di Enrico Maria Scattolini
LA GRANDE RINUNCIA (+)!
E’ IL SIGNIFICATO, PROFONDO, DELLA DECISIONE con cui, attraverso il comunicato vergato l’altro ieri da uno studio legale lombardo, la signora Patrizia Caselli ha informato il colto e l’inclita della sua generosità (+) (leggi l’articolo).
UN FREMITO HA SCOSSO LA CITTA’, emozionata da tanto buon animo (+) in un periodo come il corrente.
PERO’ SUBITO ASSORBITO al momento che si è realizzata memoria che si trattava di storia stantia (-).
MALNATA (-) LA SCORSA PRIMAVERA. Eppure motivo di polemica, nel mezzo dell’anno sabbatico, alimentata dall’incapacità di lettura di una semplice visura camerale.
NON ESCLUSI TUTTOLOGI GUERRAFONDAI d’oltre confine…comunale (-)!
I DOCUMENTI CONTINUANO A DIMOSTRARE come il passo indietro della signora Caselli non gratifichi di alcunché la tifoseria pistacoppa (-). Per la semplice ragione che i simboli biancorossi già da giugno dello scorso anno rientravano nella massa attiva del fallimento della Maceratese (scrupoloso Curatore il dottor Benigni) ed attualmente sono di proprietà degli “Amici della Rata”.
IL CUI PRESIDENTE, l’infaticabile Giovanni Orlandi, ha ben motivo di sintetizzare: “Il tempo è galantuomo!” (+).
E DI CONFERMARE (+) che il patrimonio biancorosso sarà ceduto gratuitamente all’Amministrazione Comunale nei prossimi giorni. «Si attende soltanto la delibera di giunta, e poi si andrà dal notaio perla formalizzazione».
CON BUONA PACE DELLA SIGNORA CASELLI (-), che aveva auspicato altra destinazione.
QUESTA CHIAREZZA è l’aspetto positivo di un contesto per altri versi invece deludente(-).
TALE DA INDURRE I TIFOSI BIANCOROSSI al retropensiero di progetti più eccitanti (+), magari sollecitati dal ritorno di Canil all’idea di una squadra di valenza provinciale .
AL PUNTO CHE LA PRESENZA ALL’HELVIA RECINA, domenica scorsa, di una sua stretta collaboratrice è stata notata ed interpretata come un significativo segnale in questo senso.
ASSOLUTAMENTE DA ESCLUDERE: la suddetta signora e i due professionisti che l’accompagnavano erano allo stadio solo per assistere all’incontro fra l’ H.R.Maceratese e l’Atletico Centobuchi. Senza altri interessi, né scopi.
IL FUTURO DEL CALCIO BIANCOROSSO è quindi nell’esclusivo traino della società presieduta da Crocioni (+): uomo generoso e coraggioso come l’ha definito Carancini, ma proprio per questo meritevole di aiuto.
SOPRATTUTTO IN UN MOMENTO DELICATO COME L’ATTUALE (-). Con il trasparente disagio di una squadra che ovviamente stenta a trovare equilibrio psicologico in una zona di classifica opposta a quella inizialmente al minimo ipotizzata; con l’incertezza di una guida tecnica che sconta gli errori d’impostazione estivi, insieme alle conseguenze di un’incredibile serie d’infortuni; e con il disorientamento di una tifoseria che ha dimostrato disponibilità oltre il derby con la Civitanovese.
HO VISTO IL SINDACO PIU’ VOLTE PRESENTE AGLI INCONTRI DELLA RATA, bene (+); puntuale anche la vicinanza alla squadra dell’assessore allo sport Canesin, come sopra (+).
PERO’ OCCORRE QUALCOSA DI PIU’ da parte del “Palazzo” (+): una moral suasion di collante con le realtà imprenditoriali e professionali cittadine, e lo stimolo – ovviamente nei limiti del possibile – alla stessa dirigenza HR.
ATTESA DA DUE TEST RAVVICINATI, proprio dietro l’angolo (-): il secondo incontro casalingo di domenica prossima con Futura 96, in cima alla graduatoria, subito dietro la capolista Valdichienti; e la riapertura del mercato. Dove sarà vietato sbagliare.
UNA COMUNICAZIONE DI SERVIZIO, INFINE. Riguardo alla partita, c’è da sperare che il tempo delle gite scolastiche (-) sia finito.
