di Enrico Maria Scattolini
I DECIBEL D’ENTUSIASMO (+) con cui il pubblico “pistacoppo” ha festeggiato la straordinaria conclusione del derby con la Civitanovese, mi hanno riportato alla mente un episodio quasi simile accaduto nel pomeriggio di una domenica novembrina di alcuni anni fa.
ESATTAMENTE IL 15 NOVEMBRE 2009, nel finale di un incontro, ugualmente di campanile (+), fra i biancorossi di Porro e la Fermana (serie D). I primi in inferiorità numerica per due espulsioni.
IL RUGGITO con cui gli spettatori maceratesi, di allora, festeggiarono il gol del pareggio di Ramadori (+) minacciò di far crollare la tribuna dell’Helvia Recina.
PARIMENTI AL RISCHIO CORSO domenica scorsa, in ispecie all’atto del raddoppio di Bigoni (+).
DUNQUE LINEA DI CONTINUITA’ D’UN DECENNIO che probabilmente dimostra come lo spirito biancorosso non si sia spento (+++). Malgrado tutto.
INFLUENZATA PERO’ DALLA DIFFERENZA (-) fra il campionato nazionale dilettanti dell’epoca e l’attuale, di secondo livello regionale.
LA RIFLESSIONE RICONDUCE ALLA REALTA’ ODIERNA. Che il miracolo di domenica rende più digeribile (+), ma certamente non cancella.
NULLA PERO’ VA TOLTO ai meriti (+) di chi, come il presidente Crocioni ed i suoi collaboratori, ha resuscitato la Rata e sta riportando pubblico allo stadio.
SIA PURE, nella circostanza, con il conforto della magia del derby a tutto tondo (+).
IL CUI MESSAGGIO è la speranza di tempi migliori (+). Realizzabile se capitalizzato con investimenti integrativi fuori target, certamente condizionati dall’incredibile serie di infortuni (l’ultimo quello di Foglia), però stavolta consigliati pure da un contesto incentivante.
ANCHE LE SQUALIFICHE stanno avendo la loro incidenza. Esempio: rientra Arcolai a ricomporre con Capparuccia la coppia centrale della difesa, se ne andrà Severoni per l’espulsione del secondo tempo.
NE SOFFRIRA’ IMMENSAMENTE IL CENTROCAMPO (-), sabato prossimo a Camerino.
MORICONI MI HA QUASI INTENERITO in sala stampa, durante le interviste del dopo derby. Quando ha giustamente sottolineato l’oggettiva difficoltà di attrezzare un minimo di reparto (-). Perdurando le assenze del figlio e di Campana, e la necessità di confermare in terza linea Bigoni a causa dell’infortunio di Brugiapaglia.
E’ CHIARO CHE LA SOCIETA’ deve pretendere dai suoi giocatori il rigoroso rispetto della disciplina in campo (+).
PUR SE IL GOL DEL VANTAGGIO DELLA CIVITANOVESE avrebbe scosso i nervi anche di un santo.
MI HA RACCONTATO ARCOLAI: «la posizione di Compierchio era irregolare. Il guardialinee interessato all’azione lo ha ammesso di fronte all’arbitro, ma ha aggiunto che il pallone era stato toccato da un mio compagno, prima che arrivasse sui piedi dell’attaccante rossoblù. Io non ho visto deviazioni,….in ogni caso occorre che la giocata sia intenzionale, non casuale, per far proseguire l’azione».
L’EPISODIO E’ SERVITO COMUNQUE A DAR TONO (+) ad un derby fino a lì piuttosto sonnolento.
LA CIVITANOVESE L’HA INCASELLATO (-) con la sicurezza dell’impresa già conquistata, senza insistere per assestare il colpo del kappaò ad avversari in grossa difficoltà. Supportata da una valenza tecnica migliore in mezzo al campo, oltreché, ovviamente, dalla superiorità numerica.
