di Mauro Giustozzi
(foto di Fabio Falcioni)
Troppo Valdichienti, pochissima Maceratese. Vittoria meritata della squadra di Giandomenico che costruisce il successo con un primo tempo dominato nel gioco e nelle conclusioni. Una squadra quadrata, ben messa in campo, che sa il fatto suo e che ha surclassato gli avversari. Dimostrando di meritare la classifica che ha e di puntare alla vittoria finale del campionato.
Bocciata senza appello la Maceratese che ha mostrato limiti preoccupanti nel gioco, nella disposizione tattica e soprattutto nelle conclusioni a rete. Mai il portiere Piergiacomi è dovuto intervenire per neutralizzare un pericolo biancorosso. Rari i tiri nel primo tempo dalla squadra di Moriconi, tutti fuori dallo specchio. Addirittura nessuna conclusione in porta nella ripresa. Dopo tre risultati utili consecutivi che avevano riacceso l’entusiasmo nella tifoseria una doccia gelata che riporta a terra i biancorossi. Oltre che lavorare molto negli allenamenti questa prestazione ha confermato i limiti di una formazione che dovrà essere adeguatamente rinforzata se vorrà almeno raggiungere la zona playoff. Il Valdichienti segna una rete per tempo, allo stesso minuto, e legittima la sua imbattibilità stagionale confermandosi come una delle migliori squadre del girone. Nell’HR Maceratese da salvare solo il portiere Tomba che ha impedito un passivo maggiore alla sua squadra.
Avvio di gara nel segno degli ospiti che prendono in mano il pallino del gioco. Al 2’ già un’occasione per i ragazzi di Giandomenico che si fanno pericolosi con Castellano che però svirgola la conclusione da dentro l’area piccola. La replica dei biancorossi è affidata ad un’azione personale di Agostinelli che sulla destra rientra e va alla conclusione che non inquadra la porta. Ma a tenere in pugno la gara sono i calzaturieri che vanno vicinissimi al gol ancora in due occasioni: al 15’ azione insistita di Fermani sulla fascia, cross in area per il solissimo Mangiola il cui tiro a volo è neutralizzato in due tempi da Tomba. Il numero uno della Rata salva tre minuti dopo il risultato alla sua squadra: Capparuccia perde ingenuamente una palla in uscita, ne approfitta Castellano che si presenta solo davanti al portiere biancorosso che gli chiude lo specchio della porta e respinge. L’HR Maceratese si accende solamente con qualche spunto isolato dei singoli, come al 25’ quando Severoni vince un rimpallo a centrocampo e serve Cervigni che dal limite dell’area avversaria va al tiro e sfera rasoterra che lambisce il palo di Piergiacomi.
Episodio isolato che non cambia il trend di una partita che viene comandata dagli ospiti che al 36’ vanno meritatamente in rete a conclusione di un’azione manovrata che fa arrivare la sfera a Badiali: l’ex carica il destro a filo d’erba sul quale nulla può Tomba. Valdichienti in vantaggio. Nonostante la rete incassata non c’è reazione dei biancorossi anzi sono ancora gli ospiti a menar le danze ed a chiudere il tempo nella metà campo avversaria. Un’HR Maceratese inconsistente e inguardabile nella prima frazione di gioco al cospetto di una signora squadra come si è palesata il Valdichienti. In avvio di ripresa Moriconi si gioca la carta Ceijas per dare più peso all’attacco. Si accendono anche i riflettori dell’Helvia Recina per bucare l’oscurità che inizia a calare. Maceratese che però non mostra segni di reazione o pericolosità verso la porta sangiustese. Tanto che sono ancora gli ospiti ad impegnare severamente Tomba con un tiro dalla distanza ammorbidito in due tempi. Minuti che trascorrono con una Maceratese che mostra un maggiore impegno ma scarse idee su come attaccare gli avversari e i calzaturieri che controllano la sfida senza doversi dannare l’anima. Al punto che dopo mezz’ora della ripresa non ci sono parate dei due portieri.