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L’HR MACERATESE RITORNA HELVIA RECINA “VILLAROLA”
L’aveva annunciato Crocioni, presidente dell’infelice progetto della rinascita della Rata (sponsor il sindaco Carancini). Nella prossima stagione del calcio dilettantistico marchigiaano rinascerà l’Helvia Recina, con soddisfazione del borgo Villa Potenza. Intanto se ne è avuta visualizzazione con le maglie (color “pisello”, con banda trasversale “arancio-nero”) indossate nella gara interna con il Centobuchi, compagine da “zona retrocessione”. L’HR ha palesato le solite magagne: dopo il successo nel derby, vittoria rimediata a Camerino, poi una sconfitta e due pareggi (totale: 5 punti in 4 partite). Pistacoppi in vantaggio con il difensore Capparuccia non chiudono la partita e, rintanati in difesa, subiscono l’assalto finale del Centobuchi che pareggia con un gol spettacolare e rischia la vittoria. La “castagna” di Calvaresi ha mandato di traverso a Scattolini e Co. i “marroni” che dovevano consumare a fine gara. L’HR con questo risultato staziona a 9 punti (la metà del Valdichienti) nella parte bassa della classifica. Mantiene i “primati” di peggior difesa (12 gol subiti) e peggior attacco (7 reti realizzate). Ciò mentre i cugini rossoblù, al quarto risultato utile consecutivo (10 punti conquistati dopo il derby), spadroneggiano in quel di Chiesanuova contro una valida formazione. Per primi in vantaggio, reagiscono al pareggio dei treiesi e chiudono la pratica nel primo tempo (3-1). I rossoblù regalano una vittoria per l’esordio in panchina di Da Col (l’HR attende il risultato con il Futura ’96 per dare il “ben servito” a Moriconi) e risalgono in classifica. Determinante su due marcature capitan Miramontes, a segno nelle ultime tre partite.
Un attaccante che, con 145 gare disputate in Serie B (Venezia, Ancona e Triestina), per la Promozione è un lusso che non tutti possono permettersi. Scattolini, che dedica buona parte della rubrica al “marchio” della Rata (ricordando la rinuncia della signora “Caselli”, che non si capisce chi sia!), si aggrappa alla speranza del mercato di dicembre. Impegno improbo per una società senza nuovi dirigenti, che dovrebbe ridisegnare l’organico: almeno 5 giocatori di spessore da inserire (per puntare al massimo ai playoff). Un terzino, che liberi Bigoni per il centrocampo, un centrale difensivo ricambio ai “vintage” Arcolai e Capparuccia, due centrocampisti di valore (un regista e un incontrista) e una punta d’area di rigore. Sembra terminata (contro il Centobuchi relegato in panchina) l’esperienza maceratese di La Cava. Ciò nonostante Scattolini, che lo scorso anno di questi tempi si apprestava a “festeggiare con il panettone” l’accordo con la Sangiustese, confida nel progetto Crocioni. La realtà è che Macerata con le proprie forze non riesce ad andare oltre il torneo di Promozione. L’unico “aggancio” a questo punto è rappresentato dal presidente Canil, che ha ribadito il suo progetto di “calcio provinciale” in un’intervista a “Tuttosport” (Scattolini l’ha letta?). Ai “pistacoppi” non resta che tifare per la promozione del Matelica in Lega Pro (torneo che non potrebbe disputare sul proprio impianto). Soluzioni “autoctone”, anche ad essere ottimisti, proprio non se ne vedono!
Un po’ fiacchetto stavolta l’intervento del mio lettore Caporaletti.Il suo format del commento tecnico di partite già vivisezionate e con ciò archiviate,denuncia stanchezza. Va a finire che smetterò di leggerlo! se non lo cambia.
Nel frattempo il tuttologo Caporaletti ironizza sulla “rinuncia”della signora Casalini,cognome erroneamente digitato in Caselli(ma la sua foto,insieme ad Alberto Ruggeri, con l’anagrafe esatta lascia ben capire a chi intendessi riferirmi).
Confesso che anche io sarei stato tentato di giocarci. Forse però mi avrebbe frenato il rischio di riproporre il ricordo,di mezz’estate, della lettura di una visura camerale, relativa alla vicenda dei simboli biancorossi, che in quei giorni il mio interlocutore fece clamorosamente all’incontrario.
SCATTOLINI, ATTENZIONE: “C’E’ POSTA PER TE”!