LA RABBIA DELLA DISPERAZIONE è stata invece la reazione vincente dei biancorossi (+).
IN MEZZO PERO’, determinanti, due …dormite rossoblù sui gol di Mongiello e Bigoni. I quali, alternandosi abilmente nei ruoli di suggeritore e di realizzatore, hanno preso il tempo alla difesa rossoblù. Puntualemte sulla fascia destra.
NELL’INDIFFERENZA della panchina rivierasca (-).
ECCO COME POSSONO NASCERE i “miracoli” calcistici.
Civitanovese avanti con De Filippis «Sono pronto a rialzarmi»
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Grandi.
Scattolini, tutto bello per voi.
Ma il calcio è fatto di episodi, sarebbe bastato che l’arbitro avesse convalidato il secondo gol(lui stesso ha ammesso a un dirigente rossoblu l’errore) e quel pomeriggio avrebbe avuto un epilogo opposto, altro che ruggito…
Ci vediamo a Civitanova
UN DERBY REGALATO AD UNA SQUADRA MEDIOCRE
“E’stata una partita equilibrata e alla fine, secondo me, condizionata da alcuni episodi arbitrali. Non so dire se sul gol del vantaggio della Civitanovese c’era fuorigioco perchè ero distratto, ma poi gli è stato annullato un gol per me regolare e l’arbitro ha anche sorvolato su un mani fuori area del portiere Tomba: due decisioni prima dell’1-1 che hanno pesato molto”. Quelle riportate non sono dichiarazioni di un tifoso della Civitanovese, ma di mister Ciarlantini che appartiene alla storia biancorossa: ha allenato la Berretti. Parole che fotografano obiettivamente un derby che, con la Civitanovese in vantaggio, è stato “rovinato” dall’arbitro di Mestre (la Rata era gemellata?). Agli episodi segnalati da Ciarlantini (Tomba, già ammonito, andava espulso), bisogna aggiungere il fallo di reazione in area, a gioco fermo, di Agostinelli su Filippini. Lo stesso tipo di fallo commesso da Severoni, su capitan Miramontes, è costato l’espulsione. La gara senza tali errori arbitrali avrebbe preso ben altra piega e la Rata non avrebbe di certo beneficiato degli errori (due gol in fotocopia, sul versante destro) della retroguardia rossoblu. L’obiettivo, onorato “amico della Rata”, Scattolini concentra l’attenzione su un ipotetico fuorigioco nel primo gol rossoblu (per sminuire i meriti della Civitanovese). L’arbitro, tanto sicuro della decisione presa, ha ammonito Tomba per proteste. E’ euforico Scattolini per il “ruggito dei postacoppi” ma stia ben attento che non si “smorzi a Muccia”, in vista del derby con il Camerino! La Civitanovese, che ha mostrato maggior “tasso tecnico” e pregevoli fraseggi, deve sistemare – con un nuovo arrivo d’esperienza – il centro della difesa (De Filippis ha provato tutte le soluzioni possibili). L’attacco ha alcuni elementi fuori, va visto al completo, ma l’inserimento di Miramontes dà già i suoi frutti. La “soluzione forte” della conferma di De Filippis mostra compattezza d’intenti tra società, tecnico e squadra. La Rata, invece, si dimostra senza gioco (azioni impostate da lanci lunghi) e tolti 2-3 elementi è una formazione mediocre. Le assenze di cui patisce sono dovute anche a squalifiche: comportamenti come quelli di Severoni e Agostinelli nel derby denotano una società “senza polso”. Sono state scritte “emerite fesserie” sull’imbattibilità interna biancorossa nei derby con la Civitanovese. I rossoblu, va ricordato, hanno vinto a Macerata in campionato e in Coppa (all’Helvia Recina). A proposito di statistiche, Scattolini dovrebbe una risposta al sito “La Sportiva”, che fa rilevare “scopizzature” sulle manite interne subite dalla Rata.
