di Mauro Giustozzi
Bersagliata dalla critica, contestata dalla tifoseria, alle prese con i sempre tanti infortuni che costellano la stagione, l’HR Maceratese si rifugia dentro se stessa in vista della partita di domenica (ore 15) contro il Montalto. Non proprio il Real Madrid della Promozione. Sta di fatto che la situazione di tensione esistente nel club biancorosso è evidente. Tante, troppe le delusioni finora date alla dirigenza, agli sportivi ma in realtà all’intera città. Che si attendeva certamente molto di più da questo campionato che, lo ricordiamo, è pur sempre di secondo livello regionale. Non sono palcoscenici di caratura nazionale come in passato serie D e C. Per capire anche la portata della delusione che serpeggia in città. Nel calcio le partite, a qualsiasi livello, si debbono giocare per vincerle. Ma vedere un’HR Maceratese così tanto in difficoltà, dalla prima partita di settembre all’ultima disputata e persa a Monturano una settimana fa, neppure il più pessimista tra gli sportivi poteva prevederlo.
I numeri sono impietosi per la squadra di mister Moriconi: che finora ha perso ben 5 partite sule 17 disputate, che vanta la quarta peggior difesa del girone avendo incassato ben 23 reti (media di 1,35 a gara), che ha realizzato appena 21 gol (media di 1,23), che viaggia ad una media di soli 1,41 punti a partita. Se si guarda, poi, la media inglese c’è un -11 che fa paura e che pone i biancorossi fuori dalla zona playoff. Dove si trovano non tanto per meriti propri ma per le disgrazie altrui. Segno di un campionato poi sì molto equilibrato ma che al contempo segnala anche il fatto che sarebbe bastato davvero molto poco per emergere e dominare un girone che non ha un vero e proprio padrone. Se a questa sequela di segni in rosso si aggiunge l’infinita serie di infortuni, che a questo punto non possono essere frutto del caso, a parte quelli di natura traumatica, ecco che il quadro della stagione biancorossa è finora desolante. Questo senza considerare un altro fattore: e cioè che la squadra, dall’inizio e anche in queste ultime gare, non ha mai mostrato una sua identità di gioco, una personalità convincente. Può starci nelle prime 5/6 gare di campionato quando i giocatori e l’allenatore magari si debbono ancora conoscere: è inaccettabile alla diciassettesima giornata dopo tutto un girone di andata e l’inizio di quello di ritorno.
Dunque il malumore della piazza è legittimo e condivisibile, anche perché la voce della società stenta ad emergere, a farsi sentire. Crocioni ha cercato di fare del suo meglio, lo testimonia anche gli acquisti (pur tardivi) delle ultime settimane, investendo anche economicamente cifre importanti. Dovrebbe essere il primo ad indignarsi per questo trend negativo della sua squadra. Invece finora dalla dirigenza non si è levata mai una voce forte soprattutto all’indomani di sconfitte pesanti e dove non ci sono scusanti come nel doppio confronto con il Monturano-Campiglione oppure quella sul campo della Palmense. Insomma è ora, forse anche passata, di raddrizzare la barra se almeno si vogliono centrare i playoff. La stessa panchina di Moriconi andrebbe messa in discussione visti i risultati colti: oppure ci dovrebbe essere una difesa a voce alta della società nei confronti di un allenatore che ha mostrato evidenti limiti. Almeno ci sarebbe più chiarezza. Così invece si naviga a vista, sperando che una vittoria riporti il sereno. Ma a gioco lungo questo rischia di rivelarsi un atteggiamento che potrebbe far pagare un conto salato alle ambizioni di salita in Eccellenza del club. La vittoria manca alla Rata addirittura dallo scorso 16 dicembre quando battè il Chiesanuova. Da allora sono arrivate 2 sconfitte e altrettanti pareggi.
In vista della partita col Montalto, penultima in classifica solo perché alla Sangiorgese sono stati tolti dei punti, l’HR Maceratese fa la conta degli indisponibili: non ci saranno gli infortunati Falco, Severoni e Girotti mentre torneranno disponibili Capparuccia, Mongiello e Campana. Solito turn-over nell’undici iniziale, con la Maceratese che potrà tornare ad avere tutte le sue bocche di fuoco in attacco. Battere il Montalto è il minimo garantito che si può chiedere a questa Rata. Sarebbe il caso di farlo con una prova convincente, tenendo a bada cartellini gialli e rossi. Anche perché dopo arriverà il derby del Polisportivo contro la Civitanovese. La partita, forse unica, che può riavvicinare la tifoseria alla squadra biancorossa. Questa la probabile formazione che scenderà in campo contro il Montalto. MACERATESE (4-3-3) Tomba; Tartabini, Arcolai, Capparuccia, Bigoni; Campana, Moriconi, Massini; Agostinelli, Mongiello, Ridolfi.
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E’ una squadra che brancolando nel buio, ed e’ anche colpa di un allenatore che non ha polso sui giocatori.
Certo la foto utilizzata per l’articolo non aiuta il mister.
Moriconi nell’immagine, più che un allenatore di calcio, con quella casacca blu, sembra (con tutto il rispetto) un pensionato sconsolato attivista di forza italia.
Forza HR Maceratese Forza Prescia.
Con tutto il rispetto..ripartire per un progetto nuovo con un mister retrocesso non mi pare una grande idea,poi lo scrissi una volta.. per fare quel che stanno facendo , meglio era prendere i migliori disponibili della passata berretti nazionale con quattro ,cinque uomini di esperienza….gioventu’ e attaccamento alla maglia ..altro che gli extracontinentali di verso il mare che pure non mi pare vadano tanto di corsa..
Ponzelli….pensionato attivista del P.D. volevi dire!!Forza prescia.
Luciano ho detto forza italia perché le casacche blu, loro li chiamano gilet, ultimamente li indossano quelli di forza italia, guarda ad esempio l’articolo che in questi giorni sta su cronache maceratesi.
Tu piuttosto quando scrivi Prescia usa la lettera maiuscola.
Un po’ di rispetto.
Forza HR Maceratesee Forza Prescia.