Evidentemente i rilievi sul “format” della rubrica settimanale di Scattolini, “Somma Algebrica”, non giungono soltanto da “oltre confine” comunale. Non è sembrato soltanto dal litorale che in quella nota qualcosa stonasse. L’aver riservato alla partita pareggiata dall’HR con il Centobuchi, in una rubrica dedicata alla giornata calcistica trascorsa, appena due righe a fondo pagina! Un messaggio “sibillino” quello di Scattolini, probabilmente indirizzato a un preciso destinatario: “Un comunicato di servizio infine. Riguardo alla partita, c’è da sperare che il tempo delle gite scolastiche sia finito”. Impostazione della rubrica che non è piaciuta anche in quel di Macerata, da dove è partito immediato il “fuoco amico”. Dalle pagine di un sito calcistico “biancorosso”, diretto dal più aurorevole storico della Rata, leggiamo: “Va tutto bene parliamo ancora della storia del marchio… i 9 punti in classifica dopo otto giornate non fanno notizia… adoro leggere questi articoli!”. Tanti temi su cui Scattolini ha sorvolato: prima del mercato (l’unica prima punta, La Cava, allontanata in anticipo rispetto all’apertura delle liste) c’è anche la proibitiva trasferta contro l’Atletico Ascoli, in grande spolvero. Come rilevato, il limite di Scattolini è di non riuscire nei suoi scritti a liberarsi delle “vesti del tifoso” per proporre valutazioni imparziali, che potrebbero aiutare la squadra in difficoltà. Potrebbe condizionarlo al riguardo l’iscrizione al Club “Amici della Rata”. C’è un altro limite che occorre segnalare a Scattolini: la sua “allergia al confronto”, che dovrebbe essere “l’essenza” di una rubrica giornalistica. Colui che esprime opinioni differenti (da chi si sente “custode della verità”) diviene oggetto, in modo per la verità “infantile”, di ripicche, derisione e attacchi personali. Quando i rilievi (non saranno sempre sbagliati!) potrebbero servire a migliorare. Non lo ha acquisito in “mezzo secolo di giornalismo”, ma “non è mai troppo tardi”. Come titolava, il “decano” Scattolini la ricorderà,
la trasmissione Rai Anni ’60 del Prof. Alberto Manzi
Caporaletti stia attento che in quel di Civitanova non giri troppa Guardia di Finanza…
chissa’ che dopo ,al posto degli ex serie B non si debba far giocare gli allievi…
Scattolini, guarda che se non te ne sei accorto ma di pallone nella rubrica Somma Algebrica, ne parla solo Caporaletti. Forse se lui viviseziona partite già fatte e archiviate, ne cambia comunque i nomi. Tu Scattolini hai solo nomi, e allora viviseziona anche tu e falli giocare in qualche immaginaria partita, così se Caporaletti è d’accordo possiamo fare un girone a parte dove giocano solo i sogni e la Guardia di Finanza ( Paolucci ) stia per strappare i biglietti all’ingresso.
Ora sì che mi piace,Caporaletti.
Ha recuperato tutta la sua faccia tosta: soprattutto nel riprendere a sottolineare, ad ogni giro di boa,il suo ruolo super partes.Lei che in realtà è il più sfegatato tifoso della Civitanovese(squadra peraltro su cui ho sempre espresso il mio apprezzamento,aumentato ora dalla guida mio amico Da Col)e non ha il coraggio di riconoscerlo.Non è degno della sua intelligenza.
Non mi sorprende il commento del “più autorevole storico della Rata”(ma anche l’unico!)che lei cita,ma che io non ho avuto il tempo di leggere,riguardo alla questione dei “simboli biancorossi”.Giglioni e partners furono all’epoca le casse di risonanza della signora Casalini e del signor Ruggeri.Come poi della “migrazione” a Macerata della dirigenza sangiustese.Tutto fallito!
E non mi parli di “fuoco amico”.Io non sono stato mai amato dalla tifoseria della Rata,che più volte mi ha costretto ad uscire dallo stadio con l’aiuto della forza pubblica.Forse per la mia indipendenza di giudizio?.
Ah,mi consenta un’autocitazione: ai tempi del professor Manzi io mi stavo laureando in economia. A lei,sicuramente più giovane di me, queste lezioni sono servite per i suoi studi che confido si siano conclusi con il massimo dei titoli accademici?
Buona giornata.
SCATTOLINI, NUOVE BORDATE DAL “FUOCO AMICO”!
Scattolini vanta brillanti titoli accademici in Economia, che c’entrano poco in un contesto “tecnico-calcistico” e lo si nota ampiamente. Così proseguono, anche nel nuovo giorno, i colpi del “fuoco amico” (proveniente cioè dalla stessa parte biancororossa). Nuove bordate verso Scattolini, più pesanti delle precedenti, “dall’unico storico della Rata”, come lo definisce: “fra l’altro non hanno ancora capito che questo atteggiamento che ignora l’evidenza dei fatti non fa altro che ampliare la voragine che divide l’attuale società dalla gran parte della tifoseria…”. E ancora giù bordate verso “l’economista prestato al calcio”: “ad esempio in una situazione di questo tipo come è possibile che nessuno metta in discussione il lavoro e le capacità dell’allenatore? Tanto meglio parlare del NULLA… oppure ricordare che il pregiatissimo sindaco è sempre presente allo stadio. Pensate in che caxxo di città viviamo…”. Parole (pardon “mazzate”) che più forti di così non potrebbero essere e che faranno “fischiare le orecchie” al “suscettibile” Scattolini. Per quanto mi riguarda, ho più volte rilevato l’inadeguatezza del tecnico, che non è riuscito a dare un gioco alla squadra (anche con i giocatori a disposizione): uno degli aspetti del problema! Quando la formazione non gira il primo ad essere investito come ovvio è il tecnico: a Civitanova si è “cambiato registro” e i risulati si stanno vedendo. A Macerata per superare le difficoltà si attende il “mercato di riparazione” (non è chiaro, però, quali e quante siano le risorse con cui intervenire) per cambiare rotta ad un campionato mediocre. I nuovi arrivi dovrebbero essere diretti da chi non è stato capace di indirizzare l’attuale rosa? Scattolini sul versante della guida tecnica si è chiuso in un “assordante silenzio”. Avendo sposato in toto il “progetto HR Maceratese” non vuole, probabilmente, correre il rischio di smentirsi. Sarà dovuto al “nuovo corso” condiviso del calcio biancorosso, il commovente “feeling” sbocciato con il sindaco Carancini. A cui a Macerata, Scattolini a parte, sono rimasti pochi fans!