Incommentabile l'”atteso”Caporaletti,che addirittura,fuori contesto,ricorre alle confidenze personali
del mio amico Ciarlantini.Con il pianificato risultato di raccontare un derby in cui la Civitanovese sarebbe risultata pesantemente vittima delle angherie dell’arbitro(solo umoristica la citazione del rapporto di gemellaggio fra la tifoseria biancorossa e quella di Mestre, città di provenienza del direttore di gara)e la Maceratese invece grandemente gratificata.
La NOTIZIA è che finalmente il mio caro lettore rende pubblico il suo TIFO(per altro legittimo) per i rossoblù.Confermando un sospetto sempre aleggiante sui suoi commenti, ma sinora mai supportato dal valore della documentazione…documentata.Agli atti,dunque.
Meritevole invece di maggiore valutazione tecnica il post del signor Gatti,al di là-mi permetta -della citazione della confessione che l’arbitro avrebbe rilasciato ad un dirigente della Civitanovese.
Sono d’accordo sul fatto che gli episodi hanno deciso la partita e l’ho scritto chiaramente.Aggiungendo che l’impianto di manovra rossoblù mi è sembrato migliore di quello della Rata. Con buona pace dell’altro mio fedele lettore Caporaletti.
Buona giornata.
Interessante che l’arbitro abbia ammesso l’errore considerato che il goal non era proprio valido… cosi’ come non lo era il primo goal della civitanovese concesso grazie ad una dormito colossale di quello che una volta si chiamava segnalinee…Caporaletti beh…incommentabile…
Il calcio, lo sport, la vita in generale sono determinati da episodi.
Non si direbbe, altrimenti, “Quando il c*** l’abilità contrasta, il c*** vince l’abilità non basta”.
In promozione non c’è la var e ancora vige il famoso detto “Boskovniano” “Rigore è quando l’arbitro fischia”, ma è una regola che vale per tutti (Caporaletti non sarai mica dell’Inter?).
Mister Ciarlantini (persona squisita), può anche aver detto quello che riferisce Caporaletti, il quale si prodiga ad attribuire al primo, per dare vigore alla affermazioni riportate, titoli e medaglie, dimenticando ad arte di dire che il mister è anche un maresciallo dei carabinieri.
A parte gli scherzi, che la rosa della Civitanovese è attualmente più competitiva di quella della HR Maceratese, lo sanno anche a Macerata, ed è anche normale viste le diverse premesse che hanno generato le due società, e, almeno sulla carta (si vedrà al momento di pagare), le diverse disponibilità economiche.
Ciò non toglie che, per avere solo un punto dopo 4 giornate di campionato ed essere fuori dalla coppa, non c’era bisogno di tutti quei voli intercontinentali e di scomodare la Farnesina.
A proposito non sarà anche un problema di lingua? quante lingue parla De Filippis? Riesce a farsi capire da tutti i giocatori?
La Civitanovese avrà sicuramente in futuro i suoi momenti di rivalsa, ma ora lasciate godere in pace Scattolini e la “tifoseria pistacoppa”, perchè il calcio, lo sport, la vita in generale sono fatti anche di “momenti”.
