di Enrico Maria Scattolini
UNA BELLA IMMAGINE (+) rivedere in campo Giacomo Ridolfi di biancorosso vestito.
INTRIGA LA SUA PRESENZA diversa da quella abituale: non in mezzo ai suoi colleghi della fondamentale esperienza pesarese, ma con la maglia dell’HR Maceratese (+).
E’ STATA SCATTATA (+) LA SCORSA SETTIMANA A VILLA SAN FILIPPO, contro la capolista Valdichienti Ponte in Coppa Italia. Saltata l’immediata replica di Montecosaro a causa della tragedia di Corinaldo, l’attesa scivola ora a domenica prossima nel derby con il Chiesanuova.
RIDOLFI SARA’AL CENTRO DI UN’ATTENZIONE animata da sentimenti differenti (+).
CONFIDO IN PREVALENZA D’AMMIRAZIONE (+) per il riconosciuto talento di questo giocatore.
FORS’ANCHE DI CURIOSITA’(+) per rivederlo in azione dopo la strepitosa finale playoff /serie D di anni fa all’Helvia Recina, fra l’allora Maceratese di Di Fabio e la Vis all’epoca allenata da Magi. Lui centrocampista ispirato degli ospiti, Melchiorri immenso goleador fra i maceratesi.
MA TEMO PURE DI PERFIDIA (-) con la riproposizione di accadimenti ormai lontani e comunque severamente pagati. Come dimostrato da qualche velenoso post…sceneggiato dell’ultima ora.
PERSONALMENTE DI RIDOLFI mi stimola conoscere la reazione psicologica davanti ad un altro profondo mutamento della sua carriera calcistica, dopo quello collegato ai brutti avvenimenti dei tempi trascorsi (-).
CIOE’ LA CAPACITA’ D’IDENTIFICAZIONE DI UNA PROMESSA DEL CALCIO ITALIANO in un campionato di secondo livello regionale (-). O la resa davanti all’ineluttabile?
GLIEL’HO CHIESTO L’ALTRO IERI, nel corso di un colloquio telefonico cortese (+) nonostante la nettezza delle domande.
QUESTA LA SUA RISPOSTA: «E’ cambiato il mio mondo. Ma è stata una scelta consapevole dopo la chiusura del rapporto con la Vastese per motivi tecnici…»
«NEL SENSO che lei ha avuto altre proposte da società dello stesso livello dopo il “taglio” del contratto dagli abruzzesi?»
«SI’, ma le ho rifiutate».
«COME LE HA RIFIUTATE? Non ha valutato il rischio – poi concretizzatosi – di scendere di categoria?»
«CERTO, ma alla mia età me lo posso permettere. Anche per recuperare completamente le conseguenze di un infortunio gravissimo come la rottura del crociato destro. Che mi ha tenuto fermo per quasi nove mesi».
«HA VOLUTO CAMBIARE ARIA per ricostruirsi?»
«RITROVARE IL NATURALE RAPPORTO fra il mio calcio, che vive molto di freschezza e spontaneità, ed il mondo dilettantistico nel quale, in passato, sono riuscito ad esprimermi al massimo».
«MA I SACRIFICI non la spaventano?»
«Sono convinto di poterli sopportare».
«NON MI DIRA’ che non le mancano gli standard, i ritmi e le abitudini del mondo professionistico, o giù di li come la quarta serie?».
«MI STO ADATTANDO. Per esempio al fatto che io ero abituato ad allenamenti giornalieri, a differenza dei tre settimanali di oggi e di quelli in notturna per permettere la partecipazione di compagni di squadra che lavorano».
«QUAL E’ la sua attuale condizione?».
«Beh, di sicuro non sono al massimo. Ciò nonostante cercherò di non deludere le attese della società e della tifoseria».
«FRASE FATTA, Ridolfi».
«NO, no!!! Il rilancio della mia carriera passerà soprattutto attraverso i risultati della squadra»
PURTROPPO UN TIFOSO SPECIALE non potrà seguire questi ottimi propositi di Ridolfi e la sua amata Rata. Francesco Battista è immaturamente scomparso nei giorni scorsi. Dinamico, estroverso, attaccatissimo ai colori biancorossi. Non sarà mai dimenticato. Le condoglianze della redazione di Cronache Maceratesi e mie personali alla famiglia.
Maceratese, dal mercato lo slancio per contrastare il Valdichienti Ponte
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SCATTOLINI “COCCOLA” RIDOLFI MA LA PUNTA QUANDO ARRIVA?