Ma la domanda che tutti si pongono e’??? Ma Caporaletti non scrive sulla civitanovese perche’ nessuno lo legge o per altri motivi…fisici???
“….economista prestato al calcio”,non
è un accostamento appropriato,Caporaletti.Per il semplice fatto che io non sono un economista.
Però mi fornisce l’assist per chiederle se invece lei possiede titoli accademici più consoni al suo ormai acclarato mestiere di opinionista calcistico.Non abbia pudore a citarli, se ne ha!
Fuoco amico un cavolo Sig. Caporaletti.
Il famoso sito biancorosso da lei citato è frequentato notoriamente da soggetti che hanno poco apprezzato (per usare un eufemismo) la nascita della HR Maceratese, e stanno ancora aspettando un Messia che faccia risorgere dalla tomba la loro amata Maceratese “più bella e più ricca di prima”.
Del resto da quando quest’ultima è deceduta, ormai alcuni campionati fa, ogni estate il profeta di turno ne annuncia l’arrivo, salvo poi lasciare gli sconsolati “orfani”, tifosi di nessuno.
Scommetto che anche quest’estate, a prescindere dalle sorti calcistiche dell’HR Maceratese, rispunterà puntuale un novello Isaia che riproporrà la candidatura del solito soggetto e/o cordata, pronti a portare Macerata (l’estate scorsa si parlava addirittura di tutta la Provincia) “al calcio che conta”, salvo poi dileguarsi al momento di tirare fuori i soldi per davvero.
Posso cercare di capire le ambizioni del tifoso biancorosso ed anche la poca voglia di Scattolini di parlare, specie in certe partite, di quello che è successo in campo, del resto siamo in promozione, ma se di meglio non c’è si va a letto con la moglie.
Quest’anno forse non si vincerà il campionato, non importa, l’importante è costruire una società ed una squadra solida, magari anche con alcuni acquisti mirati, come base per il futuro e cercare di fare il meglio possibile.
Chi vivrà vedrà.
Forza HR Maceratese e sempre Forza Prescia.
Lazzaro s’è ammalato e morto, praticamente quasi integro. Resuscitarlo non deve essere stato difficile e poi era ben integro. La Rata, ricoverata per anni è arrivata all’ultimo appuntamento troppo minata e nel fisico e nella psiche e se vogliamo ricordarle tutte anche le presidenze del boscaiolo svizzero/croato/siculo, l’altro napoletano e sfasciacarrozze nonché la tentata scalata del ciociaro o romano sicuramente laziale del Patron Attaccate ar ca…, qualche danno l’hanno fatto. E non dimentichiamoci di tutti i lascia e molla degli altri che si sono avvicinati alla rata con in mano la lettera del tribunale per l’affido e poi tutti dissolti al primo solo di primavera neanche fossero lacrime di pioggia. Un Messia, riuscirebbe a risorgerli? Se L’HR Rata avesse fatto un po’ meglio, quella R tolta prima e poi l’H senza attirare troppo l’attenzione avrebbe magari confuso qualcuno, ma così la vedo dura. MI dispiace perché il Villa Potenza aveva delle buone idee, dove la sua porca figura l’avrebbe anche fatta, ma ha accettato di rappresentare la città che non è che dopo la morte neanche prematura perché gli anni c’erano nella Rata, ci sia stata una chiarezza tale da vedere il Gran Sasso e La Mariella pardon La Maiella tutte le mattine. Il mare, no non lo guardate, è ogni settimana sempre più lontano. A Giugno se vorrete venire a Civitanova con un paio d’ore di volo ci arrivate e date un po’ un occhiatina al campo sportivo ai lati. Ci fosse un po’ di spazio per un piccolo aeroporto.
Forse avrete spazio per un campo da cricket visto quanti pakistani lo giocano sul parcheggio dello sfasciacarrozze…ooopppsss.. campetto da calcio…