Forza HR Maceratese, Forza Prescia
LA VERSIONE DEL TIFOSO DELLA RATA, SCATTOLINI
Non è certo se Scattolini prima di replicare avesse chiaro ciò che intendeva scrivere e se avesse letto attentamente il mio commento. Francamente non ne imbrocca una ed è proprio lui a finire “pacchianamente” fuori contesto. Fa passare per “confidenze personali” le dichiarazioni di mister Ciarlantini rese alla stampa che, da commentatore sportivo, Scattolini dovrebbe consultare. Comprendo che fa male leggere da un ex tecnico della Rata opinioni proprie di molti spettatori del derby dell’Helvia Recina. Meno che di Scattolini: dei vistosi errori arbitrali a danno della Civitanovese (che hanno “distorto” l’esito del derby) nella sua rubrica non c’è traccia! Intento com’è a “mettere in discussione” il primo gol della Civitanovese perfettamente regolare, come ha dimostrato l’arbitro affibbiando ammonizioni per proteste. Ribadisco che andava evitata la designazione di un arbitro di una città, con la cui squadra la Rata è gemellata. Mi attribuisce, sempre il disattento Scattolini, un presunto dichiarato tifo pro-Civitanovese (la “documentazione documentata”, sic!), mentre nel mio scritto non c’è alcuna affermazione di tale tipo. La mia unica, storica, appartenenza è quella al Club granata (così soddisfo la curiosità del lettore Ponzelli), ma qui trattiamo di calcio locale e non c’è “conflitto d’interesse”. Da discutere, invece, la posizione di Scattolini, che tiene una rubrica calcistica ed al contempo è “onorato iscritto” al Club “Amici della Rata”, le cui vicende esamina ogni settimana su CM. Il suo tifo, questo si, a favore della Rata viene fuori vistosamante nelle sue valutazioni, quando ad esempio “mette in dubbio” la confessione dell’arbitro ad un dirigente della Civitanovese (riferita dal lettore Gatti). Mentre, come si può rilevare, Scattolini dà “pieno credito” a una analoga confidenza sul primo gol della Civitanovese (fatta al calciatore biancorosso Arcolai). E’ questa la prova (la vera “documentazione documentata”) di una “tifoseria manifesta” che, se portata oltre i limiti – come a volte capita – può sconfinare nella “comicità pura”.
Ma tutte ste chiacchiere a che pro ???
Domanda pertinente la sua,signor Ricci.Una buona risposta l’ha data qualche tempo fa un interlocutore che confessò il divertimento ricavato dalla lettura dei post in calce alla mia rubrica. Probabilmente superiore all’apprezzamento della medesima.
Ribadisco il sospetto però che per Caporaletti sia soprattutto un modo per ricavare spiccioli di notorietà,al cui ottenimento talvolta non esita a sacrificare logica e coerenza di argomentazione.Pur di uscire dall’anonimato.
Con qualche rara punta di ragione.Come nel caso quest’oggi citato:delle confidenze di Ciarlantini dopo il derby di domenica scorsa,che non sarebbero state “personali”,come da me scritto,ma pubbliche.
Il fatto è che il parere del mio amico, ex tecnico biancorosso d’un tempo,naturalmente m’interessa ,ma non al punto di corrergli dietro sui media che si occupano dei campionati minori regionali.
Non essendo animato,come Caporaletti,da irrefrenabile voglia di rivalsa e dalla patologica(ma riconosco anche lodevole) attenzione al dettaglio che gli spazi del suo impegno culturale evidentemente gli consentono.
Ah!!!,riguardo al conflitto d’interessi per la mia appartenenza agli “Amici della Rata”,al più presto mi rivolgerò al mio avvocato di fiducia per tutelarmi da eventuali azioni legali.
Cordialità.
Caporaletti conoscevo bene la sua fede calcistica, l’aveva professata tempo fa in uno dei suoi posts, è che trovare alibi negli arbitraggi fa tanto interista.
Sig. Ricci, per quanto mi riguarda posso solamente dire che, per motivi di lavoro e familiari, da tempo non posso più andare al bar a parlare di calcio con gli amici, ed ho trovato in cronache maceratesi, nella rubrica del Sig. Scattolini e negli articoli che parlano di calcio in genere, un luogo di sfogo per la mia passione.
La lingua che non parla è buona cotta, dice un detto popolare, quindi Scattolini, Micucci, Caporaletti, Ferramondo, Gatti ecc, continuate a scrivere, che non essendo iscritto a facebook o ad altri socials, siete la mia unica speranza contro la demenza senile.
Forza HR Maceratese Forza Prescia