Lo storico “amico della Rata”, Scattolini, “coccola” il neo-arrivato Ridolfi, che come noto è un centrocampista (di rifinitura o di impostazione), anche se qualche “sprovveduto” quotidiano on-line l’ha presentato come “rinforzo d’attacco” destinato a sostutuire il partente Mario La Cava. Su Ridolfi, sottoposto all’inizio del 2017 a un delicato intervento per la “ricostruzione del legamento crociato” del ginocchio destro, si è già scritto. Poichè il giocatore, come egli stesso dichiara, non si è mai ripreso pienamente, il suo apporto all’HR Maceratese resta un grosso interrogativo. La recente esperienza alla Vastese (Serie D) con soltanto 4 gare giocate e rescissione dopo tre mesi alimenta i dubbi. Considerato anche che il giocatore ha rifiutato offerte sia in Serie D che in Eccellenza, non sentendosi “pronto” per quei tornei. Comunque l’interesse dei tifosi della Rata (e di noi “simpatizzanti”) si rivolge alla punta che dovrà rimpiazzare i partenti La Cava e Ceijas. Quest’ultimo, autore del gol decisivo della vittoria contro la Sangiorgese, non ha terminato l’ultimo allenamento con la squadra e sembra destinato a “fare le valigie”. Molti i “No” ricevuti sul mercato dall’HR Maceratese, che non “naviga nell’oro” (avendo lo stesso assetto societario della progenitrice Helvia Recina). “Niet” dal giovane cannoniere, tra i più prolifici di Promozione, Chornopyschuk dell’Aurora Treia. Farà decisamente male alla squadra del capoluogo, che poche stagioni fa competeva con Spal, Parma e Venezia, ricevere la “porta in faccia” da una delle formazioni di Treia! L’HR Maceratese si è rivolta anche ai suoi ex, a cominciare da Massimo Ganci (37 anni), biancorosso in Lega Pro per pochi mesi e 4 partite (alla riapertura del mercato fu ceduto al Castelfidardo in Serie D). Con Ganci, reduce dal campionato di Malta, si è registrata molta distanza tra la richiesta e l’offerta. Altro contatto con l’ex Teramo, Mario Orta (33 anni), che alla Maceratese ha disputato tre stagioni (la seconda soltanto intera) tra il 2011 e il 2014. Nella prima, arrivato al mercato di dicembre dal San Nicolò, contribuì in modo decisivo alla promozione in Serie D. Orta, ora nelle fila del Miglianico in Eccellenza (categoria in cui ha sempre giocato lasciata Macerata), interpellato ha definito “diffice”, in questa finestra di mercato, l’arrivo all’HR. Resta il più “stagionato” del lotto, Giorgio Galli (38 anni), che alla Rata ha giocato, non segnando molto, due campionati in Serie D, oltre 10 anni fa. Galli, l’ultima stagione in forza al Porto Sant’Elpidio (Eccellenza), infine sarà la “scelta di ripiego” per sostituire il coetaneo La Cava (37 anni) e accontentare la piazza. Stabilito che il mercato chiude venerdì prossimo e punte altenative all’orizzonte non se ne vedono proprio. L’HR Maceratese avrà esterni e trequartisti ma non la forte punta centrale da rifornire! Intanto nel prossimo turno contro la temibile Chiesanuova (altra squadra di Treia) – con in rosa ex dell’Helvia Recina – tra rescissioni e possibili partenze, l’HR giocherà senza punte vere. Ma di questo, cortesi lettori, state certi che il troppo “amico della Rata”, Scattolini, non scriverà mai!
Boh!!!
Sarà privo di”titoli” l’anonimo Caporaletti,ma sicuramente possiede un archivio da far invidia .Che, da buon bibliotecario, sa gestire magistralmente. BRAVO!!!!
E’ ovvio che se un giocatore come Ridolfi a soli 24 anni decide di scendere fino alla promozione, nel “mercato di riparazione”, ha ed ha avuto qualche problema.
Del resto non è un mistero che il ragazzo sta cercando di uscire da una brutta storia personale che lo ha tenuto fermo molto tempo, che ha avuto di recente un brutto infortunio e che forse ha un “carattere particolare”.
Ciò non toglie che il campionato di promozione, in quanto a tecnica e ritmo gara, non è la Lega Pro ne il CND e, se è vero anche solo la metà di quello che sento dire su Ridolfi giocatore, potrebbe essere una scommessa che vale la pena fare, vista l’età, anche in prospettiva.
Per quanto riguarda la punta centrale, non mi meraviglio che ci possano essere delle difficoltà ad arruolare un giocatore di categoria superiore, del resto l’appeal che può avere sul mercato l’appena costituita HR Maceratese, benestante ma non ricca, non è ancora il massimo.
Io comunque piuttosto che arruolare un La Cava qualsiasi strapagandolo farei giocare Massini.
Mi fido comunque del nostro valente DS e del Presidentissimo.
Forza HR Maceratese e Forza Prescia