Al 36’ Valdichienti chiude i giochi: azione sulla sinistra, palla filtrante per Castellano che in area non sbaglia e chiude i giochi. Pubblico che inizia ad abbandonare le tribune deluso dalla pessima prestazione offerta dai biancorossi. Stavolta per la Rata ci sono solo i fischi e non gli applausi come era accaduto alla fine del derby vinto con la Civitanovese.
Il tabellino:
HR MACERATESE – VALDICHIENTI 0-2
HR MACERATESE (4-3-3): Tomba; Bigoni, Arcolai, Capparuccia, Ascenzi (dal 40’ s.t. Piccioni); Severoni, Girotti, Cervigni (dal 1’ s.t. Ceijas); Agostinelli, La Cava, Mongiello. (Farroni, Argalia, Campana, Milanesi, Moriconi, Massini, Andreucci). All. Moriconi.
VALDICHIENTI (3-4-3): Piergiacomi; Fermani, Monteneri, Iommi; Romagnoli, Bellesi, Badiali (dal 24’ s.t. Ciucci), Lattanzi; Pepa, Castellano, Mangiola (dal 27’ s.t. Ripa). (Mallozzi, Marcaccio, Pietrella, Marconi, Pandolfi, Romoli, Re). All. Giandomenico.
ARBITRO: Stanchura di San Benedetto del Tronto.
MARCATORI: Badiali al 36’ p.t.; Castellano al 36’ s.t.
NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti Badiali, Capparuccia, Romagnoli, Girotti, Ceijas. Angoli 2-0.
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L’HR MACERATESE E LE PREVISIONI DEI “CRONISTI-TIFOSI”
Il “principe” dei cronisti pistacoppi, Scattolini nella rubrica “Somma Algebrica” aveva tessuto lodi sperticate della prestazione dell’HR Rata a Camerino (penultimo). Aveva esaltato gli under (il recupero degli infortunati poteva atendere). Scattolini aveva decantato la “solidità difensiva” della squadra e i “devastanti esterni” d’attacco biancorossi. In questa enfasi biancorossa (in cui emerge il “cuore del tifoso”), si era dimenticato che nel turno successivo la Rata avrebbe affrontato in casa il Valdichienti. Mi ero permesso di rilevare nel commento che era squadra imbattuta (tra le favorite la meglio piazzata), con ottimo organico e gioco definito. E con il bomber di Promozione, Castellano (7 reti, a segno in tutte le gare). Scattolini aveva replicato con l’idiozia della “fatwa” (condanna), leggiamo: “Il Valdichienti è sicuramente forte, ma le possibilità di SUCCESSO dell’HR Maceratese sono fortemente aumentate dal momento del lancio della seconda fatwa di Caporaletti contro i biancorossi. Dopo quella di Camerino, visto come sono andate le cose sabato lassù”. Come sono andate le cose contro il Valdichienti lo sappiamo. HR Maceratese (seconda sconfitta in casa in tre partite) ha dimostrato di non essere formazione da vertice. Il Valdichienti ha dominato in “lungo e largo”, ha segnato due reti (più una di Castellano, regolare, annullata). La prima rete tiro da “fuori area”, incontrastato, di Badiali, la seconda incursione di Castellano che ha “portato a spasso” la retroguardia (la “solidità”?) biancorossa. L’HR Rata, che non ha mai tirato in porta (i “devastanti esterni”?), deve ringraziare Tomba se non ha rimediato un altro “pokerissimo”. La punta centrale La Cava come la temperatura di Aosta: non pervenuta! Nel prossimo turno la trasferta di Montesanto, contro una squadra con cui non è facile giocare. Speriamo che la “figuraccia” rimediata consigli a Scattolini di “chiudere il becco” pistacoppo nelle previsioni. In questa stagione è “passato alla storia” per quella dopo la sconfitta a Colli del Tronto. Aveva dichiarato “l’onore salvo”, poichè la squadra non indossava i colori biancorossi. Alla prima gara in casa con gli storici colori, l’HR Rata ha beccato una “manita” dal Campiglione (non le accadeva da mezzo secolo). Anche il “cronista ufficiale” di CM l’aveva “sparata grossa” nella presentazione del match con il Valdichienti, leggiamo: “Con una classifica così corta, in caso di successo Arcolai e compagni non solo entrerebbero ancor più in zona playoff ma potrebbero puntare anche al SORPASSO sugli avversari e, forse, con una concomitanza di risulati favorevoli alla Rata, magari anche ritrovarsi domenica sera al PRIMO POSTO in classifica”. Risulato, Valdichienti ha “preso il volo”, confermandosi “regina del torneo” e l’HR Rata è stata “risucchiata” in classifica. Raggiunta dai cugini della Civitanovese, che per un’ora hanno “preso a pallonate” (potevano realizzare un set tennistico) il Montecosaro in trasferta e domenica ricevono l’Aurora Treia. In conclusione, non sarebbe male se i cronisti biancorossi smettessero le “vesti del tifoso” e approfondissero le conoscenze tecniche delle squadre di cui scrivono.
