Peppina, dissequestro della casetta:
la procura è favorevole

SISMA - Il procuratore Giovanni Giorgio ha depositato al Gip il parere per quanto riguarda l'immobile di Giuseppa Fattori, la 95enne di San Martino di Fiastra. E' stato specificato che potrà essere utilizzato solo per esigenze abitative dell'anziana e che dovrà essere demolito quando sarà sistemata l'abitazione originaria

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Giuseppa Fattori

 

Nonna Peppina, la procura è favorevole al dissequestro della casetta di San Martino di Fiastra. Ora la decisione aspetta la giudice. Il procuratore Giovanni Giorgio ha depositato oggi al Gip parere favorevole rispetto al dissequestro dell’abitazione di Giuseppa Fattori, la 95enne divenuta suo malgrado uno dei simboli del terremoto. Il procuratore ha chiesto al Gip che venga espressamente specificato che l’immobile possa essere utilizzato solo per esigenze abitative dell’anziana e che se la stessa non la dovesse utilizzare, l’immobile dovrà essere demolito in quanto abusivo. Cosa che comunque dovrà avvenire quando Peppina riacquisterà la disponibilità della sua abitazione rimasta danneggiata dal sisma. Secondo il procuratore la presenza dell’immobile è possibile solo per persona che sia residente in un Comune del cratere e che sia proprietario di un immobile rimasto danneggiato dal terremoto e la cui metratura rispetti i parametri specifici fissati dalla legge. Fermo restando che quando la casa danneggiata dal terremoto sarà sistemata,  la casetta dovrà essere demolita. Il parere favorevole al dissequestro si basa sul testo di legge precedente a quello entrato in vigore il 25 luglio. La nuova normativa si applica infatti solo per gli immobili che siano facilmente amovibili, tale non si può ritenere, secondo il procuratore, la costruzione realizzata dalle figlie di nonna Peppina. La nuova normativa in vigore dal 25 trova applicazione per le costruzioni effettivamente amovibili, come da documentazione fotografica acquisita, poste in essere tendenzialmente all’interno delle proprietà in cui sono state realizzate le costruzioni danneggiate, e che siano utilizzate come prima abitazione. In proposito però deve essere cura degli interessati produrre in procura prova documentale della conformità delle costruzioni alla normativa antisismica ed in materia di vincoli idrogeologici, se esistenti. In tal modo sarà possibile conservare la disponibilità delle costruzioni abusive realizzate fino alla riparazione di quelle danneggiate dal sisma, costituenti prime case per gli interessati.

(redazione CM)

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