un suo recente viaggio in Tibet, per mettersi telepaticamente in contatto con Gentiloni. Purtroppo gli ha trovato il cervello serrato e quindi non riuscendo a scardinarlo ha rinunciato ad entrare. Inesorabile come un samurai ha tentato allora il volo yogico. Il volo yogico ha tre livelli. Lo stadio iniziale è saltellare su e giù seduti nella posizione del loto, il secondo stadio è lievitare, il terzo stadio è volare. So che non è facile immaginare lo Sciabichetti nella posizione del loto mentre saltella, ma quando la determinazione è fortissima, la sete di giustizia inestinguibile si tenta anche la cosa più ardua che uno sciamano o stregone o bonzo tibetano possa tentare:” La bilocazione”,tramite il terzo stadio del volo yogico. Purtroppo il trasferimento aereo non è riuscito, si è andato a schiantare contro gli ottomila metri del Kangchenjunga sull’Himalaya. Ma non si è perso d’animo e da stanotte terrorizza gli anconetani ululando a voce alta il nome di Gentiloni alternandolo ogni tanto a quello di Renzi e di un certo Spartaco, probabilmente suo amico. Sono del parere che sarà lui, Sciabichetti, a dire l’ultima parola su questa vicenda: ” Amen “.
Iacobini, i grandi o grandissimi anziani hanno radici che è impossibile sradicare se non a prezzo di sofferenze e di danni fisici devastanti, questa legge non è scritta nei codici ma è più importante di quelle sulla significativa cubatura o sui parcheggi pubblici e dovrebbe essere prevalente perché mette in gioco la dignità e la credibilità delle istituzioni. Certo se le istituzioni se ne fre.gano dei semplici cittadini siamo messi molto male…
Grazie Sauro Micucci. Adesso mi resta però da capire perché un vecchio container è ancora lì dal 1997 , e che certamente più bello a vedersi della nuova casetta di legno non sarà , quello invece non ha mai dato alcun fastidio ” al paesaggio” .