Eppure la teoria della “classifica corta “ di Scattolini mi era piaciuta. Mi ricordava la teoria dei tunnel spaziali per il quale si possono raggiungere pianeti lontanissimi, anche di qualche milione di anni luce in poco tempo grazie alla curvatura dello spazio.”?????”. Forse non era stata prevista anche la pur probabile elasticità della stessa, per cui allungandosi, la distanza tra chi sta in cima e chi sta in fondo per quanto ci potrebbe anche essere una concomitanza favorevole alla squadra presa in considerazione, il risultato finale è che le prime si allontano e le ultime vengono distanziate. Scattolini, sarà il caso di rivedere la teoria o considerare che due sconfitte in casa su tre partite ivi effettuate oltre che al danno teorico arrecano anche quello pratico? Ma comunque la strada è ancora lunga, ci saranno occasioni per tutti. Che sia questo il problema?
La squadra va sostenuta anche e soprattutto quando perde.
Ciò premesso non c’è dubbio che ieri allenatore e giocatori (escluso il portiere) come avrebbe detto un vecchio mister di Sarnano, hanno fatto pena, schifo e compassione.
Era la prima volta che vedevo una partita dell’HR Maceratese e mi era stato detto di varie lacune, ma ieri sono rimasto sorpreso di come si possa giocare tanto male al calcio.
Una squadra messa in campo a casaccio, formata da giocatori fuori forma, senza tecnica ne grinta, sempre ultimi sulla palla e incapaci di fare due passaggi di fila nonostante un ritmo da “Villa Cozza”.
Un allenatore pressochè muto incapace anche solo di provare a cambiare qualcosa, un solo cambio nei primi 85 minuti di una partita dove andavano cambiati prima possibile almeno 5 giocatori, mi sembra assurdo.
In panchina chi c’era c’era peggio dei titolari non avrebbero potuto fare.
Spero sia stata solo una giornata storta, ma una cosa è certa, qualche rinforzo, se possibile, anche solo per cercare di entrare nei playoff, sarebbe il caso di prenderlo.
Sempre Forza HR Maceratese, Forza Prescia
Il debole,va sempre sostenuto ed aiutato. Colgo l’occasione per dirlo perché vedo che succede poche volte e spesso dopo essere costretto a dare fondo alle ultime stille di amor proprio. Chiaramente non c’entra niente con il commento sopra. Se parliamo invece di pallone, è sempre di gioco finalizzato al divertimento che stiamo parlando, se poi fa …. piangere vuol dire che lo si prende troppo sul serio e ahimè, dopo son dolori. Però se la squadra soffre, annaspa, cade nella polvere e ci rimane, è poi difficile risollevargli il morale. Se poi dicasi di lei che fa pena, schifo e compassione e se ne spiegano anche i motivi, doppio ahimè, c’è ben poco da fare se non aspettare tempi migliori e magari apportare qualche modifica. Recentemente anche una importantissima e celebre squadra del medio adriatico, mare da cui non riusciva a prendere più nemmeno una mazzolina, ha cucito le rete ed è partita non come una barca da pesca ma come un cacciatorpediniere devastante che brucia pure gli esili fili d’erba che schiaccia per non alimentare più sogni oramai ridotti a meri incubi.